- scheda
- CD - IDENTIFICAZIONE
- TSK - Tipo moduloMODI
- CDR - Codice Regione05
- CDM - Codice ModuloICCD_MODI_4852849749441
- ESC - Ente schedatoreICCD
- ECP - Ente competente per tutelaICCD
- ACC - ALTRA IDENTIFICAZIONE
- ACCE - Ente/soggetto responsabilePolo Museale del Veneto
- ACCC - Codice identificativoICCD_MODI_4852849749441
- OGM - Modalità di individuazionedocumentazioni audio-visive
- OG - ENTITA'
- AMB - Ambito di tutela MiBACTetnoantropologico
- AMA - Ambito di applicazioneentità immateriali
- CTG - Categoriatecniche
- OGD - Definizione#Bragozzi# in partenza per la pesca
- LC - LOCALIZZAZIONE
- LCS - StatoITALIA
- LCR - RegioneVeneto
- LCP - ProvinciaVE
- LCC - ComuneChioggia
- PVL - ALTRO TOPONIMO
- PVLT - ToponimoLaguna Veneta e mare Adriatico
- DT - CRONOLOGIA
- DTR - Riferimento cronologicoXX
- CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
- CMR - Responsabile dei contenutiBoscolo Marchi, Marta (funzionario del Polo museale del Veneto e tutor del progetto)
- CMC - Responsabile ricerca e redazionePerazzolo, Angela
- CMA - Anno di redazione2015
- CMM - Motivo della redazione del MODIInventario patrimonio culturale immateriale/ ICCD: progetto PCI 500 giovani
- ADP - Profilo di accesso2
- OSS - Note sui contenuti del moduloTema trattato nell'ambito del progetto PCI: Culture alimentari
- DA - DATI ANALITICI
- DES - DescrizioneAlcuni vecchi riparano le reti da pesca seduti sulle barche attraccate alla riva. I pescatori a bordo dei propri pescherecci a vela, remando si allontanano dal porto prendendo il largo per raggiungere i luoghi di pesca.
- NSC - Notizie storico criticheIl #bragòzzo# è un'imbarcazione da pesca e/o da carico del medio e alto Adriatico. È dotata di due alberi muniti di vela al terzo. L’avvento del #bragòzzo# soppiantò l’uso della #tartana# (imbarcazione più grossa e più costosa) e vi fu la possibilità per i pescatori di diventare possessori di una imbarcazione da pesca più leggera. Sullo scafo veniva lasciata una fascia bianca che serviva successivamente per dipingervi un angelo, una madonna o altro. Il varo era il momento della festa: la barca veniva addobbata e si mangiava e beveva tutto a carico del proprietario e non mancava il momento religioso ove un sacerdote benediva la nuova imbarcazione con l’acqua santa. Il #bragòzzo# era lungo 12 metri e mezzo, largo 3,15 e alto 1,05 metri aveva boccaporto centrale a proravia, uno a poppavia e un portello a prua. Il timone raggiungeva la lunghezza di quasi 4 metri. Il fasciame era piegato con il fuoco, ottenuto bruciando una qualità di canna palustre: il legno era riscaldato e, tenendolo sempre umido con fango, si cercava di dargli la curvatura voluta. Lo scafo era ricoperto all’interno e all’esterno di pece (#la pégola#). Particolare attenzione era riservata alla costruzione del timone, la parte più robusta dell’imbarcazione, poiché svolgeva anche, in parte, le funzioni della chiglia. Nel 1889 il costo di un bragozzo completo di 36 piedi veneti (circa 12,5 metri), per cassa pronta, era in totale di £. 4.530,5. La vela è sempre stata il simbolo, l’emblema caratteristico e più appariscente del #bragòzzo# chioggiotto, le vele dei #bragozzi# chioggiotti alla seconda metà dell’800 erano due per quelli di misura maggiore e una per quelli di misura minore. La dipintura delle vele era eseguita usando i colori più facili da recuperare ai quei tempi: l’ocra, il rosso mattone, il nero e a volte l’azzurro, il verde e il marrone: colore in polvere, che veniva sciolto in acqua di mare. Un tempo lo scafo dei #bragòzzi# era abbellito con varie decorazioni. A prua erano dipinte ad olio figure alate nell’atto di suonare la tromba, dette #ànzoli# (angeli), o soggetti sacri. Lo scopo di questi dipinti era, ovviamente, quello di ottenere la protezione dei Santi o della Madonna. Sui bragozzi chioggiotti si vedevano sovente riprodotte immagini dei Santi Patroni, della Madonna della Navicella, della Passione di Gesù, di San Giorgio. A poppa la tradizione voleva che fosse dipinto, all’interno della murata, il nome del proprietario e la località di provenienza con nel mezzo un crocefisso, mentre all’esterno, sui fianchi, si riproduceva il nome della barca contornato da fantasiose cornici o decorazioni che erano nel concetto e nell’uso il #pentàcolo# (stella a 5 punte con raggi convergenti al centro oppure un cerchio che inscrive una stella).
- RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
- RIM - Rilevamento/contestorilevamento nel contesto
- DRV - DATI DI RILEVAMENTO
- DRVL - RilevatoreNR
- DRVD - Data del rilevamento1930/03/00
- CAO - OCCASIONE
- CAOD - Denominazionelavoro
- CAOS - NoteLavoro periodico
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazionepescatori
- DO - DOCUMENTAZIONE
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_Veneto_AP_F00036
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAK - Nome file digitalePCI_Veneto_AP_F00036.JPG
- FTAT - NoteFermo-immagine tratto da documento audiovisivo (vedi VDC)
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoPCI_Veneto_AP_V00036
- VDCX - Generedocumentazione esistente
- VDCP - Tipo/formatofile digitale
- VDCA - Denominazione/titolo#Bragozzi# in partenza per la pesca
- VDCS - SpecificheDurata: 1'45"
- VDCD - Riferimento cronologico1930/03/00
- VDCW - Indirizzo web (URL)https://www.youtube.com/watch?v=F2-8mA3VtdI&feature=youtu.be
- VDCT - NoteProdotto da Istituto Luce Cinecittà. Nel filmato vengono ripresi scorci della città lagunare di Chioggia: il ponte di Vigo, il Corso del popolo, #il refugium Peccatorum# lungo il canale Perotolo, i ponti sui canali, le strette vie #calli# dove si affacciano le case, #i bragozzi# ancorati al molo.