TSK - Tipo modulo

MODI

CDR - Codice Regione

18

CDM - Codice Modulo

ICCD_MODI_4159669468141

ESC - Ente schedatore

ICCD

ECP - Ente competente per tutela

ICCD

ACC - ALTRA IDENTIFICAZIONE

OGM - Modalità di individuazione

documentazioni audio-visive

OGM - Modalità di individuazione

rilevamento sul campo

AMB - Ambito di tutela MiBACT

etnoantropologico

AMA - Ambito di applicazione

entità immateriali

CTG - Categoria

saperi

OGD - Definizione

Minoranza Occitana: saperi intorno il costume tradizionale femminile di Guardia Piemontese

OGN - Denominazione

Tramontana

OGN - Denominazione

Dorn

OGN - Denominazione

La Tramontana de lot

LCS - Stato

ITALIA

LCR - Regione

Calabria

LCP - Provincia

CS

LCC - Comune

Guardia Piemontese

LCL - Località

GUARDIA PIEMONTESE

PVL - ALTRO TOPONIMO

DTR - Riferimento cronologico

XXI

DTG - Specifiche riferimento cronologico

inizio

CMR - Responsabile dei contenuti

Straface, Sergio

CMC - Responsabile ricerca e redazione

Straface, Sergio

CMA - Anno di redazione

2014

CMM - Motivo della redazione del MODI

Inventario patrimonio culturale immateriale Convenzione Unesco 2003/ Minoranza linguistica della Calabria: Minoranza Occitana

ADP - Profilo di accesso

1

DES - Descrizione

L'abito tradizionale della donna di Guardia Piemontese è uno dei simboli che caratterizza la cultura e la storia di Guardia. Il nome con cui viene comunemente designato l'abito della donna guardiola è #Tramontana# che, a differenza degli altri costumi tradizionali presenti sul territorio calabrese che mettono in evidenza le bellezze femminili, tende al contrario a nasconderle. A guardia Piemontese sono diffuse altre due varianti: #Dorn# e #la Tramontana de lot#. L'abito tradizionale guardiolo si compone di diverse parti: la #chamisa#, camicia bianca di cotone con un colletto lavorato all'uncinetto o la #gorgìera#, un colletto di stoffa ricamata per le donne più povere. Le maniche lunghe sono strette al polso con un bottone e in alto formano le #bòfa# ricamate a punto intaglio. Sulla camicia si mette la sottoveste di colore rosso, #camisol#, e ancora sopra la #gonèlla# pieghettata e variegata in oro realizzata con nove metri di stoffa di colore verde o blu. La #gonèlla# si annoda al di sopra del seno e non ai fianchi. Il vestito è impreziosito dalle mezze maniche, #mèsa mània#, dalla #boca mània# e dal grembiule, #faudil#. Da un lato del grembiule scende un fazzoletto di seta, #macalor a la banda#, a simboleggiare lo stato della donna. Sulla testa, invece, si porta il #penalshs# dalla forma di cuore e di seguito coperto da un fazzoletto o da un tulle bianco, #mocalor de la tèsta#. I nastri che legano le maniche al #bustèt# sono di colore d'oro e formano due rose dorate che si chiamano #gallon#, galloni.

NSC - Notizie storico critiche

Come da uno studio condotto da Silvana Primavera e Angelica Tundis, parrebbe che non vi sia alcun documento certo che testimoni la storia o l'origine della #Tramontana#. Diverse sono le tesi al riguardo. Alcuni sostengono la tesi guardiola, ovvero che fosse una pena inquisitoria definendo la #Tramontana# un'imposizione del 1561 dovuta all'inquisizione cattolica, altri sostengono la tesi valdese ritenendo la #Tramontana# il tipico costume delle popolazioni valdesi. A sostegno della tesi valdese, nel 1862 Giovenale Vegezzi Ruscalla scriveva che le donne di Guardia Piemontese vestivano in modo diverso dai paesi limitrofi conservando ancora una foggia particolare di vestire con costumanze tutte che le vecchie persone di Val d'Aragona ricordano erano seguite nella loro fanciullezza ma ormai andate in disuso (Vegezzi-Ruscalla 1862, pp. 161-162). Ancora lo storico Jahier sostiene che le analogie fra il costume guardiolo e il costume valdese appaiono tali che non possono ritenersi meramente casuali e si può dedurre che le donne valdesi che emigrarono nella Sila usavano portare quel costume senza sostanziali differenze da quello attuale (Jahier 1938, p. 7). Per Gerhard Rohlfs solo le donne di Guardia serbano quell'austero costume che era un tempo caratteristica di tutti i valdesi (Rohlfs 1956, p. 5). Pochi sono gli studiosi che si sono espressi sulla tesi guardiola facendo riferimento alle imposizioni del 1561 e nello specifico le imposizioni del frate domenicano Valerio Malvicino. Nel 1929 Stanislao De Chiara riportava l'esperienza del ricercatore Levi Tron il quale dalle sue valli aostane era venuto a visitare questi luoghi rimanendo sorpreso nel trovare la stessa lingua e le stesse consuetudini dei suoi luoghi rilevando una sola cosa diversa, ovvero il modo che hanno le donne di portare la loro veste e il loro grembiule, che non stringono intorno alla vita ma al di sopra del seno, con evidente danno all'estetica e all'igiene (De Chiara 1999, p. 50). Nel 1961 la studiosa francese Elena Cassin azzarda che alla strage sopravvissero solo i costumi delle donne, l'"habitello", vestito speciale che gli inquisitori avevano imposto alle donne per nascondere le forme (Cassin 1961, p . 359-362). Infine gli studi di Arturo Genre, sul finire degli anni '80, smentiscono entrambe le tesi sostenendo che la tesi valdese appare insostenibile mancando ogni analogia con il costume delle Valli, così come esso è storicamente documentato nell'iconografia; quanto all'ipotesi guardiola, se una certa somiglianza tra il costume e l'abitello è ingannevole, non si può neppure escludere che il riferimento sia stato motivato proprio dalla vita alta che modifica i lineamenti del corpo e finisce per causare l'abbassamento delle mammelle e può aver suggerito di conseguenza l'idea di un indumento legato a pratiche dolorose di espiazione e dunque alla repressione demoniaca (Genre 1984-86, p. 35; Stancati 2008, p. 400).

RIM - Rilevamento/contesto

rilevamento decontestualizzato

DRV - DATI DI RILEVAMENTO

CAO - OCCASIONE

CAO - OCCASIONE

ATI - ATTORE INDIVIDUALE

ATI - ATTORE INDIVIDUALE

ATI - ATTORE INDIVIDUALE

FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA

REG - DOCUMENTAZIONE AUDIO

BIB - BIBLIOGRAFIA

BIB - BIBLIOGRAFIA

BIB - BIBLIOGRAFIA

BIB - BIBLIOGRAFIA

BIB - BIBLIOGRAFIA

BIB - BIBLIOGRAFIA

BIB - BIBLIOGRAFIA

RMF - Riferimenti ad altre entità