• scheda
    • CD - IDENTIFICAZIONE
      • TSK - Tipo modulo
        MODI
      • CDR - Codice Regione
        17
      • CDM - Codice Modulo
        ICCD_MODI_9401841113541
      • ESC - Ente schedatore
        ICCD
      • ECP - Ente competente per tutela
        ICCD
      • OGM - Modalità di individuazione
        documentazioni audio-visive
    • OG - ENTITA'
      • AMB - Ambito di tutela MiBACT
        etnoantropologico
      • AMA - Ambito di applicazione
        entità immateriali
      • CTG - Categoria
        festa-cerimonia
      • OGD - Definizione
        Vestizione della statua della Madonna del Carmine di Avigliano
    • LC - LOCALIZZAZIONE
      • LCS - Stato
        ITALIA
      • LCR - Regione
        Basilicata
      • LCP - Provincia
        PZ
      • LCC - Comune
        Avigliano
    • DT - CRONOLOGIA
      • DTR - Riferimento cronologico
        XXI
    • CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
      • CMR - Responsabile dei contenuti
        Magnani, Fabrizio (collaboratore al coordinamento del progetto)
      • CMR - Responsabile dei contenuti
        Tucci, Roberta (coordinatore del progetto)
      • CMR - Responsabile dei contenuti
        Vietri, Luisa (collaboratore al coordinamento del progetto)
      • CMC - Responsabile ricerca e redazione
        Bochicchio, Carminella
      • CMA - Anno di redazione
        2016
      • CMM - Motivo della redazione del MODI
        Inventario patrimonio culturale immateriale/ ICCD: progetto PCI 500 giovani
      • ADP - Profilo di accesso
        1
      • OSS - Note sui contenuti del modulo
        Tema trattato nell'ambito del progetto PCI: Feste e riti del ciclo dell'anno
    • DA - DATI ANALITICI
      • DES - Descrizione
        Due suore preparano accuratamente la statua della Madonna del Carmine all'interno della chiesetta situata al Santuario. La statua, che rappresenta la Vergine in piedi con il bambino tra le braccia, è stata poggiata su un telo bianco. Una delle suore si inchina davanti alla Vergine e, insieme alla consorella e agli uomini addetti alla cerimonia, inizia la vestizione. Prima di tutto la ricoprono con un mantello double face di velluto scuro all'esterno e raso blu all'interno, decorato con un prezioso bavero intessuto d’oro. Gli uomini portano sull'altare il baule contenente gli ori donati come ex voto dai fedeli. Uniscono poi i due lembi del mantello con spille e infilano dall'alto una struttura senza maniche costituita da fascette dorate che, fissate al velluto, serviranno all'ancoraggio dei gioielli. Da questo momento in poi i fedeli presenti alla vestizione innalzano preghiere ed inni alla Vergine. Sull'altare sono state poggiate le imponenti corone appartenenti alla statua. Ogni elemento d'oro è stato avvolto accuratamente nella carta velina e viene passato alle suore uno ad uno. Iniziano a ornare l’abito dal basso con lunghe collane d’oro e di perle. Man mano sovrappongono strati e strati d’oro, costituiti anche da piccoli oggetti come anelli, orecchini o grandi bracciali ed orologi da uomo legati insieme a costituire catene. L’ornamentazione continua fino alla totale copertura dell’abito. Dopo l’inserimento di centinaia e centinaia di monili, le suore, con l’aiuto dei componenti del Comitato della festa, inseriscono all'altezza delle spalle una catena costituita da pesanti bracciali d’oro. Per chiudere la cascata di gioielli viene fissata una cintura caratterizzata da ex voto nella forma del Sacro Cuore. A questo punto uno degli addetti pone attorno al collo della Vergine il tipico scapolare in oro ed una lunga collana di perle terminante con una stella. A compimento del rituale vi è il momento dell’incoronazione: vengono collocati i diademi sia sul capo della Madre che del Figlio. Tra gli applausi generali la statua viene collocata all'interno della teca di vetro poggiata sulla barella che sarà utilizzata per il trasporto durante la processione. All'esterno i fedeli si avvicinano all'ingresso della chiesetta per la venerazione dell’immagine della Vergine alla quale rivolgono preghiere.
      • NSC - Notizie storico critiche
        Il rituale della vestizione avviene il giorno precedente alla festa. Oggi le suore betlemite sono incaricate della preparazione della statua. Nel caso della vestizione di Avigliano non si tratta di un rito segreto ma di un evento palese, al quale i fedeli possono assistere. Anche gli uomini, che si occupano della preparazione della festa, collaborano aiutando le suore. La statua in occasione delle processioni viene ricoperta di un abito costituito da doni preziosi dei fedeli, coprendo in questo modo l'immagine consueta dell'abito scolpito e quindi non removibile. Il grande tesoro della Madonna del Carmine di Avigliano viene custodito in un baule conservato nel vescovado di Potenza, da cui, in occasione della festa, viene scortato dai carabinieri fino in paese. Si ipotizza che il culto della Madonna del Carmine si sia diffuso ad Avigliano in epoca medioevale, ad opera di reduci delle crociate provenienti dall’Oriente. Le notizie più certe risalgono al 1694 quando, dopo una prolungata carestia, si verificò un fortissimo terremoto e gli abitanti del paese si rifugiarono per quaranta giorni su una montagnola poco distante dal centro abitato, dove pregarono incessantemente la Vergine. Secondo la tradizione in tale occasione il paese non subì ingenti danni e la popolazione venne risparmiata. Nel 1696, in ricordo dell’evento ritenuto miracoloso, si decise la costruzione di una cappella sulla montagnola dove gli aviglianesi si erano rifugiati. Venne commissionata ad una scuola napoletana la statua della Madonna in legno policromo, la stessa scultura che ancora oggi viene venerata. Si decise anche l’istituzione della Confraternita dell’Ordine Carmelitano, caratterizzata dall'uso del saio con cappuccio simile a quello dei frati dell’ordine carmelitano ed addetti al trasporto della statua. Ogni anno il 16 luglio la Madonna del Carmine doveva essere portata in processione dal paese al Santuario, dove rimaneva fino alla seconda domenica di settembre. Tuttavia, a causa di numerosi incidenti dovuti a contrasti per ragioni feudali e che sfociavano in violenze durante i festeggiamenti, le processioni vennero abolite. Soltanto nel 1719, in seguito ad un’apparizione miracolosa, si decise di riprendere il culto, da allora mai più interrotto. I doni votivi, chiamati anche #cinti#, che tradizionalmente accompagnano la processione verso il Santuario sono di grandissime dimensioni. Si tratta di apparati effimeri costituiti da candele, nastri colorati, legno intagliato, carta, spighe di grano e fiori, che talvolta assumono l’aspetto della facciata di una cattedrale o di edicole dedicate alla Madonna, di cui recano una piccola riproduzione. Questo tipo di ex voto ha una connotazione fortemente simbolica: i nastri colorati rappresentano il legame con il sacro ed il voto delle donne che si scioglieva alla fine del rito; il legno richiama la croce e le candele la luce della fede. Durante la processione di luglio i #cinti# vengono lasciati nella cappella della Madonna al Monte Carmine, a settembre poi vengono distrutti e le candele donate ai fedeli. Le grandi macchine votive sono il frutto di un particolareggiato lavoro artistico ed artigianale, che si tramanda di padre in figlio. Coloro che richiedono la realizzazione di grande dono votivo, come il #cinto#, devono compiere una sorta di questua. L’immagine più antica di grande ex voto ci viene tramandata da uno schizzo del 1747 conservato nell'Archivio Storico di Napoli.
    • RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
      • RIM - Rilevamento/contesto
        rilevamento nel contesto
      • DRV - DATI DI RILEVAMENTO
        • DRVD - Data del rilevamento
          2015/09/12
      • CAO - OCCASIONE
        • CAOD - Denominazione
          festa della Madonna del Carmine
        • CAOS - Note
          Discesa della statua della Madonna del Carmine dal Santuario (seconda domenica di settembre).
      • RIC - RICORRENZA
        • RICP - Periodicità
          annuale
    • DO - DOCUMENTAZIONE
      • FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
        • FTAN - Codice identificativo
          PCI_Basilicata_CB_F0019a
        • FTAX - Genere
          documentazione allegata
        • FTAK - Nome file digitale
          PCI_Basilicata_CB_F0019a.jpg
        • FTAT - Note
          Fermo-immagine tratto da documento video-cinematografico (vedi VDC).
      • VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
        • VDCN - Codice identificativo
          PCI_Basilicata_CB_V0019
        • VDCX - Genere
          documentazione esistente
        • VDCP - Tipo/formato
          file digitale
        • VDCA - Denominazione/titolo
          Vestizione della statua della Madonna del Carmine di Avigliano
        • VDCS - Specifiche
          Durata: 35'40'' (estratto da 0'0'' a 35'40'')
        • VDCD - Riferimento cronologico
          2015/09/12
        • VDCW - Indirizzo web (URL)
          https://www.youtube.com/embed/UDUEcw3GSR4?&end=2140
        • VDCT - Note
          Il documento è tratto da: Madonna del Carmine Avigliano, la Vestizione, 12-09- 2015; durata 36'09''; pubblicato online il 16 settembre 2015.
      • BIB - BIBLIOGRAFIA
        • BIBR - Abbreviazione
          TERENZI 2009
        • BIBX - Genere
          bibliografia di confronto
        • BIBF - Tipo
          monografia
        • BIBM - Riferimento bibliografico completo
          Terenzi Barbara, Madonna del Carmine in Feste e riti d'Italia. Sud 1, a cura di Stefania Massari, Roma 2009, pp. 106-111.
      • BIB - BIBLIOGRAFIA
        • BIBR - Abbreviazione
          ARDUINI 1999
        • BIBX - Genere
          bibliografia di confronto
        • BIBF - Tipo
          periodico
        • BIBM - Riferimento bibliografico completo
          Arduini Marcello, Vestire la Madonna. Prime note su un rito di vestizione della Madonna della Stella di Oriolo Romano, in Informazioni CCBC Viterbo, n. 16 (1999), pp. 20-28.
    • RM - RIFERIMENTI AD ALTRE ENTITÁ
      • RMF - Riferimenti ad altre entità
        • RMFT
          MODI
        • RMFC
          ICCD_MODI_8392200062541
        • RMFE
          ICCD
        • RMFM
          è in relazione con
        • RMFN
          Le due entità sono fra loro in relazione perché riguardano analoghi momenti cerimoniali di analoghe feste.
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