• scheda
    • CD - IDENTIFICAZIONE
      • TSK - Tipo modulo
        MODI
      • CDR - Codice Regione
        08
      • CDM - Codice Modulo
        ICCD_MODI_4898018440641
      • ESC - Ente schedatore
        ICCD
      • ECP - Ente competente per tutela
        ICCD
      • ACC - ALTRA IDENTIFICAZIONE
        • ACCE - Ente/soggetto responsabile
          SBEAP - RA
        • ACCC - Codice identificativo
          ICCD_MODI_4898018440641
      • OGM - Modalità di individuazione
        documentazioni audio-visive
    • OG - ENTITA'
      • AMB - Ambito di tutela MiBACT
        etnoantropologico
      • AMA - Ambito di applicazione
        entità immateriali
      • CTG - Categoria
        tecniche
      • OGD - Definizione
        Lavorazione del pane ferrarese: #la coppia#
    • LC - LOCALIZZAZIONE
      • LCS - Stato
        ITALIA
      • LCR - Regione
        Emilia-Romagna
      • LCP - Provincia
        FE
      • LCC - Comune
        Ferrara
      • LCI - Indirizzo
        via San Romano 108
    • DT - CRONOLOGIA
      • DTR - Riferimento cronologico
        XXI
    • CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
      • CMR - Responsabile dei contenuti
        Musmeci, Marco (tutor del progetto)
      • CMC - Responsabile ricerca e redazione
        D'Avossa, Emanuela
      • CMA - Anno di redazione
        2016
      • CMM - Motivo della redazione del MODI
        Inventario patrimonio culturale immateriale/ ICCD: progetto PCI 500 giovani
      • ADP - Profilo di accesso
        1
      • OSS - Note sui contenuti del modulo
        Temi trattati nell'ambito del progetto PCI: Culture alimentari. La colonna sonora del documento audiovisivo in cui è rappresentata l'entità in esame appare estranea alle immagini originali.
    • DA - DATI ANALITICI
      • DES - Descrizione
        L'impasto lavorato nell'impastatrice e stirato nel cilidro viene tagliato a strisce larghe circa 4 cm. e passa così nelle mani degli esperti panettieri. Ogni striscia d'impasto viene allungata e divisa in due. Il panettiere lavora compiendo lo stesso gesto con entrambe le mani parallelamente formando così per ogni mano una mezza #coppia# detta #panett#. Le due parti di impasto vengono pressati con il palmo delle mani e partendo da una estremità si inizia ad arrotolare l'impasto su se stesso con un movimento delle mani che va avanti indietro così da contemporanemante avvolgere l'impasto ed allungarlo formando così i cornetti, i #crostini# o #grustin# della #coppia#. L'altro estremo della striscia viene tirato e ripiegato su se stesso a formare il #mulinott#, questo viene fatto aderire al #mulinott# dell'altro #panett# e per aumentare l'adesione questi vengono poi spezzati al centro e rigirati. Si è formata così la #coppia# detta anche #ciopa# o ciupetta#. Le #coppie# così formate vengono messe sul piano in legno e lasciate lievitare. Con lo stesso procedimento si possono ottenere #coppie# con #grustin# più o meno lunghi. Le #coppie#così formate vengono infornate fino a doratura.
      • NSC - Notizie storico critiche
        La storia data la nascita della “coppia” al Carnevale del 1536, secondo quanto riportato da Cristoforo da Messisbugo, al servizio della corte estense. Nella descrizione del banchetto offerto dal Duca in quell’occasione, l’autore cita un “pane ritorto”. Nel 1694 lo storico Antonio Frizzi parla della raffinatezza del pane ferrarese, unico per la forma, per i tipi di farina che venivano impiegati, per la particolarità della lavorazione, al punto da essere già allora un vanto della gastronomia cittadina. Il rito della panificazione casalinga iniziava la sera, dopo cena. Si preparava prima il lievito, lavorando la pasta madre, preparata con un impasto di sola acqua e farina, fermentato naturalmente. Il tutto veniva riposto nella #spartùra#, la madia, dove nel corso della notte si completava il processo di lievitazione. Ogni volta veniva tenuto da parte un pezzo dell’impasto per la lievitazione della notte successiva. Verso le 3 del mattino le donne preparavano i blocchi di pasta, passandoli per la #gramadora#, una primitiva macchina di legno che #accoppava# l’impasto. Poi tutti si impegnavano nella preparazione del pane, dandogli la tradizionale forma della #coppia#, due doppie corna unite in un cuore dalla mollica morbida e compatta, o sbizzarrendosi in tante altre forme suggestive come la #ricciolina# (#rizzata#), la #spaccata#, la #lustra#, la #santada# o l’#ucarina#, molte delle quali sono oggi dimenticate. L'esigenza di un pane buono, ben cotto, fragrante ed originale nella forma, risulta già dagli Statuti di Ferrara del 1287, i quali stabilivano regole per panificare che dovevano essere note da tempo. I fornai erano tenuti a confezionare forme di pane con gli #orletti# che, evolvendosi poi nel pane #intorto#, sono tradizionalmente ritenute le antenate della classica #coppia# ferrarese. Oggi la #coppia# ferrarese è un prodotto di panetteria a indicazione geografica protetta. Il 27 febbraio 2004 si è costituito il Consorzio di tutela per la coppia ferrarese IGP. Ingredienti: 1 kg di farina di grano tenero di tipo “0”, 350 gr d'acqua, 60 gr di strutto di puro suino, 30/40 gr di olio extravergine di oliva, 100 gr di lievito naturale “madre”, sale, malto. Lavorazione: gli ingredienti vengono lavorati nell'impastatrice per 15/20 minuti. La pasta viene “stirata” nel cilindro con 15/20 passaggi. Viene tagliata a strisce e immessa nella macchina per la formazione delle coppie. Il pane viene posto su assi di legno coperto da un telo e immesso nella cella di lievitazione per 70/90 minuti. La cottura avviene in forni a platea fissa (calore dal basso verso l'alto). Pesa tra gli 80 e 250 gr. Umidità massima da 12 al 15%. Venduto entro 24 ore, non potrà essere surgelato o congelato[3]. Anche nella proposta di modifica del disciplinare del 2007 viene confermata la stessa procedura.
    • RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
      • RIM - Rilevamento/contesto
        rilevamento nel contesto
      • DRV - DATI DI RILEVAMENTO
        • DRVL - Rilevatore
          NR
        • DRVD - Data del rilevamento
          NR
      • CAO - OCCASIONE
        • CAOD - Denominazione
          lavoro
      • ATC - ATTORE COLLETTIVO
        • ATCD - Denominazione
          panettieri
        • ATCA - Note
          panettieri del Forno Perdonati di Ferrara
    • DO - DOCUMENTAZIONE
      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_E-Romagna_ED_F0007
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAK - Nome file digitale
          PCI_E-Romagna_ED_F0007.jpg
        • FTAT - Note
          Fermo-immagine tratto da documento audiovisivo (vedi VDC)
      • VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
        • VDCN - Codice identificativo
          PCI_E-Romagna_ED_V0007
        • VDCX - Genere
          documentazione esistente
        • VDCP - Tipo/formato
          file digitale
        • VDCA - Denominazione/titolo
          Lavorazione del pane ferrarese: #la coppia#
        • VDCS - Specifiche
          Durata: 1'45'' (estratto da 0'28'' a 2'13'')
        • VDCR - Autore
          NR
        • VDCD - Riferimento cronologico
          NR
        • VDCW - Indirizzo web (URL)
          https://www.youtube.com/embed/tm2lE8kFPvI?start=28&end=133
        • VDCT - Note
          L'estratto è tratto da "Forno Perdonato" pubblicato on line l' 8 novembre 2011 da "le immagini agenzia di comunicazione" Durata: 3'56''. Il docuemnto è accompagnato dalla seguente nota: "Una breve panoramica nel laboratorio del Forno Perdonati di Ferrara. La lavorazione della "coppia ferrarese" e del "Pampapato". fornoperdonati.it"
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