- scheda
- CD - IDENTIFICAZIONE
- TSK - Tipo moduloMODI
- CDR - Codice Regione20
- CDM - Codice ModuloICCD_MODI_1420480706641
- ESC - Ente schedatoreICCD
- ECP - Ente competente per tutelaICCD
- ACC - ALTRA IDENTIFICAZIONE
- ACCE - Ente/soggetto responsabilePolo Museale della Sardegna
- ACCC - Codice identificativoICCD_MODI_1420480706641
- OGM - Modalità di individuazionedocumentazioni audio-visive
- OG - ENTITA'
- AMB - Ambito di tutela MiBACTetnoantropologico
- AMA - Ambito di applicazioneentità immateriali
- CTG - Categoriatecniche
- OGD - DefinizionePesca di corallo
- LC - LOCALIZZAZIONE
- LCS - StatoITALIA
- LCR - RegioneSardegna
- LCP - ProvinciaSS
- LCC - ComuneAlghero
- LCL - LocalitàALGHERO
- PVG - Area storico-geograficaNurra
- DT - CRONOLOGIA
- DTR - Riferimento cronologicoXX
- CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
- CMR - Responsabile dei contenutiLuiu, Antonio (tutor)
- CMC - Responsabile ricerca e redazioneIgnazio, Mura
- CMA - Anno di redazione2016
- CMM - Motivo della redazione del MODIInventario patrimonio culturale immateriale/ ICCD: progetto PCI 500 giovani
- ADP - Profilo di accesso1
- OSS - Note sui contenuti del moduloTema trattato nell’ambito del progetto PCI: Artigianato
- DA - DATI ANALITICI
- DES - DescrizioneI #corollari# gettano in mare #l’ingegno# e la motobarca rallenta la sua velocità. L’attrezzo viene assicurato a un cavo di canapa a sua volta bloccato ad un argano a motore. L’argano viene azionato in modo da avvolgere il cavo e l'#ingegno# viene lentamente trascinato all’interno della barca. Un marinaio, dopo aver premuto la mano sul cavo e valutata la tensione dello stesso comprende come si sta muovendo l'#ingegno# sul fondale. Da questa azione dipendono tutte le seguenti direttive per evitare che l’attrezzo si impigli sul banco roccioso. Il cavo viene mollato per far cadere l’#ingegno# nuovamente su un piano. Sopra un' altra barca un gruppo di uomini aziona un argano manuale avvolgendo il cavo appartenente ad un altro #ingegno#. Il capitano, come nell’imbarcazione precedente preme la mano sul cavo e ne valuta la tensione. #L’ingegno# viene issato a bordo non solo mediante l’argano, ma anche con l’aiuto dei diversi marinai che trascinano sulla barca le varie porzioni di rete. Successivamente le ramificazioni coralline vengono estratte dalle reti in cui sono impigliate. La raccolta di corallo viene poi riposta all’interno di una cesta in giunco.
- NSC - Notizie storico criticheLa pesca del corallo ha antiche origini, essa è stata praticata in tutto il mar Mediterraneo con tecniche e strumenti essenzialmente analoghi alle varie comunità di #corallari#. Le prime imbarcazioni che praticavano la pesca del corallo utilizzavano la croce di S. Andrea composta da due travi di legno incrociate con appesi uncini e pezzi di rete. L’attrezzo veniva trascinato lungo le rocce, spezzava i rami di corallo che poi restavano impigliati nelle reti. Successivamente la croce di S. Andrea è stata sostituita dall’#ingegno# formato da un’unica trave zavorrata e lunga diversi metri con applicate catene e reti. Le imbarcazioni utilizzate per la pesca del corallo erano chiamate coralline. Ogni imbarcazione era dotata di due #ingegni#, posti rispettivamente a poppa e a prua e calati per mezzo di lunghe funi di canapa ad una profondità di 90-180 metri. Tramite un movimento combinato di barca e argano si cercava di posizionare le reti al meglio, per strappare più corallo possibile, analoga manovra era poi necessaria per liberare le stesse. Gli equipaggi che negli anni Cinquanta si recavano ad Alghero per la pesca del corallo, nei mesi compresi tra maggio e settembre, venivano da Torre del Greco. Le motobarche si dirigevano alla ricerca di fondali marini ricchi di banchi corallini dall’ubicazione gelosamente custodita dai pescatori, spesso tramandata di padre in figlio. L’utilizzo dell’#ingegno# causò un grave impatto sull’habitat del coralligeno a tal punto che dalla seconda meta del XX secolo si opera con un metodo meno distruttivo e più selettivo. Attualmente infatti, la pesca del corallo avviene manualmente mediante le immersioni subacquee.
- RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
- RIM - Rilevamento/contestorilevamento nel contesto
- DRV - DATI DI RILEVAMENTO
- DRVL - RilevatoreSerra, Fiorenzo (regista)
- DRVD - Data del rilevamento1955/00/00
- CAO - OCCASIONE
- CAOD - Denominazionelavoro
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazionepescatori
- DO - DOCUMENTAZIONE
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_Sardegna__IM_F0005
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAK - Nome file digitalePCI_Sardegna__IM_F0005.jpg
- FTAT - NoteFermo-immagine tratto da documento audiovisivo (vedi VDC)
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoPCI_Sardegna_IM_V0005
- VDCX - Generedocumentazione esistente
- VDCP - Tipo/formatofile digitale
- VDCA - Denominazione/titoloPesca di corallo
- VDCS - SpecificheDurata: 7'21'' (estratto da 1'59'' a 9'20'')
- VDCR - AutoreSerra, Fiorenzo (regista)
- VDCD - Riferimento cronologico1955/00/00
- VDCW - Indirizzo web (URL)https://www.youtube.com/embed/ys7Sy_NLILw?start=119&end=560
- VDCT - NoteIl documento è tratto da: Aspetti della Sardegna 5, Pescatori di corallo; regia di Fiorenzo Serra; durata 9’47’’; colore; supporto originale: pellicola 35 mm; data di registrazione 1955. I dati presenti nei di testa del video forniscono anche le seguenti informazioni: fotografia Fiorenzo Serra; testo parlato: Luca Pinna; commento musicale: Mario Tamanini; organizzazione: Elio Serra; regia: Fiorenzo Serra. produzione: Delta film, Ferrania color.
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneSABATINI 2010
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipotesi di laurea
- BIBM - Riferimento bibliografico completoSabatini Andrea, Bio-ecologia e stato della risorsa Corallium rubrum (L. 1758) in Sardegna. Fondamenti per una razionalizzazione della gestione, Sassari 2010 pp. 32-36.