Saperi sulla cultura del tartufo in Basilicata: il tartufo come nuova risorsa economica


  • Regione: Basilicata
  • Provincia: PZ
  • Comune: Carbone

Descrizione

“A un certo punto, negli anni passati, qui arrivavano molte persone che noi non riuscivamo a capire cosa facessero. Dopo molto, ma moltissimo tempo arriviamo anche noi popolazioni locali a capire che in queste aree c'è il tartufo bianco, Tuber magnatum Pico. Sono aree ad altissima vocazione per il tartufo, e così si intraprende, incomincia questa storia del tartufo. Che non è una cosa molto semplice, perché devi imparare a capire i cani, a leggere il territorio, a valutare una serie di cose. Non è semplice come può sembrare a volte. E quindi incomincia 15 anni fa questa storia, questa avventura che dura tuttora e che è diventato poi, per noi tartufai, cercatori di tartufo, è diventato un modo per potersi godere questo splendido territorio incontaminato e poterlo capire fino a fondo. Oltre al business economico che il tartufo porta con sé. Però queste aree rimangono molto selvagge, molto difficili da esplorare completamente, quindi troviamo sempre angoletti angusti, difficili da raggiungere, che possono darci belle soddisfazioni. Insieme a me partivano, incominciavano tutte le popolazioni locali, quindi tutti i giovani, molti giovani: molti hanno mollato, però per tanti ora è diventato un punto serio, un punto di riferimento, quindi un punto di reddito serio per un po' di mesi. E che ha fatto sì che una certa percentuale di giovani restassero in queste aree. Altra grossa problematica: scappare, si tende solamente a scappare dalle nostre aree, senza vedere quello che c’è, le ricchezze che ci sono. Lo dimostra il fatto che siamo arrivati gli ultimi a scoprire questa ricchezza che avevamo. Lo hanno scoperto i popoli umbri, toscani, emiliani, marchigiani, noi siamo arrivati gli ultimi. Ora ci siamo, ovviamente ci siamo, ci stiamo riappropriando del nostro territorio, e ci siamo da una quindicina di anni, siamo presenti noi locali, tutti i giovani di questi piccoli paesini che compongono quest’area appenninica meridionale lucana, e quindi è diventato – come dicevo – anche un qualcosa da cui partire per poter sfruttare al meglio, ancora di più, le potenzialità di questo territorio. Però ecco, forse, forse, forse, speriamo che si inverta un po’ questa faccenda, questa sensazione di abbandono totale per far restare, per far costruire un po’ il futuro in queste aree, altrimenti sono spacciate, sono destinate a spopolarsi e a finire” (ANCTV032). “Essendo questa una zona molto ricca di tartufo, negli ultimi anni moltissime persone vanno alla ricerca del tartufo, la maggior parte giovani, visto che non c'è nient'altro. Durante il periodo del tartufo non si esce quasi mai, quindi si va a dormire presto per poi svegliarsi molto presto la mattina, stare in giro tutta la giornata e fare molti chilometri” (ANCTV033). “Il tartufo è, deve essere una passione, però è anche, a livello economico, è un aiuto per noi, per questo ci permette di rimanere qui. Quando arriva la stagione del tartufo si cambia di umore, uno la mattina si alza con entusiasmo perché è un’emozione trovare un tartufo, soprattutto è bella anche l'attesa quando non si sa se può essere grande, piccolo” (ANCTV034). “Durante il periodo del tartufo bianco spesso ci riuniamo con amici e prepariamo qualcosa a base di tartufo, si passa una serata diversa, ci si diverte, si chiacchiera, si sta in compagnia. Secondo me il tartufo non incide molto nella cena perché l’importante è stare in compagnia, perché in questi piccoli paesi è ormai una delle poche cose che ci resta. In questi posti dal primo ottobre al 31 dicembre, che è il periodo del tartufo bianco, diciamo che il tartufo diventa l'argomento del giorno, si parla dappertutto di tartufo e […] si indaga un po' se qualcuno possa trovare qualcosa di grande, si parla solo di quello. Anche se qualche sera si porta il tartufo per farlo assaggiare agli amici, loro iniziano a farti mille domande sul tartufo, sul posto, se si è trovato qualcosa di buono oppure non c'è niente” (ANCTV035). “È 'na passione, poi sai cosa: è 'na passione e poi anche perché c'è guadagno, anche perché qua non c'è niente di lavoro, quindi uno si arrangia come può. Perché a Carbone forse sono l'unica io e un'altra ragazza che va, poi forse non è vista bene, non lo so, c'è una mentalità, qua è un po' vecchia come mentalità, però non c'è niente di male, perché dicono, sai i forestieri…, hanno paura, però io non ho paura” (ANCTV036).

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