Pellegrinaggio al santuario della Santissima Trinità: saperi dei pellegrini della Compagnia di Poggio Cinolfo di Carsoli sul pellegrinaggio

Miniatura della scheda Pellegrinaggio al santuario della Santissima Trinità: saperi dei pellegrini della Compagnia di Poggio Cinolfo di Carsoli sul pellegrinaggio
  • Regione: Lazio
  • Provincia: RM
  • Comune: Vallepietra

Descrizione

Il primo pellegrinaggio alla Santissima Trinità l’ho fatto tra i tredici e i quindici anni, sul dorso di un asino di nome Lidio. Ne conservo un bellissimo ricordo. La compagnia di Poggio Cinolfo era solita partire il venerdì sera per il santuario e fare ritorno in paese la domenica successiva. Quasi tutti andavano con lo zaino e il cappello alpino poiché in paese una gran parte di uomini apparteneva a questo corpo di fanteria. Prima tutte le compagnie venivano a piedi e tutte si incontravano al prato #degli storpi#, così chiamato perché lì si fermavano tutti coloro che non potevano proseguire, gli invalidi o i malati. Era anche il luogo dove i veterani del pellegrinaggio davano un calcio sul sedere a tutti coloro che compivano il viaggio per la prima volta: un'usanza che aveva lo scopo di imprimere nella mente il ricordo della prima volta al santuario. La notte si accendevano i falò e si stava insieme cantando e suonando. Nella nostra compagnia non c'è mai stata l'usanza di portare strumenti musicali durante la visita al santuario. In compenso abbiamo un ricco repertorio di canti che eseguiamo con voci intonate: cominciamo con diverse strofe della #canzonetta in lode alla Santissima Trinità#, proseguiamo con canti dialettali, canti popolari, canti alpini. In tutte le esecuzioni intona la donna, seguita dagli uomini.

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