- scheda
- CD - IDENTIFICAZIONE
- TSK - Tipo moduloMODI
- CDR - Codice Regione03
- CDM - Codice ModuloICCD_MODI_9451921874641
- ESC - Ente schedatoreICCD
- ECP - Ente competente per tutelaICCD
- OGM - Modalità di individuazionedocumentazioni audio-visive
- OG - ENTITA'
- AMB - Ambito di tutela MiBACTetnoantropologico
- AMA - Ambito di applicazioneentità immateriali
- CTG - Categoriatecniche
- OGD - DefinizioneProduzione di formaggio
- LC - LOCALIZZAZIONE
- LCS - StatoITALIA
- LCR - RegioneLombardia
- LCP - ProvinciaBS
- LCC - ComuneCollio
- LCL - LocalitàMEMMO
- DT - CRONOLOGIA
- DTR - Riferimento cronologicoXXI
- CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
- CMR - Responsabile dei contenutiMagnani, Fabrizio (collaboratore al coordinamento del progetto)
- CMR - Responsabile dei contenutiTucci, Roberta (coordinatore del progetto)
- CMR - Responsabile dei contenutiVietri, Luisa (collaboratore al coordinamento del progetto)
- CMC - Responsabile ricerca e redazioneSpagnuolo, Francesca
- CMA - Anno di redazione2016
- CMM - Motivo della redazione del MODIInventario patrimonio culturale immateriale/ ICCD: progetto PCI 500 giovani
- ADP - Profilo di accesso1
- OSS - Note sui contenuti del moduloTema trattato nell’ambito del progetto PCI: Culture alimentari
- DA - DATI ANALITICI
- DES - DescrizioneIn un calderone viene messo il latte a scaldare. Il casaro mescola il latte coagulato con una spannarola liscia di forma tonda e leggermente concava ed inizia a sminuzzare la cagliata, facendo scaldare il latte. Il casaro spiega che questo processo dipende da cosa hanno mangiato le mucche, dal posto in cui ci si trova. Il casaro tira su con le mani dal fondo del calderone la massa di cagliata, appena affiora in superficie la casara è pronta per immergere la fascera al di sotto della stessa. La massa di cagliata che affiora in superficie dal calderone viene frazionata con un coltello. La casara estrae un pezzo e lo porta al casaro, ne estrae un altro pezzo e riempe una fuscella. Anche il casaro estrae un altro pezzo e lo inserisce schiacciandolo nelle fuscelle. Riempite le fuscelle, il casaro le capovolge.
- NSC - Notizie storico criticheNelle malghe dell'alta Val Trompia la tradizione dell'alpeggio delle mucche, tramandata di generazione in generazione, ha radici storiche. Coinvolge intere famiglie e constiste in un vero e proprio viaggio di andata, verso le terre alte all'inizio dell'estate, e di ritorno, all'inizio dell'autunno. All'alpeggio è legata la produzione casearia. Paolo Zanardini da oltre 50 anni alpeggiatore in Alta Val Trompia, a Malga Croce e malga Ma, ancora pratica l'alpeggio e gestisce la malga con l'aiuto della sua famiglia, sua moglie e i suoi due figli. A giugno la famiglia si sposta in montagna con circa una ventina di mucche e si apre la stagione di produzione dei formaggi che solitamente vede la realizzazione di un formaggio al giorno. La mattina e la sera si munge il latte che viene messo nelle mastelle o bacinelle. La mattina dopo la mungitura lo si mette nella caldaia per la preparazione del formaggio. Si scalda il latte ad una temperatura di 38/40°, si aggiunge il caglio liquido e dopo circa mezz'ora già si assiste alla coagulazione. Si procede a sminuzzare la cagliata con l'utilizzo di una spannarola e il composto si porta ad una temperatura di 50/52 °. La cagliata si lascia riposare per un quarto d'ora e si mette nella fascera, si gira ogni circa venti minuti per tre/quattro volte, si trasporta su un asse, chiamato #empeladur#, e si lascia riposare dai due ai quattro giorni finchè arriva il momento della salatura ed il formaggio viene messo in salamoia. A seconda della grandezza del formaggio lo si lascia in salamoia per quattro/cinque giorni. Una volta tolto si lascia stagionare per circa 15/20 giorni girandolo almeno una volta ogni due giorni.
- RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
- RIM - Rilevamento/contestorilevamento nel contesto
- DRV - DATI DI RILEVAMENTO
- DRVL - RilevatoreRomele, Alessandro (regia)
- DRVD - Data del rilevamento2010/09/10
- CAO - OCCASIONE
- CAOD - Denominazionelavoro
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - Ruolocasaro
- ATID - NomeZanardini, Paolo
- ATIA - Notemarito di Rita Gatta
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - Ruolocasara
- ATID - NomeGatta, Rita
- ATIA - Notemoglie di Paolo Zanardini
- DO - DOCUMENTAZIONE
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_Lombardia_FS_F0049
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAK - Nome file digitalePCI_Lombardia_FS_F0049.jpg
- FTAT - NoteFermo-immagine tratto da documento video-cinematografico (vedi VDC).
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoPCI_Lombardia_FS_V0049
- VDCX - Generedocumentazione esistente
- VDCP - Tipo/formatofile digitale
- VDCA - Denominazione/titoloProduzione di formaggio
- VDCS - SpecificheDurata: 34'' (estratto da 15'53'' a 16'27'')
- VDCR - AutoreRomele, Alessandro (regia)
- VDCD - Riferimento cronologico2011/00/00
- VDCW - Indirizzo web (URL)https://www.youtube.com/embed/MBG7_IP9cAQ?start=953&end=987
- VDCT - NoteIl documento è tratto da: Memorie d'Alpeggio - I cinquant'anni di Paolo Zanardini sulle malghe dell'Alta Val Trompia; regia Alessandro Romele; anno 2011; durata 23’28’’; pubblicato online il 16 gennaio 2014. I dati presenti nei titoli di testa e di coda del video forniscono anche le seguenti informazioni: 10 settembre 2010, Malga Croce, Collio (BS); riprese in HD a cura di Frame Lab.it; testi a cura di Biagio Piccardi e Andrea Richini; voce narrante Fiammetta Moretti: coordinamento a cura di ERSAF - Sede operativa di Beno (BS); progetto di Montagne di Valgrigna, realizzato nell'ambito dell'Accordo di Programma per la Valorizzazione dell'Area Vasta Valgrigna. Il documento video è accompagnato dalla seguente nota. "Il filmato, girato nel corso di una sola giornata in una splendida giornata di fine estate a quota 1.541 metri, racconta la storia dell'alpeggiatore Paolo Zanardini che per oltre mezzo secolo ha portato le proprie mandrie a Malga Croce, alpeggio sulle alture che sovrastano Memmo, minuscola frazione del Comune di Collio".
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoPCI_Lombardia_FS_V0049
- VDCX - Generedocumentazione esistente
- VDCP - Tipo/formatofile digitale
- VDCA - Denominazione/titoloProduzione di formaggio
- VDCS - SpecificheDurata: 1'28'' (estratto da 16'56'' a 18'24'')
- VDCR - AutoreRomele, Alessandro (regia)
- VDCD - Riferimento cronologico2011/00/00
- VDCW - Indirizzo web (URL)https://www.youtube.com/embed/MBG7_IP9cAQ?start=1016&end=1104
- VDCT - NoteIl documento è tratto da: Memorie d'Alpeggio - I cinquant'anni di Paolo Zanardini sulle malghe dell'Alta Val Trompia; regia Alessandro Romele; anno 2011; durata 23’28’’; pubblicato online il 16 gennaio 2014. I dati presenti nei titoli di testa e di coda del video forniscono anche le seguenti informazioni: 10 settembre 2010, Malga Croce, Collio (BS); riprese in HD a cura di Frame Lab.it; testi a cura di Biagio Piccardi e Andrea Richini; voce narrante Fiammetta Moretti: coordinamento a cura di ERSAF - Sede operativa di Beno (BS); progetto di Montagne di Valgrigna, realizzato nell'ambito dell'Accordo di Programma per la Valorizzazione dell'Area Vasta Valgrigna. Il documento video è accompagnato dalla seguente nota. "Il filmato, girato nel corso di una sola giornata in una splendida giornata di fine estate a quota 1.541 metri, racconta la storia dell'alpeggiatore Paolo Zanardini che per oltre mezzo secolo ha portato le proprie mandrie a Malga Croce, alpeggio sulle alture che sovrastano Memmo, minuscola frazione del Comune di Collio".
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneCORTI 2008
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomonografia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoCorti Michele, L'organizzazione dell'alpeggio, tra passato e presente, Breno 2008.