- scheda
- CD - IDENTIFICAZIONE
- TSK - Tipo moduloMODI
- CDR - Codice Regione10
- CDM - Codice ModuloICCD_MODI_3337419410841
- ESC - Ente schedatoreICCD
- ECP - Ente competente per tutelaICCD
- ACC - ALTRA IDENTIFICAZIONE
- ACCE - Ente/soggetto responsabileEuropassione per l'Italia
- ACCC - Codice identificativoICCD_MODI_3337419410841
- OGM - Modalità di individuazionedocumentazioni audio-visive
- OGM - Modalità di individuazionedati bibliografici
- OGM - Modalità di individuazionedati di archivio
- OGM - Modalità di individuazionerilevamento sul campo
- OG - ENTITA'
- AMB - Ambito di tutela MiBACTetnoantropologico
- AMA - Ambito di applicazioneentità immateriali
- CTG - Categoriafesta-cerimonia
- OGD - DefinizioneProcessione del Cristo Morto di Gubbio
- LC - LOCALIZZAZIONE
- LCS - StatoITALIA
- LCR - RegioneUmbria
- LCP - ProvinciaPG
- LCC - ComuneGubbio
- LCL - LocalitàGUBBIO
- DT - CRONOLOGIA
- DTR - Riferimento cronologicoXXI
- CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
- CMR - Responsabile dei contenutiVietri, Luisa
- CMC - Responsabile ricerca e redazioneSalciarini, Paolo
- CMC - Responsabile ricerca e redazioneMinelli, Luca
- CMA - Anno di redazione2016
- CMM - Motivo della redazione del MODIInventario patrimonio culturale immateriale Convenzione Unesco 2003/ La rete delle Rappresentazioni della Settimana della Passione: Processione del Cristo Morto di Gubbio
- CMS - NoteI redattori del modulo sono membri e rappresentanti della Venerabile Confraternita di Santa Croce della Foce di Gubbio: Paolo Salciarini ne è l’archivista e lo storico, Luca Minelli il camerlengo e l’economo.
- ADP - Profilo di accesso1
- OSS - Note sui contenuti del moduloLa Processione del Cristo Morto è organizzata dalla Venerabile Confraternita di Santa Croce della Foce, unica confraternita rimasta in vita a Gubbio, Ente Ecclesiastico impegnato nel tutelare l’omonima chiesa oltre a presenziare e favorire la partecipazione dei fedeli alla Processione con lo scopo di custodire e tramandare la secolare ed ininterrotta tradizione. La Venerabile Confraternita è impegnata tutto l’anno nella direzione, organizzazione e gestione della Processione. Durante il periodo quaresimale l’impegno per confratelli e consorelle si fa più rilevante poiché si procede alla risistemazione di tutti gli apparati processionali che saranno utilizzati nel corso della settimana pasquale. La preparazione e la pulizia della chiesa di Santa Croce della Foce, del piazzale antistante, la sistemazione e pulizia di tutti gli arredi processionali, il controllo degli oltre 400 #sacconi# (abiti confraternali), viene svolto esclusivamente dai membri della Confraternita. Nella preparazione vengono coinvolti anche i fedeli che pur non essendo iscritti alla Confraternita prestano il proprio servizio con passione e devozione. Oltre ai tre cori – il #Coro del Miserere del Cristo#, il #Coro del Miserere della Madonna#, il #Coro delle Pie Donne# – che contano di circa 220 persone, vengono organizzati e gestiti altri 200 personaggi, tra i quali i portatori incappucciati dei 27 simboli della Passione. La Venerabile Confraternita non pone divieto alcuno alla partecipazione all’evento: chiunque è libero di partecipare e ben accetto, tenendo fermi e irremovibili i principi religiosi e cristiani che sono alla base della Sacra Rappresentazione. Tutti i confratelli e consorelle partecipanti alla Processione indossano l’abito confraternale che è di colore bianco, detto #saccone#, che richiama la veste bianca di Gesù; lo stesso è provvisto di #buffa#, un cappuccio che copre interamente il viso con soli due fori per gli occhi. La #buffa# è segno di umiltà e di nascondimento; quando è calata sul volto non permette di riconoscere chi la indossa indicando l’anonimato delle buone opere e l’annullamento delle differenze di classe: tutti siamo uguali di fronte a Gesù. Sopra il #saccone# viene indossata la mantellina o #mozzetta#, che è di colore nero per gli aggregati alla Compagnia del Crocifisso e di colore azzurro per gli aggregati alla Compagnia della Madonna del Carmelo: sulla #mozzetta# in corrispondenza del cuore è posto lo stemma della Confraternita di Santa Croce della Foce, una croce patente rossa. Tutti i #sacconi# sono legati con un cordone, che richiama le funi con cui è stato legato il Cristo: in passato il cordone terminava con flagelli, usati per colpirsi come atto di penitenza. Le consorelle del #Coro delle Pie Donne# invece avvolgono i capelli con un velo nero ricamato a richiamo della giornata di lutto.
- DA - DATI ANALITICI
- DES - DescrizioneLa Processione del Cristo Morto di Gubbio inizia alle 19.00 del Venerdì Santo con partenza dalla chiesa di San Domenico (in sostituzione della chiesa di Santa Croce della Foce attualmente inagibile), sita in piazza Giordano Bruno. Alla Processione partecipano confratelli e consorelle della Venerabile Confraternita, il #Coro del Miserere del Cristo#, il #Coro del Miserere della Madonna#, il #Coro delle Pie Donne#, il clero, i rappresentanti delle forze dell’ordine, i rappresentanti delle principali associazioni laiche e religiose cittadine ma soprattutto il popolo e i fedeli. Questo il percorso della Processione: chiesa di San Domenico, piazza G. Bruno, via Vantaggi, via Gabrielli, via Capitano del Popolo, via del Popolo, Porta Castello, Borgo Santa Lucia, largo della Pentapoli, via del Popolo, via Borromei, piazza G. Bruno, via Cavour, piazza 40 Martiri, via Perugina, via Don Minzoni, via del Mausoleo, via Perugina, piazza 40 Martiri, via Mazzatinti, via Reposati, piazza San Pietro, via Mazzini, via Cairoli, corso Garibaldi, via Dante, via XX Settembre, piazza Grande, via dei Consoli, piazza G. Bruno, chiesa di San Domenico. La Processione inizia come una rappresentazione drammatica con quattro confratelli che suonano le #battistrangole#, seguiti dal portatore del #teschio#, dal portatore della grande croce detta #Albero della Vita#, dai portatori delle tre croci del Calvario (quella di Cristo e quelle dei due ladroni), dai portatori delle due Croci raggiate (emblemi della Compagnia del Crocifisso e della Compagnia del Carmelo presenti nella Confraternita di Santa Croce della Foce). Sfilano poi i 27 #simboli della Passione#, accompagnati ciascuno da due portatori di torce: il calice, la borsa dei trenta denari, la lanterna, la fiaccola, l’orecchio tagliato, il gallo, la corda per legare il Cristo, la colonna, i flagelli, il guanto di ferro, la corona di spine, il mantello rosso, le cannette per schernire il Cristo, il catino con la brocca di Pilato e l’asciugamano, il vessillo romano, la catena, la scritta I.N.R.I., il velo della Veronica, i tre chiodi, il martello, la spugna, la lancia, la veste di Gesù, i dadi, la scala, le tenaglie e il vaso degli olî. Seguono quindi i portatori delle grandi torce offerte dal Comune, dalle Corporazioni delle Arti e Mestieri e da varie Associazioni cittadine; il clero eugubino; i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato, che precedono il simulacro del #Cristo Morto# posto sul #cataletto# e coperto dal prezioso #baldacchino#. Seguono infine il #Coro del Miserere del Cristo#, i gruppi scout, il #Coro delle Pie Donne#, i rappresentanti del Corpo dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale, la statua della #Madonna Addolorata# con a seguire il #Coro del Miserere della Madonna# e quindi i fedeli eugubini. Nel corso della Processione vengono effettuate tre soste: una prima sul #pietrone#, dove il cataletto con il #Cristo Morto# viene fermato per permettere la venerazione dei fedeli; una seconda presso la chiesa di San Domenico, dove si inserisce in processione tutto il clero eugubino unitamente al Vescovo, precedendo il simulacro del #Cristo Morto#; una terza presso la Casa di Riposo “Astenotrofio Mosca”, con la visita ad anziati e ammalati. Il lungo corteo, dopo aver attraversato tutta la città di Gubbio, termina alle 21.30 presso la chiesa di San Domenico, dove le due simulacri del #Cristo Morto# e della #Madonna Addolorata# vengono nuovamente esposti alla venerazione dei fedeli mentre i due cori continuano a cantare, alternandosi, tutte le strofe del #Miserere#.
- NSC - Notizie storico criticheLa Processione del Cristo Morto, una delle manifestazioni religiose che nella città di Gubbio gode di particolare considerazione, è quanto rimane delle rappresentazioni sceniche dei drammi che nel XIII secolo venivano organizzati nelle piazze per rendere più vive le liturgie che si celebravano nelle chiese, soprattutto nella Settimana Santa. Si rappresentavano così vari drammi sacri come la Natività, l’arrivo dei Re Magi, la Passione, la Resurrezione. Il più rappresentato era certamente il Dramma della Passione, per la complessità dell’apparato scenico e per la forte carica emotiva. Tali rappresentazioni potevano terminare anche con il “fuoco delle vanità”, con il quale venivano bruciati amuleti, maschere, ecc. Probabilmente dal 1567, a seguito delle Costituzioni sinodali emanate dal vescovo Mariano Savelli al ritorno dal Concilio di Trento, cessarono le Sacre Rappresentazioni dando vita alle Processioni, come atto di fede corale, salmodiando e pregando per le strade: il primo documento con l’ordine della Processione risale, infatti, al 1587. Detto ordine segue un protocollo vecchio di secoli, riscontrabile nell’archivio della canonica di San Secondo di Gubbio, nel cui ambito parrocchiale, fino al 1970, era compresa anche la chiesa di Santa Croce della Foce. Anche nell’Archivio Vescovile della città di Gubbio sono numerosi i riscontri, in quanto i presuli hanno sempre avuto una particolare attenzione verso questa Sacra Rappresentazione di fede popolare, con indicazioni, suggerimenti e anche divieti (Salciarini 2015). Per secoli venne dunque seguito un itinerario che permetteva di mostrare il #Cristo Morto# alla venerazione dei monasteri, dei conventi, delle confraternite e degli ospedali. La terza sosta della Processione attuale, quella presso l’Astenotrofio Mosca, recupera tale antica finalità. Il motivo invece che ha originato la prima sosta presso il #pietrone# – una grande pietra di forma ovale inserita nel selciato di via Gabrielli davanti al cosiddetto “Palazzo del Capitano del Popolo” – non risulta chiaro e varie sono le ipotesi formulate dagli storici. La sosta presso la chiesa di San Domenico è infine necessaria per permettere l’inserimento del clero eugubino: il tratto processionale che va dalla chiesa di Santa Croce a quella di San Domenico veniva e viene effettuato esclusivamente con il Rettore della Confraternita.
- RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
- RIM - Rilevamento/contestorilevamento nel contesto
- DRV - DATI DI RILEVAMENTO
- DRVL - RilevatoreSalciarini, Paolo
- DRVL - RilevatoreMinelli, Luca
- DRVD - Data del rilevamento2015/04/03
- CAO - OCCASIONE
- CAOD - DenominazioneSanta Settimana/ Venerdì Santo
- CAOS - NoteLa Processione del Cristo Morto di Gubbio si svolge il Venerdì Santo tutti gli anni, al calar del sole. L’orario di inizio della Sacra Rappresentazione è alle ore 19 e la sua durata è di circa 2 ore e 30 minuti. La Processione parte dalla chiesa di Santa Croce della Foce e si conclude nella stessa chiesa dopo l’omelia del Vescovo che avviene nella chiesa di San Domenico. Nell’anno 2015, a causa della totale inagibilità della chiesa di Santa Croce della Foce, la Processione ha avuto inizio e fine dalla chiesa di San Domenico.
- RIC - RICORRENZA
- RICP - Periodicitàannuale
- RICI - Data inizio2015/04/03
- RICF - Data fine2015/04/03
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazioneclero eugubino
- ATCA - NoteIl clero eugubino, con in primis il Vescovo, è il riferimento della Confraternita nell’organizzazione della Processione del Cristo Morto. In processione è collocato davanti al simulacro del #Cristo Morto#.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazione#Coro del Miserere del Cristo#
- ATCA - NoteIl #Coro del Miserere del Cristo#, composto da circa 100 cantori e diretto attualmente dal cantore Benito Pierini, partecipa alla Processione dietro l’immagine del #Cristo Morto#. Il coro inizia a cantare la sera del Mercoledì Santo per le vie di Gubbio e riunendosi spontaneamente nelle serate quaresimali del martedì e del venerdì. È composto da giovani ed anziani che si tramandano oralmente il canto musicale del #Miserere# di Gubbio. Oltre cantare le 10 strofe dispari del salmo 50 del #Miserere# (versione in latino) intona anche i canti di #O Capo Incoronato#, #Stava Maria Dolente# ed #O Popol Mio#.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazione#Coro del Miserere del Madonna#
- ATCA - NoteIl #Coro del Miserere della Madonna#, composto da circa 100 cantori e diretto attualmente dal cantore Franco Salciarini, partecipa alla Processione dietro la statua della #Madonna Addolorata#. Il coro inizia a cantare la sera del Mercoledì Santo per le vie di Gubbio e riunendosi spontaneamente nelle serate quaresimali del martedì e del venerdì. È composto da giovani ed anziani che si tramandano oralmente il canto musicale del #Miserere# di Gubbio. Oltre cantare le 10 strofe dispari del salmo 50 del #Miserere# (versione in latino) intona anche i canti di #O Capo Incoronato#, #Stava Maria Dolente# ed #O Popol Mio#.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazione#Coro delle Pie Donne#
- ATCA - NoteIl #Coro delle Pie Donne#, diretto da Sabrina Morena, è composto da circa una trentina di donne e ragazze più giovani. Il coro nasce spontaneamente e si colloca nella Processione prima della statua della #Madonna Addolorata#. Il canto viene tramandato in forma orale sulla base dei ricordi delle persone più anziane. Il #coro delle Pie Donne# accompagna con il canto e la preghiera le donne di Cantiano nella #Unzione delle piaghe di Gesù# che si effettua il pomeriggio del Venerdì Santo prima della partenza della Processione del Cristo Morto.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - DenominazioneArti e Corporazioni e principali associazioni eugubine
- ATCA - NoteLa Confraternita di Santa Croce invita ufficialmente tutte le Arti e Corporazioni presenti in città (sarti, calzolai, falegnami e fabbri) oltre alle principali associazioni eugubine. Tutte partecipano alla Processione con un proprio rappresentante che rende omaggio al #Cristo Morto# sfilando con una grande torcia processionale che evidenzia lo stemma della corporazione o dell’associazione stessa.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazionescout
- ATCA - NoteGli e le scout della città di Gubbio, circa una cinquantina di partecipanti, sono invitati dalla Confraternita di Santa Croce per partecipare alla Processione con lo scopo di tenere ordinata la stessa. Si collocano tra il #Coro del Miserere# ed il #Coro delle Pie Donne#; sono vestiti con la loro inconfondibile uniforme.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazionecarabinieri e vigili urbani del Comune di Gubbio
- ATCA - NoteA garantire la sicurezza dello svolgimento della Processione la Confraternita invita il comando dei Carabinieri e quello dei Vigili Urbani. I primi si collocano all’apertura della Processione ed in alta uniforme davanti il simulacro del #Cristo Morto#. La polizia municipale invece è collocata, sempre in alta uniforme, davanti alla statua della #Madonna Addolorata#.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazioneguardia di Finanza, corpo forestale dello stato, polizia provinciale, vigili del fuoco
- ATCA - NoteTutte le altre forze dell’ordine e corpi dello Stato presenti in città sono invitati dalla Confraternita a partecipare alla Processione. Vengono collocati subito dopo le torce processionali offerte dalle corporazioni e associazioni.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazionecavalieri del Santo Sepolcro
- ATCA - NoteDa alcuni anni partecipano alla Processione anche alcuni rappresentanti dell’ordine equestre dei Cavalieri del Santo Sepolcro, riconoscibili dal mantello di colore bianco per i cavalieri e nero per le dame, riportante sul lato sinistro la croce di Gerusalemme grande 25 cm. In Processione vengono collocati davanti il clero eugubino.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazionefedeli eugubini
- ATCA - NoteNumerosa la partecipazione dei fedeli eugubini in silenzio e preghiera che accompagnano le sacre e venerate immagini di Gesù e della Madonna per le vie caratteristiche della città di Gubbio. Sono collocati dopo il #Coro del Miserere della Madonna#; durante le pause di canto del coro nascono in forma spontanea preghiere tra i fedeli in processione.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - DenominazioneVenerabile Confraternita di Santa Croce della Foce di Gubbio
- DO - DOCUMENTAZIONE
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCMGF00001
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaApertura della Processione: quattro confratelli con #battistrangola# e un confratello con il #teschio#
- FTAA - AutoreGrilli, Simone
- FTAD - Riferimento cronologico2015/04/03
- FTAE - Ente proprietarioVenerabile Confraternita di Santa Croce della Foce di Gubbio
- FTAK - Nome file digitalePCMGF00001.JPG
- FTAT - NoteLe #battistrangole# sono strumenti musicali in legno, provvisti di battente in ferro su ambedue le facce. Quando vengono agitate con movimento semirotatorio alternato e veloce producono un forte suono ritmico. Il suono lugubre delle #battistrangole# preannunciava in passato il corteo dei condannati a morte. Nei riti ecclesiastici sostituisce, durante la Settimana Santa, il campanello e serve per annunciare le funzioni religiose in quanto le campane non possono essere suonate nei giorni di Venerdì e Sabato Santo. Il #teschio# è un vero teschio umano legato con due ossa di tibia sul quale, con inchiostro di seppia, è stata vergata la scritta “così sarai un dì”: si vuole descrivere il luogo dove si compie il dramma e cioè il Golgota, la collina sopra Gerusalemme dove è stato crocifisso Gesù e che in ebraico significa appunto “luogo del cranio”.
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCMGF00002
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascalia#Albero della Vita#
- FTAA - AutorePhotostudio Gubbio
- FTAD - Riferimento cronologico2015/04/03
- FTAE - Ente proprietarioVenerabile Confraternita di Santa Croce della Foce di Gubbio
- FTAK - Nome file digitalePCMGF00002.jpg
- FTAT - NoteL’#Albero della Vita# segue il #teschio# nell’ordine della Processione ed è detto anche #tronco# per il riferimento alle Sacre Scritture (cfr. Genesi 2,9; Apocalisse 2,7 e 22,2). Rappresenta il simbolo della vittoria della vita sulla morte: dal XIII secolo la croce poteva anche essere rappresentata appunto come albero della vita (“lignum vitae”).
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCMGF00003
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaCroci raggiate e Croci del Calvario
- FTAA - AutoreMenichetti, Marco
- FTAD - Riferimento cronologico2015/04/03
- FTAE - Ente proprietarioVenerabile Confraternita di Santa Croce della Foce di Gubbio
- FTAK - Nome file digitalePCMGF00003.jpg
- FTAT - NoteLe due Croci raggiate elevate sono i simboli della Compagnia del Crocifisso e della Compagnia del Carmelo che facevano parte della Confraternita di Santa Croce della Foce, presenti all’interno della chiesa di Santa Croce della Foce. La prima aveva l’altare maggiore mentre la seconda il terzo altare a destra, dedicato appunto alla Vergine del Carmelo. Le tre grandi Croci a spalla, invece, fanno riferimento alla grande croce di Gesù con la scritta INRI e alle due croci dei ladroni.
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCMGF00004
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascalia#Simboli della Passione# e portatori di torce
- FTAA - AutoreMenichetti, Marco
- FTAD - Riferimento cronologico2015/04/03
- FTAE - Ente proprietarioVenerabile Confraternita di Santa Croce della Foce di Gubbio
- FTAK - Nome file digitalePCMGF00004.jpg
- FTAT - NoteI ventisette #simboli della Passione# vengono mostrati ai fedeli da confratelli accompagnati da due torce ciascuno. Rappresentano tutta la simbologia che emerge dal Vecchio e dal Nuovo Testamento e riferita agli eventi della Settimana di Passione. Tale simbologia, raffigurata in “quadri” di ottima fattura che richiamano lo stile barocco della chiesa di Santa Croce della Foce, ha come riferimento lo splendido soffitto a cassettoni della stessa chiesa realizzato intorno agli anni 1660-65 da Federico Zoi di Borgo Sansepolcro (AR).
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCMGF00005
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaSimulacro del #Cristo Morto#
- FTAA - AutoreGrilli, Simone
- FTAD - Riferimento cronologico2015/04/03
- FTAE - Ente proprietarioVenerabile Confraternita di Santa Croce della Foce di Gubbio
- FTAK - Nome file digitalePCMGF00005.jpg
- FTAT - NoteIl #Crocifisso# è un opera di autore ignoto ed è datato intorno alla fine del Cinquecento (1565 ca.). L’opera è stata realizzata in legno di fico ed è scolpita in unico tronco ad eccezione delle braccia, snodabili, per trasformare l’immagine da Crocifisso a Deposto. Il #Crocifisso# rimane per tutto l’anno nell’edicola sopra l’altare maggiore della chiesa e viene deposto, nella sera del Mercoledì Santo, per permettere la venerazione dei fedeli e per essere mostrato in Processione nella serata del Venerdì Santo. La sera del Sabato Santo, al termine del tradizionale #Bacio del Cristo Morto#, viene riposizionato nell’edicola dove rimarrà fino al Mercoledì Santo successivo. Il #Cristo Morto# è adagiato sul #cataletto#, una specie di barella utilizzata per il trasporto di ammalati: realizzata nel XVIII secolo in legno intagliato e dorato è rivestita da drappi in velluto nero ricamati in oro.
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCMGF00006
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaSosta del #Cristo Morto# sul #pietrone#
- FTAA - AutoreMenichetti, Marco
- FTAD - Riferimento cronologico2015/04/03
- FTAE - Ente proprietarioVenerabile Confraternita di Santa Croce della Foce di Gubbio
- FTAK - Nome file digitalePCMGF00006.jpg
- FTAT - NoteLa prima sosta che fa la Processione è quella sul #pietrone# o #petrone#: si tratta di una pietra a forma ovale, inserita nel selciato di via Gabrielli davanti al Palazzo del Capitano del Popolo in passato residenza della famiglia Gabrielli. Qui la processione sosta per circa 10 minuti; il cataletto con sopra il #Cristo Morto# viene fermato per la venerazione dei fedeli accompagnato dallo struggente canto del #Miserere#. Non risulta chiaro il motivo che in passato ha originato tale sosta, varie sono le ipotesi formulate dagli storici: alcuni sostengono che si trattasse di un omaggio alla potente famiglia eugubina dei Gabrielli, un’altra teoria indica che la forma del #pietrone# sia molto simile alla pietra dell’unzione che sta nel tempio di Gerusalemme e di conseguenza tale sosta permetteva da parte dei fedeli un’altra devozione: l’unzione delle piaghe di Gesù. Di certo si sa solamente che dall’archivio della Confraternita di Santa Croce risultano documenti che attestano, già dal 1600, le spese per la pulitura dal fango del tratto di strada che va dalla chiesa di Santa Croce al #pietrone#.
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCMGF00007
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaSosta del #Cristo Morto# alla casa di riposo “Astenotrofio Mosca”
- FTAA - AutoreSimone, Grilli
- FTAD - Riferimento cronologico2015/04/03
- FTAE - Ente proprietarioVenerabile Confraternita di Santa Croce della Foce di Gubbio
- FTAK - Nome file digitalePCMGF00007.JPG
- FTAT - NoteAttualmente l’unica sosta che effettua il #Crocifisso# per la venerazione dello stesso da parte degli ammalati è presso la Casa di Riposo per anziani denominata “Astenotrofio Mosca”, sita in via Cavour. In passato la processione effettuava tale sosta presso l’Ospedale di piazza 40 Martiri; da quando nel 2008 lo stesso è stato trasferito nella lontana frazione di Branca la sosta all’ospedale è stata sostituita con quella all’Astenotrofio.
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCMGF00008
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaSimulacro della #Vergine Addolorata#
- FTAA - AutoreSimone, Grilli
- FTAD - Riferimento cronologico2015/04/03
- FTAE - Ente proprietarioVenerabile Confraternita di Santa Croce della Foce di Gubbio
- FTAK - Nome file digitalePCMGF00008.jpg
- FTAT - NoteIl simulacro della #Madonna Addolorata# è in cartapesta ed è stata acquistata dalla Confraternita di Santa Croce della Foce nella prima metà dell’Ottocento. Dai riscontri stilistici (v. Cattedrale di Ferrara e Sant’Alberto di Ravenna) si può affermare che la stessa è stata realizzata dalla bottega Ballanti di Faenza. La statua è portata in Processione su un apparato processionale raggiato dorato realizzato verso la fine del 1800. Durante tutto l’anno, come il #Crocifisso#, è posizionata nell’edicola sopra l’altare maggiore della chiesa di Santa Croce della Foce e viene deposta esclusivamente per la venerazione dei riti della Settimana Santa.
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCMGF00009
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaAccensione dei #focaroni# al passaggio della Processione
- FTAA - AutoreMenichetti, Marco
- FTAD - Riferimento cronologico2015/04/03
- FTAE - Ente proprietarioVenerabile Confraternita di Santa Croce della Foce di Gubbio
- FTAK - Nome file digitalePCMGF00009.jpg
- FTAT - NoteIn alcuni punti della città – piazza San Pietro, via Dante e via XX Settembre – vengono accesi, al passaggio della Processione, i #focaroni# e i #torticci#. I primi sono veri e propri falò, realizzati con cumuli di legna alti fino a 5 metri che vengono accesi poco prima del transito processionale; i secondi sono dei cesti di ferro battuto, sorretti da un palo di ferro appoggiato a terra, e ripieni di legna che arde. In entrambi i casi si tratta di una antichissima tradizione, che probabilmente fa riferimento a riti medioevali: il fuoco è l’elemento purificatore per eccellenza, si tratta di una partecipazione, personale e comunitaria ad un tempo, all’evento salvifico che si sta celebrando.
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCMGF00010
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaFedeli in processione
- FTAA - AutorePhotostudio, Gubbio
- FTAD - Riferimento cronologico2015/04/03
- FTAE - Ente proprietarioVenerabile Confraternita di Santa Croce della Foce di Gubbio
- FTAK - Nome file digitalePCMGF00010.jpg
- FTAT - NoteNotevole è la partecipazione dei fedeli alla Processione del Cristo Morto; dopo il #Coro del Miserere della Madonna# sfila composto, in preghiera ed in devoto silenzio, il popolo eugubino che accompagnerà i due simulacri fino alla chiesa di San Domenico dove il Vescovo reciterà l’omelia conclusiva.
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoPCMGV00001
- VDCX - Generedocumentazione esistente
- VDCP - Tipo/formatofile digitale
- VDCA - Denominazione/titoloPasqua 2015 - La Processione del Cristo Morto di Gubbio
- VDCS - SpecificheDurata: 3'42'' (estratto da 1'34'' a 5'16'')
- VDCR - AutoreTELERADIOGUBBIO
- VDCD - Riferimento cronologico2015/04/03
- VDCE - Ente proprietarioTELERADIOGUBBIO
- VDCW - Indirizzo web (URL)https://www.youtube.com/embed/6YCC7lHkzyM?start=94&end=316
- VDCT - NotePartenza della Processione dalla chiesa di San Domenico
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoPCMGV00002
- VDCX - Generedocumentazione esistente
- VDCP - Tipo/formatofile digitale
- VDCA - Denominazione/titoloPasqua 2015 - La Processione del Cristo Morto di Gubbio
- VDCS - SpecificheDurata: 5'32'' (estratto da 21'43'' a 27'15'')
- VDCR - AutoreTELERADIOGUBBIO
- VDCD - Riferimento cronologico2015/04/03
- VDCE - Ente proprietarioTELERADIOGUBBIO
- VDCW - Indirizzo web (URL)https://www.youtube.com/embed/6YCC7lHkzyM?start=1303&end=1635
- VDCT - NoteLa Processione attraversa il centro storico di Gubbio
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoPCMGV00003
- VDCX - Generedocumentazione esistente
- VDCP - Tipo/formatofile digitale
- VDCA - Denominazione/titoloPasqua 2015 - La Processione del Cristo Morto di Gubbio
- VDCS - SpecificheDurata: 6'50'' (estratto da 44'15'' a 51'05'')
- VDCR - AutoreTELERADIOGUBBIO
- VDCD - Riferimento cronologico2015/04/03
- VDCE - Ente proprietarioTELERADIOGUBBIO
- VDCW - Indirizzo web (URL)https://www.youtube.com/embed/6YCC7lHkzyM?start=2655&end=3065
- VDCT - NoteL’omaggio dei fedeli al Cristo Morto con l’accensione dei #focaroni#
- REG - DOCUMENTAZIONE AUDIO
- REGN - Codice identificativoPCMGA00001
- REGX - Generedocumentazione esistente
- REGP - Tipo/formatofile digitale
- REGZ - Denominazione/titoloSCG - Il suono delle "Battistrangole"
- REGS - SpecificheDurata: 17''
- REGA - AutoreMinelli, Luca
- REGD - Riferimento cronologico2015/04/03
- REGE - Ente proprietarioVenerabile Confraternita di Santa Croce della Foce di Gubbio
- REGW - Indirizzo web (URL)https://www.youtube.com/watch?v=1aEPL2HhG8o
- FNT - FONTI E DOCUMENTI
- FNTI - Codice identificativoPCMGDOC0001
- FNTX - Generedocumentazione allegata
- FNTP - Tipoopuscolo
- FNTT - Denominazione/titoloGubbio. Processione del Cristo Morto
- FNTA - AutoreServizio Turistico Associato, Gubbio
- FNTD - Riferimento cronologico2015/00/00
- FNTN - Nome archivioArchivio Venerabile Confraternita di Santa Croce della Foce di Gubbio
- FNTK - Nome file digitalePCMGDOC00001.pdf
- FNTO - NoteGuida della Processione del Cristo Morto.
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneSALCIARINI 2008
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipolibro
- BIBM - Riferimento bibliografico completoSalciarini Paolo, La Venerabile Confraternita di Santa Croce della Foce, in Miserere. La Processione del Venerdì Santo a Gubbio, a cura di Ilias Tasias, L’Arte Grafica, Gubbio 2008, pp. 92-105.
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneMENICHETTI 1987
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipolibro
- BIBM - Riferimento bibliografico completoMenichetti Piero Luigi, Storia di Gubbio dalle origini all’Unità d’Italia, vol. I, Città di Castello 1987.
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneLUCARELLI 1888
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomonografia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoLucarelli Oderigi, Memorie e Guida storica di Gubbio, Città di Castello 1888.
- RM - RIFERIMENTI AD ALTRE ENTITÁ
- RMF - Riferimenti ad altre entità
- RMFTMODI
- RMFCICCD_MODI_3337419410841
- RMFEVenerabile Confraternita di Santa Croce della Foce di Gubbio
- RMFMè in relazione con
- RMFNProcessione del Cristo Morto di Gubbio: canto del #Miserere#; Processione del Cristo Morto di Gubbio: #Bacio del Cristo Morto# e #Unzione delle piaghe di Gesù#.