Festa dei Ceri di Gubbio 12: ruoli e personaggi
- Regione: Umbria
- Provincia: PG
- Comune: Gubbio
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Descrizione
La Festa sicuramente è una festa in onore di S. Ubaldo, pur essendo tre Ceri, sormontati anche da tre Santi diversi, tutti e tre corrono per l’unico scopo, che è quello di rendere omaggio al Patrono. In questa cornice si sviluppa tutta la giornata del 15 maggio: si comincia al mattino, dove la mia presenza è particolarmente importante perché ci ritroviamo al cimitero per il ricordo dei ceraioli defunti, con una breve visita, una breve preghiera, ricordando tutti coloro che c’hanno tramandato lo spirito dei Ceri. Poi ci si porta subito alla chiesetta di S. Francesco della Pace, detta anche Chiesa dei Muratori, dove sostano le tre statuine dei Santi, e lì celebro la messa per tutti i ceraioli. Al termine della celebrazione c’è la nomina del Primo e Secondo Capitano, per gli anni successivi. E si parte con la processione, detta Processione dei Santi: le tre statuine vengono portate per la città, dalla chiesetta di S. Francesco della Pace fino all’Arengo del Palazzo dei Consoli, dove serviranno poi per montare tutto il Cero al momento dell’#Alzata#. Poi ecco la Festa dei Ceri dall’#Alzata#, alla #Mostra#, alla #Corsa#: tutto si svolge in modo frenetico perché, anche se ci sono alcune ore, in realtà poi passano tutte velocemente perché l’attesa è quella della #Corsa#. Alle 4 e 3 quarti sua Eccellenza Mons. Vescovo presiede in cattedrale i vespri solenni in onore di S. Ubaldo, dopo i quali parte la processione con la statua e la reliquia del Santo Patrono, che percorre in senso inverso il percorso dei Ceri e, quando arriva su alla #Calata dei Neri#, dove i Ceri stanno attendendo freneticamente per la #Corsa#, il Vescovo benedice i ceraioli e i tre Ceri e parte la #Corsa#, che porterà poi tutti su in basilica dal Santo Patrono. E lì si chiude la giornata, lì riprendo il ruolo io come cappellano dell’Università perché i Ceri vengono smontati e le tre statuine dei Santi vengono riportate in città processionalmente e il tutto si conclude all’interno della chiesetta di S. Francesco della Pace, dove con l’ultima preghiera del giorno a S. Ubaldo si chiude la giornata. Questo è il ruolo spirituale della Festa e il ruolo che compio io all’interno della Festa (CERIV00003_3). L'Università dei Muratori ha avuto da parte dell'amministrazione comunale l'incarico di ricoprire la Festa dei Ceri. E tant'è vero che nomina i Capitani per la Festa dei Ceri, anche io sono stato nominato non Capitano ma #Capodieci# della Festa dei Ceri. [...] I Ceri sono dei giovani, però la presenza dell'anziano fa sempre piacere; oggi purtroppo io mi trovo nella fascia dell'anziano, però con ciò non significa che ho perso l'attaccamento ai Ceri. E a volte anche il nostro consiglio [è importante], perché i Ceri non è che siano un giochetto come alcuni pensano... è una festa di responsabilità, di attaccamento, di devozione, soprattutto a S. Ubaldo. Quindi a volte la nostra presenza incide molto sui valori e le tradizioni (CERIV00001_1). Per la Festa dei Ceri noi contribuiamo a quello che è l'aspetto che amiamo definire l'aspetto culturale, di mantenimento e vivificazione della Festa, cercando di leggere il passato e soprattutto di tentare di immaginare il futuro rispetto ai cambiamenti. Contribuiamo al tavolo delle componenti della Festa, e poi abbiamo un ruolo specifico che è quello della scenografia della Festa, per cui gli addobbi, quello che chiamiamo progetto imbandieramento pubblico, quello appartiene a noi, lo facciamo noi. Rendiamo sempre di pubblico dominio, nel senso che cerchiamo il consenso di tutte le altre componenti, il confronto, però sostanzialmente quello è un impegno nostro. Così come la parte che il giorno dei Ceri avviene sulla scalea prima dell'#Alzata#, e quindi i Consoli, la madonna che consegna... tutta quella fase la curiamo noi e poi per intero la Festa dei Ceri Piccoli, che è totalmente, integralmente a carico nostro. Nell'arco dell'anno abbiamo un periodico che esce circa sei volte all'anno, noi costantemente siamo sulla Festa nel senso che ci impegniamo a valutare alcuni momenti, alcuni frangenti che ci sono, a dare le nostre riflessioni, vogliamo contribuire parecchio sotto quest'aspetto e pensiamo di farlo abbastanza bene (CERIV00002_1). Le Famiglie dei #Santubaldari#, #Sangiorgiari# e #Santantoniari# sono delle associazioni che non hanno scopo di lucro, sostanzialmente hanno identiche o analoghe finalità. Io ricordo i principi statutari fondamentali della nostra associazione, quella dei #Santubaldari#: uno degli scopi primari è la salvaguardia dei valori e dei principi della Festa e quindi il corretto insegnamento di quelli che sono stati i valori dei nostri nonni, dei nostri ascendenti, la fede in S. Ubaldo: tutta l'attività dell'associazione è finalizzata alla salvaguardia di questo patrimonio, che per ogni eugubino ha un valore assoluto (CERIV00001_2). Il ruolo del Presidente della Famiglia di S. Giorgio è quello di dirigere il Consiglio della Famiglia formato da 12 consiglieri: praticamente è quello di coordinare le varie istanze che il Consiglio porta alle decisioni, e poi di coordinare tutto il lavoro fatto dal Consiglio della Famiglia con le altre #manicchie# che rappresentano il Cero di S. Giorgio. Nel corso dell'anno l'attività della Famiglia dei ceraioli di S. Giorgio si esplica nella preparazione e nello svolgimento delle varie attività in previsione della Festa dei Ceri: si comincia verso settembre/ottobre dell'anno precedente per arrivare alla data clou che è quella del 15 maggio, ci sono varie iniziative a cominciare dal Veglione dei Ceri, l'elezione del #Capodieci# e così via. Gli anziani all'interno della Famiglia hanno il ruolo di rappresentare la memoria storica del Cero di S. Giorgio; oltretutto godono di certi privilegi, quello di poter raccontare le loro storie, la loro vita vissuta per quanto riguarda il Cero e anche quello del rispetto, soprattutto dei giovani ceraioli (CERIV00003_1). L'elezione del presidente della Famiglia dei #Santantoniari#, come del resto anche nelle altre Famiglie, avviene naturalmente dietro una votazione di tutti i soci #santantoniari# che appartengono alla Famiglia, che sono legati alla Famiglia dei #Santantoniari# per statuto, come soci, e qui nasce la differenza tra Famiglia e ceraioli. Perché la Famiglia è quell'organo di supporto al Cero, e quindi a tutti i ceraioli, che cerca di organizzare al meglio tutte quelle attività che poi sono collaterali alla Festa dei Ceri. Lo scopo principale dello statuto della Famiglia dei #Santantoniari# è quello proprio di creare occasioni affinché tutti i ceraioli si possano ritrovare nel nome di S. Antonio. Oltre naturalmente all'aspetto fondamentale che la Famiglia ha, che è quello di tramandare la nostra tradizione soprattutto alle giovani generazioni e, al tempo stesso, quello di mantenere queste tradizioni proprio perché non si discostino mai dal passato. Quindi, uno degli aspetti principali è anche quello del ricordo, il ricordo di tutti quei ceraioli che nel cammino della loro vita hanno accompagnato la Festa dei Ceri fino ai nostri giorni, credo quindi che un grosso tributo vada proprio ai vecchi ceraioli (CERIV00002_6).