TSK - Tipo modulo

MODI

CDR - Codice Regione

08

CDM - Codice Modulo

ICCD_MODI_5523744267641

ESC - Ente schedatore

ICCD

ECP - Ente competente per tutela

ICCD

ACC - ALTRA IDENTIFICAZIONE

OGM - Modalità di individuazione

documentazioni audio-visive

AMB - Ambito di tutela MiBACT

etnoantropologico

AMA - Ambito di applicazione

entità immateriali

CTG - Categoria

festa-cerimonia

OGD - Definizione

Fiera del bestiame

LCS - Stato

ITALIA

LCR - Regione

Emilia-Romagna

LCP - Provincia

RN

LCC - Comune

Morciano di Romagna

LCL - Località

MORCIANO DI ROMAGNA

DTR - Riferimento cronologico

XX

CMR - Responsabile dei contenuti

Musmeci, Marco (tutor del progetto)

CMC - Responsabile ricerca e redazione

Pirraglia, Romina

CMA - Anno di redazione

2016

CMM - Motivo della redazione del MODI

Inventario patrimonio culturale immateriale/ ICCD: progetto PCI 500 giovani

ADP - Profilo di accesso

1

OSS - Note sui contenuti del modulo

Temi trattati nell'ambito del progetto PCI: Culture alimentari

DES - Descrizione

A Morciano durante la Fiera del bestiame numeroso è il pubblico che affolla lo spazio espositivo, nel quale sono esposti tori maremmani; vi sono poi capre e pecore trasportate in braccio da alcuni uomini e i recinti dei bovini, dei suini e degli equini.Viene i stipulato un contratto all'uso paesano, sancito da vigorose strette di mano.

NSC - Notizie storico critiche

L'odierna vocazione commerciale della cittadina di Morciano affonda le sue radici in una delle più grandi e antiche fiere stagionali della Romagna, quando i suoi mercati divennero il punto di riferimento per il mondo agricolo e artigianale del vasto territorio che comprende tutta la Valle del Conca. L'attuale Fiera di San Gregorio infatti nacque nel Medioevo come Fiera di merci e bestiame, che aveva luogo nei pressi del monastero cittadino di San Gregorio. La Fiera sin dalle sue origini era specializzata in bovini di razza romagnola e in cavalli; tra i prodotti più venduti figuravano i fichi secchi, acquistabili in cestini. La Fiera coincide con l’equinozio di primavera (21 marzo), da sempre importante momento di celebrazioni connesse con il risveglio e il rinnovo della vita nel mondo vegetale e più in generale con il culto della dea madre e della fertilità. Tra le tradizioni più singolari conservate dal patrimonio popolare, durante i giorni di festa si ritrova l’abitudine da parte degli osti e dei negozianti di appendere sulla porta della loro bottega una frasca che rimanda ad antichi simboli propiziatori e di buon augurio. Nel tempo la Fiera si è progressivamente sviluppata sino ad occupare l’intero abitato cittadino con numerosissimi stand gastronomici e bancarelle, esposizione di mezzi agricoli, vetrine di aziende artigianali locali, nonché luna-park con giostre e autoscontro per il divertimento dei più giovani.

RIM - Rilevamento/contesto

rilevamento nel contesto

DRV - DATI DI RILEVAMENTO

CAO - OCCASIONE

RIC - RICORRENZA

ATC - ATTORE COLLETTIVO

ATC - ATTORE COLLETTIVO

FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA

RMF - Riferimenti ad altre entità