• scheda
    • CD - IDENTIFICAZIONE
      • TSK - Tipo modulo
        MODI
      • CDR - Codice Regione
        03
      • CDM - Codice Modulo
        ICCD_MODI_7899517635241
      • ESC - Ente schedatore
        ICCD
      • ECP - Ente competente per tutela
        ICCD
      • OGM - Modalità di individuazione
        dati di archivio
      • OGM - Modalità di individuazione
        documentazioni audio-visive
    • OG - ENTITA'
      • AMB - Ambito di tutela MiBACT
        etnoantropologico
      • AMA - Ambito di applicazione
        entità immateriali
      • CTG - Categoria
        saperi
      • OGD - Definizione
        Falconeria: valore spirituale della falconeria al tempo dei Gonzaga
    • LC - LOCALIZZAZIONE
      • LCS - Stato
        ITALIA
      • LCR - Regione
        Lombardia
      • LCP - Provincia
        MN
      • LCC - Comune
        Mantova
    • DT - CRONOLOGIA
      • DTR - Riferimento cronologico
        XIV-XVII
    • CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
      • CMR - Responsabile dei contenuti
        Cimberio, Patrizia (catalogatore)
      • CMA - Anno di redazione
        2011
      • CMM - Motivo della redazione del MODI
        Inventario patrimonio culturale immateriale Convenzione Unesco 2003/ Falconeria
      • ADP - Profilo di accesso
        1
    • DA - DATI ANALITICI
      • DES - Descrizione
        I Gonzaga furono la dinastia regnante del territorio mantovano dal 1328 al 1707. Questa regione era ricca di placidi laghi e fiumi che scorrevano tra verdi boschi e foreste, valli soleggiate, pianure paludose e fertili campagne, popolate da un grande numero di uccelli e animali di ogni dimensione, ideali per la pratica della falconeria. Alla corte dei Gonzaga la falconeria era praticata secondo le più antiche tradizioni: negli archivi storici della famiglia (ora conservati presso l’Archivio di Stato di Mantova e trascritti e studiati con grande pazienza da Giancarlo Malacarne nel libro i “Signori del cielo “, ora disponibile anche nella traduzione inglese “Lords of the Sky”) abbondano le testimonianze circa l’esercizio, complesso e costoso, della falconeria alla quale il marchese di Mantova, Federico e il figlio Francesco II, dedicavano grande impegno e risorse personali, alla ricerca di un conseguente,“ritorno di immagine” anche presso le altri corti europee. Importanti falconiere erano state allestite nel territorio mantovano a Revere, Marmirolo e Gonzaga. Qui i falconieri di corte seguivano nel migliore dei modi procedure ben definite per l’allevamento, la cura e l’addestramento degli innumerevoli rapaci e si occupavano di gestire nel migliore dei modi la “macchina da caccia con il falco”, che era l’orgoglio dei principi mantovani. Per la caccia erano utilizzati anche un gran numero di cani e di cavalli che venivano allevati direttamente dai Gonzaga, alcuni dei quali sono stati dipinti da Giulio Romano nelle sale di Palazzo Te. I duca di Mantova amavano condurre i propri ospiti a caccia nei loro territori ricchi di selvaggina, orgogliosi di mostrare l’insuperabile bravura dei loro falconi, alla pari di preziosi gioielli, quali in effetto erano. I falchi più amati dal Marchese Francesco e dal duca Federico erano ricordati nella palazzina di caccia a Marmirolo con ricche sepolture in marmo. Francesco II, più di ogni altro Gonzaga, amava i cavalli e la caccia con i falchi e ha lasciato importanti testimonianze delle sue passioni, tracciando la storia della stessa dinastia dei Gonzaga. La falconeria, allora come oggi, non era solo una pratica di caccia ma un mezzo di elevazione spirituale. Come ben evidenziato da Giancarlo Malacarne nel libro I signori del cielo, la falconeria a Mantova ai tempi dei Gonzaga (testo basato su oltre cinque anni di ricerche sul carteggio dei Gonzaga presso l'Archivio di Stato di Mantova) il principe, seduto sul suo cavallo lontano dal cielo, ma il suo falco che vola alto tra le nubi e si getta in picchiata sulla preda, non è altro che il Principe stesso, un tipo differente di nobiltà. Guardando il falco volare libero nel cielo, ammirando le sue capacità di volo, il Principe in realtà guarda dentro di sé cercando le stesse qualità. Tra le migliaia di lettere scambiate tra i falconieri di corte e i Principi Gonzaga per informarli di tutto ciò che accadeva nelle loro falconere, è degna di nota quella del 1521 scritta da Francesco II a proposito del suo girifalco bianco #zirifalco# preferito che nonostante tutti gli addestramenti ricevuti, anche da diversi falconieri, non era in grado di cacciare o di fare le passate al logoro. Ma la sua bellezza e maestosità era tale che il Principe era soddisfatto di anche solo di portalo sul pugno come segno del suo potere.
    • RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
      • RIM - Rilevamento/contesto
        rilevamento non definibile
      • DRV - DATI DI RILEVAMENTO
        • DRVL - Rilevatore
          Cimberio, Patrizia
        • DRVD - Data del rilevamento
          2011
      • CAO - OCCASIONE
        • CAOD - Denominazione
          occasione indeterminata
      • ATI - ATTORE INDIVIDUALE
        • ATIR - Ruolo
          Autore
        • ATID - Nome
          Giancarlo Malacarne
        • ATIA - Note
          Autore del Libro I Signori del Cielo, la falconeria ai tempi dei Gonzaga a Mantova. Tradotto in inglese a cura di Patrizia Cimberio con il titolo Lords of the Sky. Autore anche di innumerevoli testi e saggi sulla corte dei Gonzaga.
    • DO - DOCUMENTAZIONE
      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          Falconeria_FTA_029
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAP - Tipo
          (fotografia digitale)
        • FTAF - Formato
          jpeg
        • FTAM - Titolo/didascalia
          Casino di Caccia presso il Bosco della Fontana a Marmirolo, Mantova. I falchi più amati dal Marchese Francesco e dal duca Federico erano ricordati nella palazzina di caccia a Marmirolo con ricche sepolture in marmo, oggi purtroppo andate distrutte.
        • FTAK - Nome file digitale
          Falconeria_FTA_029.jpg
      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          Falconeria_FTA_030
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAP - Tipo
          (fotografia digitale)
        • FTAF - Formato
          jpeg
        • FTAM - Titolo/didascalia
          Morello, il cavallo preferito, dipinto con gli altri in modo magistrale da Giulio Romano sulle parti di Palazzo Te nella Sala dei Cavalli.
        • FTAC - Collocazione
          Sala dei Cavalli, Palazzo Te, Mantova
        • FTAK - Nome file digitale
          Falconeria_FTA_030.jpg
      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          Falconeria_FTA_031
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAP - Tipo
          (fotografia digitale)
        • FTAF - Formato
          jpeg
        • FTAM - Titolo/didascalia
          Una delle innumerevoli lettere scambiate dai principi Gonzaga con il loro falconieri e sturerei di corte, analizzate dopo anni di paziente e certosino loro da Giancarlo Malacarne.
        • FTAK - Nome file digitale
          Falconeria_FTA_031.jpg
      • VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
        • VDCN - Codice identificativo
          Falconeria_VDC_017
        • VDCX - Genere
          documentazione allegata
        • VDCP - Tipo/formato
          file digitale MPG
        • VDCA - Denominazione/titolo
          Estratto dell'intervista a Giancarlo Malacarne sulla Falconeria a Mantova ai tempi dei Gonzaga, pubblicata nel video History of Italian Falconry presentato nel 2011 al Falconry Festival di Al Ain, Emirati Arabi.
        • VDCR - Autore
          Cimberio, Patrizia
        • VDCD - Riferimento cronologico
          2011
        • VDCK - Nome file digitale
          Falconeria_VDC_017.mp4
        • VDCW - Indirizzo web (URL)
          https://www.youtube.com/watch?v=RbhM0sfjqV8
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