- scheda
- CD - IDENTIFICAZIONE
- TSK - Tipo moduloMODI
- CDR - Codice Regione20
- CDM - Codice ModuloICCD_MODI_4943692342641
- ESC - Ente schedatoreICCD
- ECP - Ente competente per tutelaICCD
- ACC - ALTRA IDENTIFICAZIONE
- ACCE - Ente/soggetto responsabilePolo Museale della Sardegna
- ACCC - Codice identificativoICCD_MODI_4943692342641
- OGM - Modalità di individuazionedocumentazioni audio-visive
- OG - ENTITA'
- AMB - Ambito di tutela MiBACTetnoantropologico
- AMA - Ambito di applicazioneentità immateriali
- CTG - Categoriatecniche
- OGD - DefinizioneProduzione di mattoni in terra cruda
- OGN - Denominazioneladiri
- LC - LOCALIZZAZIONE
- LCS - StatoITALIA
- LCR - RegioneSardegna
- LCP - ProvinciaOR
- LCC - ComuneOristano
- LCL - LocalitàORISTANO
- PVG - Area storico-geograficaCampidano
- DT - CRONOLOGIA
- DTR - Riferimento cronologicoXX
- CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
- CMR - Responsabile dei contenutiLuiu, Antonio (tutor)
- CMC - Responsabile ricerca e redazioneIgnazio, Mura
- CMA - Anno di redazione2016
- CMM - Motivo della redazione del MODIInventario patrimonio culturale immateriale/ ICCD: progetto PCI 500 giovani
- ADP - Profilo di accesso1
- OSS - Note sui contenuti del moduloTema trattato nell’ambito del progetto PCI: Artigianato
- DA - DATI ANALITICI
- DES - DescrizioneL’impasto per la produzione dei mattoni in terra cruda viene realizzato da un uomo all’aperto, in un luogo adatto a tale lavorazione. Giunto alla giusta plasticità, il composto viene trasportato dallo stesso uomo dentro una cassetta in legno tenuta con entrambe le mani, per un breve tratto. Il procedimento prosegue con la disposizione di una piccola porzione di malta su un terreno pianeggiante, nel quale si sistema uno stampo rettangolare in legno privo di fondo, #sestu#. Un altro uomo comprime con le mani la commistione argillosa contro le pareti dello stampo per poi livellarne la parte superiore. I mattoni prodotti rimarranno al sole per l’ essiccazione prima del loro impiego in edifici per lo più abitativi.
- NSC - Notizie storico criticheL’utilizzo del mattone di fango, chiamato nell’area del Campidano #ladiri#, è attestato fin dalla protostoria e nel secolo scorso è stato il materiale costruttivo predominante nell'edilizia popolare di queste comunità. Il suo impiego è strettamente correlato alla natura geologica dei territori in cui successivamente si edifica. La produzione del mattone crudo è costituita da un impasto di terra e paglia mescolate con acqua, le cui proporzioni dipendono sostanzialmente dalle caratteristiche chimico-fisiche del terreno. Il materiale viene reperito attraverso uno scavo con profondità superiore ai 50-80 centimetri, per evitare l’utilizzo dei primi strati di terra composti per la maggior parte da elementi organici. In seguito all’estrazione di parti in prevalenza argillose, si passa alla realizzazione dell’impasto. Inizialmente si procede con l’umidificazione della terra per ottenere la giusta plasticità. Successivamente si aggiunge la paglia sminuzzata e si mescola l’insieme aiutandosi con zappe o marre. L’aggiunta della paglia è necessaria per creare una struttura fibrosa maggiormente resistente, riducendo i rischi di ritiro e fessurazione del prodotto finito. Raggiunto il desiderato grado di omogeneità si passa alla produzione dei blocchi. Lo stampo #sestu#, in legno o ferro, solitamente è privo di fondo e le dimensioni variano a seconda delle tradizioni locali. La forma rettangolare dei blocchi in terra cruda avviene riempiendo lo stampo e comprimendo l’impasto contro le sue pareti per evitare la formazione di spazi vuoti all’interno del mattone. Successivamente si livella la superficie per eliminare la parte in eccesso e si sfila lo stampo lasciando essiccare le forme all’aperto. Nei giorni seguenti i mattoni vengono voltati più volte per garantire l’essiccatura di tutte le sei facce. I mesi ideali per la preparazione dei #ladiri# sono quelli più caldi: giugno, luglio e agosto. Il sole estivo garantisce un essiccamento ottimale del mattone crudo, eliminando il grave pericolo della sua fessurazione e quello dell'odore di muffa dovuto all'umidità residua. In seguito all’essiccatura naturale, i mattoni crudi vengono trasportati nei cantieri edili per essere utilizzati.
- RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
- RIM - Rilevamento/contestorilevamento nel contesto
- DRV - DATI DI RILEVAMENTO
- DRVL - RilevatoreSerra, Fiorenzo (regista)
- DRVD - Data del rilevamento1955/00/00
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - DenominazioneArtigiani
- DO - DOCUMENTAZIONE
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_Sardegna__IM_F0003
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAK - Nome file digitalePCI_Sardegna__IM_F0003.JPG
- FTAT - NoteFermo-immagine tratto da documento audiovisivo (vedi VDC)
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoPCI_Sardegna_IM_V0003
- VDCX - Generedocumentazione esistente
- VDCP - Tipo/formatofile digitale
- VDCA - Denominazione/titoloLavorazione mattoni terra cruda: riempimento degli stampi
- VDCS - SpecificheDurata: 25'' (estratto da 3'27'' a 4'08'')
- VDCR - AutoreSerra, Fiorenzo (regista)
- VDCD - Riferimento cronologico1955/00/00
- VDCW - Indirizzo web (URL)https://www.youtube.com/embed/wJqMHn5rppo?start=207&end=248
- VDCT - NoteIl documento è tratto da: Aspetti della Sardegna 2. Nei paesi dell’argilla; regia di Fiorenzo Serra; durata 6’45’’; colore; supporto originale: pellicola 35 mm; data di registrazione 1955. I dati presenti nei titoli di testa del video forniscono anche le seguenti informazioni: fotografia Fiorenzo Serra; testo parlato: Luca Pinna; commento musicale: Mario Tamanini; Organizzazione: Elio Serra; Regia: Fiorenzo Serra.
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneACHENZA 2008
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipolibro
- BIBM - Riferimento bibliografico completoAchenza Maddalena [et al.], Il manuale tematico della terra cruda, in I manuali del recupero dei centri storici della Sardegna, a cura di Maddalena Achenza, Ulrico Sanna, Roma 2008, pp. 47-49.