Falconeria: saperi sulla falconeria a cavallo


  • Regione: Toscana
  • Provincia: SI
  • Comune: Siena

Descrizione

La falconeria a cavallo in Italia ha una tradizione antichissima. Federico II di Svevia dedicata proprio l'ultimo capitolo del suo trattato #De Arte Venandi cum Avibus# proprio alla falconeria a cavallo. I testi, le miniature, gli affreschi e i dipinti rinascimentali, mostrano principalmente scene di falconeria a cavallo. La falconeria era una delle materie che veniva insegnata ai giovani principi, e alla nobiltà, per le doti in grado di sviluppare e il binomio con il cavallo, altro importante simbolo di potere e di uno status symbol elevato, ne accresceva il valore. Praticamente entrata in disuso la falconeria a cavallo con la rinascita di quest'arte avvenuta negli anni '60 ad opera di Ernesto Coppaloni, ha ripreso vigore grazie al Conte Alduino di Ventimilia di Monteforte e ai suoi discepoli. Oggi sempre più falconieri cercano di avvicinarsi in modo intimo alla natura tramite uno stretto rapporto fra il trinomio: Uomo, Cavallo e Uccello Rapace.Riscoprendo un'arte che accompagna l'uomo da migliaia di anni, la falconeria a cavallo può diventare ai giorni nostri uno straordinario metodo per vivere la natura nella sua totalità.Il progetto di questo settore è quello di creare dei cavalieri che siano in grado di vivere l’equitazione abbinata alla falconeria. Sia il cavallo che gli uccelli rapaci hanno fatto parte della nostra storia aiutando l'uomo nel corso della sua evoluzione: Il cavallo, come mezzo di locomozione, di lavoro e compagno in battaglia; il falco, ha da sempre collaborato con l’uomo nelle attività venatorie quando la caccia era una necessità e non un hobby. La sua capacità predatoria offriva straordinario successo a coloro che lo utilizzavano, portandoli ad essere considerati fino ai primi anni del XX secolo, animali nobili, la cui gestione era possibile solo al ceto nobiliare. La gestione del cavallo da utilizzare in sinergia con il falco richiede che si abbiano cavalli molto tranquilli, non facilmente spaventabili dal falco portato sul pugno del falconiere che li monta. Generalmente chi pratica la falconeria a cavallo, regge il falco sul pugno destro invece che sinistro (in quanto la mano sinistra serve per montare a cavallo).

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