Processione del Cristo Morto di Gubbio: unzione delle ferite del Cristo Morto

Miniatura della scheda Processione del Cristo Morto di Gubbio: unzione delle ferite del Cristo Morto
  • Regione: Umbria
  • Provincia: PG
  • Comune: Gubbio

Descrizione

Alle 18 del Venerdì Santo, un’ora prima dell’inizio della Processione del Cristo Morto, i fedeli eugubini si riuniscono all’interno della chiesa di Santa Croce della Foce per celebrare la cerimonia dell’Unzione delle ferite del Cristo Morto. La cerimonia è guidata dal parroco di San Martino, don Venanzo Lucarini, che intona diverse preghiere. Il #Coro delle Pie Donne# accompagna la cerimonia con alcuni canti del suo repertorio: il #Canto della Passione# o #Lamento delle Pie Donne#, #Sparve o Madre# e #Stava Maria dolente#. Nel frattempo una #Pia Donna# prima e un confratello poi ungono con il balsamo le ferite alle mani, ai piedi e al costato del simulacro del Cristo. Durante il corso della Sacra Unzione, i fedeli, in coda, si alternano davanti al simulacro del Cristo Morto per baciargli I piedi. Nella chiesa, oltre ai canti e alle preghiere, risuona il tintinnio delle offerte metalliche dei fedeli. “L’Unzione è uno dei cambiamenti, diciamo che abbiamo reintrodotto un’antica usanza che veniva fatta sul simulacro del Cristo Morto, ma poi il simulacro stesso parla perché basta vedere le macchie nere intorno alle ferite per capire che quelle macchie nere non sono altro che residui del balsamo che veniva messo sulle ferite insieme con il cotone, che poi veniva prelevato dalla popolazione per devozione. Quindi una delle novità ultime che abbiamo reintrodotto nella Processione è proprio questa Unzione delle ferite del Cristo Morto con il balsamo. Un balsamo che in origine era il balsamo di Cantiano, famosissimo, tanto che venivano delle signore da Cantiano, come avviene anche adesso, per mettere questo balsamo sulle ferite del Cristo. Avviene il Venerdì un’ora prima della partenza della Processione” (Paolo Salciarini).

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