Festa della Madonna di Uliano: pellegrinaggio

Miniatura della scheda Festa della Madonna di Uliano: pellegrinaggio
  • Regione: Lazio
  • Provincia: RI
  • Comune: Magliano Sabina

Descrizione

Il pellegrinaggio al santuario della Madonna di Uliano prende avvio la mattina del Lunedì di Pasqua dalla chiesa di San Pietro, nel centro di Magliano. Dopo la funzione viene offerto dalla confraternita maschile di San Pietro un rinfresco con la distribuzione di ciambelle benedette; arriva la banda che esegue marce e brani brillanti. Poi si torna in chiesa per ultimare la sistemazione degli ori che ricoprono la statua della Madonna e per preparare la macchina processionale con l'urna al cui interno trova posto la statua. La banda esegue ora brani religiosi, mentre vengono esplosi fuochi d'artificio. La processione vede sfilare nell'ordine: il portatore di croce, il drappo azzurro della confraternita, il portatore di stendardo, l'immagine del miracolo di fondazione del culto, la teca con la Madonna. Durante il cammino i devoti pregano e cantano. Il pellegrinaggio prevede alcune tappe: la prima è presso la chiesetta in località #Madonna Grande#, al cui ingresso viene posta la teca della Madonna e dove si recita una breve preghiera collettiva. I devoti si avvicinano ed effettuano alcuni gesti devozionali. Vengono nuovamente esplosi fuochi d'artificio e la banda esegue alternativamente brani religiosi e marce. Si procede quindi al cambiamento della teca: la statua viene sistemata in un'urna di dimensioni minori, che viene portata a mano da due confratelli e messa in un pullmino insieme alle altre insegne religiose. Si parte quindi verso la chiesa della Madonna degli Angeli, dove viene effettuata una breve funzione. Al suono delle campane si riprende la strada verso il santuario della Madonna di Uliano, all'interno del quale viene di nuovo eseguita una funzione che termina con il #bussolo#: l'estrazione e nomina di 12 #festaroli# che potranno ospitare la Madonna in casa per i 12 mesi successivi. I #festaroli# hanno il compito di occuparsi della festa dell'anno seguente, con l'obbligo di preparare le ciambelle all'anice che, benedette, verranno offerte a tutti i devoti.

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