• scheda
    • CD - IDENTIFICAZIONE
      • TSK - Tipo modulo
        MODI
      • CDR - Codice Regione
        06
      • CDM - Codice Modulo
        ICCD_MODI_8931726054541
      • ESC - Ente schedatore
        ICCD
      • ECP - Ente competente per tutela
        ICCD
      • ACC - ALTRA IDENTIFICAZIONE
        • ACCE - Ente/soggetto responsabile
          IPAC-Istituto Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia e Polo Museale del Friuli Venezia Giulia
        • ACCC - Codice identificativo
          ICCD_MODI_8931726054541
      • OGM - Modalità di individuazione
        documentazioni audio-visive
    • OG - ENTITA'
      • AMB - Ambito di tutela MiBACT
        etnoantropologico
      • AMA - Ambito di applicazione
        entità immateriali
      • CTG - Categoria
        festa-cerimonia
      • OGD - Definizione
        Settimana Santa a Enemonzo: #crasoladôrs#
      • OGN - Denominazione
        crasoladôrs a Enemonç
    • LC - LOCALIZZAZIONE
      • LCS - Stato
        ITALIA
      • LCR - Regione
        Friuli-Venezia Giulia
      • LCP - Provincia
        UD
      • LCC - Comune
        Enemonzo
      • LCL - Località
        ENEMONZO-QUINIS
    • DT - CRONOLOGIA
      • DTR - Riferimento cronologico
        XXI
    • CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
      • CMR - Responsabile dei contenuti
        Ferrara, Giuliana (IPAC-Istituto Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia)
      • CMC - Responsabile ricerca e redazione
        Salvador, Caterina
      • CMA - Anno di redazione
        2016
      • CMM - Motivo della redazione del MODI
        Inventario patrimonio culturale immateriale/ ICCD: progetto PCI 500 giovani
      • ADP - Profilo di accesso
        1
      • OSS - Note sui contenuti del modulo
        Temi trattati nell'ambito del progetto PCI: Feste e riti del ciclo dell'anno
    • DA - DATI ANALITICI
      • DES - Descrizione
        Quando ancora è notte un gruppo di dodici giovani maschi detti #crasoladôrs# inizia la processione nelle vicinanze di un bosco nella parte alta del paese di Enemonzo. Si muovono compatti, tengono con la mano sinistra la raganella, #crasula#, e con la destra girano vorticosamente la manovella su di essa inserita. Il suono che lo strumento emette richiama un caratteristico “gracidare”. Il forte rumore è interrotto solo dal #capo dai capos# (capo dei capi) che, in prima fila, alza il braccio destro per fermare l’azione e urlare assieme agli altri: #a si suna l’Ave Maria# (si suona l'Ave Maria). Alternando il “gracidare” della #crasula# alle urla, il gruppo prosegue con la processione per le strade del paese. Arrivati ad un trivio, le squadre si dividono ed ognuna continua per il suo percorso. Le voci ed il rumore dello strumento riecheggiano per le strade del paese fino all’alba, quando i #crasoladôrs# arrivano nei pressi della chiesa del paese. Una voce fuori campo racconta che tradizionalmente vi era una gerarchia tramandata dai ragazzi più grandi del gruppo che prevedeva un #capo dai capos# (capo dei capi) ed un capo squadra, uno per ogni gruppo, che aveva il compito di gestirlo lungo un percorso prestabilito.
      • NSC - Notizie storico critiche
        Ad Enemonzo la tradizione dei #crasoladôrs# è legata ai riti della Settimana Santa, in particolare gli ultimi tre giorni, detti Triduo Sacro, che prevedono il silenzio delle campane. Per ricreare l’effetto spaventoso del terremoto che accompagnò la morte di Cristo, ad Enemonzo, si utilizza la #crasula#. Il rito prevede la presenza di soli maschi che entrano nel gruppo a circa sei anni e ne escono a quindici. Vi sono diverse figure con differenti compiti: #crasoladôrs semplic#, capo e #capo dai capos#. I ragazzi si ritrovano già dal primo pomeriggio del Giovedì Santo, ospitati in una capanna che un tempo veniva costruita appositamente per accogliere i #crasoladôrs# per l’intera durata dell’azione rituale. Durante la prima giornata vengono decise le squadre, in esse c’è sempre un capo che conosce le strade del paese, fatto fondamentale specie di notte. I percorsi sono tre, la partenza invece è comune in #Buarta#, via Borta, nella parte più alta del paese. Compito dei ragazzi è anche quello di sistemare lungo il percorso della processione, dei lumini che vengono accesi prima dell’inizio del corteo. Ai lati vengono inoltre collocate delle pannocchie non mature (#civons di panole#) e la croce, sistemata in un crocicchio e cosparsa di nafta, viene alla fine incendiata. Alla testa del corteo religioso vi sono i #crasoladôrs# che intervallano con i loro strumenti le letture e le preghiere ad ogni stazione. La processione del Venerdì Santo giunge fino in #Buarta#, qui nei campi vicino al bosco viene sistemata la croce, dopo l’adorazione si ritorna verso la chiesa. Il rito prevede che il sabato i #crasoladôrs# suonino quattro volte nel corso della giornata. In questo giorno inoltre si organizza la raccolta #da regàlie#, ossia il corrispettivo per il compito che i ragazzi hanno svolto sostituendo il rumore delle campane con quello delle #crasulas#. A piccoli gruppi vanno di casa in casa suonando i campanelli e spiegando agli abitanti il loro compito.
    • RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
      • RIM - Rilevamento/contesto
        rilevamento nel contesto
      • DRV - DATI DI RILEVAMENTO
        • DRVL - Rilevatore
          Morandini, Stefano
        • DRVD - Data del rilevamento
          2005/00/00
        • DRVD - Data del rilevamento
          2006/00/00
      • CAO - OCCASIONE
        • CAOD - Denominazione
          Pasqua
        • CAOS - Note
          Settimana Santa dal Giovedì Santo al Sabato Santo
      • RIC - RICORRENZA
        • RICP - Periodicità
          annuale
      • ATC - ATTORE COLLETTIVO
        • ATCD - Denominazione
          crasoladôrs
        • ATCA - Note
          i nominativi del gruppo dei crasoladôrs sono: Patrick Candotti, Nicola Conte, Kristian Corvietto, Giuliano Cosano, Alessandro Danelon, Massimo Danelon, Gabriele Fachin, Claudio Giavedono, Devis Iaconissi, Luca Iaconissi, Mattia Iaconissi, Andrea Lupieri, Lorenzo Marcolin, Michele Marmai, Giulio Polentarutti, Mattia Rugo, Michele Toson, Piero Travani Tomat, Gianmarco Valent, Gabriele Valent, Manuele Vidoni
    • DO - DOCUMENTAZIONE
      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_Friuli VG_CS_F0006
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAK - Nome file digitale
          PCI_Friuli VG_CS_F0006.jpg
        • FTAT - Note
          Fermo-immagine tratto da documento video-cinematografico (vedi VDC).
      • VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
        • VDCN - Codice identificativo
          PCI_Friuli VG_CS_V0006
        • VDCX - Genere
          documentazione esistente
        • VDCP - Tipo/formato
          file digitale
        • VDCA - Denominazione/titolo
          Crasulas a Enemonç
        • VDCS - Specifiche
          Durata: 2'14'' (estratto da 3'12'' a 5'26'')
        • VDCD - Riferimento cronologico
          2013/02/04
        • VDCW - Indirizzo web (URL)
          https://www.youtube.com/embed/M_UutY38XHI?start=192&end=326
        • VDCT - Note
          Titolo originale del video: "Crasulas a Enemonç di Stefano Morandini", della durata complessiva di 9'05''. URL del video integrale: https://www.youtube.com/embed/M_UutY38XHI?start=38&end=117. Musiche di Stefano Morelli. Nei titoli di coda del video compare la seguente scritta: "Premi M. Quargnolo e menzion special ae novesime mostre dal Cine Furlan dal 2005".
      • BIB - BIBLIOGRAFIA
        • BIBR - Abbreviazione
          MORANDINI 2006
        • BIBX - Genere
          bibliografia specifica
        • BIBF - Tipo
          monografia
        • BIBM - Riferimento bibliografico completo
          Gri Gian Paolo, Marcato Carla, Morandini Stefano, Petris Augusto, Crasulas e Crasoladôrs, a cura di Stefano Morandini, Augusto Petris, Amaro (Ud) 2006, pp.38-51.
      • BIB - BIBLIOGRAFIA
        • BIBR - Abbreviazione
          NICOLOSO CICERI 1983
        • BIBX - Genere
          bibliografia di confronto
        • BIBF - Tipo
          monografia
        • BIBM - Riferimento bibliografico completo
          Ciceri Nicoloso Andreina, Tradizioni popolari in Friuli, Reana del Rojale (UD) 1983, pp. 741-761.
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