Trebbiatura del grano


  • Regione: Sicilia
  • Provincia: NR
  • Comune: NR

Descrizione

Due uomini tirano le redini di due muli che portano un carico di covoni di grano e li conducono su un campo; sono accompagnati da altri due uomini e da un bambino. Tre uomini slegano poi le corde che assicurano i covoni al dorso degli animali e li dispongono a terra, mentre altri due muli carichi di covoni si avvicinano al luogo, tirati da altri due uomini. I mazzi di grano vengono disposti su un'area del campo, l'aia, per iniziare la #pisata# (trebbiatura); due coppie di muli sono tirati dalle redini da due uomini e condotti sull'aia in modo che calpestino le spighe disposte sul terreno. Un altro uomo, il #cacciante#, guida le due coppie di muli al centro dell'aia, reggendo con la mano sinistra le redini e con la destra una frusta, con la quale colpisce il dorso degli animali. I muli girano in cerchio intorno all'uomo, calpestando le spighe. I movimenti dell'uomo sono scanditi e accompagnati da suoni vocali di incitamento. Quando una prima battitura del grano è terminata, gli animali vengono allontanati dall'aia e diversi uomini con forconi di legno spostano la paglia e l'ammassano lateralmente. Le operazioni si ripetono anche in altri punti del campo. Gli uomini poi si riposano: uno di loro versa dell'acqua da una botte in una ciotola e beve; altri parlano, posti ai lati dell'aia, seduti o in piedi. Una donna è seduta su una sedia con un bambino di circa due anni sulle ginocchia mentre un ragazzo, accovacciato di fronte a loro, gioca con il bambino. Un altro uomo è in piedi vicino ad un grande setaccio appeso a un treppiede di legno. Altri uomini in gruppo, in lontananza, sono seduti a terra e sollevano le spighe. Altri tre uomini sono seduti vicini alle vettovaglie; uno di loro prende una bottiglia e la pone a terra vicino agli altri due che mangiano. Un uomo esamina il grano facendolo scivolare tra le mani. Nel campo tutti attendono: gli animali sono fermi, alcune persone dormono o si riposano. Ad un certo punto si alza il vento e inizia a sollevarsi una nuvola di paglia e pula. I contadini, in fila, muniti di forconi o pale, raccolgono le spighe e le lanciano controvento, in modo da separare la pula dal grano. La fila si scompone. Due uomini procedono poi con la setacciatura: uno versa il grano nel setaccio sorretto e mosso da un altro uomo. Una donna e un ragazzo fanno la stessa operazione: la donna versa il grano da un cestino nel setaccio tenuto dal ragazzo. Altre persone ripetono le stesse operazioni, continuando a muovere setacci di diverse dimensioni. Nel frattempo, altre persone sono intente a sollevare con forconi o pale il grano già setacciato, formando cumuli in mezzo ai quali è stato conficcato un forcone. Alcuni uomini continuano a battere le spighe, con pale e forconi o procedendo con una seconda battitura con i muli. Infine, il grano pulito viene raccolto e misurato in contenitori di metallo. Gli operai riempiono i contenitori, poi passano un bastoncino di legno sull'orlo per rendere precisa la misurazione e infine versano il contenuto in sacchi di iuta. Gli asini vengono poi caricati con i sacchi di grano e paglia e condotti via.

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