- scheda
- CD - IDENTIFICAZIONE
- TSK - Tipo moduloMODI
- CDR - Codice Regione19
- CDM - Codice ModuloICCD_MODI_7174128959741
- ESC - Ente schedatoreICCD
- ECP - Ente competente per tutelaICCD
- ACC - ALTRA IDENTIFICAZIONE
- ACCE - Ente/soggetto responsabileEuropassione per l'Italia
- ACCC - Codice identificativoICCD_MODI_7174128959741
- OGM - Modalità di individuazionedocumentazioni audio-visive
- OGM - Modalità di individuazionedati bibliografici
- OGM - Modalità di individuazionedati di archivio
- OGM - Modalità di individuazionefonti orali
- OGM - Modalità di individuazionerilevamento sul campo
- OG - ENTITA'
- AMB - Ambito di tutela MiBACTetnoantropologico
- AMA - Ambito di applicazioneentità immateriali
- CTG - Categoriafesta-cerimonia, rappresentazione-spettacolo
- OGD - DefinizioneSacra Rappresentazione del Martedì Santo di Caltanissetta
- OGN - DenominazioneA’ Scinnenza
- LC - LOCALIZZAZIONE
- LCS - StatoITALIA
- LCR - RegioneSicilia
- LCP - ProvinciaCL
- LCC - ComuneCaltanissetta
- LCL - LocalitàCALTANISSETTA
- DT - CRONOLOGIA
- DTR - Riferimento cronologicoXXI
- CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
- CMR - Responsabile dei contenutiVietri, Luisa
- CMC - Responsabile ricerca e redazioneCataldo, Concetta
- CMA - Anno di redazione2016
- CMM - Motivo della redazione del MODIInventario patrimonio culturale immateriale Convenzione Unesco 2003/ La rete delle Rappresentazioni della Settimana della Passione: Sacra Rappresentazione del Martedì Santo di Caltanissetta
- CMS - NoteLa redazione del modulo è stata curata da Concetta Cataldo, presidente dell’Associazione “Teatro della Parola” di Caltanissetta.
- ADP - Profilo di accesso1
- OSS - Note sui contenuti del moduloL’Associazione culturale “Teatro della Parola” (A.Te.Pa.), compagnia teatrale “I Nuovi discepoli”, nasce a Caltanissetta nel 2004 con l’intento da parte dei soci fondatori di far rinascere dalle sue stesse ceneri la prima compagnia teatrale che in tempi moderni si era occupata di portare in scena il dramma sacro de’ #A’ Scinnenza# e che aveva scelto di denominarsi “I Discepoli”. Il nuovo indirizzo della compagnia porta i componenti ad occuparsi non più soltanto delle Sacre Rappresentazioni pasquali ma di mettere in scena anche altre opere, dalla commedia buffa di genere alla tradizione dei commediografi e scrittori del novecento. Oggi l’Associazione conta numerosi associati e numerosissimi soci simpatizzanti e continua il suo studio dei testi biblici, fondamentali per la buona interpretazione del dramma sacro pasquale. Negli ultimi anni è andata crescendo l’attenzione per i particolari scenici e per l’approfondimento psicologico dei personaggi. Allo studio dei copioni si affianca un percorso spirituale per gli attori. Dal 2013 la Sacra Rappresentazione abbandona l’utilizzo del playback che l’aveva caratterizzata per lunghi anni, per passare alla recitazione dal vivo e sono riveduti i testi per renderli più fruibili al pubblico. Già nel 2014 l’Associazione “Teatro della Parola” entra a far parte del sodalizio nazionale di “Europassione per l’Italia” e aderisce al “Progetto Passioni di Cristo in Europa per la tutela del Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO”. Nell’aprile del 2015 l’Associazione è insignita del “Premio Michele Alesso” per l’impegno nella trasmissione delle tradizioni pasquali alle generazioni future e successivamente entra a far parte di “Europassion Europa Passio Domini”. La scena del #Pretorio# si svolge sulla gradinata Silvio Pellico. Nella parte alta vi è collocato l’appartamento privato del Procuratore, a metà il #Pretorio# vero e proprio, nella parte bassa su un palchetto la colonna della flagellazione. Lateralmente alla scala si distribuisce il popolo presente al corteo, mentre ai piedi della stessa stanno gli spettatori. L’allestimento del Martedì prevede quasi 100 personaggi tra muti e parlanti e coinvolge quasi tutte le strade cittadine. Vista la complessità dell’intero dramma si è preferito negli anni smembrare la regia a secondo delle scene: il #Corteo della Biga# e il #Pretorio# sono a cura di Piero Carà, la #Via Crucis# è curata da Giuseppe Riggi. Il testo del #Pretorio# è di Piero Carà.
- DA - DATI ANALITICI
- DES - DescrizioneIl Martedì Santo alle 19.00 la rievocazione storica denominata #Corteo della Biga# parte dalla sede dell’Associazione in largo Badia, nei pressi della chiesa di Santa Croce, e si dirige verso la scalinata Silvio Pellico, luogo del #Processo o Pretorio#, attraversando corso Vittorio Emanuele II, piazza Garibaldi e via Cavour. L’intero corteo è aperto dalla banda Albicocco che esegue marce funebri e squilli di tromba imperiale ogni qualvolta necessario. Apre la lunga carrellata di personaggi l’aquilifero che porta l’insegna della #Legio X Fretensis#, dietro di lui due #vessilliferi#, a seguire due #littori#. Dopo di loro la schiera dei soldati, che svolge la doppia funzione di proteggere il procuratore Ponzio Pilato e di bloccare la grande folla di spettatori che si accalca per guardare il corteo. Tra le schiere dei soldati vi è Ponzio Pilato, su una biga guidata da un auriga. A seguire Claudia Procula, distesa sulla sua lettiga, trasportata a braccio da quattro portatori di colore, assistita da tre ancelle e da due #flabelliferi# che sventolano ventagli di piume. Chiudono la parte romana del corteo Quintilio, il centurione fidato di Pilato, e il soldato Longino. Segue la schiera dei sacerdoti ebrei (Kaifa, Zera, Giuseppe d’Arimatea, Nicodemo e Anna). Subito dopo due guardie ebree trascinano incatenato Gesù. Due soldati fustigatori spingono Barabba al ceppo e i due ladroni. Dopo di loro Maria, Maddalena e Giovanni, Veronica, Maria di Cleofa e infine Pietro, che si confonde con un nutrito gruppo di donne, bambini, bambine e uomini del popolo, tra cui il Cireneo con i suoi figli. Chiude il corteo Giuda, che cerca in tutti i modi di nascondersi tra la folla. Il corteo così composto arriva sulla gradinata Silvio Pellico, dove viene messo in scena il #Pretorio#. La scena inizia con la #Discesa dei soldati# che vanno a posizionarsi lungo la scala mentre la banda esegue squilli di tromba. Dal basso risale il Procuratore Pilato assieme al suo centurione Quintilio, che gli spiega le vicende dell’arresto di Gesù e di Barabba. Quintilio cerca di convincere Pilato ad incontrare i #sinedriti#. Avvengono le scene tratte dai Vangeli con il #Dialogo tra Pilato e i sacerdoti#; l’#Incontro tra Gesù e Pilato#, l’#Incontro tra Pietro e la serva del sacerdote#, la #Proposta di liberazione di Gesù e Barabba#, la #Liberazione di Barabba#, l’#Ecce Homo#, il #Lavaggio delle mani di Pilato#, la #Condanna di Gesù#, la #Flagellazione#, il #Dialogo tra Claudia Procula e Pilato#, la #Condanna di Gesù# letta dal sacerdote malvagio, il #Disprezzo di Giuda# nei confronti dei sacerdoti con la restituzione del denaro, l’#Incontro tra Claudia Procula e Maria e Maddalena#. Terminato il #Processo# tutti i personaggi compiono a ritroso il percorso già realizzato, con la differenza che Gesù non è più in catene ma trasporta la pesante croce mentre viene continuamente fustigato. Ha inizio la #Via Crucis#, che si snoda questa volta anche su Corso Umberto I fino a raggiungere la gradinata Lo Piano in piazza Luigi Capuana. Durante il percorso vengono messe in scena soltanto quattro delle quattordici stazioni tradizionali della #Via Crucis#: l’#Incontro con le Pie donne#, l’#Incontro con il sacerdote cattivo# (di tradizione nissena), l’#Incontro con la Madre#, l’#Incontro con il Cireneo#. All’arrivo in piazza Capuana, la banda smette di suonare e tutti gli attori si preparano alla Sacra Rappresentazione della vera e propria #A’ Scinnenza#. La Sacra Rappresentazione termina intorno alle 21.30.
- NSC - Notizie storico criticheLa Sacra Rappresentazione della Passione di Gesù a Caltanissetta ha sicuramente un origine più antica del 1840, visto che il testo dell’Orioles è del 1750. Non esistono però documenti che suffraghino questa affermazione ed è preferibile il riferimento al 1840 come data certa. Le Rappresentazioni venivano curate dai Gesuiti e dalla Congregazione #de’ la Bammina#. Con la cacciata dei Gesuiti molte di queste pratiche divengono desuete. In Pitrè (1876, pag. 11 e ss.) si legge che sicuramente in Sicilia già nel XVI secolo si era soliti rappresentare opere sulla Passione di Cristo che venivano denominate #Mortorio# di Cristo. Il primo testo utilizzato fu quello dell’Orioles del 1750 e si era soliti rappresentare il dramma nei teatri e nelle chiese, nelle piazze pubbliche e nelle case private. Il nome dell’autore sparisce spesso dai copioni e molte volte sono denominati semplicemente #Martorio# di Cristo. Le sei scene più rappresentate sono quelle di #Giuda#, la #Crocifissione#, il #Pianto di Maria Maddalena e di Giovanni# a piedi della Croce, la #Morte di Gesù# per mano di Longino e Misandro; la #Deposizione# dalla Croce e la #Resurrezione#. Circa l’attore che interpretava il Cristo, sappiamo che a Palermo era sempre interpretato da un attore professionista o da un dilettante, mentre a Caltanissetta veniva interpretato sempre da una persona colta, o un prete, mentre gli altri attori facevano parte della #Maestranza#. Il prete, prima della #Crocifissione#, veniva sostituito da un maestro o da un contadino. Il #Mortorio# veniva messo in scena nei giorni di Quaresima e durante la Settimana Santa. Nella città di Caltanissetta si metteva in scena in piazza e nelle strade, con le scene più importanti rappresentate davanti alla chiesa maggiore, creando un palcoscenico con teli, quinte e scene con palchi per le persone e le famiglie distinte. L’opera veniva allestita a spese del Comune o con private contribuzioni. Quando l’entrata in teatro era a pagamento, la spesa non oltrepassava il #carlino# (21 centesimi di lira) o quindici #grani# (32 centesimi). Ciascun attore doveva pensare egli stesso a procurarsi gli abiti di scena. Tutto il popolo del comune o dei comuni vicini accorreva per le Rappresentazioni e si era a volte costretti a stabilire delle recite per i paesani e delle recite per i “forestieri”.
- RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
- RIM - Rilevamento/contestorilevamento nel contesto
- DRV - DATI DI RILEVAMENTO
- DRVL - RilevatoreCataldo, Concetta
- DRVD - Data del rilevamento2015/03/31
- CAO - OCCASIONE
- CAOD - DenominazioneSanta Settimana/ Martedì Santo
- RIC - RICORRENZA
- RICP - Periodicitàannuale
- RICI - Data inizio2015/03/31
- RICF - Data fine2015/03/31
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloGesù
- ATID - NomeDellutri, Fabrizio
- ATIA - NoteDurante il #Corteo della Biga# Gesù è vestito con una tunica bianca dalle maniche lunghe, sporca di sangue per le molte percosse ricevute. Ha le mani incatenate da doppie catene e un’altra catena è avvolta attorno al suo petto formando una “X”. Ha i piedi nudi. È truccato con i segni tipici della #Passione# ed è tradizione realizzare sulla fronte un segno a forma di epsilon greca rovesciata molto simile a quella presente sulla fronte del Cristo della Sindone. Si racconta che tale segno sia comparso casualmente durante la preparazione del trucco del 2000 e da quel momento ripetuto ogni anno. Le altre ferite riprodotte sul corpo sono quelle dei fori delle mani e dei piedi e della ferita del costato, oltre a innumerevoli altre ferite dovute alle percosse della fustigazione. Durante il #Corteo della Biga# Gesù è trascinato dalle guardie ebree. Durante la #Flagellazione# viene spogliato dalla tunica bianca e resta solo con un perizoma. Durante la #Flagellazione# è legato con corde ai polsi alla sommità di una colonna di legno bordata di bronzo. Riceve ben 30 colpi di frusta segnati accuratamente su di una tavoletta cerata dal centurione Quintilio. Al termine della fustigazione è incoronato con una corona di spine, ammantato con un drappo rosso e tra le mani gli viene posta una canna. Durante la #Via Crucis# viene rivestito della tunica, che porterà semi slacciata lasciando una delle spalle scoperte. La Croce della #Via Crucis# è scenica e realizzata in resina di vetro.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloMaria
- ATID - NomeTestaquatra, Ilaria
- ATIA - NoteL’abito de’ #A’ Scinnenza# è una tunica di cotone pesante color rosso. Indossa una #kishmurim# alla vita di colore rosso. I capelli sono raccolti in uno #sheitel# di lino color avorio, che forma una corona intrecciata sulla sommità del capo. Completa l’abito un #mitpamat# blu semplicemente appoggiato sullo #sheitel# e sandali in cuoio. L’abito riprende lo stile di quello delle #Vare# del Giovedì Santo.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloMaria Maddalena
- ATID - NomeLa Placa, Ofelia
- ATIA - NoteL’abito de’ #A’ Scinnenza# riprende quello della statua delle #Vare# del Giovedì Santo. È una tunica di cotone pesante color avorio coperta da una seconda tunica senza maniche di colore verde smeraldo. Il personaggio ha i capelli sciolti scoperti ed è l’unico personaggio dell’entourage di Gesù a possedere gioielli, nello specifico orecchini di rame realizzati con monetine sovrapposte. La chioma è fluente e acconciata in boccoli naturali. Sul capo è presente uno #sheitel# di colore blu e un #mitpamat# di colore marrone che lascerà cadere in prossimità del Calvario. Completano l’abito sandali di cuoio. Il personaggio sta sempre accanto alla Madonna e a Giovanni. È tradizione a Caltanissetta che i panni utilizzati dal Cristo durante le scene vengano lavati dalla Maddalena.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloGiovanni
- ATID - NomeRiggi, Salvatore
- ATIA - NoteL’abito de’ #A’ Scinnenza# riprende quello della statua delle #Vare# del Giovedì Santo. È una tunica di cotone pesante color verde scuro coperta da un #caperone# color bordeaux adagiata sulla spalla sinistra. Completano l’abito sandali di cuoio. Il personaggio sta sempre accanto alla Madonna e a Maria Maddalena per sostenere la prima durante i numerosi cedimenti che avrà durante la #Via Crucis#. È tradizione a Caltanissetta che il personaggio di Giovanni sia interpretato sempre da un giovanetto imberbe.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloVeronica
- ATID - NomeBellavia, Loredana
- ATIA - NoteL’abito de’ #A’ Scinnenza# riprende quello della statua delle #Vare# del Giovedì Santo. È una tunica di cotone pesante color grigio coperta da un mantello senza maniche color avorio. La vita è segnata da una cintura bordeaux. Sul capo un velo verde chiaro allacciato sul davanti all’altezza del petto. Completano l’abito sandali di cuoio. Il personaggio sta sempre accanto alle #Pie donne# e in particolare a Maria di Cleofe. Durante la #Via Crucis# è protagonista assieme alle #Pie donne# di una stazione nella quale non viene riproposto il miracolo del volto impresso sul lino ma un momento in cui ella desidera rinfrancare il Cristo con dell’acqua in un bicchiere di ceramica, che verrà schiacciato sulla strada da uno dei flagellatori. È tradizione a Caltanissetta che il personaggio della Veronica sia interpretato sempre da una donna matura. Il suo nome può variare anche in #Seraphia#, utilizzato nel copione scritto dall’Orioles.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - Ruoloaquilifero
- ATID - NomeTrapani, Giuseppe Michele
- ATIA - NoteÈ il personaggio che apre il lungo #Corteo della Biga# e lo schieramento romano della #Via Crucis#. Nel #Pretorio# è l’ultimo a scendere la gradinata e prende posto sotto il colonnato accanto alla poltrona marmorea di Ponzio Pilato. Trasporta l’emblema della Legione, in questo caso la #X Fretensis#. L’emblema è stato realizzato intorno agli anni ’90 del secolo scorso. È formato da una lancia con punta in ferro alla cui base sono legate delle catenelle che sorreggono un’asta orizzontale. All’asta è attaccato un rettangolo di velluto rosso bordato da frange e borchie dorate e diversi pendagli di cuoio borchiato. Sulla bandiera di velluto a rilievo vi è l’abbreviazione #LEG X FRET#. Il personaggio è vestito con una tunica rosso porpora ricoperta da una #lorica squamata# di cuoio. Ai piedi degli stivali aperti sul davanti e stringati, mentre sul capo è posto un elmo ricoperto dalla testa e dalla pelle di un leone, che fa da mantello.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloPonzio Pilato
- ATID - NomeCarà, Piero
- ATIA - NoteÈ il personaggio chiave del #Corteo della Biga# e del #Pretorio#, mentre nella #Via Crucis# il suo ruolo è marginale e prettamente scenografico. Nella prima parte del corteo egli cammina accoppiato alla sua consorte Claudia Procula, tenendole la mano. All’angolo di Palazzo del Carmine, a seguito degli squilli di trombe imperiali, sale sulla biga e, assieme all’auriga, percorre corso Vittorio Emanuele fino a giungere a via Cavour. È vestito con una preziosa tunica color avorio, bordata di velluto rosso. Sulla tunica una lorica in cuoio finemente decorata nel balteo da palmette corinzie rovesciate in ottone. Al di sopra una lorica #musculata# in ferro e ottone e un mantello color avorio bordato di blu. Sul capo un elmo dal piumaggio bianco e ai piedi degli stivaletti di cuoio color bordeaux bordati d’oro. Il suo costume è sicuramente il più prezioso di tutta la collezione di proprietà dell’Associazione. Durante il #Pretorio# Pilato si cambia d’abito e, al posto dell’armatura, indossa una toga in lana pettinata bianca orlata di rosso. Sul capo gli viene posta una corona con foglie di alloro in lamina dorata realizzata a mano. Nel #Pretorio# Pilato occupa un trono marmoreo ricoperto da pelle di leopardo e posizionato tra le colonne nella parte più alta del #Pretorio#. Durante il dialogo con Claudia Procula è seduto alla sua scrivania in legno bianco e dorato decorata con drappi damascati, oggetti e frutta. Durante il colloquio con Gesù e i #sinedriti# è seduto sulla sedia gestatoria.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - Ruoloauriga
- ATID - NomeValenza, Ennio
- ATIA - NoteÈ l’auriga fidato di Pilato. Guida una biga di colore rosso e dorato. È vestito con una tunica e mantello purpureo, mentre l’armatura in cuoio è decorata con inserti geometrici in ottone e polsini. Sul capo un elmo piumato nero.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloClaudia Procula
- ATID - NomeCataldo, Concetta
- ATIA - NoteLa moglie di Ponzio Pilato, così come raccontato nei Vangeli, ha un ruolo importante nei giorni della Passione. Ella si impegna in tutti i modi per aiutare Gesù e nel suo cuore sono già presenti i germogli di una conversione sincera. Nel #Corteo della Biga# percorre una parte di corso Vittorio Emanuele per mano al suo sposo. Poi, quando Pilato sale sulla biga, si distende nella sua lettiga portata a spalla da quattro portatori (tradizionalmente di colore). La lettiga è interamente realizzata in legno con tettuccio a doppio spiovente. Il tetto è decorato da figure di matrone romane e ai quattro angoli vi sono quattro piume di pavone. La sua persona è protetta da tendine di organza rosse con molteplici ricami dorati. È distesa su cuscini e coperte damascate. Durante il tragitto si rimira in uno specchio a forma di mezzaluna. Durante il #Pretorio# ha un dialogo con il marito per provare a salvare Gesù a causa di un sogno avuto la notte precedente. Dopo la #Flagellazione# porta alla Madonna e alla Maddalena dei panni bianchi, con i quali raccogliere dalla colonna della fustigazione il sangue di Gesù. Nella #Via Crucis# cammina scortata dalle sue ancelle e occupa la posizione immediatamente dopo i #sinedriti#. Il suo abito è molto elaborato: veste un #supparum# celeste con sottogonna orlata di stoffa dorata; in vita un #cingulum# di pelle dorata con borchie; sandali in cuoio; sul capo una corona in ottone dorato ribattuto regge una pettinatura da matrona e una lunghissima stola azzurra con bordi orlati di stoffa dorata; sulle spalle una #palla# damascata verde scuro fermata da un medaglione traforato dorato e con placchette di smalto azzurro; orecchini pendenti a forma di semiluna rovesciata; collana con medaglione e pendenti; armille alle braccia e numerosi anelli alle dita.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - Ruolocenturione Quintilio
- ATID - NomeTripoli, Giuseppe
- ATIA - NoteGuida il #Corteo della Biga# incitando i soldati a tenere il passo. Durante la #Via Crucis# è colui che guida i flagellatori nel violento compito. Durante il #Pretorio# è responsabile della #Flagellazione# e annota su una tavoletta cerata il numero delle frustate che i flagellatori danno a Gesù. È chiamato anche #Abenader#, nome che deriva dalla tradizione del copione dell’Orioles. È vestito con una tunica color avorio con bordo rosso; sopra la lorica #musculata# in cuoio con #cingulum# e balteo; stivaletti alti aperti davanti e stringati, bordati in alto con pelle leopardata; ai polsi grandi polsini in cuoio; sulle spalle un lungo mantello bordato d’oro; sul capo l’elmo crestato orizzontalmente con piume rosse e gladio.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloLongino
- ATID - NomeScarantino, Claudio
- ATIA - NoteÈ un soldato semplice e durante i cortei e il #Pretorio# si comporta come tutti gli altri soldati. L’unica particolarità è la benda nera che ha su un occhio. È vestito secondo la consuetudine romana: sulla testa ha un elmo in metallo del tipo greco-italico imperiale con paraguance e piumaggio rosso verticale. Il corpo è coperto da una tunica bianca con doppio orlo rosso e dalla #lorica segmentata# in cuoio con placchette decorative e #subarmalis#. Dalla cintura pendono i #cingula# in cuoio decorato con placchette metalliche. Le gambe sono protette da stivaletti stringati di cuoio e le spalle da un mantelletto in lana cotta color rosso scuro. Al fianco destro è assicurato il gladio con fodero, mentre nella mano sinistra reca una lancia.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloKaiphas
- ATID - NomeButtaci, Pietro
- ATIA - NoteÈ il capo dei sacerdoti del Sinedrio. È colui che parla con il procuratore Pilato perché ne ha l’autorità. Durante i cortei cammina in fila orizzontale assieme agli altri #sinedriti#. Il suo costume riprende quello della #Vara# detta #Consiglio di Kaiphas#. Sul capo ha una mitra in lino fine damascato color avorio che termina con due punte a simboleggiare la potenza e l’arco lunare. La mitra termina con due code orlate di frange dorate che vanno a coprire la nuca. Nella parte anteriore vi è una piastra di metallo dorato con la scritta “Santità a Jhwh” e alcune pietre preziose. La tunica è di lino fine color nero bordata d’oro. Sopra un’altra tunica, questa volta color avorio, e sopra di essa un manto di stoffa damascata verde che termina con pendagli e sonagli a forma di melograno di bisso color porpora. Al di sopra un #efod# color giallo ocra terminante con frange color porpora e decorato da molta passamaneria multicolore nella parte anteriore. L’#efod# è allacciato con i tradizionali lacci blu. Alla vita un’ampia cintura di colore porpora damascata. Sul petto un #hoshen#, un #pettorale del giudizio# con 12 pietre preziose a simboleggiare le tribù di Israele: cornalina, topazio, smeraldo, turchese, zaffiro, berillo, giacinto, agata, ametista, crisolito, onice e diaspro. Sulle spalle il #tallit katan# rituale di seta bianca con doppia striscia trasversale nera e frange bianche. Completano il costume molteplici anelli e il bastone ricurvo, ricoperto di stoffa color porpora e placchette dorate.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloMisandro
- ATID - NomeRiggi, Giuseppe
- ATIA - NoteIl personaggio del sacerdote malvagio nella tradizione nissena deriva dall’antico testo in prosa dell’Orioles che veniva utilizzato durante le Rappresentazioni già a partire dal 1750. È il personaggio che, con fare ambiguo, trama alle spalle di Gesù per realizzarne la cattura da parte dei #sinedriti#. Nella storia de’ #A’ Scinnenza# ha vestito sempre un costume arabeggiante ma da circa dieci anni nella città di Caltanissetta viene abbigliato nel seguente modo: la tunica è realizzata con stoffa preziosa di colore nero con la parte superiore color ocra e rifinita da passamaneria dorata. In vita una cintura #gartel# in stoffa marrone damascata. Ai piedi sandali in cuoio neri. Sulle spalle un ampio mantello #caperone# senza maniche color ocra con bordi a frange dorate. Completa il costume un #tallit katan# di seta bianco con frange e un turbante bianco, di forma trapezoidale realizzato a mano e decorato con passamaneria dorata e tre grossi cristalli rettangolari e un lungo velo nero con bordi orlati di frange dorate. Il personaggio reca tra le mani un bastone di legno con la terminazione a forma di ellisse ricoperta di rame e riccamente decorata a impressione e una spada ricurva con fodero nero. Il tratto distintivo del carattere del personaggio è la malvagità. Durante i cortei cammina assieme agli altri #sinedriti# e durante il #Processo# legge la condanna di Gesù. Nella #Via Crucis# è protagonista di una delle cadute di tradizione nissena.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloNicodemo
- ATID - NomeTrapani, Giuseppe
- ATIA - NoteÈ uno dei sacerdoti buoni e, anche se è costretto a stare assieme agli altri #sinedriti# malvagi, mostra in ogni occasione la volontà di aiutare Gesù. Nella storia de’ #A’ Scinnenza# ha vestito sempre un costume arabeggiante ma da circa dieci anni nella città di Caltanissetta viene abbigliato nel seguente modo: la tunica è realizzata con stoffa preziosa di colore nero con la parte superiore color ocra e rifinita da passamaneria dorata. In vita una cintura #gartel# in stoffa marrone damascata. Ai piedi sandali in cuoio neri. Sulle spalle un ampio mantello #caperone# senza maniche color ocra con bordi a frange dorate. Completa il costume un #tallit katan# di seta bianco con frange e un turbante nero, di forma tronco-conica realizzato a mano e decorato con passamaneria marrone e un lungo velo bianco con bordi orlati di frange bianche.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloAnna
- ATID - NomeFasciana, Francesco
- ATIA - NoteÈ uno dei sacerdoti malvagi. Non ha un grande ruolo nella Rappresentazione ma riprende il testo del Vangelo in quanto genero di Kaiphas. Nella storia de’ #A’ Scinnenza# ha vestito sempre un costume arabeggiante ma da circa dieci anni nella città di Caltanissetta viene abbigliato nel seguente modo: la tunica è realizzata con stoffa preziosa di colore nero con la parte superiore color ocra e rifinita da passamaneria dorata. In vita una cintura #gartel# in stoffa marrone damascata. Ai piedi sandali in cuoio neri. Sulle spalle un ampio mantello #caperone# senza maniche color ocra con bordi a frange dorate. Completa il costume un #tallit katan# di seta bianco con frange e un turbante nero, di forma tronco-conica realizzato a mano e decorato con passamaneria marrone e un lungo velo bianco con bordi orlati di frange bianche.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloBarabba
- ATID - NomeBalbo, Vincenzo
- ATIA - NoteL’abito è una tunica di cotone pesante color marrone scuro lacerata e sporca. La vita è segnata da un #gartel# color nero. Il personaggio di Barabba compare nel #Corteo della Biga# legato ad un pesante ceppo di legno e continuamente frustato dai soldati fustigatori. Durante il #Processo# verrà liberato, dopodiché uscirà dalla scena.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloGiuseppe d’Arimatea
- ATID - NomeGiardina, Filippo
- ATIA - NoteÈ uno dei sacerdoti buoni e, anche se è costretto a stare assieme agli altri #sinedriti# malvagi, mostra in ogni occasione la volontà di aiutare Gesù. Nella storia de’ #A’ Scinnenza# ha vestito sempre un costume arabeggiante ma da circa dieci anni nella città di Caltanissetta viene abbigliato nel seguente modo: la tunica è realizzata con stoffa preziosa di colore nero con la parte superiore color ocra e rifinita da passamaneria dorata. In vita una cintura #gartel# in stoffa marrone damascata. Ai piedi sandali in cuoio neri. Sulle spalle un ampio mantello #caperone# senza maniche color ocra con bordi a frange dorate. Completa il costume un #tallit katan# di seta bianco con frange e un turbante nero, di forma tronco-conica realizzato a mano e decorato con passamaneria marrone e un lungo velo bianco con bordi orlati di frange bianche. Il personaggio reca tra le mani un bastone di legno nodoso simile a quello di Gesù.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloMaria di Cleofe
- ATID - NomeSorge, Antonella
- ATIA - NoteQuesto personaggio rappresemta una parente stretta di Gesù e accompagna la Madonna, la Maddalena e la Veronica in ogni scena. È protagonista muta di una delle stazioni della #Via Crucis# (#Incontro con le Pie donne#). È vestita con gli abiti ebraici femminili del I secolo d.C.: tunica, mantello, velo, cintura, sandali.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloGiuda
- ATID - NomeBenza, Ivan
- ATIA - NoteL’abito di Giuda è una tunica di cotone leggero color rosso. La vita è segnata da un #gartel# marrone. Sulle spalle ha un #caperone# marrone senza maniche. Completano il vestito un #tallit# rosso porpora, sandali di cuoio e la tradizionale #kipha# ebraica, realizzata in lana color porpora con la tecnica dell’uncinetto. Il personaggio di Giuda ha gli occhi sottolineati da una riga nera per incattivire lo sguardo. Il personaggio è sempre barbuto. La scelta cromatica dell’abito rosso deriva dalla volontà di essere l’opposto del candore di Gesù che a breve diventerà l’agnello sacrificale. Durante il #Corteo della Biga# si nasconde tra la gente del popolo e tra gli spettatori, spintonandoli. Durante il #Pretorio# è protagonista dell’ultima scena in cui, già in preda del rimorso, si scaglia contro i #sinedriti# e la loro corruzione. Nel suo monologo c’è la condanna anche della corruzione moderna.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - RuoloPietro
- ATID - NomePassanisi, Davide
- ATIA - NoteÈ vestito con una tunica di cotone pesante color marrone chiaro. La vita è segnata da un #gartel# color nero al quale. Sulle spalle ha un #caperone# marrone scuro di lana senza maniche. Completano il vestito un #tallit# a righe verticali marrone, beige e verde, sandali di cuoio e la tradizionale #kipha# ebraica, realizzata in lana color nero con la tecnica dell’uncinetto. Il personaggio di Pietro è sempre barbuto e canuto per indicare una certa differenza di età rispetto agli Apostoli. Nel #Corteo della Biga# e nella #Via Crucis# si nasconde tra il popolo. Nel #Pretorio# è protagonista della scena in cui una delle serve di Anna lo riconosce come discepolo di Gesù (#Scena del gallo#).
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - Ruoloserva di Anna
- ATID - NomeD’Antoni, Martina
- ATIA - NoteÈ vestita con gli abiti ebraici femminili del I secolo d.C.: tunica, mantello, velo, cintura, sandali. Nel #Pretorio# recita la #Scena del gallo# con Pietro.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazione#vessilliferi#
- ATCA - NoteI due #signiferi# o #vessiliferi# occupano il secondo posto del #Corteo della Biga# e dello schieramento romano della #Via Crucis#. Nel #Pretorio# sono i penultimi a scendere la gradinata e prendono posto sotto il colonnato ai lati della poltrona marmorea di Ponzio Pilato. Recano tra le mani due #signi#, aste lignee con la parte terminante decorata con alcuni simboli romani: l’aquila, #S.P.Q.R.#, borchie e placchette bronzee. Uno dei due ha la parte terminante dell’#hasta# con una bandiera azzurra con una ghirlanda di alloro a rilievo. Sono vestiti con una tunica verde con una sottogonna color ocra e con una specie di cotta di cuoio. Alla vita vi è il #cingulum# con pendenti in cuoio. Ai piedi stivali aperti sul davanti e stringati, mentre sul capo è posto un elmo ricoperto dalla testa e dalla pelle di un leopardo, che fa da mantello.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazione#littori#
- ATCA - NoteI due #littori# occupano il terzo posto del #Corteo della Biga# e dello schieramento romano della #Via Crucis#. Nel #Pretorio# sono i terzultimi a scendere la gradinata e prendono posto sulla prima terrazza della gradinata Silvio Pellico, uno a destra e uno a sinistra dell’imponente e lungo tappeto rosso che divide a metà la scalinata. Hanno tra le mani i fasci littori, le insegne di epoca imperiale. Sono vestiti con una tunica color avorio molto lunga ricoperta da una lorica in cuoio con balteo con pendenti in cuoio. Ai piedi degli stivali aperti sul davanti e stringati mentre sul capo è posto un elmo sferico in cuoio con paraguance e frontalino decorato in cuoio e ghirlande di alloro. Sulle spalle un mantello molto lungo e ampio di colore marrone scuro.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazionesoldati
- ATCA - NoteIl drappello di 12 soldati romani durante il #Corteo della Biga# svolge il compito di salvaguardare il passaggio del Procuratore Ponzio Pilato. Durante il #Pretorio# essi si dispongono ai lati del tappeto rosso che divide longitudinalmente la gradinata Silvio Pellico. Durante la #Via Crucis# essi adempiono prima al compito della tutela di Ponzio Pilato e poi, quando questi esce dal corteo (all’angolo del Palazzo del Carmine), scortano Gesù fino al Calvario. In realtà il loro compito oltre che scenico è anche di sicurezza perché con le loro lance, tenute orizzontalmente, realizzano una specie di cordone rigido che protegge gli attori impegnati nella recitazione dalla calca della folla, soprattutto in quei punti in cui la strada si riduce in ampiezza. I soldati sono vestiti secondo la consuetudine romana: sulla testa hanno un elmo in metallo del tipo greco-italico imperiale con paraguance e piumaggio rosso verticale. Il corpo è coperto da una tunica bianca con doppio orlo rosso e dalla lorica segmentata in cuoio con placchette decorative e #subarmalis#. Dalla cintura pendono i #cingula# in cuoio decorato con placchette metalliche. Le gambe sono protette da stivaletti stringati di cuoio e le spalle da una mantella in lana cotta color rosso scuro. Al fianco destro è assicurato il gladio con fodero, mentre nella mano sinistra recano la lancia.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazioneportatori di Claudia Procula
- ATCA - NotePer tradizione a Caltanissetta i portatori sono sempre scelti di colore, forse per motivi di ordine scenografico. In numero di 4, sono abbigliati con una tunica color tortora bordata di rosso e sandali in cuoio neri.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazioneancelle di Claudia Procula
- ATCA - NoteQueste tre fanciulle accompagnano Claudia Procula durante la sua uscita e provvedono ad attendere ai suoi desideri. Sono vestite con ampie tuniche color ocra damascate. Sulle spalle una #palla# senza maniche color azzurro e spilloni dorati sulle spalle; sandali in cuoio e capelli raccolti alla nuca. Al collo portano grandi collane dalle molteplici decorazioni di stile orientale. Non rivolgono la parola a nessuno tranne alla loro padrona. Durante il #Corteo della Biga# e la #Via Crucis# sono dietro la lettiga e poi immediatamente dietro alla propria padrona. Nel #Pretorio# in numero di due accompagnano la donna durante il suo dialogo con Pilato, inchinandosi alla vista del padrone di casa.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazione#flabelliferi#
- ATCA - NoteI due #flabelliferi# accompagnano la lettiga di Claudia Procula e svolgono un ruolo solamente scenografico. Sono ragazzi, generalmente molto belli ed alti, vestiti con una ampio e lungo abito blu scuro, con in vita una larga cintura damascata blu e dorata. Sul capo hanno un turbante di seta color avorio terminante con una lunga coda. Recano tra le mani ventagli di piume gialle montati su aste dorate, con i quali sventolano la padrona sulla lettiga.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazioneguardie ebree
- ATCA - NoteQuesti due personaggi sono vestiti con una tunica molto lunga di color nero a righe sottili. Sono protetti da una corazza corta in cuoio con motivi geometrici e placchette di metallo. Sulle spalle un lungo mantello di lana bianca forma una specie di cappa. Il capo è protetto da un elmo in cuoio dalla forma ovoide con paraguance e coprinuca. Lo stesso elmo è fasciato da una lunga benda di lana bianca che cade sulle spalle. Ai piedi sandali in cuoio e al fianco una spada in fodero nero. I personaggi non sono mai recitanti e nel #Corteo della Biga# portano Gesù in catene. Durante la #Via Crucis# fanno la scorta ai #sinedriti#.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazionesoldati fustigatori
- ATCA - NoteSono due soldati semplici e durante il #Corteo della Biga# hanno il compito di importunare i ladroni legati ai ceppi e Barabba. Durante il #Pretorio# sono responsabili della fustigazione del Cristo alla colonna. Sono vestiti secondo la consuetudine romana ma senza elmo: il corpo è coperto da una tunica bianca con doppio orlo rosso e dalla lorica segmentata in cuoio con placchette decorative e #subarmalis#. Dalla cintura pendono i #cingula# in cuoio decorato con placchette metalliche. Le gambe sono protette da stivaletti stringati di cuoio e le spalle da un mantelletto in lana cotta color rosso scuro. Tra le mani recano fruste di spago che utilizzano per assolvere al loro compito.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazioneladroni
- ATCA - NoteL’abito dei due personaggi è una tunica di cotone pesante color marrone scuro lacerata e sporca. La vita è segnata da un #gartel# color nero. I ladroni compaiono nel #Corteo della Biga# legati ad un pesante ceppo di legno e continuamente frustati dai soldati fustigatori. Fino al 2012 essi partecipavano alla #Via Crucis# ma via via sono usciti di scena per esigenze di tempo e di copione.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - DenominazioneCireneo e figli (Alessandro e Rufo)
- ATCA - NoteIl Cireneo è un personaggio che compare soltanto nella #Via Crucis# e nell’ultima delle stazioni nei pressi della chiesa di Santa Lucia. È vestito con una semplice tunica grigia e un mantello marrone. Porta con sé un fascio di verghe e un’ascia. Lo accompagnano i due figli adolescenti, così come raccontato dai Vangeli. Dopo l’incontro con Gesù il Cireneo aiuta il personaggio a portare la Croce.
- ATC - ATTORE COLLETTIVO
- ATCD - Denominazionepopolo
- ATCA - NoteUomini, donne, bambine e bambini vestiti con gli abiti ebraici del I secolo d.C.: tunica, mantello (elemento caratteristico della #pesach# ebraica assieme alla cintura e ai sandali), #tallit# rituale e papalina di lana come copricapo per gli uomini e i bambin. Le donne e le bambine indossano tunica, mantello, velo, cintura, sandali. Hanno ruoli soltanto scenografici e sono sempre presenti nei cortei. Nel #Pretorio# gridano la condanna di Gesù. Di solito recitano testualmente gli umori del popolo: la paura, la gioia, l’eccitamento, la disperazione. Sono il gruppo più numeroso di tutti i cortei.
- DO - DOCUMENTAZIONE
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoSCF00021
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale
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- FTAM - Titolo/didascaliaPilato giunge al #Pretorio#
- FTAA - AutoreLo Piano, Walter
- FTAD - Riferimento cronologico2015/03/31
- FTAE - Ente proprietarioAssociazione “Teatro della Parola” di Caltanissetta
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- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoSCF00022
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- FTAM - Titolo/didascalia#Dialogo tra Pilato e Claudia Procula#
- FTAA - AutoreLo Piano, Walter
- FTAD - Riferimento cronologico2015/03/31
- FTAE - Ente proprietarioAssociazione “Teatro della Parola” di Caltanissetta
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- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoSCF00023
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- FTAM - Titolo/didascaliaInizio del #Corteo della Biga#
- FTAA - AutoreLo Piano, Walter
- FTAD - Riferimento cronologico2015/03/31
- FTAE - Ente proprietarioAssociazione “Teatro della Parola” di Caltanissetta
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- FTAN - Codice identificativoSCF00024
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- FTAM - Titolo/didascaliaGiuda accusa i #sinedriti#
- FTAA - AutoreLo Piano, Walter
- FTAD - Riferimento cronologico2015/03/31
- FTAE - Ente proprietarioAssociazione “Teatro della Parola” di Caltanissetta
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- FTAN - Codice identificativoSCF00025
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- FTAM - Titolo/didascaliaIl popolo vuole la condanna di Gesù
- FTAA - AutoreLo Piano, Walter
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- FTAM - Titolo/didascaliaMaria, Maddalena e Giovanni durante la #Via Crucis#
- FTAA - AutoreLo Piano, Walter
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- FTAE - Ente proprietarioAssociazione “Teatro della Parola” di Caltanissetta
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- FTAN - Codice identificativoSCF00027
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- FTAM - Titolo/didascalia#Via Crucis#: particolare
- FTAA - AutoreLo Piano, Walter
- FTAD - Riferimento cronologico2015/03/31
- FTAE - Ente proprietarioAssociazione “Teatro della Parola” di Caltanissetta
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- FTAN - Codice identificativoSCF00028
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- FTAM - Titolo/didascalia#Via Crucis#: particolare
- FTAA - AutoreLo Piano, Walter
- FTAD - Riferimento cronologico2015/03/31
- FTAE - Ente proprietarioAssociazione “Teatro della Parola” di Caltanissetta
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- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoSCF00029
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- FTAM - Titolo/didascaliaPilato e la biga
- FTAA - AutoreLo Piano, Walter
- FTAD - Riferimento cronologico2015/03/31
- FTAE - Ente proprietarioAssociazione “Teatro della Parola” di Caltanissetta
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- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoSCF00030
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- FTAM - Titolo/didascalia#Pretorio#
- FTAA - AutoreSantoro, Michele
- FTAD - Riferimento cronologico2015/03/31
- FTAE - Ente proprietarioAssociazione “Teatro della Parola” di Caltanissetta
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- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoSCV000003
- VDCX - Generedocumentazione esistente
- VDCP - Tipo/formatofile digitale
- VDCA - Denominazione/titoloSacra Rappresentazione del Martedì Santo: #Corteo della Biga#
- VDCS - SpecificheDurata: 1'14'' (estratto da 0'0'' a 1'14'')
- VDCR - AutoreSantoro, Michele
- VDCD - Riferimento cronologico2015/03/31
- VDCE - Ente proprietarioAssociazione “Teatro della Parola” di Caltanissetta
- VDCW - Indirizzo web (URL)https://www.youtube.com/embed/9t78XmPVCrI?&end=74
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoSCV000004
- VDCX - Generedocumentazione esistente
- VDCP - Tipo/formatofile digitale
- VDCA - Denominazione/titoloSacra Rappresentazione del Martedì Santo: #Pretorio#
- VDCS - SpecificheDurata: 10'58'' (estratto da 1'16'' a 12'14'')
- VDCR - AutoreSantoro, Michele
- VDCD - Riferimento cronologico2015/03/31
- VDCE - Ente proprietarioAssociazione “Teatro della Parola” di Caltanissetta
- VDCW - Indirizzo web (URL)https://www.youtube.com/embed/9t78XmPVCrI?start=76&end=734
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoSCV000005
- VDCX - Generedocumentazione esistente
- VDCP - Tipo/formatofile digitale
- VDCA - Denominazione/titoloSacra Rappresentazione del Martedì Santo: #Via Crucis#
- VDCS - SpecificheDurata: 4'2''
- VDCR - AutoreSantoro, Michele
- VDCD - Riferimento cronologico2015/03/31
- VDCE - Ente proprietarioAssociazione “Teatro della Parola” di Caltanissetta
- FNT - FONTI E DOCUMENTI
- FNTI - Codice identificativoSCDOC00001
- FNTX - Generedocumentazione allegata
- FNTP - Tipolocandina
- FNTT - Denominazione/titoloLocandina delle Sacre Rappresentazioni 2015
- FNTA - AutoreCataldo, Concetta
- FNTD - Riferimento cronologico2015/00/00
- FNTN - Nome archivioArchivio Associazione “Teatro della Parola” di Caltanissetta
- FNTK - Nome file digitaleSCD00001.pdf
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazionePULCI 1924
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomonografia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoPulci Francesco, Lavori sulla storia ecclesiastica di Caltanissetta, Caltanissetta 1924.
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazionePULCI 1898
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomonografia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoPulci Francesco, La Settimana Santa in Caltanissetta, Caltanissetta 1898.
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazionePITRÈ 1876
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomonografia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoPitrè Giuseppe, Delle sacre rappresentazioni popolari in Sicilia, Palermo 1876.
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneORIOLES 1750
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipolibro
- BIBM - Riferimento bibliografico completoOrioles Filippo, Riscatto di Adamo nella morte di Gesù Cristo, Palermo 1750.
- BIBN - NoteÈ uno dei testi che circolavano nella città di Caltanissetta e che venivano utilizzati durante le Rappresentazioni pasquali. È scritto interamente in prosa e nella città di Caltanissetta è stato abbandonato intorno al 2000 per essere sostituito da una sua versione tradotta in lingua italiana corrente e di più facile comprensione.
- RM - RIFERIMENTI AD ALTRE ENTITÁ
- RMF - Riferimenti ad altre entità
- RMFTMODI
- RMFCICCD_MODI_7736080959741
- RMFEAssociazione “Teatro della Parola” di Caltanissetta
- RMFMè in relazione con
- RMFNSacra Rappresentazione del Lunedì Santo di Caltanissetta: #Ultima Cena#; Sacra Rappresentazione del Lunedì Santo di Caltanissetta: dialoghi e scene al mercato; Sacra Rappresentazione del Martedì Santo di Caltanissetta: #A’ Scinnenza#; Sacra Rappresentazione di Pasqua di Caltanissetta; Processioni della Settimana Santa di Caltanissetta.