• scheda
    • CD - IDENTIFICAZIONE
      • TSK - Tipo modulo
        MODI
      • CDR - Codice Regione
        07
      • CDM - Codice Modulo
        ICCD_MODI_1169456538651
      • ESC - Ente schedatore
        ICCD
      • ECP - Ente competente per tutela
        ICCD
      • OGM - Modalità di individuazione
        rilevamento sul campo
      • OGM - Modalità di individuazione
        dati bibliografici
      • OGM - Modalità di individuazione
        fonti orali
    • OG - ENTITA'
      • AMB - Ambito di tutela MiBACT
        etnoantropologico
      • AMA - Ambito di applicazione
        entità immateriali
      • CTG - Categoria
        tecniche
      • OGD - Definizione
        Merletto a fuselli Punto Genova: tecnica di esecuzione di una merlettaia
    • LC - LOCALIZZAZIONE
      • LCS - Stato
        ITALIA
      • LCR - Regione
        Liguria
      • LCP - Provincia
        GE
      • LCC - Comune
        Genova
    • DT - CRONOLOGIA
      • DTR - Riferimento cronologico
        XXI
    • CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
      • CMR - Responsabile dei contenuti
        Rete per la Salvaguardia dei saper fare l’Arte del Merletto Italiano (progetto di candidatura UNESCO ICH)
      • CMR - Responsabile dei contenuti
        Cottica, Claudia (coordinatrice scientifica inventario MODI)
      • CMC - Responsabile ricerca e redazione
        Niccoli, Rosalba (Presidente Associazione De Fabula)
      • CMC - Responsabile ricerca e redazione
        Moglia, Graziella (Associazione De Fabula)
      • CMA - Anno di redazione
        2019
      • CMM - Motivo della redazione del MODI
        Inventario patrimonio culturale immateriale Convenzione Unesco 2003/Rete del merletto italiano: merletto Punto Genova
      • IMD - MIGRAZIONE DATI NELLE SCHEDE DI CATALOGO
        • IMDT - Tipo scheda
          BDI
      • ADP - Profilo di accesso
        1
    • DA - DATI ANALITICI
      • DES - Descrizione
        La merlettaia lavora il punto Genova seguendo il disegno di una punta collocato sul cuscino che poggia su un trespolo (la cui forma è diffusa su tutto il territorio ligure). Il merletto è del tipo a filo continuo e occorrono 46 fuselli che lavorano a coppie. La merlettaia consulta la scheda tecnica della punta con il codice colore, propedeutico per la corretta lavorazione di esecuzioni complesse, che è sul tavolo accanto a lei. Inizia a lavorare con sole due coppie di fuselli che fanno il punto stuoia per formare una #armelletta# (una specie di mandorlina) al termine della quale porta il tessitore (il fusello che fa la trama) verso destra e lo appoggia sul cuscino per armonizzare la forma oltre alla chiusura dell'#armelletta# stessa. Prende quindi uno spillo che pone al centro delle due coppie, riprende il tessitore facendolo ruotare per svolgere il filo e contemporaneamente prende altre due paia provenienti da una catenella, lavora a punto tela incrociando e girando quattro coppie anziché due come al solito poiché in questo caso si incroceranno la catenella e il punto stuoia. Sulle due paia di destra fa ancora giro incrocio poiché in questo punto le paia si divideranno: una resterà ferma fino alla fine del giro della punta mentre l'altra concorrerà alla lavorazione del giro della punta. Effettua una piccola rotazione del tombolo a causa del cambio di direzione della catenella che si accinge a lavorare dopo aver regolato la lunghezza del filo di un fusello. Verificata la corretta lunghezza della catenella appoggia i fuselli e compie una ulteriore rotazione del trespolo spostando anche la posizione del cuscino per un ulteriore cambio di direzione riprende le coppie appena lasciate unitamente ad altre due a sinistra provenienti da un'altra catenella. Effettua nuovamente un punto tela che per comodità da questo punto si chiamerà doppio poiché fatto con quattro paia per incrociare due catenelle, viene posizionato uno spillo al centro dell'incrocio medesimo. Con le due coppie di sinistra si prosegue la catenella che creerà un petalo, dopo un certo numero di catenelle a metà di un lato del petalo si fa un pippiolino eseguendo sette girate su un solo paio, in questo caso quello di sinistra. Con uno spillo si prende il filo di sinistra e si forma un occhiellino puntando lo spillo sul disegno, il filo di destra si riavvolge sullo spillo appena posizionato creando il pippiolino, la merlettaia riprende il paio di destra e lo tira un pochino per distendere la catenella proseguendone la lavorazione fino alla sommità del petalo. Prende quindi una coppia in attesa tra quelle di sinistra e la lavora assieme alle due della catenella collegando in questo modo il petalo con la base del piccolo rosone sulla punta, lavora ancora il paio della base del rosone e riprende le due paia della catenella del petalo per proseguire il secondo lato dello stesso in modo speculare al precedente. Sospende un attimo la lavorazione per ruotare nuovamente il trespolo quindi prosegue fino a rifare un altro pippiolino. Lavora qualche catenella fino al punto di incrocio della linea che definisce il rotondo interno della punta, prende nuovamente la catenella di destra che attraversa il petalo a metà e lavora un punto tela doppio posizionando uno spillo al centro del medesimo. Continua la catenella fino alla fine del petalo e a questo punto prende il paio che lavorerà il giro della punta collegando tra di loro tutti i petali che in totale sono cinque. In questo punto si fa un punto tela con doppia girata del corrente in modo che non si scambi il paio e le paia della catenella rimangono sempre le stesse. Posiziona lo spillo al centro e prosegue la catenella che inizia il secondo petalo fino ad incrociare nuovamente con la catenella che definisce il rotondo della punta. Lavora sempre a punto tela doppio posizionando al centro lo spillo di sostegno. La merlettaia riposiziona il trespolo per il cambio di direzione proseguendo la lavorazione fino al termine di tutti i petali. La lavorazione è ripetitiva, cambia quando si arriva al collegamento con il piccolo rosone della punta che rimane posizionato tra i due petali, quindi per collegare il secondo petalo al rosone, dovrà avanzare con la lavorazione dello stesso con sei coppie.
      • NRL - Notizie raccolte sul luogo
        L'Associazione De Fabula per sottolineare e valorizzare il saper fare promuove scambi culturali con altre tecniche di merletti e confronti con merlettaie europee e non. Quindi con la collaborazione e la sinergia delle stesse sono stati realizzati nel 2009 due pannelli su disegno dell'artista E. Luzzati che si trovano presso il Palazzo della Regione Liguria di Genova. Tra i paesi partecipanti al progetto si citano Francia, Belgio, Spagna. Questo progetto ha richiesto due anni di lavoro coinvolgendo molte persone stimolando così i rapporti interpersonali, la valorizzazione delle conoscenze e la vitalità del saper fare.
      • NSC - Notizie storico critiche
        ”Se Venezia fu regina del pizzo ad ago, Genova era sovrana nel merletto a fuselli” (Ricci 1913). Con tutta probabilità non si inizia a lavorare il merletto a fuselli in Liguria prima della metà del XVI secolo anche se i genovesi furono tra i primi ad ornare gli abiti di galloni e passamani in oro che spesso troviamo citati nei documenti con diverse terminologie: frixetti, trennini, galloni. Genova nel 1600 si libera dello schema geometrico dei modelli per il reticello che hanno ispirato i primi lavori per arrivare ai rosoni (rosaces de Genes) ottenendo effetti di chiaroscuro e di rilievo inserendo numerose #armellette# (che lo storico Seguin ritiene di invenzione genovese). Le merlettaie genovesi hanno così a disposizione un mezzo loro proprio intrecciando i fili a mo’ di stuoia, imitando l'arte della tessitura che non si trova nelle prime trine veneziane, e nelle milanesi, apparirà più tardi. Il punto Genova si diffuse in Europa verso la metà del XVII secolo. I pizzi genovesi furono tra i generi di lusso più noti e importanti d’Europa, i rosoni genovesi diventarono l'ornamento favorito di principi e sovrani. Ne troviamo traccia nel 1644 nella descrizione della veste da camera di M.me de Soissons, nel guardaroba di Maria de Medici nel 1646 e nel diario di Rucellai del 1643 dove si descrive un magnifico collare in Punto Genovese indossato da Anna D’Austria Regina di Francia e madre di Luigi XIV. Le trine a treccia richiesero cambiamenti poiché sotto il regno di Luigi XIII si modificò la forma delle collarette che posavano piatte sugli abiti e dovevano essere più spesse e più rilevate. La punta acuta divenne più arrotondata e aumentò notevolmente in dimensioni, si arricchì di molte mandorline a punto stuoia (dette armellette) che costituiscono una delle principali caratteristiche del punto Genova. Il disegno del motivo principale era costituito da una sorta di rosone con molte armellette fino a creare quasi una margherita creando un effetto molto particolare. I disegnatori si ispiravano spesso ai motivi per reticello modificandoli per la lavorazione a fuselli del tipo cosiddetto a filo continuo dove tutti i fuselli occorrenti lavoravano a sezioni a causa del grande numero. Pittori importanti hanno documentato nei loro ritratti l’uso delle trine, Rubens e Van Dijck lavorarono largamente a Genova. I rosoni genovesi non furono facilmente imitabili, si lavorarono per breve tempo ma con scarsi risultati in Fiandra e a Malta. Questa trina molto severa, seppur variata, era ed è molto difficile da eseguire ed era in commercio con prezzi altissimi (Marone 1902). Proprio a causa del loro altissimo costo e dal largo uso di merletti genovesi nelle corti europee dell'epoca il ministro francese Colbert mise in crisi il commercio e la produzione dei merletti lavorati in città. Tutto ciò determinò la decadenza della produzione e del commercio, nel 1840 a Genova rimanevano soltanto 6 commercianti di pizzo, le donne lavoravano il merletto a casa propria e non erano organizzate in corporazioni, ricevevano materiali e disegni dai commercianti che le pagavano per il loro lavoro. Nei primi anni del 1900 era tuttavia ancora attivo in città il laboratorio Calderoni Fantini e più precisamente in via Galata e Sal. S. Caterina, che grazie ai raffinati ed esclusivi disegni di propria produzione seppe mantenere viva la tradizione e la sua attività arrivò fino alla metà del 1900. Nel 1997 ebbe luogo una mostra di merletti del laboratorio tra cui diversi campionature di Punto Genova squisitamente lavorate. Inoltre in città era presente la scuola Comunale della Duchessa di Galliera che nel 1900 ha conseguito una importante onorificenza alla Esposizione Universale di Parigi, tra i lavori presentati figuravano anche belle trine a fuselli. Sempre nel 1997 è stata fondata L'Associazione De Fabula con lo scopo di salvaguardare e divulgare le tradizioni. Dopo approfondite ricerche sul territorio svolte nei primi anni di attività, dal 2003 in poi e fino ad oggi, oltre a trasmettere il saper fare, ha organizzato importanti eventi biennali con progetti significativi che hanno sempre coinvolto merlettaie da tutte le parti del mondo, nell'intento di promuovere il saper fare e lo scambio tra culture fissando così momenti storici di attività umane. Queste manifestazioni hanno sempre avuto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica Italiana. Dal 2009 in poi il Capo dello Stato ha assegnato alle biennali il riconoscimento della medaglia del Presidente della Repubblica. De Fabula a tutt'oggi è sempre attiva nella salvaguardia di questo sapere.
    • RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
      • RIM - Rilevamento/contesto
        rilevamento nel contesto
      • DRV - DATI DI RILEVAMENTO
        • DRVL - Rilevatore
          Moglia, Graziella
        • DRVD - Data del rilevamento
          2019/10/9
      • CAO - OCCASIONE
        • CAOD - Denominazione
          Occasione indeterminata
        • CAOS - Note
          L'esecuzione del merletto è avvenuta di mattina
      • ATI - ATTORE INDIVIDUALE
        • ATIR - Ruolo
          Maestra merlettaia
        • ATID - Nome
          Moglia, Graziella
    • DO - DOCUMENTAZIONE
      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_MEIT_F0480
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
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          fotografia digitale (file)
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        • FTAM - Titolo/didascalia
          Merletto a fuselli Punto Genova_ Mani che lavorano il Punto Genova
        • FTAA - Autore
          Passalalpi, Silvio
        • FTAD - Riferimento cronologico
          2019/10/9
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        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_MEIT_F0481
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          fotografia digitale (file)
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        • FTAM - Titolo/didascalia
          Merletto a fuselli Punto Genova_Merlettaia al lavoro
        • FTAA - Autore
          Passalalpi, Silvio
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          2019/10/9
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        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_MEIT_F0482
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          documentazione allegata
        • FTAP - Tipo
          fotografia digitale (file)
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        • FTAM - Titolo/didascalia
          Merletto a fuselli Punto Genova_Mani che disegnano altro tipo di punta genovese
        • FTAA - Autore
          Passalalpi, Silvio
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          2019/10/9
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          PCI_MEIT_F0483
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          documentazione allegata
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          fotografia digitale (file)
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        • FTAM - Titolo/didascalia
          Merletto a fuselli Punto Genova_Scheda tecnica Punto Genova
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          2019/10/9
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          documentazione allegata
        • FTAP - Tipo
          fotografia digitale (file)
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        • FTAM - Titolo/didascalia
          Merletto a fuselli Punto Genova_Mani che lavorano al tombolo
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          2019/10/9
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        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_MEIT_F0485
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAP - Tipo
          fotografia digitale (file)
        • FTAF - Formato
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        • FTAM - Titolo/didascalia
          Merletto a fuselli Punto Genova_Cartine di disegni liguri
        • FTAA - Autore
          Passalalpi, Silvio
        • FTAD - Riferimento cronologico
          2019/10/9
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      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_MEIT_F0486
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAP - Tipo
          fotografia digitale (file)
        • FTAF - Formato
          jpg
        • FTAM - Titolo/didascalia
          Merletto a fuselli Punto Genova_Lavorazione altro tipo di punta genovese
        • FTAA - Autore
          Passalalpi Silvio
        • FTAD - Riferimento cronologico
          2019/09/12
        • FTAE - Ente proprietario
          Associazione De Fabula
        • FTAK - Nome file digitale
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      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_MEIT_F0487
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAP - Tipo
          fotografia digitale (file)
        • FTAF - Formato
          jpg
        • FTAM - Titolo/didascalia
          Merletto a fuselli Punto Genova_Altro tipo di Punta Genovese, merletto terminato
        • FTAA - Autore
          Passalalpi Silvio
        • FTAD - Riferimento cronologico
          2019/09/12
        • FTAE - Ente proprietario
          Associazione De Fabula
        • FTAK - Nome file digitale
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      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_MEIT_F0488
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAP - Tipo
          fotografia digitale (file)
        • FTAF - Formato
          jpg
        • FTAM - Titolo/didascalia
          Merletto a fuselli Punto Genova_Mani che iniziano il punto cavallucci
        • FTAA - Autore
          Passalalpi Silvio
        • FTAD - Riferimento cronologico
          2019/09/12
        • FTAE - Ente proprietario
          Associazione De Fabula
        • FTAK - Nome file digitale
          PCI_MEIT_F0488.JPG
      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_MEIT_F0489
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAP - Tipo
          fotografia digitale (file)
        • FTAF - Formato
          jpg
        • FTAM - Titolo/didascalia
          Merletto a fuselli Punto Genova_Merletto Punto Genova tre punte terminate
        • FTAA - Autore
          Passalalpi Silvio
        • FTAD - Riferimento cronologico
          2019/09/12
        • FTAE - Ente proprietario
          Associazione De Fabula
        • FTAK - Nome file digitale
          PCI_MEIT_F0489.JPG
      • VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
        • VDCN - Codice identificativo
          PCI_MEIT_V0200
        • VDCX - Genere
          documentazione esistente
        • VDCP - Tipo/formato
          file digitale MP4
        • VDCA - Denominazione/titolo
          Associazione De Fabula -IL PUNTO GENOVA
        • VDCR - Autore
          Passalalpi, Silvio
        • VDCD - Riferimento cronologico
          2019/10/09
        • VDCE - Ente proprietario
          Associazione De Fabula
        • VDCW - Indirizzo web (URL)
          https://www.youtube.com/watch?v=GCigJ6L32gM
        • VDCT - Note
          Il video è di 5 minuti e 17 secondi, la registrazione è avvenuta in una unica giornata
      • BIB - BIBLIOGRAFIA
        • BIBR - Abbreviazione
          MERLI 1864
        • BIBX - Genere
          bibliografia di confronto
        • BIBF - Tipo
          libro
        • BIBM - Riferimento bibliografico completo
          Merli Antonio, Origine ed uso delle trine a filo di refe, Editrice Nuova s1, ristampa 2005
      • BIB - BIBLIOGRAFIA
        • BIBR - Abbreviazione
          SEGUIN 1875
        • BIBX - Genere
          bibliografia di confronto
        • BIBF - Tipo
          libro
        • BIBM - Riferimento bibliografico completo
          Seguin Joseph, La Dentelle, Parigi Rothschild Editeur
        • BIBW - Indirizzo web (URL)
          https://www2.cs.arizona.edu/patterns/weaving/books.html#P
      • BIB - BIBLIOGRAFIA
        • BIBR - Abbreviazione
          PALLISER 1902
        • BIBX - Genere
          bibliografia di confronto
        • BIBF - Tipo
          libro
        • BIBM - Riferimento bibliografico completo
          Palliser Bury, History of Lace, New York, 1902
        • BIBW - Indirizzo web (URL)
          https://www2.cs.arizona.edu/patterns/weaving/books.html#P
      • BIB - BIBLIOGRAFIA
        • BIBR - Abbreviazione
          MARONE 1902
        • BIBX - Genere
          bibliografia di confronto
        • BIBF - Tipo
          libro
        • BIBM - Riferimento bibliografico completo
          Marone Romanelli Giacinta, Trine a fuselli in Italia, Milano 1902, Hoepli
      • BIB - BIBLIOGRAFIA
        • BIBR - Abbreviazione
          RICCI 1913
        • BIBX - Genere
          bibliografia di confronto
        • BIBF - Tipo
          libro
        • BIBM - Riferimento bibliografico completo
          Ricci Elisa, Old Italian Lace, Vol. I, London, 1913, William Heinemann
        • BIBW - Indirizzo web (URL)
          https://www2.cs.arizona.edu/patterns/weaving/books.html#P
      • BIB - BIBLIOGRAFIA
        • BIBR - Abbreviazione
          RATTO 1997
        • BIBX - Genere
          bibliografia di confronto
        • BIBF - Tipo
          catalogo mostra
        • BIBM - Riferimento bibliografico completo
          Ratto Brighenti Anna Maria, I pizzi antichi che incantano, Nuova Editrice Genovese, 1997
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