Storia della #masca# di Montorino


  • Regione: Piemonte
  • Provincia: CN
  • Comune: Roaschia

Descrizione

Il vallone che si apre dietro Brignola, piccola frazione del Comune di Roccavione, sale fino a lambire il territorio roaschino. Sul confine si trovano le borgate o #tetti# Rive e Chiotti, già appartenenti al comune di Roaschia. Per tutta l'estate fino all'autunno, fino alla metà del ‘900, era consuetudine per i giovani di queste zone, ritrovarsi e ballare nelle stalle. Si passava da una stalla all'altra dove c'erano dei suonatori con le fisarmoniche e la gente ballava e vegliava fino a tarda notte. I #tetti# Chiotti e Rive erano fra i luoghi preferiti perché c'erano molte belle ragazze. Per un certo periodo sette ragazzi di Brignola avevano preso l'abitudine di salire a ballare ai Chiotti, dove però c'erano solo sei ragazze, quindi uno di loro a turno doveva rimanere alla finestra. Un giorno, siccome il ragazzo a cui sarebbe toccato stare alla finestra era molto astuto, senza farsi vedere prese una zucca, la scavò in maniera da ottenere una figura che assomigliasse ad un teschio e le mise due lumini dentro. Poi andò a Montorino, la montagna che separa Brignola da Roaschia, e l'appese ad un faggio in maniera che fosse ben visibile già da una certa distanza. Come consuetudine, quella sera d'estate, i sette si misero in cammino per andare a trovare le sei ragazze dei Chiotti ma, ad un certo punto, ebbero la spettrale visione della zucca che identificarono come una #masca#. Scappano tutti disperati tranne il colpevole dello scherzo, che finalmente poté andare a trovare la ragazza dei Chiotti di cui era innamorato e ballare con lei per tutta la notte.

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