- scheda
- CD - IDENTIFICAZIONE
- TSK - Tipo moduloMODI
- CDR - Codice Regione08
- CDM - Codice ModuloICCD_MODI_1336311854941
- ESC - Ente schedatoreICCD
- ECP - Ente competente per tutelaICCD
- OGM - Modalità di individuazionerilevamento sul campo
- OGM - Modalità di individuazionedati bibliografici
- OG - ENTITA'
- AMB - Ambito di tutela MiBACTetnoantropologico
- AMA - Ambito di applicazioneentità immateriali
- CTG - Categoriatecniche
- OGD - DefinizioneMerletto a Fuselli di Forlì e Meldola: tecnica di esecuzione di un gruppo di merlettaie
- LC - LOCALIZZAZIONE
- LCS - StatoITALIA
- LCR - RegioneEmilia-Romagna
- LCP - ProvinciaFC
- LCC - ComuneMeldola
- DT - CRONOLOGIA
- DTR - Riferimento cronologicoXXI
- CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
- CMR - Responsabile dei contenutiOvidi Pazzaglia, Maria Vittoria (responsabile del progetto di candidatura UNESCO)
- CMR - Responsabile dei contenutiCottica, Claudia (coordinatrice scientifica inventario MODI)
- CMC - Responsabile ricerca e redazioneSimoncelli, Lorella
- CMC - Responsabile ricerca e redazioneValentini, Bruna
- CMA - Anno di redazione2017
- CMM - Motivo della redazione del MODIInventario patrimonio culturale immateriale Convenzione Unesco 2003/ Rete del merletto italiano: Merletto di Forlì e Meldola
- ADP - Profilo di accesso1
- DA - DATI ANALITICI
- DES - DescrizioneLa prima merlettaia prepara il disegno che ha ricavato sviluppando una propria idea iniziale, per poterlo disporre sul tombolo: il disegno in fotocopia è sovrapposto a un cartoncino e ricoperto con una velina trasparente (bloccando il tutto con nastro adesivo) in modo da poter vedere il disegno e non sporcare il filo. Il cartone così preparato e senza eseguire fori preparatori, è fissato con gli spilli, al #tombolo# cilindrico che a sua volta poggia sul #cavalletto# che è munito di due coppie di #corna# per accogliere meglio il tombolo stesso. Sul tavolo un lavoro finito è in attesa di essere chiuso e staccato. La seconda merlettaia esegue un pizzo tradizionale con la #fettuccia# a #punto tela# e a #graticcio# in particolare sta lavorando la finitura estera che è costituita da una frangina a #punto frangia# che anch’essa è costruita con i #fuselli# a mano a mano che si procede con il merletto; alla fine di ogni giro della sequenza richiesta dal disegno, la merlettaia fa la #puntatura# cioè mette lo spillo di sostegno al lavoro appena eseguito seguendo il disegno e avendo come supporto il tombolo sottostante avendo cura di puntarlo e orientarlo nel modo più funzionale al merletto. La terza merlettaia esegue un disegno originale che è utilizzato non più in modo classico, ma sarà un pannello decorativo; lavora un filo grigio scuro per avere l’effetto cromatico del ferro battuto e con un filato di tono più chiaro crea delle lumeggiature. Esegue una rete di fondo con #trecce# a quattro capi fatte a #mezzo punto# o #punto di treccia#; con l’ausilio dell’uncinetto realizza le #legature# che servono di raccordo fra le varie parti del lavoro. La quarta merlettaia lavora a un pannello molto complesso e articolato: in particolare sta completando un fiore a #punto tela# o #punto intero# utilizzando un discreto numero di paia di fuselli. A causa della finezza del filo e la minuzia del lavoro, si aiuta anche con uno spillone per sollevare i fili giusti da raccogliere senza toccare il filo per lavorarli e la difficoltà sta anche nel riuscire a tenere il maggior numero di fuselli in mano che le consente una maggiore uniformità e regolarità del lavoro. La quinta merlettaia ha fissato un cartone con il disegno di un cespuglio di foglie; per eseguirle servono due coppie di fuselli ma volendo farle a più colori, riempie ogni fusello con un tono diverso di verde. Uno dei modi per caricare il filo sui fuselli, è quello che sfrutta il meccanismo del trapano ad l’archetto: avvia manualmente il filo sul fusello, poi punta uno spillone al tombolo; con la mano sinistra tiene la testa del fusello e il fusello orizzontale; con la mano destra porta la gugliata di filo che viene dal rocchetto verso lo spillone e lo appoggia a cavallo del medesimo e tira il filo verso di sé avvolgendolo una volta dal basso verso l’alto attorno al corpo del fusello; con la mano destra impugna il corpo del fusello mantenendolo orizzontale mentre con la mano sinistra lascia la testa del fusello e trattiene sia il filo che ha creato un anello dal fusello allo spillone e il filo che viene dalla ghifola o dall’altro fusello. A questo punto con un gioco di equilibrio fra tensione del filo e rotolamento del fusello, si avvolge il filo stesso; riempito con la quantità desiderata lo blocca sulla testa del fusello con un cappio ad ok che consente alla merlettaia di tendere il filo mentre lavora senza che si svolga, ma nello stesso tempo può allungarlo quando serve senza disfare il cappio. La merlettaia prende le due paia preparate, le punta con uno spillo sul disegno che è sul tombolo e per le #foglie# il punto che usa è il #punto stuoia# che è uno dei punti base: utilizza per lavorare un solo fusello e non più una coppia come per ogni altro punto e passa da una mano all’altra il fusello scelto come tessitore facendogli eseguire un movimento a esse passando sopra e sotto in modo alternato agli altri tre fili; la difficoltà sta nel mantenere la giusta tensione dei fili per dare forma alla foglia; ogni volta che si vuole fare una foglia di colore diverso, si cambia tessitore. La sesta merlettaia sta chiudendo un lavoro eseguito con fili metallici che comportano una maggiore attenzione nella loro lavorazione. La trina è ormai completata, la merlettaia esegue le ultime legature di raccordo e gli ultimi giri a punto tela del lavoro. In modo similare alla legatura, sempre con l’ausilio dell’uncinetto, chiude il lavoro: arrivata in questo caso al punto da dove aveva iniziato, toglie lo spillo che trattiene le paia e con l’uncinetto entra nell’occhiello creato alla partenza; poi aggancia uno dei due fili della coppia da chiudere, lo porta fuori creando un anello nel quale infila l’altro fusello della coppia, a questo punto tende i fili e poi li annoda: lo ripete per tutte le paia, taglia i fili e spunta tutti gli spilli rimasti per staccare il lavoro. I fili tagliati un po’ lunghi saranno successivamente affrancati con l’ago. Le merlettaie stanno lavorando presso la sede dell’associazione, sedute davanti al loro tombolo sistemato sul cavalletto utilizzano sia la luce naturale che quella supplementari poste sui tavoli. La quarta merlettaia mostra quanto ha già eseguito nel pannello che raffigura la Romagna e la Città di Forlì con i suoi monumenti. La complessità del lavoro raccoglie tutti i punti base della tecnica e molte loro varianti quali #punto tela#, #mezzo punto#, #punto stuoia#. #retini in diagonali# di vario tipo, #treccia#, #fettuccia#, campiture piene, #pippiolini semplici#, a #maglia di catenella#, a #sei girate#: è la maestra merlettaia che li trasforma in “colori” anche se esegue un merletto in cotone bianco.
- NRL - Notizie raccolte sul luogoLorella Simoncelli storica, studiosa del tessile, maestra merlettaia e collaboratrice esterna dell’Associazione Culturale “Fili e spilli” Scuola di merletto di Forlì e Meldola e Bruna Valentini maestra merlettaia e presidente della sopra scritta Associazione, nel corso di ricerche eseguite negli ultimi trent’anni su questa entità, hanno appurato che la principale peculiarità del merletto di Forlì e Meldola è quella di non limitarsi ad un'unica tipologia consolidata sul territorio come nelle altre comunità, ma di spaziare nelle varie tecniche e tipologie che costituiscono il “mondo merletto” in modo che ogni merlettaia acquisisce conoscenze specifiche molto ampie. Questo porta a utilizzare gli effetti chiaroscurali e le soluzioni tecniche che ogni punto o combinazione di essi offre alla merlettaia, a eseguire sì i pizzi tradizionali ma anche di poter spaziare in disegni innovativi e più moderni utilizzando filati eterogenei e non solo un tipo unico ed esclusivo. A seconda del disegno e del gusto personale della merlettaia si scelgono tipo e spessore del filato che potrà essere cotone, lino, seta nei classici bianco e avorio ma anche colorati o anche fili metallici, oro, argento. Questo fa sì che la codificazione del merletto a fuselli di Forlì e Meldola è molto complessa e articolata; l’acquisizione del sapere è legato molto all’interazione delle maestre merlettaie e le merlettaie stesse, soprattutto alla sensibilità interpretativa di ognuna che rende ancora più “immateriale” questo sapere.
- NSC - Notizie storico criticheNel corso degli anni la ricerca sul campo e storico archivistica da parte dell' Associazione Culturale "Fili e spilli", ha appurato che nella memoria della comunità locale la lavorazione dei merletti a fuselli e non solo, rappresenta un’attività diffusa nel territorio del forlivese e in tutta l’Emilia Romagna fin dai secoli più remoti. La citazione di merletti d’oro che adornano abiti femminili, si riscontra nell’inventario del 1580 dei beni nella terra di Meldola alla morte di Alberto Pio da Carpi Signore di detta terra (Zaccaria 1980); altra testimonianza sono dipinti e statue presenti sul nostro territorio non solo di soggetto sacro ma anche ritrattistica di personaggi locali (Davanzo Poli 1993). Non è comunque possibile risalire all’origine del merletto nella nostra regione. La sua presenza e diffusione sono testimoniate, anche per oggettive vicende storico-politiche locali, dalla presenza di conventi, educandati e opere pie che erano veicolo d’insegnamento e trasmissione dell’arte del merletto. Nel XIX secolo, in Romagna, ai conventi e educandati rimasti dopo le soppressioni napoleoniche e alle nuove comunità religiose si affiancarono le prime scuole laiche private e pubbliche: a Coccolia (tra Forlì e Ravenna) per volontà della contessa Maria Pasolini Dall’Onda nel 1887 sorse, nella sua villa di campagna, una scuola-laboratorio di tombolo con lo scopo di migliorare la condizione delle donne dei ceti più poveri (Pasolini Ponti 1906) , mentre una delle prime scuole laiche d’istruzione di grado superiore femminile in Italia, sorse a Forlì nella seconda metà dell’800: nei suoi programmi d’insegnamento erano contemplate anche le “trine di ogni sorte” (fuselli, ago, modano, macramè, ferri, uncinetto, chiacchierino): i modelli utilizzati sono quelli classici e di moda alla fine del XIX secolo. La scuola subisce evoluzioni e trasformazioni con i cambiamenti dell’ordinamento scolastico ma continua a formare numerose allieve del forlivese e zone limitrofe che imparano con profitto anche le varie tecniche del merletto. Fu negli anni cinquanta, che l’I.T.F. “Giorgina Saffi”, grazie alla particolare impronta data dalle insegnanti di trine e di disegno si caratterizzò anche per la produzione di un merletto originale: l'elaborazione di disegni nuovi e l'utilizzo di filati colorati o metallici ha portato ad una caratterizzazione peculiare del nostro merletto. Ulteriore sviluppo a questa linea innovativa si è avuta grazie anche all’I.P.F. “Melozzo da Forlì” con i corsi di specializzazione presso la Sezione di Arti Applicate all’Arredamento. La nostra ricerca sul territorio ci ha portato a documentare disegni e lavori provenienti dalle suddette scuole (Lorella Simoncelli 1993). Dal 1982 si è ripreso l’insegnamento del merletto grazie all’iniziativa privata e poi con la costituzione dell’Associazione Culturale che ha coinvolto bambine di età scolare e poi anche adulti mantenendo così la tradizione e sviluppando idee innovative avvalendosi anche dell’aiuto di artisti (Buseghin 1993).
- RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
- RIM - Rilevamento/contestorilevamento nel contesto
- DRV - DATI DI RILEVAMENTO
- DRVL - RilevatoreSimoncelli, Lorella
- DRVD - Data del rilevamento2017/05/23
- CAO - OCCASIONE
- CAOD - Denominazioneoccasione indeterminata
- CAOS - NoteL'esecuzione è avvenuta di mattina
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloMaestra merlettaia
- ATID - NomeRavaioli, Antonella
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloMaestra merlettaia
- ATID - NomeValentini, Bruna
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloMaestra merlettaia
- ATID - NomeSimoncelli, Lorella
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - Ruolomerlettaia
- ATID - NomeZuccherelli, Ambra
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - Ruolomerlettaia
- ATID - NomeDall’Ara, Emanuela
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - Ruolomerlettaia
- ATID - NomeFabbri, Marisa
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - Ruolomerlettaia
- ATID - NomeMazzavillani, Maria Gloria
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - Ruolomerlettaia
- ATID - NomeBassi, Valeriana
- DO - DOCUMENTAZIONE
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0161
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaMerletto a fuselli di Forlì e Meldola_Fase di lavorazione rete in diagonale_Guanti
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0161.jpg
- FTAT - NoteGUANTI disegnati da Bruna Valentini eseguiti da Veruscka Marsili
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0162
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaMerletto a fuselli di Forlì e Meldola_Guanti completati
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0162.jpg
- FTAT - NoteGUANTI disegnati da Bruna Valentini eseguiti da Veruscka Marsili (nell'abito si intravede una decorazione rosa sempre a fuselli eseguita sempre da Veruscka Marsili)
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0163
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaMerletto a fuselli di Forlì e Meldola_Esecuzione di un centro con le spighe a punto stuoia
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0163.jpg
- FTAT - NoteEsecuzione di Valeriana Bassi
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0164
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaMerletto a fuselli di Forlì e Meldola_Centro quasi completato
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0164.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0165
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaMerletto a fuselli di Forlì e Meldola_Fase di esecuzione_Deposizione su disegno originale
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0165.JPG
- FTAT - NoteMerlettaia Ambra Zuccherelli
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0166
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaMerletto a fuselli di Forlì e Meldola_Deposizione lavoro completato
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0166.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0167
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaMerletto a fuselli di Forlì e Meldola_Esempio di lavorazione completata_Ciclamino
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0167.jpg
- FTAT - NoteEseguito da Miriam Montanari
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0168
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaMerletto a fuselli di Forlì e Meldola_Esempio in lavorazione_Ciclamino_dettaglio sfumature
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0168.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0169
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaMerletto a fuselli di Forlì e Meldola_Esempio di lavoro eseguito in collaborazione da cinque persone merlettaie e maestre_Divina Commedia su disegno del Professore Mario Di Cicco
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0169.jpg
- FTAT - NoteLavoro a dieci mani+due: Angela Mambelli, Bruna Valentini, Lorella Simonncelli, Maria Bartolucci, Rosalba Quercioli, Prof. Mario Di Cicco è l'artista che lo ha progettato ed eseguito l'acquerello di sfondo, merletto in fili policromi di seta, oro e argento
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0170
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaMerletto a fuselli di Forlì e Meldola_Fazzoletto_Da disegno quattrocentesco su cartone ottocentesco
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0170.JPG
- FTAT - NoteEseguito da Antonietta Longo
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0170_1
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaMerletto a fuselli di Forlì e Meldola_Fazzoletto_Punto Venezia a fuselli_dettaglio
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0170_1.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0171_2
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaMerletto a fuselli di Forlì e Meldola_Fazzoletto _Punto Venezia a fuselli
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0171_2.jpg
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoPCI_MEIT_V0081
- VDCX - Generedocumentazione esistente
- VDCA - Denominazione/titoloMerletto a fuselli di Forlì e Meldola
- VDCE - Ente proprietarioComune di Forlì
- VDCW - Indirizzo web (URL)https://www.youtube.com/watch?v=nxotE13tD6c
- VDCT - NoteCaricato su You Tube il 15 giugno 2017. Durata 10:27.
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneDE MARCHI MICHELI 2011
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipocontributo in miscellanea
- BIBM - Riferimento bibliografico completoDe Marchi Micheli Vima, Italian needlework treasures, Sacramento, California, 2011, pp. 99-100, 102
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- BIBR - AbbreviazioneVALOPPI BASSO 2005
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipocontributo in miscellanea
- BIBM - Riferimento bibliografico completoValoppi Basso Marialisa, Filo, ricamo, nodi e colori l’origine dei punti, Udine, 2005, pp.31-32
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneTRECCANI ALBUM 2000
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipoenciclopedia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoEnciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti. Appendice 2000, Istituto dell’Enciclopedia Italiana , Roma, 2001, p. 265
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneCRISPOLTONI, INFERRERA 2000
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipocatalogo mostra
- BIBM - Riferimento bibliografico completoCrispoltoni Andreina, Inferrera Maria, Arbiter elegantiarum, Istituto Statale d’Arte G. Giovagnoli, Sansepolcro (AR), 2000, pp. 17-18
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneCRISPOLTONI, INFERRERA 1998
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipocatalogo mostra
- BIBM - Riferimento bibliografico completoCrispoltoni Andreina, Inferrera Maria, Progetto Merletto “sul filo della moda…”, Istituto Statale d’Arte G. Giovagnoli, Sansepolcro, 1998, pp. 51, 99-100
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- BIBR - AbbreviazioneCARTA 1997
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipoannuario
- BIBM - Riferimento bibliografico completoDorfles Gillo, Dalisi Riccardo, Carta Titti, Seduzione degli oggetti. Annuario 1997-1998 dell’artigianato artistico italiano, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1997, p. 198
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneRIZZINI 1997
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipocatalogo mostra
- BIBM - Riferimento bibliografico completoRizzini Marialuisa, Tra devozione e artigianato. I merletti nell’addobbo liturgico della pieve di Cantù, Comitato per la promozione del merletto, Cantù, 1997, p. 68
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- BIBR - AbbreviazioneDE MARCHI MICHELI, GOTELLI 1996
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- BIBF - Tipolibro
- BIBM - Riferimento bibliografico completoDe Marchi Micheli Vima, Gotelli Dolph, Pani & Fili. Breads and Threads of Italy, Sacramento, California, 1996, pp. 11, 73
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- BIBR - AbbreviazioneDAVANZO POLI 1995
- BIBX - Generebibliografia di confronto
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- BIBM - Riferimento bibliografico completoDavanzo Poli Doretta, La scuola di merletto a fuselli di Meldola e di Forlì, in Jaquard, n. 25 (1995), Fondazione Arte della Seta Lisio, Artigraf, Firenze, 1995, pp. 13-15
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- BIBX - Generebibliografia di confronto
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- BIBM - Riferimento bibliografico completoDavanzo Poli Doretta, I merletti nell’arte a Forlì in Il merletto nell’arte e l’arte del merletto a Forlì, comune di Forlì, Fotolitografica La Greca, Forlì, 1993, pp.15-22
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- BIBF - Tipocontributo in catalogo di mostra
- BIBM - Riferimento bibliografico completoBuseghin Maria Luciana, 10 anni di attività della scuola di Meldola: l’insegnamento del merletto a fuselli come visione del mondo in Il merletto nell’arte e l’arte del merletto a Forlì, comune di Forlì, Fotolitografica La Greca, Forlì, 1993, pp. 31-43
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- BIBX - Generebibliografia di confronto
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- BIBX - Generebibliografia di confronto
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- BIBM - Riferimento bibliografico completoSimoncelli Lorella, Valentini Bruna, Il merletto nel costume popolare di Romagna in Il merletto nel folklore italiano, Consorzio Merletti di Burano, Tipograia Nardin Ca’Savio, Venezia, 1990, pp. 156-174
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- BIBX - Generebibliografia di confronto
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- BIBM - Riferimento bibliografico completoZaccaria Giacomo, Storia di Meldola e del suo territorio, vol. II, a cura della Pro loco Città di Meldola, Grafiche MDM, Forlì, 1981 p. 360
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- BIBX - Generebibliografia di confronto
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- BIBM - Riferimento bibliografico completoMerisio Pepi, Frajese Paolo, Civiltà Artigiana. Italia della nostra gente, Edizioni Cassa Rurale ed Artigiana, stampato negli stabilimenti della Progetto Grafico Sud, Pomezia, Roma, 1989, immagine e didascalia n.90
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- BIBM - Riferimento bibliografico completoPasolini-Ponti Maria, Le piccole industrie femminili in Romagna in Le Industrie Femminili Italiane, Pilade Rocco & C. Editori, Milano, 1906, pp. 93-97