- scheda
- CD - IDENTIFICAZIONE
- TSK - Tipo moduloMODI
- CDR - Codice Regione10
- CDM - Codice ModuloICCD_MODI_0660668746441
- ESC - Ente schedatoreICCD
- ECP - Ente competente per tutelaICCD
- OGM - Modalità di individuazionedocumentazioni audio-visive
- OG - ENTITA'
- AMB - Ambito di tutela MiBACTetnoantropologico
- AMA - Ambito di applicazioneentità immateriali
- CTG - Categoriatecniche
- OGD - DefinizioneTecnica di cottura dei mattoni in #fornace a pozzo#
- LC - LOCALIZZAZIONE
- LCS - StatoITALIA
- LCR - RegioneUmbria
- LCP - ProvinciaTR
- LCC - ComuneCastel Viscardo
- DT - CRONOLOGIA
- DTR - Riferimento cronologicoXXI
- CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
- CMR - Responsabile dei contenutiTucci, Roberta (coordinatore del progetto)
- CMR - Responsabile dei contenutiMagnani, Fabrizio (collaboratore al coordinamento del progetto)
- CMR - Responsabile dei contenutiVietri, Luisa (collaboratore al coordinamento del progetto)
- CMC - Responsabile ricerca e redazioneOnnis, Elisabetta
- CMA - Anno di redazione2015
- CMM - Motivo della redazione del MODIInventario patrimonio culturale immateriale/ ICCD: progetto PCI 500 giovani
- ADP - Profilo di accesso1
- OSS - Note sui contenuti del moduloTema trattato nell'ambito del progetto PCI: Artigianato
- DA - DATI ANALITICI
- DES - DescrizioneAll'interno della fornace quattro uomini dispongono in modo ordinato i mattoni di argilla. Uno dei #fornaciai# dall'esterno della fornace passa i mattoni agli altri tre, disposti all'interno. Della loro sistemazione si occupa con grande perizia un #fornaciaio#, che organizza i mattoni secondo un criterio ben preciso: prima colloca quelli che foderano il perimetro interno della fornace, sistemandoli di taglio e obliquamente in modo da rivestirne la parete. Poi, partendo dal basso, riempie l'area interna. Qui i #fornaciai# dispongono i mattoni su più livelli in modo similare, ma con accortezze differenti: li sistemano sempre di taglio, addossandoli obliquamente gli uni agli altri, sistemando così le file di mattoni in modo speculare, creando un motivo a spina di pesce, talvolta diviso da una fila dritta di mattoni. Così facendo favoriscono una maggiore dispersione del calore all'interno della fornace e quindi una cottura più omogenea. Al di sotto della fornace è situato il forno, dove i #farnaciai# si alternano nell'alimentare ininterrottamente il fuoco con la legna.
- NSC - Notizie storico criticheCaratterizzandosi come un'area ricca di argille, Castel Viscardo presenta una lunga tradizione nella produzione del cotto fatto a mano, che sembra risalire alla metà del Cinquecento. Tale manifattura continua ad essere tra le principali attività artigianali, tanto che è stato fondato anche un Centro di documentazione delle terrecotte. Circa dodici sono le fornaci ancora attive in paese e costituiscono un'importante fonte non solo economica, ma soprattutto culturale. La produzione del cotto fatta a mano è legata ai cicli stagionali: in autunno si prepara l'argilla nella cava, frantumandola con la parte posteriore della zappa per renderla più permeabile all'acqua e toglierne le impurità; in inverno si raccoglie la legna da ardere; in primavera si prepara l'impasto con l'acqua: un tempo veniva preparato a mano, mentre ora si utilizza l'impastatrice. In estate invece vengono prodotti i mattoni mediante le medesime attività del passato: il #fornaciaio# pone uno strato di sabbia e cenere nello stampo, prima di inserirci a mano l'argilla, pressandola con le dita. Una volta che i mattoni sono stati preparati, vengono adagiati in uno spiazzo all'aperto, detto #piazza#, al di sopra di uno strato di sabbia, per la prima essiccazione. La fase dell'essiccazione non ha durata precisa: spetta all'artigiano decidere quando i mattoni sono pronti. Durante questa fase poi i bordi dei laterizi vengono rasati a mano, mediante una stecca. Una volta essiccati, i mattoni sono poi accatastati ordinatamente all'interno dei forni per permettere al calore di cuocerli in modo uniforme. Tali forni possono essere a metano o a legna; in tal caso il fuoco, che dura tra le 24/48 ore, è controllato e alimentato giorno e notte.
- RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
- RIM - Rilevamento/contestorilevamento nel contesto
- DRV - DATI DI RILEVAMENTO
- DRVD - Data del rilevamento2011 ca
- CAO - OCCASIONE
- CAOD - Denominazionelavoro
- DO - DOCUMENTAZIONE
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPC_Umbria_EO_F0002
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAK - Nome file digitalePC_Umbria_EO_F0002.jpg
- FTAT - NoteFermo-immagine tratto da documento video-cinematografico (vedi VDC).
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoPC_Umbria_EO_V0002
- VDCX - Generedocumentazione esistente
- VDCP - Tipo/formatofile digitale
- VDCA - Denominazione/titoloTecnica di cottura dei mattoni in #fornace a pozzo#
- VDCS - SpecificheDurata: 4'14'' (estratto da 9'38'' a 13'52'')
- VDCD - Riferimento cronologico2011/04/15
- VDCW - Indirizzo web (URL)https://www.youtube.com/embed/xsdBafS0hsU?start=578&end=832
- VDCT - NoteIl documento è tratto da: Le fornaci di Castelviscardo: l'arte del cotto fatto a mano; realizzato dall'Ecomuseo del Paesaggio Orvietano; progetto "Il Gusto del Mestiere". I dati presenti nei titoli di coda forniscono anche le seguenti informazioni: a cura di CEA - Laboratorio ambiente di Allerona, con il contributo della Regione Umbria, Provincia di Terni, GAL Trasimeno Orvietano e la collaborazione del comune di Castelviscardo, fornace Stefani, Associazione Il Ginepro. Durata totale del documento audiovisivo online: 14'29''. Il documento è accompagnato dalla seguente nota. "Il cotto fatto a mano a Castelviscardo ha radici antichissime ed è tramandato di padre in figlio da generazioni, come nella Fornace Stefani, oggi condotta da Petronio e suo fratello. Qui si conservano ancora i metodi tradizionali di cottura dei mattoni: fornace a pozzo e forno a legna. Trento è uno dei fornaciari più anziani di Castelviscardo: di notevole impatto è la sua storia, fatta di tante fatiche e sforzi, senza limiti di orario, senza poter prestare cura alla propria integrità fisica".
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneGIULIANI 2009
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomonografia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoGiuliani Luca, Nel mio piccolo loco... Il Castello di Viscardo e le sue fornaci, Castel Viscardo 2009.
- BIBW - Indirizzo web (URL)http://www.prolococastelviscardo.it/libri-su-castel-viscardo/Nel_mio_piccolo_loco.pdf (consultazione: 2015/11/10)