Lavorazione di corde armoniche di budello


  • Regione: Abruzzo
  • Provincia: PE
  • Comune: Salle

Descrizione

L'artigiano spiega che i #budelli# dopo una fase di #salaggio# sono rimasti una notte in acqua. Dopo aver estratto dalla vasca di salatura i #budelli# e averli posti sul banco di lavoro, inizia a separare quelli con maggior spessore da quelli più sottili non utilizzabili. Assemblati i #budelli# in fasci paralleli di quantità variabili, annoda gli estremi ad un supporto ad anello per poterli appendere ai pioli del telaio. L'artigiano spiega che a seconda di quanti fasci assembla, sono realizzate corde di vari diametri che vanno poi alla prima corda di violino, alla seconda etc. Ogni corda ha spessore diverso, dalle corde di liuto sottilissime alle corde di contrabbasso che possono arrivare anche a 6 millimetri. Prende i fasci di #budelli# immersi in acqua e inserisce gli anelli di supporto sul piolo del telaio. Fissa il capo opposto del fascio ad un piolo sul lato opposto. L'artigiano taglia con uno strumento le estremità del gruppo di #budello# probabilmente troppo lungo per la corda da realizzare. Lo spessore delle corde influisce sul suono che si vuole ottenere. Il titolare conferma che il diametro più grande rende un suono più robusto, viceversa uno spessore più sottile produce un suono più dolce. Per suonare musica del '600 vengono utilizzate 4 corde di cui una rivestita in argento. A metà del '700 invece erano utilizzate 2 corde su 4 rivestite in argento. L'artigiano aziona un mulinello a mano al fine di attorcigliare i fasci di #budelli# in una protocorda. Per eliminare l'acqua in eccesso passa con la mano su tutta la lunghezza. Ripete questa operazione per tutti i fasci di #budello#.

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