Festa di Santa Anatolia: saperi sulla festa

- Regione: Lazio
- Provincia: RM
- Comune: Gerano
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Descrizione
Per la festa di Sant'Anatolia, che si tiene il 9 di luglio a Gerano, i pellegrini arrivano dalla Ciociaria, dall'Abruzzo e dal Turano. Connessa alla festa vi è un'antica e nota fiera. Questa, fino ad una ventina di anni fa, era caratterizzata dalla compravendita di bestiame e di prodotti locali e coinvolgeva soprattutto i paesi limitrofi: Gerano geograficamente ha una posizione importante, in quanto posto al centro delle vie di comunicazione della Valle del Giovenzano. I comuni circumvicini partecipano alla festa, con rappresentanti delle istituzioni e con i relativi stendardi, che attendono l'arrivo della processione proveniente dal centro storico nel crocicchio da cui si dipartono le strade che collegano la pianura al centro di Gerano. Da lì scortano la statua della Santa fino al Santuario. Oggi la fiera è cambiata e non ha più questa funzione di incontro e scambio che aveva con i comuni vicini. La presenza di zingari, che connotava la festa, si è ridimensionata col venir meno dell'aspetto propriamente fieristico. Le famiglie rom che ancora arrivano a Gerano per la festa di Sant'Anatolia lo fanno esclusivamente perché molto devote. Il paese non ha mai manifestato intolleranza rispetto alla presenza di famiglie zingare, anche se non c'era profonda interazione. Prima essi sostavano maggiormente, oggi restano solo i due giorni principali della festa. I geranesi, per la festa, usavano preparare i #frittelli# di fiori di zucca, la trippa, le lumache, le verza; sistemavano i cibi nei cesti (#manicuti#) e nelle sporte; facevano la processione, poi venivano in chiesa e infine la sera mangiavano sul prato adiacente al santuario. Queste pietanze ancora si preparano ma si è persa l'usanza di consumarle all'aperto. Nel prato spesso si creavano situazioni conviviali e ricreative, con condivisione di cibo, balli (#saltarello#) e canti.