- scheda
- CD - IDENTIFICAZIONE
- TSK - Tipo moduloMODI
- CDR - Codice Regione15
- CDM - Codice ModuloICCD_MODI_2553243776641
- ESC - Ente schedatoreICCD
- ECP - Ente competente per tutelaICCD
- ACC - ALTRA IDENTIFICAZIONE
- ACCE - Ente/soggetto responsabilePolo Museale della Campania
- ACCC - Codice identificativoICCD_MODI_6369055577441
- OGM - Modalità di individuazionedocumentazioni audio-visive
- OG - ENTITA'
- AMB - Ambito di tutela MiBACTetnoantropologico
- AMA - Ambito di applicazioneentità immateriali
- CTG - Categoriatecniche, saperi
- OGD - DefinizioneRaccolta di pomodorini del Vesuvio
- LC - LOCALIZZAZIONE
- LCS - StatoITALIA
- LCR - RegioneCampania
- LCP - ProvinciaNA
- LCC - ComuneMassa di Somma
- LCL - LocalitàMASSA DI SOMMA
- DT - CRONOLOGIA
- DTR - Riferimento cronologicoXXI
- CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
- CMR - Responsabile dei contenutiRusso, Francesca
- CMC - Responsabile ricerca e redazioneSarno, Giuseppina
- CMA - Anno di redazione2016
- CMM - Motivo della redazione del MODIInventario patrimonio culturale immateriale/ ICCD: progetto PCI 500 giovani
- ADP - Profilo di accesso1
- OSS - Note sui contenuti del moduloTema trattato nell'ambito del progetto PCI: Culture alimentari
- DA - DATI ANALITICI
- DES - DescrizioneAlcuni contadini raccolgono i pomodori a grappoli utilizzando delle forbici da potatura e li ripongono in secchi. I pomodori poi vengono trasferiti dai secchi alle cassette successivamente trasportate e ordinate in fila una sull’altra.
- NSC - Notizie storico criticheIl pomodorino del Vesuvio, o del #piennolo#, è così chiamato per la tecnica con cui viene conservato, ossia in grappoli sistemati intorno ad un filo di canapa, che vanno a formare un unico grande grappolo, che viene sospeso e consumato via via, anche quando il pomodorino perde il suo turgore. L’alta concentrazione di zuccheri, acidi e altri solidi solubili lo rendono adatto alla lunga conservazione durante la quale non perde le qualità organolettiche. È un pomodoro piccolo, dal colore rosso vivo, con una buccia molto spessa, termina con un #pizzo#, ossia una piccola punta, da cui deriva un altro modo con cui viene chiamato, #spongillo#. Questo tipo di pomodoro si coltiva prevalentemente nei paesi vesuviani, all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio, ed è proprio la qualità del suolo vulcanico a influenzare le caratteristiche e le qualità del frutto. Ha origini antiche ed è documentato, fra gli altri, da Achille Bruni, nel 1858, nell’opera "Degli ortaggi e loro coltivazione presso la città di Napoli", dove si parla di pomodori a ciliegia, molto saporiti, che "si mantengono ottimi fino in primavera, purché legati in serti e sospesi alle soffitte". Viene frequentemente utilizzato anche per la scena tradizionale del Presepe napoletano. Dal 2009 la DOP «Pomodorino del Piennolo del Vesuvio» viene applicata ad alcuni ecotipi con le seguenti denominazioni popolari: «Fiaschella», «Lampadina», «Patanara», «Principe Borghese» e «Re Umberto».
- RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
- RIM - Rilevamento/contestorilevamento nel contesto
- DRV - DATI DI RILEVAMENTO
- DRVL - Rilevatorecasa Barone
- DRVD - Data del rilevamentoNR
- CAO - OCCASIONE
- CAOD - Denominazionelavoro
- CAOS - NoteLa raccolta si svolge ogni anno tra luglio e agosto.
- RIC - RICORRENZA
- RICP - Periodicitàannuale
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazioneagricoltori
- ATCA - Noteazienda agricola casa Barone
- DO - DOCUMENTAZIONE
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_CAMPANIA_GS_F0031
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAK - Nome file digitalePCI_CAMPANIA_GS_F0031.jpg
- FTAT - NoteFermo-immagine tratto da documento video-cinematografico (vedi VDC).
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoPCI_CAMPANIA_GS_V0031
- VDCX - Generedocumentazione esistente
- VDCP - Tipo/formatofile digitale
- VDCA - Denominazione/titoloRaccolta del pomodorino del #piennolo# del Vesuvio
- VDCS - SpecificheDurata: 22'' (estratto da 0'0'' a 0'22'')
- VDCR - Autorecasa Barone
- VDCE - Ente proprietariocasa Barone
- VDCW - Indirizzo web (URL)https://www.youtube.com/embed/13buMC5eE5A?&end=22
- VDCT - NoteDati disponibili online: Il pomodorino del piennolo del Vesuvio”; durata 2’08’’; pubblicato online il 21 gennaio 2009. Il video è accompagnato dalla seguente nota. "Odore di mare, di pane e origano, di carne alla pizzaiola... con i pomodorini del piennolo del Vesuvio. Piccoli e dalla caratteristica forma che sembra un cuore, con due solchi laterali che partono dal picciolo e una punta alle estremità detta "pizzo". Il loro sapore è dolce e acidulo, inconfondibile per la particolare concentrazioni di zuccheri e sali minerali, il profumo diventa sempre più intenso con il trascorrere del tempo. Così definiti per l'abitudine di appenderli alle pareti o ai soffitti riuniti in grappoli e legati con cordicelle di canapa, sono un prodotto veramente unico della gastronomia partenopea e a renderli tali è la tradizione che immortalano: il piacere di cibi antichi e nuovi... i balconi colorati... l'estate. Per il pomodorino del piennolo, come per altri prodotti di altissima qualità e lunga tradizione, l'associazione Slow Food ha creato un presidio di salvaguardia, mentre alcune aziende produttrici, tra le quali casa Barone, hanno avviato, di concerto con la Regione Campania e il Parco Nazionale del Vesuvio, la procedura per il riconoscimento della DOP (Denominazione di Origine Protetta) europea".
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneVENUSO-OTTAIANO 2011
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomonografia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoVenuso Maddalena-Ottaiano Giuseppe, Sapori napoletani. Tradizione verace delle terre di Napoli, Napoli 2011.