TSK - Tipo modulo

MODI

CDR - Codice Regione

08

CDM - Codice Modulo

ICCD_MODI_5105353408541

ESC - Ente schedatore

ICCD

ECP - Ente competente per tutela

ICCD

ACC - ALTRA IDENTIFICAZIONE

OGM - Modalità di individuazione

documentazioni audio-visive

AMB - Ambito di tutela MiBACT

etnoantropologico

AMA - Ambito di applicazione

entità immateriali

CTG - Categoria

feste-cerimonie

OGD - Definizione

Processione del Venerdì Santo

LCS - Stato

ITALIA

LCR - Regione

Emilia-Romagna

LCP - Provincia

RN

LCC - Comune

Montefiore Conca

LCL - Località

MONTEFIORE CONCA

DTR - Riferimento cronologico

XXI

CMR - Responsabile dei contenuti

Musmeci, Marco (tutor del progetto)

CMC - Responsabile ricerca e redazione

D'Avossa, Emanuela

CMA - Anno di redazione

2016

CMM - Motivo della redazione del MODI

Inventario patrimonio culturale immateriale/ ICCD: progetto PCI 500 giovani

ADP - Profilo di accesso

1

OSS - Note sui contenuti del modulo

Temi trattati nell'ambito del progetto PCI: Feste e riti del ciclo dell'anno

DES - Descrizione

In rigoroso silenzio, con in mano le fiaccole, inizia la processione con la discesa dal Monte Auro fino alla Chiesa dell'Ospedale. Al suono di uno strumento la #tarabaccola# entrano i figuranti, le #cappe nere#, le #cappe bianche#, un gruppo di fanciulli vestiti da angeli con i Misteri, ed il resto dei figuranti seguiti dalla popolazione. In prossimità della Chiesa dell'Ospedale la Banda cittadina accompagna i partecipanti alla processione suonando. Lanterne di carta e fiaccole illuminano le strade. Il Cireneo, scalzo, incappucciato in abito rosso, circondato dai soldati romani, trasporta sulle spalle la pesante croce fino ad entrare nella Chiesa dell'Ospedale, a seguire i chierichetti ed i rappresentanti del Clero. Le #cappe nere# trasportano il baldacchino processionale col simulacro del Cristo morto che verrà deposto in chiesa e baciato. Seguono la Banda ed i partecipanti alla processione.

NSC - Notizie storico critiche

La processione, che parte dal convento sul monte Auro e termina nella Chiesa dell’Ospedale dove viene deposta e baciata la statua del Cristo morto, ha antiche testimonianze. Già nel XVI secolo processioni con il Cristo morto venivano celebrate per preservare il paese dalle pestilenze che flagellavano le popolazioni. Nella giornata del Venerdì Santo, gli abitanti di Montefiore, vestendo gli abiti tradizionali, accompagnano il Cristo nel viaggio dal Golgota al Santo Sepolcro. Nel 1767 la Confraternita dell' Ospedale per rendere più decorosa questa S. Funzione fece lavorare da D. Romagnoli un cataletto sopra cui posare il Cristo Morto ed un corrispondente baldacchino, nonché diversi Simboli della Passione ed incominciando ad introdurvi fanciulli vestiti in foggia angelica con in mano a ciascuno di loro uno i detti simboli coi relativi motti. Anticamente partecipavano alla processione solo il Cireneo, i rappresentanti delle Congregazioni (della Buona Morte e del SS. Sacramento) gli angeli, i chierichetti ed il Clero. Di seguito sono stati introdotti i soldati romani e personaggi evangelici in costume come gli Apostoli, le Pie Donne, ecc. E' usanza che le cappe delle antiche confraternite montefioresi vengano passate di padre in figlio, di genereazione in generazioni. Oggi le figure che si possono riconoscere in questa processione sono: Colui che suona la tarabaccola, le #Cappe nere#, Giuda, il legionario con il tamburo, i littori, Ponzio Pilato, Barabba, Caifa, le #Cappe bianche#, i fanciulli in veste angelica, le #Cappe colorate#, l' aquilifer, i legionari, il Centurione, il Cireneo, le tre Maria, Giovanni, Pietro e Giacomo.

RIM - Rilevamento/contesto

rilevamento nel contesto

DRV - DATI DI RILEVAMENTO

CAO - OCCASIONE

RIC - RICORRENZA

ATI - ATTORE INDIVIDUALE

ATC - ATTORE COLLETTIVO

ATC - ATTORE COLLETTIVO

ATC - ATTORE COLLETTIVO

ATC - ATTORE COLLETTIVO

ATC - ATTORE COLLETTIVO

ATC - ATTORE COLLETTIVO

FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA

VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA

VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA