- scheda
- CD - IDENTIFICAZIONE
- TSK - Tipo moduloMODI
- CDR - Codice Regione13
- CDM - Codice ModuloICCD_MODI_6528191670151
- ESC - Ente schedatoreICCD
- ECP - Ente competente per tutelaICCD
- ACC - ALTRA IDENTIFICAZIONE
- ACCE - Ente/soggetto responsabileComune di Cocullo
- ACCC - Codice identificativoICCD_MODI_6528191670151
- ACCP - Progetto di riferimentoInventario del patrimonio culturale immateriale Convenzione Unesco 2003 per la candidatura dell’elemento “Conoscenze, saperi e pratiche legate al culto di San Domenico Abate e rito dei serpari di Cocullo”
- ACCS - NoteIl progetto di inventariazione è stato condotto per conto del Comune di Cocullo in collaborazione con SIMBDEA (Società italiana per la museografia e i beni demoetnoantropologici), con la Proloco di Cocullo e con l’Associazione culturale “Alfonso M. Di Nola” di Cocullo.
- OGM - Modalità di individuazionerilevamento sul campo
- OG - ENTITA'
- AMB - Ambito di tutela MiBACTetnoantropologico
- AMA - Ambito di applicazioneentità immateriali
- CTG - CategoriaFesta - cerimonia
- OGD - DefinizioneFesta di San Domenico Abate e rito dei serpari: comportamenti dei #serpari# durante la festa
- LC - LOCALIZZAZIONE
- LCS - StatoITALIA
- LCR - RegioneAbruzzo
- LCP - ProvinciaAQ
- LCC - ComuneCocullo
- LCL - LocalitàCOCULLO
- LCN - NoteCocullo è paese della Valle Peligna ma storicamente legato alla Marsica in quanto feudo dei conti Piccolomini di Celano (Marsica); di questo carattere frontaliero permane traccia nell’appartenenza religiosa alla Diocesi di Valva-Sulmona e nell’appartenenza giurisdizionale alla Prefettura di Avezzano (Marsica).
- ACB - ACCESSIBILITA'
- ACBA - Accessibilitàsi
- DT - CRONOLOGIA
- DTP - Riferimento alla parteXXI
- DTR - Riferimento cronologicoXXI
- CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
- CMR - Responsabile dei contenutiRanalli, Omerita
- CMC - Responsabile ricerca e redazioneRanalli, Omerita
- CMA - Anno di redazione2016
- CMM - Motivo della redazione del MODIInventario patrimonio culturale immateriale Convenzione Unesco 2003/ Festa di San Domenico Abate e rito dei serpari
- ADP - Profilo di accesso1
- OSS - Note sui contenuti del modulol progetto di candidatura, realizzato dal gruppo di lavoro descritto nei campi CMR e CMC, è stato svolto per conto del Comune di Cocullo (AQ) in collaborazione con associazioni locali (Associazione Culturale “Alfonso Di Nola”, Pro Loco di Cocullo) e col patrocinio di SIMBDEA (Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici) negli anni 2014, 2015, 2016. La ricerca sul campo è stata condotta in équipe da Valentina Lapiccirella Zingari (coordinatrice progetto), Omerita Ranalli, Enrico Grammaroli. L’équipe di ricerca ha realizzato, in particolar modo nel 2015, un lavoro di inventariazione partecipativa assieme alla comunità di pratica (in questo caso, un gruppo dei serpari e di devoti a San Domenico): gli elementi della descrizione tengono conto di questo lavoro di inventariazione partecipativa. Il titolo dell'inventario, "Festa di San Domenico Abate e rito dei serpari", non coincide con quello dell'elemento di cui si propone la candidatura, "Conoscenze, saperi e pratiche legate al culto di San Domenico Abate e rito dei serpari di Cocullo" per scelta delle comunità di pratica, impegnata in un percorso di rete con altri comuni della devozione. La rete delle devozione a San Domenico riunisce 13 comuni e costituisce la colonna portante del piano di salvaguardia urgente. L'elemento ha un forte potenziale di condivisione per una futura candidatura di rete, esito possibile del piano di salvaguardia proposto. Anche il percorso documentazione audiovisiva è stato guidato dalla comunità dei portatori di pratica. La documentazione fotografica, audiovisiva, sonora allegata è depositata e catalogata presso l’Archivio Sonoro “Franco Coggiola” del Circolo Gianni Bosio di Roma, presso la Casa della Memoria e della Storia del Comune di Roma (via San Francesco di Sales n. 5, 00185 Roma). Il codice identificativo di ciascun documento allegato ripete la numerazione del catalogo dell’Archivio Sonoro “Franco Coggiola”, fondo Cocullo. Copia del materiale è stata depositata nel 2016 presso il Centro Studi del Comune di Cocullo, gestito dall’Associazione “Alfonso Di Nola”.
- DA - DATI ANALITICI
- DES - DescrizioneLa mattina della festa i #serpari# riempiono la piazza del paese e le strade del centro abitato, e si lasciano fotografare (dai visitatori, dai curiosi, dai fedeli, dai turisti arrivati a Cocullo) e intervistare (dalle testate giornalistiche di tutto il mondo) mentre, con i “loro” rettili, sono oggetto di curiosità e di ammirazione per la folla dei presenti. Dalle prime ore della giornata, e fino all’inizio della celebrazione solenne, i #serpari# mostrano i serpenti raccolti, lasciandoli toccare ai turisti e lasciando che i turisti si facciano fotografare con i serpenti: per far questo, i meno coraggiosi si lasciano ritrarre accanto ai #serpari#, che poi cingono il collo dei presenti con le serpi, mentre i più intraprendenti compiono questo gesto in autonomia.
- NRL - Notizie raccolte sul luogoNegli ultimi anni la partecipazione popolare alla festa è stata stimata attorno alle 20.000 unità: questa enorme folla raggiunge il paese proprio per partecipare al rito collettivo della festa di San Domenico, che nell’immaginario collettivo è la #festa dei serpari#. Passata la mattina di festa turisti e pellegrini lasciano il paese; in questo modo saranno solo i cocullesi (sia i residenti in paese, sia coloro che tornano dalle località della diaspora e restano in paese per alcuni giorni) a partecipare a un momento assai significativo del rapporto tra i #serpari# e la piazza: la premiazione dei #serpari#. La premiazione si svolge nel pomeriggio del giorno della festa, prima del tramonto. Sul palco, che è stato allestito in piazza per la banda e per i concerti serali, salgono i #serpari#, chiamati dal Comitato feste. Con loro sono presenti gli erpetologi responsabili del progetto di salvaguardia della specie. I #serpari#, uno alla volta, sono chiamati a ricevere il loro premio: hanno con sé i serpenti raccolti, e li mostrano ai presenti, ricevendone applausi e commenti. In realtà non si tratta di una vera competizione, ogni #serparo# riceve infatti un premio, a prescindere dal numero di rettili catturati; è però da rilevare come alcuni #serpari# vivano la premiazione con maggior orgoglio, dato il grande numero di rettili catturati e condotti sul palco. È, questo, l’ultimo momento della festa conclusa la premiazione i rettili vengono riposti nelle sacche e ricondotti a casa; il giorno dopo saranno, infatti, liberati nel luogo in cui erano stati catturati, tornando alla loro vita e alle loro abitudini.
- NSC - Notizie storico criticheRispetto alla figura del #serparo# descritta dalla bibliografia si registra oggi, a differenza che in passato, l’acquisizione della piena consapevolezza dell’importanza del serpente nell’equilibrio dell’ecosistema. Questa consapevolezza viene favorita da uno specifico “Progetto di salvaguardia della specie”, attivato dal Comune di Cocullo nel 2007, grazie al quale i rettili sono monitorati da un’équipe internazionale di erpetologi, in collaborazione con il veterinario responsabile della ASL locale, e ricollocati, dopo la festa, nel luogo in cui erano stati catturati. Ad ogni serpente catturato viene applicato un microchip che permette di controllare negli anni lo stato di salute della specie nel territorio. In passato, invece, sono attestati sia l’uso dell’uccisione delle serpi dopo la festa (per cui si veda Giancristofaro 2016), sia l’uso di vendere i serpenti subito dopo la festa (per cui si veda DI NOLA 1976, pp. 38-39). Dal confronto con la bibliografia di riferimento, realizzata per lo più partire dagli anni Settanta del Novecento, si registra inoltre un’evoluzione della figura sociale del #serparo#, oggi non più esclusivamente dedito alle professioni dell’agricoltura e della pastorizia, mentre si mantiene pressoché inalterato il legame tra la cattura delle serpi e la devozione al santo. Si vedano, per un inquadramento generale della figura del #serparo# e della devozione a San Domenico Abate, i seguenti lavori: FERRI 2008, DI NOLA 1976, PROFETA 1998, DI NOLA 1982.
- RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
- RIM - Rilevamento/contestorilevamento nel contesto
- DRV - DATI DI RILEVAMENTO
- DRVL - RilevatoreRanalli, Omerita
- DRVL - RilevatoreGrammaroli, Enrico
- DRVL - RilevatoreLapiccirella Zingari, Valentina
- DRVD - Data del rilevamento2015/05/01
- CAO - OCCASIONE
- CAOD - DenominazioneFesta di San Domenico Abate
- CAOS - NoteLa processione di San Domenico si svolge da alcuni anni il primo maggio, ma la data della festa è stata più volte modificata a seconda delle esigenze dei tempi. Nel corso del Novecento è attestata al primo giovedì di maggio.
- RIC - RICORRENZA
- RICP - Periodicitàannuale
- RICI - Data inizio2015/05/01
- RICF - Data fine2015/05/01
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - DenominazioneComunità dei #serpari# di San Domenico
- ATCA - NoteLa comunità dei #serpari# di San Domenico è composta da 43 #serpari# (40 uomini, 3 donne) di età compresa tra i 16 e i 76 anni; di questi, più della metà esercita solo occasionalmente il ruolo di #serparo#, o non esercita più per età, ragion per cui i #serpari# attivi sono stimati a un numero di poco superiore a venti.
- DO - DOCUMENTAZIONE
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoCDCICHWG-Img-5934_Risio
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaIl #Serparo# Daniele Risio con i cervoni e un gruppo di turisti
- FTAA - AutoreGrammaroli, Enrico
- FTAD - Riferimento cronologico2015/05/01
- FTAK - Nome file digitaleCDCICHWG-Img-5934_Risio.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoCDCICHWG-Img-5969_Ogniben
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaIl #Serparo# Marco Ognibene con i cervoni in piazza durante la festa
- FTAA - AutoreGrammaroli, Enrico
- FTAD - Riferimento cronologico2015/05/01
- FTAK - Nome file digitaleCDCICHWG-Img-5969_Ognibene.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoCDCICHWG-Img-5972_turisti
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascalia#Serpari# e turisti in piazza con i cervoni
- FTAA - AutoreGrammaroli, Enrico
- FTAD - Riferimento cronologico2015/05/01
- FTAK - Nome file digitaleCDCICHWG-Img-5972_turisti.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoCDCICHWG-Img-5934_Zinat
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaIl #serparo# Antonio Zinatelli si dirige verso la chiesa facendosi spazio tra la folla
- FTAA - AutoreMonasterio, Roberto
- FTAD - Riferimento cronologico2014/05/01
- FTAK - Nome file digitaleCDCICHWG-Img-5934_Zinat.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoCDCICHWG-Img-5918_giovani
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaGiovani #serpari# in piazza la mattina della festa
- FTAA - AutoreRanalli, Omerita
- FTAD - Riferimento cronologico2014/05/01
- FTAK - Nome file digitaleCDCICHWG-Img-5918_giovani.jpg
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneGIANCRISTOFARO 2016
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipocontributo in miscellanea
- BIBM - Riferimento bibliografico completoGiancristofaro Emiliano, Michetti e le serpi di Cocullo, in Scritti randagi, Quaderni di Rivista Abruzzese, 103, 2016, pp. 153-160
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneGIANCRISTOFARO 2007
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomonografia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoGiancristofaro Lia (a cura di), Il rituale di San Domenico a Cocullo, Lanciano 2007
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazionePROFETA 1998
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomonografia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoProfeta Giuseppe, Il serpente sull’altare. Ecologia e demopsicologia di un culto, L’Aquila 1998
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneDI NOLA 1986
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipocontributo in periodico
- BIBM - Riferimento bibliografico completoDi Nola Alfonso, La festa di Cocullo tra mutazione e sacralità, in Rivista Abruzzese XXXIX, n. 2 (1986), pp. 182-190
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneDI NOLA 1976
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomonografia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoDi Nola Alfonso, Gli aspetti magico-religiosi di una cultura subalterna italiana, Torino 1976