- scheda
- CD - IDENTIFICAZIONE
- TSK - Tipo moduloMODI
- CDR - Codice Regione13
- CDM - Codice ModuloICCD_MODI_5713868573941
- ESC - Ente schedatoreICCD
- ECP - Ente competente per tutelaICCD
- OGM - Modalità di individuazionerilevamento sul campo
- OGM - Modalità di individuazionedati bibliografici
- OG - ENTITA'
- AMB - Ambito di tutela MiBACTetnoantropologico
- AMA - Ambito di applicazioneentità immateriali
- CTG - Categoriatecniche
- OGD - DefinizioneMerletto a fuselli dell'Aquila, punto antico aquilano, punto nuovo aquilano: tecnica di esecuzione di una merlettaia
- LC - LOCALIZZAZIONE
- LCS - StatoITALIA
- LCR - RegioneAbruzzo
- LCP - ProvinciaAQ
- LCC - ComuneL'Aquila
- LCV - Altri percorsi/specificheAbitazione privata
- DT - CRONOLOGIA
- DTR - Riferimento cronologicoXXI
- CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
- CMR - Responsabile dei contenutiOvidi Pazzaglia, Maria Vittoria (responsabile del progetto di candidatura UNESCO)
- CMR - Responsabile dei contenutiCottica, Claudia (coordinatrice scientifica inventario MODI)
- CMC - Responsabile ricerca e redazioneFattore, Rita
- CMA - Anno di redazione2017
- CMM - Motivo della redazione del MODIInventario patrimonio culturale immateriale Convenzione Unesco 2003/Rete del merletto italiano: merletto di L' Aquila
- ADP - Profilo di accesso1
- OSS - Note sui contenuti del moduloLa merlettaia documentata nel video sta lavorando per realizzare il petalo di una rosa e, contemporaneamente, il fondo, le foglie e altri elementi che compongono il disegno. Nel documento video il disegno, essendo molto antico, è stato eccezionalmente protetto da un foglio trasparente. Il lavoro a punto antico aquilano è molto lungo: per la realizzazione di un petalo di cm 1 per cm 1.5, documentato nel video, è stato necessario un tempo di lavorazione di circa minuti 20.
- DA - DATI ANALITICI
- DES - DescrizioneLa merlettaia prende alcuni fuselli ed esegue una lavorazione fatta con movimenti che assumono una caratteristica particolare, a "filo continuo", cioè non vi sono riattaccature. La foglia che sta lavorando è realizzata a punto tela, un punto dove la direzione dei fili somiglia ad una stoffa (il punto ha trama ed ordito). Contemporaneamente, a destra e sinistra del punto tela, la merlettaia passa un cordone, intramandolo tra i fili di una coppia di fuselli, per evidenziare il petalo; continua lavorando la rete di fondo a "rete aperta", punto tulle, che unisce tutti gli elementi del disegno. Per la rete di fondo "gira" e "incrocia" i fili che vengono fermati da uno spillo. La funzione degli spilli è quella di fermare gli "incroci" e anche quella di fermare e sostenere il lavoro che altrimenti "cadrebbe", cioè si deformerebbe a causa del peso dei fuselli. Utilizza nel complesso centinaia di fuselli e questi vengono maneggiati, man mano che procede il lavoro, come occorrono; quelli che momentaneamente non sta usando sono poggiati ai lati del lavoro, legati perché non si muovano quando sposta lateralmente il tombolo per esigenze di lavorazione. La merlettaia ripete le operazioni molte volte, lavora in silenzio, il suo lavoro è accompagnato dal " paesaggio sonoro" dato dal tictio dei fuselli maneggiati velocemente dalle sue mani. Ad un certo punto si interrompe e prende altri due fuselli, che si trovano ai piedi del piedistallo che sorregge il tombolo, unisce il capo finale dei due fili e la nuova coppia si aggiunge al gruppo che stava utilizzando per rendere più fitto il lavoro e riprende la lavorazione.
- NSC - Notizie storico criticheL’origine del merletto a tombolo aquilano si fa risalire al IV o V secolo, raggiunge una intensa fioritura nel XVI secolo con una sua impronta originale che assumerà il nome di “Punto antico aquilano”. L’ Aquila, per la sua posizione geografica, porta del regno di Napoli, stringe relazioni commerciali con le altre città dell’Italia e probabilmente, nel contatto con Venezia sviluppò anche l’arte del merletto tanto che, fin dal 1492, rivaleggiava con la stessa Venezia e con Genova. Lo testimonia il fatto che merletti aquilani del XVI secolo furono esposti a Roma, eseguiti dalle suore del monastero di S. Chiara Povera e così antichi che si fanno risalire ai tempi della Beata Antonia (1400-1492). Un rinomato merletto fu ordinato dalla corte di Francia e fu la stessa regina Maria Antonietta a donarlo a Pio VI, in occasione della sua salita al pontificato nel 1775 (la notizia è riportata negli atti dell’Accademia dei Velati dell’Aquila). Entrata nella tradizione quest’arte divenne famosa soprattutto per la qualità dell’esecuzione, per la leggerezza della rete che fa da sfondo al disegno; il pregio maggiore del merletto aquilano è che viene lavorato tutto di un pezzo con centinaia di fuselli ed è ottenuto con la combinazione di sette punti fondamentali che, attraverso girate e incroci, permettono di riprodurre: motivi decorativi, foglie, fiori, animali e figure stilizzate. D’importanza fondamentale è il filo: finissimo, di refe di lino, filato a mano resta inalterato, anche dopo secoli come si può osservare nei merletti antichi custoditi presso il museo dell’Aquila. E che il filo sia importante lo dimostra il fatto che, come troviamo nel libro delle Riformazioni del 1537, esso fu donato dal Comune, come cosa di raro valore, al Vicerè in visita all’Aquila. Nel 1812, all’esposizione di Napoli, riportò la medaglia d’argento. Nel 1818 e nel 1819 la medaglia d’oro. Poi il ciclo della storia con i suoi silenzi relega il merletto nelle mani di alcune popolane, quindi il ritorno della stessa storia nelle botteghe nate nel periodo post-unitario. Riconoscimenti nazionali ed internazionali: Saint Louis - Londra - Milano (1881), Roma (1887), New York … medaglie d’oro e d’argento. Nasce la Scuola d’arte e mestieri, diretta da Teofilo Patini, e nel 1878 abbiamo la prima scuola comunale in Italia di merletto a tombolo. Il merletto a fuselli aquilano si è tramandato, nel corso dei secoli, di generazione in generazione, spesso oralmente, grazie alle figure di “maestre” che hanno trasmesso parte del loro patrimonio culturale promuovendo il rispetto e la creatività umana verso un’arte presente, nel passato, nei conventi, negli orfanotrofi, nella borghesia, nel popolo. Oggi queste insegnanti trasmettono le loro esperienze e la loro tecnica di lavorazione del tombolo con passione attraverso mostre e manifestazioni e ponendo il merletto al servizio dell’abbigliamento e dell’oreficeria in modo da continuare l’antica arte ed infonderle nuova forza. Varie sono state le manifestazioni e le mostre, ultima in ordine di tempo quella tenutasi nel Maggio 2015 in occasione delle manifestazioni per il raduno nazionale degli alpini, mostra intitolata “Il filo continua”. Il punto antico aquilano ha una tecnica di esecuzione che rivela come esso sia una combinazione dei sette punti fondamentali e proprio questa combinazione rappresenta, nella storia del merletto, la fase nuova ed originale. Le torsioni, gli incroci, movimenti comuni a tutte le lavorazioni del tombolo, qui assumono caratteristiche diverse poiché l’esecuzione del merletto non presenta cuciture. Esso è lavorato a “tutte coppie”, a “filo continuo”, cioè non vi sono riattaccature né con l’uncinetto né con lo spillone, la direzione dei fili somiglia ad una stoffa, il punto tela ha trama ed ordito, disegno e fondo sono eseguiti contemporaneamente, il numero dei fuselli non è mai uguale, ma varia secondo la complessità del lavoro ed è sempre molto elevato. Ne è esempio famoso una coperta per la quale vengono usati 8000 fuselli, maneggiati contemporaneamente dalle abili mani di cinque maestre, il disegno di questo capolavoro è opera di Gaetano Tentarelli che, dopo una minuziosa ricerca di antichi merletti aquilani, con rara maestria disegna ben 500 motivi realizzati, ripetuti ai quattro angoli con un rosone centrale. Il punto nuovo appare verso la fine del XIX secolo ed è caratterizzato da un disegno quasi sempre geometrico per cui si usa elaborarlo sulla carta millimetrata che poi, sovrapposta sul cartoncino color arancio, verrà bucherellata per dare precisione al lavoro. È eseguito con tre delle sette combinazioni: il punto tela, il mezzo punto e il fondo o rete, per lo più si usa la rete dieppe. Anche questo punto viene lavorato senza riattaccature, rete, fondo, ornato procedono contemporaneamente. È più lineare e facile poiché le coppie di fuselli sono in numero fisso dall’inizio alla fine.
- RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
- RIM - Rilevamento/contestorilevamento nel contesto
- DRV - DATI DI RILEVAMENTO
- DRVL - RilevatoreSalvatori, Gabriella
- DRVD - Data del rilevamento2017/04/03
- DRVD - Data del rilevamento2017/04/04
- CAO - OCCASIONE
- CAOD - Denominazioneoccasione indeterminata
- CAOS - Notel’esecuzione del merletto è avvenuta di pomeriggio
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - Ruolomerlettaia
- ATID - NomeFattore, Rita
- DO - DOCUMENTAZIONE
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0001_1
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaTombolo antico aquilano_Panoramica del lavoro in esecuzione_ in evidenza disegno, fuselli e spilli
- FTAA - AutoreSalvatori, Gabriella
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0001_1.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0002_2
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaTombolo antico aquilano_Parte del lavoro già realizzato_il lavoro è al rovescio.
- FTAA - AutoreSalvatori, Gabriella
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0002_2.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0003_3
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaTombolo antico aquilano_visione del disegno_nella parte alta si può vedere parte del fiore che si sta lavorando, si distingue un petalo già lavorato a punto tela
- FTAA - AutoreSalvatori, Gabriella
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0003_3.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0004_4
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaTombolo antico aquilano_visione del lavoro già eseguito
- FTAA - AutoreSalvatori, Gabriella
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0004_4.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0005_5
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaTombolo antico aquilano_lavorazione di un petalo_passaggio di cordone per evidenziare il punto tela e il disegno
- FTAA - AutoreSalvatori, Gabriella
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0005_5.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0006_6
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaTombolo antico aquilano_incrocio di fili_una nuova coppia “entra”nella lavorazione del punto tela per rendere più fitto il lavoro
- FTAA - AutoreSalvatori, Gabriella
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0006_6.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0007_7
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaTombolo antico aquilano_si mette lo spillo per fermare il punto appena eseguito
- FTAA - AutoreSalvatori, Gabriella
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0007_7.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0008_8
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaTombolo antico aquilano_si lavora la rete di fondo in contemporanea del fiore
- FTAA - AutoreSalvatori, Gabriella
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0008_8.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0009_9
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaTombolo antico aquilano_in evidenza due cordoni intramezzati tra i fili di una coppia di fuselli per formare lo stelo
- FTAA - AutoreSalvatori, Gabriella
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0009_9.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F00010_10
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaTombolo antico aquilano_si gestiscono le coppie per omogenità al lavoro
- FTAA - AutoreSalvatori, Gabriella
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0010_10.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F00011_11
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaTombolo antico aquilano_torsione e incroci delle coppie
- FTAA - AutoreSalvatori, Gabriella
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0011_11.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F00012_12
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaTombolo antico aquilano_altro passaggio di cordone
- FTAA - AutoreSalvatori, Gabriella
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0012_12.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MIT_F00013_13
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaTombolo antico aquilano_lavorazione del punto tela
- FTAA - AutoreSalvatori, Gabriella
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0013_13.jpg
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoPCI_MEIT_V0001
- VDCX - Generedocumentazione esistente
- VDCP - Tipo/formatofile digitale MPG
- VDCA - Denominazione/titoloTombolo antico aquilano - un filo crea
- VDCR - AutoreSalvatori, Gabriella
- VDCD - Riferimento cronologico2017/04/04
- VDCE - Ente proprietarioFattori, Rita
- VDCW - Indirizzo web (URL)https://youtu.be/FU8MrSRm3PI
- VDCT - NoteCaricato il 27/04/2017. Durata 18:28
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneFATTORE 2008
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomonografia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoFattore Rita, Il tombolo Aquilano, Bologna 2008
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneD'ANGELO 1906
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipolibro
- BIBM - Riferimento bibliografico completoD'Angelo, Un antico inventario nuzuale, L'Aquila 1906
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneD'ANGELO 1905
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipolibro
- BIBM - Riferimento bibliografico completoD'Angelo, La leggenda abruzzese e la scuola femminile di arti, L'Aquila 1905
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipocatalogo
- BIBM - Riferimento bibliografico completoVeli da sogno:merletti antichi e moderni nelle collezioni private Museo Nazionale d’Abruzzo, 2007
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipocatalogo
- BIBM - Riferimento bibliografico completoVeli da sogno:”Gioielli di filo”, 2008