• scheda
    • CD - IDENTIFICAZIONE
      • TSK - Tipo modulo
        MODI
      • CDR - Codice Regione
        06
      • CDM - Codice Modulo
        ICCD_MODI_6950417576541
      • ESC - Ente schedatore
        ICCD
      • ECP - Ente competente per tutela
        ICCD
      • ACC - ALTRA IDENTIFICAZIONE
        • ACCE - Ente/soggetto responsabile
          IPAC-Istituto Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia e Polo Museale del Friuli Venezia Giulia
        • ACCC - Codice identificativo
          ICCD_MODI_6950417576541
      • OGM - Modalità di individuazione
        documentazioni audio-visive
    • OG - ENTITA'
      • AMB - Ambito di tutela MiBACT
        etnoantropologico
      • AMA - Ambito di applicazione
        entità immateriali
      • CTG - Categoria
        tecniche
      • OGD - Definizione
        Preparazione di #fave triestine#
      • OGN - Denominazione
        Fave dei morti
    • LC - LOCALIZZAZIONE
      • LCS - Stato
        ITALIA
      • LCR - Regione
        Friuli-Venezia Giulia
      • LCP - Provincia
        TS
      • LCC - Comune
        Trieste
    • DT - CRONOLOGIA
      • DTR - Riferimento cronologico
        XXI
    • CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
      • CMR - Responsabile dei contenuti
        Ferrara, Giuliana (IPAC-Istituto Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia)
      • CMC - Responsabile ricerca e redazione
        Calosi, Massimo
      • CMA - Anno di redazione
        2016
      • CMM - Motivo della redazione del MODI
        Inventario patrimonio culturale immateriale/ ICCD: progetto PCI 500 giovani
      • ADP - Profilo di accesso
        1
      • OSS - Note sui contenuti del modulo
        Tema trattato nell'ambito del progetto PCI: Culture alimentari. La colonna sonora del documento audiovisivo in cui è rappresentata l'entità in esame appare del tutto estranea alle immagini. Nonostante la presenza di musiche non pertinenti, i contenuti visivi offrono particolare interesse.
    • DA - DATI ANALITICI
      • DES - Descrizione
        Su un tagliere di legno cosparso di farina cinque filoncini di pasta precedentemente lavorata vengono uniti e tenuti fermi dalla mano sinistra del pasticciere che, con la destra, impugna un coltello a lama lunga e taglia le #favette#. A destra della postazione di lavoro sono presenti farina e un setaccio in legno per pulire i singoli gnocchetti prima di infornarli. Il pasticciere usa il coltello a lama lunga anche per raggruppare le #fave# già tagliate e lasciare pulito il tagliere. Le #fave# vengono disposte manualmente a file regolari su una teglia in metallo coperta da carta forno. Le teglie completate vengono inserite in un forno a più ripiani e spinte all'interno mediante una pala in metallo. Conclusa la cottura i vassoi con i dolci vengono prelevati con le mani dal forno con l’ausilio di uno canovaccio e appoggiati su una grata in metallo affinché si possano raffreddare. Alla fine le #fave# vengono raccolte (a prescindere dalla colorazione) in un contenitore rettangolare in legno e sono pronte per il confezionamento e la vendita.
      • NSC - Notizie storico critiche
        Le #fave# o #favette triestine# o #favette# sono dolci tradizionali tipici delle province di Trieste e Gorizia; la loro origine potrebbe risalire all'epoca in cui questi territori facevano parte dell’Impero Asburgico. Questi dolci sono chiamati anche #fave dei morti# poiché la produzione si concentra nel periodo che va da settembre a novembre ed il consumo avviene in concomitanza con la ricorrenza dei defunti. Le #fave# sono piccole palline colorate bianco-crema, rosa pastello e marrone; le tonalità rappresenterebbero i diversi momenti della vita ossia la nascita (bianco), la vita (rosa) e la morte (marrone). L'impasto delle #favette# è a base di mandorle bianche pelate e macinate unite allo zucchero, uova, miele, farina di riso e alcol (di preferenza maraschino). Il composto così ottenuto viene diviso in tre parti uguali alle quali si aggiungono cedro o rosolio per le #fave# bianche, estratto di rosa o sherry per quelle rosa, cacao e rum per le marroni. Le palline ottenute vengono cucinate al forno ed infine tostate a bassa temperatura.
    • RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
      • RIM - Rilevamento/contesto
        rilevamento nel contesto
      • DRV - DATI DI RILEVAMENTO
        • DRVD - Data del rilevamento
          2011/00/00
      • CAO - OCCASIONE
        • CAOD - Denominazione
          commemorazione dei morti (2 novembre)
    • DO - DOCUMENTAZIONE
      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_Friuli VG_MC_F0003
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAK - Nome file digitale
          PCI_Friuli VG_MC_F0010.jpg
        • FTAT - Note
          Fermo-immagine tratto da documento video-cinematografico (vedi VDC).
      • VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
        • VDCN - Codice identificativo
          PCI_Friuli VG_MC_V0003
        • VDCX - Genere
          documentazione esistente
        • VDCP - Tipo/formato
          file digitale
        • VDCA - Denominazione/titolo
          Preparazione di #fave triestine#
        • VDCS - Specifiche
          Durata: 2'41" (estratto da 0'41" a 3'22)
        • VDCD - Riferimento cronologico
          2010/09/18
        • VDCW - Indirizzo web (URL)
          https://www.youtube.com/embed/deXieNhAcLc?start=41&end=202
        • VDCT - Note
          Titolo originale del video: "Fave triestine - antica ricetta della pasticceria Pirona - A Trieste since 1900", della durata complessiva di 3'27". Url integrale del video: https://www.youtube.com/watch?v=deXieNhAcLc.
      • BIB - BIBLIOGRAFIA
        • BIBR - Abbreviazione
          FABRICIO 2004
        • BIBX - Genere
          bibliografia di confronto
        • BIBF - Tipo
          monografia
        • BIBM - Riferimento bibliografico completo
          Fabricio Tiziana, La cucina della tradizione triestina, Gorizia 2004.
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