- scheda
- CD - IDENTIFICAZIONE
- TSK - Tipo moduloMODI
- CDR - Codice Regione10
- CDM - Codice ModuloICCD_MODI_3333460016751
- ESC - Ente schedatoreC054024
- ECP - Ente competente per tutelaS241
- OGM - Modalità di individuazionerilevamento sul campo
- OGM - Modalità di individuazionedocumentazioni audio-visive
- OG - ENTITA'
- AMB - Ambito di tutela MiBACTetnoantropologico
- AMA - Ambito di applicazioneentità immateriali
- CTG - Categoriasaperi, letteratura orale non formalizzata
- OGD - DefinizioneFesta dei Ceri di Gubbio 14: saperi e storie di anziani ceraioli
- LC - LOCALIZZAZIONE
- LCS - StatoITALIA
- LCR - RegioneUmbria
- LCP - ProvinciaPG
- LCC - ComuneGubbio
- DT - CRONOLOGIA
- DTR - Riferimento cronologicoXXI
- CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
- CMR - Responsabile dei contenutiVietri, Luisa
- CMC - Responsabile ricerca e redazioneVietri, Luisa
- CMC - Responsabile ricerca e redazioneMariucci, Francesco (Comune di Gubbio)
- CMC - Responsabile ricerca e redazioneMorelli, Matteo (Comune di Gubbio)
- CMA - Anno di redazione2019
- CMM - Motivo della redazione del MODIInventario partecipativo patrimonio culturale immateriale/ Le Feste delle grandi macchine a spalla: Festa dei Ceri di Gubbio
- CMG - Aggiornamento2019/11/00 aggiornate informazioni campo NSC - Notizie storico critiche (redattori: Mariucci, Francesco; Morelli, Matteo)
- CMG - Aggiornamento2019/11/00 aggiornate informazioni campo BIB - Bibliografia (redattori: Mariucci, Francesco; gruppo di lavoro)
- CMS - NoteI contenuti del modulo sono inerenti a una campagna di inventariazione della Festa dei Ceri 2010 (15 maggio), della Festa dei Ceri Mezzani 2010 (23 maggio), della Festa dei Ceri Piccoli 2010 (2 giugno) effettuata da Luisa Vietri nel formato BDI ridotta su incarico del Comune di Gubbio, realizzata in funzione della candidatura nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. Nel corrente anno (2019) i contenuti dell'inventariazione sono stati aggiornati e integrati nel formato MODI-Applicazione alle entità immateriali 4.00, all’interno di un progetto finalizzato alla valorizzazione e divulgazione nazionale e internazionale dell'elemento "Festa dei Ceri di Gubbio" nella prospettiva di un'estensione del riconoscimento UNESCO della Rete delle grandi Macchine a spalla. Gli aggiornamenti e le integrazioni sono stati realizzati grazie all'apporto del gruppo di lavoro, coordinato dal Comune di Gubbio, formato da 19 rappresentanti della Curia Vescovile, dell'Università dei Muratori, Scapellini e Arti congeneri, dell'Associazione "Maggio Eugubino", delle tre Famiglie ceraiole di S. Ubaldo, S. Giorgio e S. Antonio, della Compagnia dei Campanari della Torretta del Palazzo dei Consoli.
- ADP - Profilo di accesso1
- OSS - Note sui contenuti del moduloI saperi e i dati autobiografici contenuti in questo MODI-AEI derivano da interviste. Sono stati riuniti insieme per rispondere alle necessità specifiche della presente ricerca, sebbene ognuno di essi costituirebbe un bene a sé stante, catalogabile singolarmente.
- DA - DATI ANALITICI
- DES - DescrizioneLa mia esperienza viene da quando ero molto piccolo, molto piccolo; non ho mai saltato un anno, perché siamo presi da questa festa, con orgoglio, la sentiamo tanto perché è una festa meravigliosa, è una festa che uno se la deve sentire con il cuore. Io ho avuto la grande fortuna che il Cero l'ho preso per tutti i sistemi che si può prendere, facendo il #Capodieci#, il #Capocinque#, la #Punta#, il #Ceppo#, mi ha dato la più grande soddisfazione della vita. Per la Festa noi di S. Giorgio c'abbiamo un #canzona#, che adesso gliela canto: Tutti dicono, tutti dicono che siam morti, ma S. Giorgio non è morto, è sempre vivo, nel cuore e in tutti” (CERIV00003_2). Aiuto i giovani a crescere sotto il Cero, cioè do il mio contributo come esperienza, come consigli, ma mi limito a questo. Però mi piace partecipare alla Festa perché la Festa non muore mai e il ceraiolo non muore, considerando che anche gli anziani più anziani addirittura si fanno seppellire con la loro divisa da ceraiolo: è una tradizione che si porta anche nella tomba, continua per tutta la vita e tutti gli eugubini diranno che i Ceri sono in qualche maniera la tradizione della vita: il nascere, il crescere e il morire avviene anche sotto il Cero (CERIV00007_7). Il sentore della Festa è che con questi signori io mi vedo una volta all'anno ed è come se ci conoscessimo da sempre, si scambiano emozioni, magari il Cero è stato preso in altri punti in età diverse però facciamo parte de una Famiglia, che alla base ha dei grandi valori come solidarietà, amicizia, altruismo, e nella quale ogni individuo dipende dall'altro, la #muta# cresce da ragazzini, si diventa adulti e fino alla tomba si portano nel cuore gli amici dell'infanzia e della #spallata#. [...] Quando si prende il Cero tante volte si fa parte di una #muta# ma poi si cambia #muta#, cioè è una famiglia allargata e unificata nel senso di appartenenza che dà il riconoscersi nel proprio Cero. [...] Siamo tutti #santantoniari# perché i nostri padri ce lo hanno inculcato, appena siamo nati la prima cosa che ci mettono è la camicia, da quando siamo piccoli il Cero di appartenenza ce lo vestono addosso, quindi siamo tutti #santantoniari# perché i nostri padri erano #santantoniari# e di conseguenza lo faremo noi con i nostri figli, come già succede, quindi sicuramente i figli dei nostri figli avranno la camicia tutta nera” (CERIV00008_3). “Per 50 anni mi è stato detto: ‘Voialtre donne andate a fare il calzetto’, il calzetto sarebbe lavorare con gli aghi di ferro, però pensandoci bene non è vero, perché prima di tutto mettiamo al mondo i ceraioli, poi i bambini stanno più con le mamme perché i babbi lavorano, adesso lavorano anche le mamme ma al tempo mio... quindi una mamma che parla dei Ceri, che spiega, serve molto per il bambino per insegnargli, io lo faccio con mio nipote. C'era un motto molto antico, dei tempi miei, a me mamma non l'ha detto mai, il giorno dei Ceri sono tre le cose molto importanti che le donne devono fare. Uno: attenzione alla brocca, state a debita distanza, perché se il #Capodieci# è forte la può tirare lontano e può andarvi sulla testa, dalla mamma mia c'è andata, sulle spalle, per poco non muore; due: attenzione al portone di S. Ubaldo perché lì chiudono e quante volte ce so' rimaste con una gamba, con un braccio, non è che dicono se arriva il Cero, ci sono quelli, ci calmiamo, no, non guardano; tre: non andate coi ceraioli, perché il giorno dopo fanno finta che erano ubriachi, si dimenticano! C'era umanità, c'era unione, c'era la forza: quello è un #santubaldaro#, tocca andarlo ad aiutare, oppure è morto quell'amico nostro, pensa che è di S. Ubaldo, andiamo a trovarlo. Non c’è solo il Cero, questo devono capire i giovani, e non andare a prendere il Cero per farsi vedere belli sulle foto: il Cero si prende con amore, devozione, forza, coraggio e amicizia (CERIV00012_1).
- NSC - Notizie storico criticheLa Festa dei Ceri di Gubbio è documentata in relazione alla figura di Ubaldo, cittadino, vescovo e successivamente patrono della città. Così come testimoniato da due biografie, scritte a ridosso del suo decesso, gli eugubini, nel giorno della sua morte, avvenuta il 16 maggio del 1160, vollero rendergli omaggio con una grande fiaccolata diretta alla cattedrale, dove era stato collocato il suo corpo in attesa della tumulazione vicino all’altare maggiore (CENCI 1908: 29-48). Questo gesto spontaneo e l’incessante devozione, rafforzata dal ritrovamento del corpo incorrotto del vescovo e dalla sua canonizzazione avvenuta nel 1192, si sono trasformate in ricorrenza, definitivamente ufficializzata e regolata nello Statuto del Comune di Gubbio del 1338 (SEPPILLI e COSTANTINI 1972: 404-405). Lo Statuto dispone modi e tempi delle onoranze ubaldiane e stabilisce, tra le altre cose, che tre ceti produttivi, tre Corporazioni - quella dei muratori, dei merciai e dei trasportatori - dovessero realizzare a proprie spese “cereos magnos”, ceri di grandi dimensioni, da trasportare la sera della vigilia del Patrono presso la chiesa di S. Ubaldo e da deporre lì, accanto al corpo del Patrono. Quella del donativo civico in cera per i Santi patroni è una prassi comune a tante città medioevali italiane, ma è probabile che fin dal principio con “cereos magnos” si intendessero strutture in legno rivestite di cera; un documento della metà del Quattrocento conferma indirettamente questa composizione parlando di “cereum de ligno copertum cera variorum colorum” realizzati per la Festa di S. Ubaldo, la Festa dei Ceri (MENICHETTI 1982: 31-34). Sulla forma dei Ceri non esistono testimonianze precise, si presume un’evoluzione lenta che portò all’abbandono della cera e all’utilizzo di una struttura completamente in legno, probabilmente decorata. Solo nel 1684 una fondamentale fonte bibliografica ci informa, tra l’altro, che sopra i ceri, descritti come “grosse e lunghe macchine […]”, erano collocate le statue dei santi Ubaldo, Giorgio e Antonio abate, eletti quali patroni delle tre categorie di mestiere che erano obbligate ad onorare la festività del Santo patrono: S. Ubaldo per i muratori, S. Giorgio per i commercianti, S. Antonio per i contadini. La Festa che descrive Tondi corrisponde a quella attuale: si parla di “corso precipitoso” dei portatori che si alternano nel sostenere i Ceri, dei “trombetti [trombettieri] a cavallo”, del cima festoso che si respira tra gli eugubini (“popolaccio tutto giulivo”, “voci d’allegria”), del percorso diviso tra Città e Monte e del finale concitato presso la chiesa di S. Ubaldo (BARBI 2007: 51-53, 130-131). Nel corso del tempo la forma della Festa e della #Corsa# non è molto cambiata (BOWER 1896: 1-18), ma la sua vita è stata condizionata dalla salute delle tre corporazioni di mestiere delegate alla conduzione dei rispettivi Ceri. Per secoli gli uomini delle Arti hanno onorato il tributo a S. Ubaldo, fino a quando, nel 1891, il sodalizio dei muratori, la categoria più in salute economicamente, si fece carico, grazie all’importante sostegno del Comune, anche dell’organizzazione del Cero di S. Giorgio e del Cero di S. Antonio (SEPPILLI e COSTANTINI 1972: 301-344). Tra molte difficoltà sociali ed economiche l’Università dei Muratori e il Comune hanno provveduto per tutta la prima metà del Novecento a dare continuità alla Festa. A partire dalla metà del secolo scorso un nuovo impulso all’organizzazione è stato determinato dalla neonata Associazione “Maggio Eugubino” e dalle famiglie ceraiole, la Famiglia dei #Santubaldari#, la Famiglia dei Ceraioli di San Giorgio, la Famiglia dei #Santantoniari#, associazioni che di fatto hanno ereditato la conduzione del rispettivo Cero e dunque, in un certo senso, quella responsabilità per secoli detenuta dalle Corporazioni delle Arti.
- RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
- RIM - Rilevamento/contestorilevamento nel contesto
- DRV - DATI DI RILEVAMENTO
- DRVL - RilevatoreVietri, Luisa
- DRVL - RilevatoreDi Fazio, Emilio
- DRVD - Data del rilevamento2010/06/02
- DRVD - Data del rilevamento2010/05/15
- DRVD - Data del rilevamento2010/05/16
- DRVD - Data del rilevamento2010/06/02
- CAO - OCCASIONE
- CAOD - Denominazionecomunicazione su richiesta
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - Ruoloanziano ceraiolo
- ATID - NomeBettelli, Stefano
- ATIA - NoteCeraiolo di S. Giorgio.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - Ruoloanziano ceraiolo
- ATID - NomeManganelli, Oscar
- ATIA - NoteCeraiolo di S. Antonio.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - Ruoloanziana ceraiola
- ATID - NomeMarcelli, Marcella
- ATIA - NoteCeraiola di S. Ubaldo.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - DenominazioneTre anziani ceraioli di S. Antonio
- ATCA - NotePaolo Borsellini; Marco Pierotti; Bruno Bufalini.
- DO - DOCUMENTAZIONE
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoCERIF00160
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAK - Nome file digitaleCERIF00160.jpg
- FTAT - NoteFermo-immagine tratto da documento video-cinematografico (vedi VDC).
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoCERIV00003_2
- VDCX - Generedocumentazione allegata
- VDCP - Tipo/formatofile digitale
- VDCA - Denominazione/titoloIntervista a Stefano Bettelli
- VDCR - AutoreVietri, Luisa (operatore: Press News Gubbio)
- VDCD - Riferimento cronologico2010/05/02
- VDCE - Ente proprietarioComune di Gubbio
- VDCK - Nome file digitaleCERIV00003_2.wmv
- VDCT - NoteAstract dell'intervista: Stefano Bettelli - Ceraiolo di S. Giorgio. La lunga esperienza ceraiola. Le emozioni della Festa. La tradizione famigliare. La #Corsa#. I cambiamenti nella Festa. Una #canzona# dei #sangiorgiari#.
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoCERIV00007_7
- VDCX - Generedocumentazione allegata
- VDCP - Tipo/formatofile digitale
- VDCA - Denominazione/titoloIntervista a Oscar Manganelli
- VDCR - AutoreDi Fazio, Emilio/ Vietri, Luisa
- VDCD - Riferimento cronologico2010/05/15
- VDCE - Ente proprietarioComune di Gubbio
- VDCK - Nome file digitaleCERIV00007_7.wmv
- VDCT - NoteAbstract dell'intervista: Oscar Manganelli - Ceraiolo di S. Antonio. La storia e le interpretazioni della Festa. L’esperienza ceraiola. La trasmissione dell’esperienza e dei valori alla gioventù. “La Festa non muore mai”: i Ceri come tradizione della vita per la comunità eugubina. Peculiarità della Festa e suoi cambiamenti. La divisa dei ceraioli.
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoCERIV00008_3
- VDCX - Generedocumentazione allegata
- VDCP - Tipo/formatofile digitale
- VDCA - Denominazione/titoloIntervista a Paolo Borsellini, Marco Pierotti, Bruno Bufalini
- VDCR - AutoreDi Fazio, Emilio/ Vietri, Luisa
- VDCD - Riferimento cronologico2010/05/16
- VDCE - Ente proprietarioComune di Gubbio
- VDCK - Nome file digitaleCERIV00008_3..wmv
- VDCT - NoteAbstract dell'intervista: Paolo Borsellini, Marco Pierotti, Bruno Bufalini - Ceraioli di S. Antonio. In passato compagni di #muta#: solidarietà, amicizia, altruismo. La famiglia allargata unificata dall’appartenenza al Cero. La singola trasmissione famigliare del Cero. L’emozionante esperienza di essere padri con i figli che ora prendono il Cero. I cambiamenti della Festa. I Ceri Mezzani. I vecchi soprannomi.
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoCERIV00012_1
- VDCX - Generedocumentazione allegata
- VDCP - Tipo/formatofile digitale
- VDCA - Denominazione/titoloIntervista a Marcella Marcelli
- VDCR - AutoreVietri, Luisa
- VDCD - Riferimento cronologico2010/06/02
- VDCE - Ente proprietarioComune di Gubbio
- VDCK - Nome file digitaleCERIV00012_1.wmv
- VDCT - NoteAbstract dell'intervista: Marcella Marcelli - Ceraiola di S. Ubaldo. I ricordi infantili e le storie ascoltate da bambina. Ruolo e presenza delle donne nella Festa. Differenze tra Cero e Santo. L’usanza della bietola. Differenze tra i Ceri. Gli impegni della Famiglia nel corso dell’anno. Alcuni canti ceraioli. Un motto antico. Modi di dire. Conflittualità tra Ceri. I cambiamenti formali della Festa. I cibi dei Ceri. I viaggi alla ricerca di S. Ubaldo in Italia e in Europa. Umanità, unione, forza del Cero.
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneBARBI 2007
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomonografia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoBarbi Adolfo, La Festa dei Ceri: sotto lo Stato della Chiesa, 1631-1795, Gubbio 2007.
- BIBN - NoteBarbi Adolfo, La Festa dei Ceri, 14 volumi, Gubbio 1993-2015.
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneMENICHETTI 1982
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomonografia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoMenichetti Piero Luigi, I Ceri di Gubbio dal XII secolo, Città di Castello 1982.
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneSEPPILLI 1972
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomonografia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoSeppilli Anita, I Ceri di Gubbio: saggio storico-culturale su una festa folclorica (documenti d'archivio a cura di Fernando Costantini), Perugia 1972.
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneCENCI 1908
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomonografia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoCenci Pio, I Ceri di Gubbio e la loro storia, Città di Castello 1908.
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneBOWER 1897
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomonografia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoBower Herbert M., The elevation and procession of the Ceri at Gubbio, London 1897.