Festa di Santa Rosa: narrazione di un miracolo attribuito alla Santa

Miniatura della scheda Festa di Santa Rosa: narrazione di un miracolo attribuito alla Santa
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Descrizione

"Io nel '96 ho avuto il distaccamento del polmone destro. Sono arrivato in ospedale con venti minuti di vita, m'hanno dato. Io dentro la mia cameretta vedevo, nel momento che arrivavano i soccorsi, tutto in bianco e nero. Solo il santino di Santa Rosa lo vedevo a colori. Mi è venuto incontro un mio amico, morto l'anno prima co' la leucemia. M'è venuto là e m'ha detto: 'Non è il momento, non è ora, non è il momento tuo, sta bono, sta calmo che adesso arrivano e te danno 'na mano, però non è il momento tuo'. Poi mi ricordo sta cosa che era tutto in bianco e nero e io vedevo solo e esclusivamente il santino di Santa Rosa che io c'ho attaccato sotto al letto di quando stavo ancora a casa dai miei, che lo vedevo a colori per dirti. Probabilmente è talmente la fede nostra che magari ce fa vedé, ce fa pensà cose che magari non saranno nemmeno vere, però non credo, non credo. Io non sono un frequentatore delle chiese, quindi vado in chiesa tre volte all'anno, 28 agosto per il trasporto della minimacchina, il 2 settembre e il 4 settembre per la messa del facchino, per dirti. Sennò io non vado a funerali, non vado a matrimoni. Io credo nel Capo Supremo. A me è lo staff che non me piace. [...] Queste so' cose che vengono veramente da lontano, da radici profonde che solo la viterbesità, solo Santa Rosa ti da".

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