Merletto ad ago Aemilia Ars di Bologna: tecnica di esecuzione di un gruppo di merlettaie


  • Regione: Emilia-Romagna
  • Provincia: BO
  • Comune: Bologna

Descrizione

Il gruppo di merlettaie si ritrova per lavorare insieme al merletto. La prima merlettaia prepara il supporto su cui verrà eseguito il merletto. Il supporto è formato da un cartoncino, il disegno e un foglio trasparente che permette di vedere il disegno sottostante e allo stesso tempo protegge il merletto dall’inchiostro del disegno. Il disegno viene elaborato sulla base di esempi antichi rivisitati, oppure studiato in modo totalmente originale. La merlettaia unisce i tre strati di supporto unendoli con delle graffette che le permettono di tenerli fermi per poi procedere con l’impuntura che consente il fissaggio dei supporti. La merlettaia prosegue poi con il punteruolo a forare il “cartone” per dare i punti di appoggio sui quali verrà costruito il merletto. Questa fase è fondamentale perché costituisce la base del merletto: punti di appoggio non precisi corrispondono ad un merletto non eseguito bene. Prosegue poi con l’imbastitura dei punti di appoggio: il merletto verrà eseguito sulla parte sopra del cartone utilizzando i punti di appoggio per fermare il filo. Utilizza un filo molto resistente in cotone bianco che costituisce una base solida per il passaggio del filo scelto per l’esecuzione del merletto. La seconda merlettaia sta iniziando un merletto che sarà il bordo di un centro. Il disegno è originale e rappresenta fiori che ricordano dei ciclamini. La merlettaia procede con il passaggio dei fili nell’imbastitura della parte da cui decide di partire, lanciando il filo da un punto d’appoggio all’altro. Questa costituisce l’ossatura sulla quale poggeranno i diversi punti. Passa più volte il filo che ha scelto per il merletto, seguendo il disegno e passando attraverso i punti di appoggio dati in precedenza. Quando questa fase è terminata si inizia a coprire i fili con i punti. La seconda merlettaia, sta eseguendo il punto smerlo: per aiutarsi usa un così detto “filo guida” che serve a orientare meglio il lavoro. Quando il filo che si usa per il punto smerlo è vicino alla fine, si cambia inserendolo nei fili guida, in modo da assicurarlo. La seconda merlettaia usa un filo di cotone ritorto, cordonetto n 50. La terza merlettaia usa un filo di lino antico e sta eseguendo un merletto che rappresenta un drago tratto da un disegno antico. La terza merlettaia sta facendo una barretta a cordoncino, che si esegue per unire due pezzi del lavoro: in questo caso unisce la coda al corpo del drago. Finita la barretta prosegue la lavorazione della coda, agganciandosi sul punto smerlo già fatto nel giro precedente. Quando lavora sui giri precedenti, si inserisce con l’ago nell’asola del punto smerlo della riga precedente, sempre aiutandosi con dei “fili guida”. Quando chiude il punto cerca con la mano di accompagnare il filo nella posizione che si desidera, così da dare uno sviluppo armonioso del merletto. La quarta merlettaia sta lavorando ad un merletto d’angolo, che rappresenta dei fiori di cardo, tratti da un disegno antico. Usa un filo di cotone n°80 color ecru. Esegue la cordonatura di una foglia che si esegue dapprima passando un filo di orditura sopra il lavoro già fatto, seguendo i bordi del merletto, poi esegue, sempre con i fili guida, il punto smerlo. Questo passaggio serve per dare rilievo. La merlettaia, a seconda dei bordi della foglia, esegue sia il punto smerlo classico, sia il punto smerlo in piedi, così da movimentare e rendere più realistico il movimento della foglia. Il punto smerlo classico lo esegue, dopo aver fatto l’asola, accompagnando il filo verso il basso del lavoro; per il punto smerlo in piedi, invece, dopo l’asola, accompagna il filo nella direzione opposta, facendo in modo che il punto risulti “in piedi”. La quarta merlettaia, si aggiusta continuamente i fili guida per rendere la foglia di cardo “mossa”. La terza merlettaia ha finito l’ala di una farfalla eseguita con filato di seta colorato, su un disegno classico. Dopo aver esaminato il suo lavoro, prende il “taglia asole” e gira il cartone, in modo che il merletto risulti appoggiato al tavolo. Procede poi a tagliare da rovescio tutti i punti di appoggio che aveva fatto all’inizio e che le sono serviti per la costruzione del merletto. Questa fase viene fatta dal rovescio perché, altrimenti, rischierebbe di danneggiare il merletto. Finito di tagliare i punti d’appoggio, la merlettaia gira il cartone, e delicatamente ma con decisione, stacca il merletto ormai ultimato dal supporto. A questo punto, con una pinzetta, procede ad eliminare i punti di appoggio che sono inglobati nel merletto “pulendolo”.

Valid XHTML 1.0 Strict CSS Valido!