• scheda
    • CD - IDENTIFICAZIONE
      • TSK - Tipo modulo
        MODI
      • CDR - Codice Regione
        10
      • CDM - Codice Modulo
        ICCD_MODI_5790778005941
      • ESC - Ente schedatore
        ICCD
      • ECP - Ente competente per tutela
        ICCD
      • OGM - Modalità di individuazione
        rilevamento sul campo
      • OGM - Modalità di individuazione
        dati bibliografici
    • OG - ENTITA'
      • AMB - Ambito di tutela MiBACT
        etnoantropologico
      • AMA - Ambito di applicazione
        entità immateriali
      • CTG - Categoria
        tecniche
      • OGD - Definizione
        Merletto di Orvieto: tecnica di esecuzione di due merlettaie con tecnica d’Irlanda ad uncinetto
    • LC - LOCALIZZAZIONE
      • LCS - Stato
        ITALIA
      • LCR - Regione
        Umbria
      • LCP - Provincia
        TR
      • LCC - Comune
        Orvieto
    • DT - CRONOLOGIA
      • DTR - Riferimento cronologico
        XXI
    • CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
      • CMR - Responsabile dei contenuti
        Ovidi Pazzaglia, Maria Vittoria (responsabile del progetto di candidatura UNESCO)
      • CMR - Responsabile dei contenuti
        Cottica, Claudia (coordinatrice scientifica inventario MODI)
      • CMC - Responsabile ricerca e redazione
        Caccavello, Danca (dipendente Comune di Orvieto)
      • CMC - Responsabile ricerca e redazione
        Fagiolo, M. Patrizia (dipendente Comune di Orvieto)
      • CMA - Anno di redazione
        2017
      • CMM - Motivo della redazione del MODI
        Inventario patrimonio culturale immateriale Convenzione Unesco 2003/ Rete del merletto italiano: merletto di Orvieto
      • ADP - Profilo di accesso
        1
    • DA - DATI ANALITICI
      • DES - Descrizione
        La prima merlettaia inizia sulla base di un disegno che vuole realizzare eseguito su tela “mussola a trama fitta”. Sta realizzando le parti principali del disegno, chiamate “ornato” (foglie e ghiande), utilizzando un piccolissimo uncinetto con due fili di diverso spessore. La seconda merlettaia imbastisce l’ornato sul disegno e applica la “puntina” con i “pippiolini” al centro e al bordo del disegno. Nel frattempo l’altra merlettaia sta eseguendo i “tondini”. La seconda merlettaia li inserisce nella parte centrale, unisce i vari pezzi dell’ornato e la puntina con una rete fatta a punto “catenella” eseguita con punti irregolari, scioglie dell’amido in una bacinella con l’acqua, poi toglie l’imbastitura e stacca del tutto il manufatto dal canovaccio. Immerge l’intero merletto nella bacinella con l’amido, lo strizza e lo pone all’interno di un asciugamano per far assorbire l’acqua residua. Ora procede alla stiratura ponendo il merletto sopra un panno spesso e morbido (indispensabile per il particolare tipo di stiratura), stira tutto il merletto dal retro, senza asciugarlo del tutto, quindi realizza il rilievo di parti dell’ornato utilizzando dei ferri a punta tonda, precedentemente scaldati, e fa pressione (sempre dal retro) sui particolari del disegno che vuole evidenziare. Nel loro ambiente di lavoro, alcuni pezzi finiti (centri piccoli e grandi), altri in lavorazione (scarpette da neonato e pezzi di ornato) e gli strumenti utilizzati: ferro da stiro, uncinetti misure dal 0,40 al 0,60, amido, punteruoli per il rilievo, filati (dmc, cucirini e presencia dimensioni 80/100, cordoncino misure 5/8).
      • NRL - Notizie raccolte sul luogo
        Ad Orvieto, i merletti d’Irlanda rimandano a qualcosa che è presente ancora nella memoria degli anziani, a quell’Ars Wetana che, nata per volontà nobili, aveva come scopo quello di offrire un’opportunità di guadagno modesto e decoroso alle donne del popolo. Il filantropismo positivistico incentivava la produzione e si occupava della commercializzazione. Attualmente, l’utilizzo anche di nuovi materiali, come pelli, maglie e tessuti particolari ha fatto entrare quest’arte artigiana a pieno titolo nel mondo della moda e dell’arredo, proponendo intarsi su scarpe, abiti da sposa, paralumi, etc…rivolti ad una clientela che sa apprezzare il valore inestimabile dei pezzi fatti a mano, rendendo viva l’arte del sapere artigiano e continuando a rappresentare una fonte economica. Per trasmettere alle nuove generazioni questo patrimonio di saperi si organizzano corsi di formazione per apprendere la tecnica e i segreti custoditi e tramandati nel tempo. Anche le scuole superiori fanno progetti di valorizzazione per far interessare i ragazzi a questa antica arte. Attualmente è in corso un progetto di studio più vasto, a cura della locale sezione del Lions, per la catalogazione antologica di tutte le opere esistenti, per passare alla successiva fase di “sviluppo” del Merletto Orvietano. (Studio effettuato dal Gruppo di ricerca dell’Istituto Statale d’Arte Di Orvieto)
      • NSC - Notizie storico critiche
        Tra la fine del sec. XIX e i primi decenni del XX, in generale, si assiste ad un rinnovato interesse per l’arte del merletto che si realizza nella fondazione di scuole e di laboratori come quelle di Burano e Bologna. Nella realtà umbra - area del Trasimeno – si introduce all’inizio del 900 la tecnica del pizzo d’Irlanda che, ad Orvieto, raggiunge risultati estetici, organizzativi e qualitativi di rilievo fin dagli anni’30. L’idea dell’Arte del Merletto di Orvieto già detto “Trina d’Irlanda” fu lanciata dai Conti Faina che misero a disposizione un fondo per individuare un lavoro semplice, ma pregevole, che le donne potessero svolgere a domicilio così da avere un reddito personale e realizzare il proprio corredo. Probabilmente il lavoro della Trina d’Irlanda fu scelto per ragioni pratiche e organizzative, proprio perché più divisibile nelle varie fasi di lavorazione tra molte esecutrici (esecutrici dell’ornato, dei tondini, del fondo e della stiratura. Le varie parti venivano poi riunite secondo un disegno già ideato. In ogni caso bisogna rilevare che in una situazione economica depressa come quella dell’area orvietana, queste donne danno prova di spirito di iniziativa e compiono un atto di emancipazione cercando di guadagnarsi un piccolo margine economico nell’ambito di un sistema familiare nel quale la eventuale dote veniva incamerata e gestita dal suocero o dal marito. La costituzione nel 1907 dell’Ars Wetana, per iniziativa di nobili cittadini orvietani, permise alla lavorazione dei merletti di evolversi, da “passatempo casalingo”, in una vera attività redditizia organizzata a cui si dedicarono numerose giovani merlettaie di Orvieto, con una produzione che include diversi livelli, dall’artigianato domestico alla creazione artistica. Infatti, l’opera ingegnosa e creativa di alcune signore trasforma la semplice tecnica del merletto d’Irlanda, caratterizzato da elementi ripetitivi come fiori, foglie, stelle, in un vero e originale racconto attraverso la creazione di un disegno base da realizzare poi con il merletto. Tale azione innovativa viene espressa - in una rappresentazione reale di “spazio-tempo”- con la figurazione di opere quotidiane: la vendemmia, le fasi lunari, le attività giornaliere del contadino, l’uomo, gli animali, che, insieme agli altri elementi decorativi, ispirati ai bassorilievi e agli affreschi del Duomo (come la foglia d’acanto, i tralci d’uva ecc) e alle altre opere d’arte di Orvieto, fanno sì che il merletto d’Irlanda , con queste peculiari interpretazioni, si trasformi in “Merletto di Orvieto” (Dati raccolti dal Gruppo di ricerca dell’Istituto Statale d’Arte Di Orvieto per la realizzazione del catalogo della mostra L’Arte del Merletto in Orvieto – 1994 e dagli addetti al Servizio Turistico dell’Orvietano).
    • RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
      • RIM - Rilevamento/contesto
        rilevamento nel contesto
      • DRV - DATI DI RILEVAMENTO
        • DRVL - Rilevatore
          NR
        • DRVD - Data del rilevamento
          2017/05/08
      • CAO - OCCASIONE
        • CAOD - Denominazione
          esecuzione su richiesta
        • CAOS - Note
          l'esecuzione è avvenuta di mattina
      • ATI - ATTORE INDIVIDUALE
        • ATIR - Ruolo
          merlettaia
        • ATID - Nome
          Lovisa, Lorenza
      • ATI - ATTORE INDIVIDUALE
        • ATIR - Ruolo
          merlettaia
        • ATID - Nome
          Moretti, Tiziana
    • DO - DOCUMENTAZIONE
      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_MEIT_F0221_1
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAP - Tipo
          fotografia digitale (file)
        • FTAF - Formato
          jpg
        • FTAM - Titolo/didascalia
          Merletto di Orvieto: mani al lavoro
        • FTAA - Autore
          Roncella, Massimo
        • FTAD - Riferimento cronologico
          2017/00/00
        • FTAE - Ente proprietario
          Comune di Orvieto – Servizio Turistico Associato
        • FTAK - Nome file digitale
          PCI_MEIT_F0221_1.jpg
      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_MEIT_F0222_2_1
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAP - Tipo
          fotografia digitale (file)
        • FTAF - Formato
          jpg
        • FTAM - Titolo/didascalia
          Merletto di Orvieto: racconto della vendemmia
        • FTAA - Autore
          Zappitello, Vandino
        • FTAD - Riferimento cronologico
          2016/00/00
        • FTAE - Ente proprietario
          Lions Club – Orvieto
        • FTAK - Nome file digitale
          PCI_MEIT_F0222_2_1.jpg
      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_MEIT_F0223_3_2
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAP - Tipo
          fotografia digitale (file)
        • FTAF - Formato
          jpg
        • FTAM - Titolo/didascalia
          Merletto di Orvieto: Rosone del Duomo di Orvieto
        • FTAA - Autore
          Zappitello, Vandino
        • FTAD - Riferimento cronologico
          2016/00/00
        • FTAE - Ente proprietario
          Lions Club – Orvieto
        • FTAK - Nome file digitale
          PCI_MEIT_F0223_3_2.jpg
      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_MEIT_F0224_4_4
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAP - Tipo
          fotografia digitale (file)
        • FTAF - Formato
          jpg
        • FTAM - Titolo/didascalia
          Merletto di Orvieto: Esempio di creazione attuale - Vestito da sposa
        • FTAA - Autore
          Zappitello, Vandino
        • FTAD - Riferimento cronologico
          2016/00/00
        • FTAE - Ente proprietario
          Lions Club – Orvieto
        • FTAK - Nome file digitale
          PCI_MEIT_F0224_4_4.jpg
      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_MEIT_F0225_5
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAP - Tipo
          fotografia digitale (file)
        • FTAF - Formato
          jpg
        • FTAM - Titolo/didascalia
          Merletto di Orvieto: Esempio di creazione attuale _Borse con intarsi
        • FTAK - Nome file digitale
          PCI_MEIT_F0225_5.jpg
        • FTAW - Indirizzo web (URL)
          www.inorvieto.it
      • VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
        • VDCN - Codice identificativo
          PCI_MEIT_V 0111
        • VDCX - Genere
          documentazione esistente
        • VDCP - Tipo/formato
          file digitale MP4
        • VDCA - Denominazione/titolo
          Merletto Orvieto
        • VDCR - Autore
          Servizio informatico Comune di Orvieto
        • VDCD - Riferimento cronologico
          2017/05/08
        • VDCE - Ente proprietario
          Comune di Orvieto
        • VDCW - Indirizzo web (URL)
          https://youtu.be/gqt5aBP3MSs
        • VDCT - Note
          Caricato su You Tube il 16 maggio 2017 con la dicitura: Merletto di Orvieto – fasi della tecnica di lavorazione del meraviglioso merletto della città di Orvieto. Durata del video 5:44.
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