• scheda
    • CD - IDENTIFICAZIONE
      • TSK - Tipo modulo
        MODI
      • CDR - Codice Regione
        13
      • CDM - Codice Modulo
        ICCD_MODI_0346276630641
      • ESC - Ente schedatore
        ICCD
      • ECP - Ente competente per tutela
        ICCD
      • OGM - Modalità di individuazione
        documentazioni audio-visive
    • OG - ENTITA'
      • AMB - Ambito di tutela MiBACT
        etnoantropologico
      • AMA - Ambito di applicazione
        entità immateriali
      • CTG - Categoria
        festa-cerimonia
      • OGD - Definizione
        Festa di San Domenico a Cocullo
    • LC - LOCALIZZAZIONE
      • LCS - Stato
        ITALIA
      • LCR - Regione
        Abruzzo
      • LCP - Provincia
        AQ
      • LCC - Comune
        Cocullo
      • LCL - Località
        COCULLO
    • DT - CRONOLOGIA
      • DTR - Riferimento cronologico
        XXI
    • CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
      • CMR - Responsabile dei contenuti
        Magnani, Fabrizio (collaboratore al coordinamento del progetto)
      • CMR - Responsabile dei contenuti
        Tucci, Roberta (coordinamento del progetto)
      • CMR - Responsabile dei contenuti
        Vietri, Luisa (collaboratore al coordinamento del progetto)
      • CMC - Responsabile ricerca e redazione
        Esposito, Valeria
      • CMA - Anno di redazione
        2016
      • CMM - Motivo della redazione del MODI
        Inventario patrimonio culturale immateriale/ ICCD: progetto PCI 500 giovani
      • ADP - Profilo di accesso
        1
      • OSS - Note sui contenuti del modulo
        Tema trattato nell'ambito del progetto PCI: Feste e riti del ciclo dell'anno
    • DA - DATI ANALITICI
      • DES - Descrizione
        Un gruppo di #serpari# si riunisce nel giorno della festa di San Domenico abate nella piazza antistante la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Intorno a loro una folla copiosa attende di assistere al rito. Gli uomini stringono tra le braccia un gran numero di serpenti che cercano di sfuggire, attorcigliandosi tra loro, fino alle spalle e intorno al collo dei #serpari#. Intanto dalla porta della chiesa escono due donne in costume, che recano sulla testa cesti ricoperti di pizzi e addobbati con mazzetti di rose finte. I cesti contengono cinque #ciambellati#, pani a forma di ciambelle, decorati con codette di zucchero colorate. Molte persone recano in mano altri serpenti. Sono presenti anche numerose forze dell’ordine. Il Santo varca l’uscio della chiesa e si dirige verso la folla. I #serpari# dispongono i rettili intorno alla testa e sulle spalle della statua; i serpenti dopo poco la avvolgono completamente. Infine la statua del Santo è pronta per essere accompagnata in processione dai fedeli.
      • NSC - Notizie storico critiche
        La festa di San Domenico abate, santo protettore dal morso dei serpenti, si svolge a Cocullo nel mese di maggio. Il rito ha avuto luogo, sin dalle origini, il primo giovedì del mese, ma dal 2012, a seguito di una decisione del Comune, si svolge il primo di maggio. La prima fase della festa inizia a fine marzo, dopo la festa di San Giuseppe (19 marzo), quando i #serpari# vanno nei boschi alla ricerca di serpenti non pericolosi e non velenosi. I festeggiamenti religiosi, la messa e i riti di devozione al santo si svolgono nella chiesa della Madonna delle Grazie dall'anno 1984, a seguito del terremoto che ha lesionato il santuario di San Domenico abate a Villalago. Durante le funzioni religiose i fedeli baciano la reliquia del Sacro dente, contenente il molare che il Santo si tolse da solo e che portò in dono alla popolazione cocullese. I fedeli eseguono anche un altro rituale d’obbligo che consiste nel tirare con i denti una campanella che è appesa nella chiesa. Tali operazioni sono eseguite con l’auspicio di prevenire le malattie, in particolare quelle legate ai denti, e i dolori da esse causati. La fase più importante della festa è la processione, durante la quale il Santo sfila in paese, trasportato su una barella dai fedeli; prima della processione i #serpari# dispongono i serpenti intorno al capo della statua. Durante la sfilata poi i serpenti si intrecciano tra loro avvolgendo tutta la statua.
    • RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
      • RIM - Rilevamento/contesto
        rilevamento nel contesto
      • DRV - DATI DI RILEVAMENTO
        • DRVL - Rilevatore
          Mortini, Claudio (riprese)
        • DRVD - Data del rilevamento
          2010 ca
      • CAO - OCCASIONE
        • CAOD - Denominazione
          festa di San Domenico abate
      • RIC - RICORRENZA
        • RICP - Periodicità
          annuale
    • DO - DOCUMENTAZIONE
      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_ABRUZZO_VE_F0035
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAK - Nome file digitale
          PCI_Abruzzo_VE_F0035.jpg
        • FTAT - Note
          Fermo-immagine tratto da documento video-cinematografico (vedi VDC).
      • VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
        • VDCN - Codice identificativo
          PCI_ABRUZZO_VE_V0035
        • VDCX - Genere
          documentazione esistente
        • VDCP - Tipo/formato
          file digitale
        • VDCA - Denominazione/titolo
          Festa di San Domenico a Cocullo
        • VDCS - Specifiche
          Durata: 2'9'' (estratto da 2'16'' a 4'25'')
        • VDCR - Autore
          Mortini, Claudio (riprese)
        • VDCD - Riferimento cronologico
          2010/09/13
        • VDCW - Indirizzo web (URL)
          https://www.youtube.com/embed/VgBk1coQ8hA?start=136&end=265
        • VDCT - Note
          Il documento è tratto da: Rito dei serpari. Cocullo; di Claudio Mortini; durata 11'47''; pubblicato online il 13 settembre 2010. Il documento è accompagnato dalla seguente nota. "Cocullo è un paese abruzzese di circa duecento abitanti, posto ai confini tra la valle Peligna e la Marsica. Durante la Festa dei Serpari la statua di San Domenico viene portata lungo le vie di Cocullo con decine di innocui serpenti aggrovigliati, raccolti nella campagna abruzzese dopo il lungo letargo invernale. Prima della processione, i manipolatori portano i serpenti tra il pubblico, che li può toccare senza paura: la maggior parte dei serpenti appartiene alla specie dei Saettoni e Cervoni, totalmente innocue. La Festa dei Serpari è un evento emozionante che finisce nel modo più giusto: i serpenti infatti vengono poi liberati proprio dove sono stati catturati giorni prima dagli abitanti di Cocullo. Questo è molto importante perché forse non tutti sanno che i serpenti sono animali territoriali, che non si spostano di più di un paio di chilometri nel corso della loro vita".
      • BIB - BIBLIOGRAFIA
        • BIBR - Abbreviazione
          CHIOCCHIO 2007
        • BIBX - Genere
          bibliografia di confronto
        • BIBF - Tipo
          monografia
        • BIBM - Riferimento bibliografico completo
          Chiocchio Nino, I serpari a Cocullo. La festa di San Domenico, Pescara 2007.
      • BIB - BIBLIOGRAFIA
        • BIBR - Abbreviazione
          PROFETA 1985
        • BIBX - Genere
          bibliografia di confronto
        • BIBF - Tipo
          monografia
        • BIBM - Riferimento bibliografico completo
          Profeta Giuseppe, Dente per dente. Società e pensiero magico nella metamorfosi del culto di S. Domenico di Cocullo, Pescara 1985.
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