- scheda
- CD - IDENTIFICAZIONE
- TSK - Tipo moduloMODI
- CDR - Codice Regione01
- CDM - Codice ModuloICCD_MODI_9643175872941
- ESC - Ente schedatoreICCD
- ECP - Ente competente per tutelaICCD
- OGM - Modalità di individuazionerilevamento sul campo
- OGM - Modalità di individuazionedati bibliografici
- OGM - Modalità di individuazionedati di archivio
- OG - ENTITA'
- AMB - Ambito di tutela MiBACTetnoantropologico
- AMA - Ambito di applicazioneentità immateriali
- CTG - Categoriatecniche
- OGD - DefinizionePuncetto Valsesiano #Puncet#: tecnica di esecuzione di due puncettaie
- LC - LOCALIZZAZIONE
- LCS - StatoITALIA
- LCR - RegionePiemonte
- LCP - ProvinciaVC
- LCC - ComuneVarallo
- DT - CRONOLOGIA
- DTR - Riferimento cronologicoXXI
- CM - CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
- CMR - Responsabile dei contenutiOvidi Pazzaglia, Maria Vittoria (responsabile del progetto di candidatura UNESCO)
- CMR - Responsabile dei contenutiCottica, Claudia (coordinatrice scientifica inventario MODI)
- CMC - Responsabile ricerca e redazioneMarchi, Ornella
- CMC - Responsabile ricerca e redazioneBozzo, Giorgio
- CMA - Anno di redazione2017
- CMM - Motivo della redazione del MODIInventario patrimonio culturale immateriale Convenzione Unesco 2003/ Rete del merletto italiano: Puncetto Valsesiano
- ADP - Profilo di accesso1
- OSS - Note sui contenuti del moduloAlcuni disegni e quindi moduli ricorrenti del puncetto hanno denominazioni proprie: il #ragno# o #ragnetto# consiste nella costruzione di una figura a otto barrette: orizzontali, verticali e diagonali racchiuse in un quadrato a similitudine dell’aracnide. Nel colorato il centro del ragno viene eseguito con filo di colore diverso. Nel puncetto colorato l'esecutrice avrà anche la difficoltà tecnica di dover nascondere il cambio da un filo all'altro di colore differente, tanto che il lavoro al rovescio deve risultare comunque omogeneo come al diritto. Inoltre è sempre molto importante ottenere la giusta armonia nell'accostamento dei colori, non solo per ragioni estetiche ma anche per motivi tecnici di esecuzione. La tecnica di esecuzione del puncetto permette di ottenere un manufatto molto compatto, robusto e resistente all’usura.
- DA - DATI ANALITICI
- DES - DescrizioneDue puncettaie sono sedute vicino a una fonte di luce naturale. La prima prende del filo cordonetto di cotone n. 50 e infila l’ago n. 9., senza ausilio di supporti, tiene il lavoro tenuto fra pollice e indice nella mano sinistra, con gomito ad angolo retto e inizia facendo un anello con il filo intorno al dito indice a circa metà della gugliata. Sull'anello creato lavora con l'ago tre nodi verso destra, detti #nodi di andata#, girando il filo sull'ago in senso orario. Senza girare il lavoro esegue poi due nodi verso sinistra detti #nodi di ritorno#, puntando l'ago tra i tre nodi precedenti e girando il filo sull'ago in senso antiorario. Con due nodi di andata ottiene un punto, con tre nodi due punti e così via; nel ritorno invece ad ogni nodo costruito corrisponde un punto. Continua fino ad avere una base o cimosa della lunghezza utile. A questo punto del procedimento ruota la base ottenuta per proseguire iniziando da sinistra e con nodi successivi, ben serrati, per comporre la figura prescelta, alternando parti piene (fitte) con parti vuote seguendo un disegno precedentemente elaborato. La prima puncettaia, sempre con i nodi base di andata e ritorno inizia a costruire un #ragnetto#, figura tipica ricorrente, lasciando degli spazi vuoti: #buchi#, quindi non puntando l’ago in ogni punto. Prosegue fino a completare la #stella# cioè una figura geometrica simmetrica composta da una serie definita di moduli. Al termine della costruzione della stella la inserisce nel tessuto. La seconda puncettaia utilizza un altro metodo di lavorazione, usato soprattutto per i lavori circolari: inizia direttamente su un tessuto orlato con imbastitura. Su questo lei costruisce una serie di buchi piccoli: nodo di andata, a distanza di 2mm altro nodo di andata e, per formare la colonnina verticale esegue due nodi di ritorno. Completa in questo modo tutta la circonferenza con i buchi, quindi inizia la costruzione della puntina seguendo lo schema che ha sul tavolo. Esegue un motivo tradizionale, la #girandola#, lavorata in diagonale che ripete per tutto il bordo. Sempre la seconda puncettaia esegue una variante multicolore, che presenta maggior difficoltà di realizzazione della stella perché usa contemporaneamente più fili e più aghi. Esegue il disegno più utilizzato per il puncetto colorato, la #stella mista#. Inizia coll’eseguire prima la parte sinistra e poi la parte destra. Le due serie di buchi piccoli sovrapposti, secondo la consuetudine, sono separati da un filo di altro colore. Procede nel costruire tutta la parte centrale della stella, costituita dalla #rosetta#, anche questa con i pieni, ed il ragnetto di colori differenti.
- NRL - Notizie raccolte sul luogoNel corso di diverse ricerche sul campo, effettuate dalla Società Operaia di Mutuo soccorso di Varallo nell’arco di un ventennio sul puncetto, atte al perfezionamento della didattica od in funzione di pubblicazioni, sono state raccolte informazioni sia sulla tecnica che sull’uso del puncetto nel tempo. E’ stata raccolta, tra l’altro, la nomenclatura con cui erano tradizionalmente noti i moduli di lavorazione e si è scelto di conservare e trasmettere tutta la terminologia che identifica una certa lavorazione e che precedentemente era stata tramandata solo oralmente in ambito parentale o strettamente locale attraverso la trasmissione di imparaticci o campionature. I moduli base ricorrenti sono stati codificati, cioè riportati graficamente, ed è stata definita la procedura di realizzazione: si nominano qui i più diffusi #ragnetto#; #autin# (una figura a rombo sia piena che vuota generalmente inscritta in un quadrato); rosetta o rosa del #frassu# con un ragnetto inserito in una croce; girandola; occhio di gallina; ragno superbia; testa da morto; foglioline; ghirlanda della sposa; perle della Lucia. Per alcuni la denominazione deriva dalla similitudine grafica, per altre ha prevalso la fantasia o ancora la paternità della creatrice. L’uso del puncetto ha particolare importanza nell’abito tradizionale femminile, che è diffuso in tutta la Valsesia con particolarità differenti fra località e località. In alcune è presente solo nella camicia mentre in altre arricchisce anche il grembiule. Esso era ed è ancora espressione identitaria per simboleggiare visivamente il luogo di provenienza: ad esempio il colletto in puncetto alto stretto e chiuso da una fila di bottoncini sul lato è esclusivo di Cervatto, Fobello, Cravagliana, Sabbia, Carcoforo e Rima ; e ancora: se lo stesso è in color bianco indica la provenienza da Sabbia o Carcoforo, oppure da Rima se profilato di rosso. Per le altre località il colore è ecrù. Altri paesi della valle del Sesia e della laterale Val Sermenza hanno la camicia ornata da un bordo sullo scollo quadrato in puncetto bianco. La peculiarità del puncetto consiste proprio nel fatto che in origine era ornamento dell’abito femminile tradizionale utilizzato dalle donne anche durante lo svolgimento delle attività quotidiane, non solo in ambito domestico ma anche durante le faticose attività silvo-pastorali. Quest’ultime rappresentavano la principale attività economica di sussistenza, delle quali la donna valsesiana era responsabile anche a causa della forte migrazione stagionale maschile. Nel 2005, nel corso di una ricerca etnografica specifica effettuata sempre dall’ associazione Società Operaia di Mutuo Soccorso di Varallo, in vista di una pubblicazione sul puncetto colorato, sono state raccolte informazioni per approfondire le specifiche relative alla lavorazione del puncetto colorato. Nella Valle Mastallone, valle laterale del fiume Sesia, oltre che nella camicia, il puncetto, questa volta eseguito con diversi colori, si ritrova anche nel grembiule, denominato #faudà#. In questo ambito il colore del puncetto è un linguaggio: in ogni abito, a seconda dei colori usati, sono ascrivibili la località, lo status civile e la cerimonia per cui era stato confezionato. I colori prevalenti sono: il rosso, il colore blu e viola in tutte le variati cromatiche e il nero per il lutto. Un tempo i puncetti dei grembiuli più preziosi erano realizzati in seta. Ora il filo di seta adatto alla lavorazione è meno reperibile e si ripiega su un cordonetto di cotone, oppure si utilizza un filo di cotone perlè che richiama il lucido della seta. In occasione di feste religiose o patronali nei paesi valsesiani viene ancora utilizzato l’abito tradizionale: a Fobello è usanza accompagnare il neonato al fonte battesimale con un corteo di donne in abito tradizionale e la giovane madrina regge sul capo la culla con il bimbo. Il corredo è impreziosito dal puncetto. A Varallo, in occasione della processione della Madonna Incoronata, che si tiene per celebrare la festività dell’Ascensione, presenziano le rappresentanti in abito tradizionale dei paesi della Valle. Il puncetto, come espressione di fede e devozione, è documentato attraverso le donazioni di corredi alle parrocchie, oratori o santuari o anche nell’apposizione di ex voto come ad esempio nello scurolo della Basilica del Sacro Monte di Varallo. Piccole parrocchie come Sabbia, Crevola o altre sono ricche di corredi liturgici in puncetto che vengono esposti nelle occasioni più solenni. Un altro utilizzo particolarmente significativo da un punto di vista antropologico, è rappresentato dal fatto che in alcuni manufatti domestici, l’uso di piccole strisce di puncetto permetteva la giunzione fra tessuti che avevano una altezza limitata al fine di ottenere superfici più ampie ed esteticamente piacevoli.
- NSC - Notizie storico criticheLe ipotesi avanzate in passato sulle origini del puncetto Valsesiano, risultano frutto di ricostruzioni fantasiose senza base documentale: attribuire i termini punto avorio o punto saraceno al puncetto dicendo che la Valsesia fosse stata raggiunta da saraceni è privo di fondamento sia da un punto di vista storico sia dall’esame della tecnica, sia soprattutto per la diffusione geografica del merletto stesso. Non sono noti peraltro racconti popolari risalenti a secoli passati che citino il puncetto valsesiano o la sua origine. La sua presenza è comunque limitata alla Valsesia che è costituita dal tratto montano del bacino imbrifero del fiume Sesia ed è delimitata a Nord dal Monte Rosa. La tecnica di realizzazione era invece sconosciuta nelle confinanti valli della Val d’Aosta, del Vallese svizzero e dell’Ossola, con l’esclusione per quest’ultima del piccolo villaggio di Campello Monti, fondato da valsesiani e quindi per secoli parte integrante del territorio e della cultura valsesiana. Le più antiche testimonianze certe risalgono tutte al XVI° secolo. Prime fra tutte quelle iconografiche: la “Madonna che cuce” statua in terracotta posta all’interno della Cappella n° 4 “Primo Sogno di San Giuseppe” al Sacro Monte di Varallo (Patrimonio UNESCO). L’opera, eseguita nel secondo decennio del XVI° sec. da Giovanni D’Enrico, rappresenta la Madonna intenta alla lavorazione di una striscia in Puncetto Valsesiano. Così pure per la tela, un’Annunciazione di autore ignoto, probabilmente quasi coeva della citata statua, custodita nella chiesa di Santa Marta a Borgosesia, che rappresenta al centro una Madonna mentre lavora il Puncetto Valsesiano (SCARRONE, STEFANUTTO, ROSSETTI 2009; SCARRONE, STEFANUTTO, BERETTA [et al.] 2013). Tra i documenti cartacei ne citiamo uno. È infatti chiarissimo il documento esaminato nel 2009 per la Società di Mutuo Soccorso di Varallo dalla Direttrice dell’Archivio di Stato di Varallo Dott.sa Maria Grazia Cagna: un atto notarile “dotale” del 1685 ove, tra i beni portati in dote dalla sposa compaiono anche delle “tovaglie da pioggia” ornate da “punchietto”. Il documento è custodito presso l’Archivio di Stato di Varallo (Società Operaia di Mutuo Soccorso di Varallo, 2006) Nel corso dei secoli successivi, quelli della maggior diffusione tra la popolazione della pratica di lavorare il Puncetto Valsesiano, si moltiplicano le testimonianze, sia documentali che iconografiche, sino ad arrivare alle fotografie di inizio secolo XX° e dei decenni a seguire. Grazie alla sua grande diffusione in valle, il Puncetto Valsesiano aveva destato l’interesse dei viaggiatori stranieri, in maggioranza inglesi, che percorsero in lungo ed in largo la Alpi nel XIX° sec. e per una parte del XX° sec. Alcuni di essi non mancarono di descriverlo nei loro diari di viaggio (CERRI, CREVAROLI 1998). Un’ inaspettata notorietà per il Puncetto Valsesiano, presso la corte sabauda prima ed a livello di alcune capitali e corti europee poi, si deve all’opera appassionata della Regina Margherita di Savoia, assidua frequentatrice delle valli attorno al Monte Rosa, che promosse la conoscenza e caldeggiò la realizzazione di prodotti finiti in Puncetto Valsesiano destinati ad un pubblico di livello culturale ed economico elevato, che già ben conosceva altri merletti provenienti da altre zone d’Italia e dall’estero. Degno di nota è poi l’esperimento promosso da una benestante dama irlandese: Eliza Matilda Johnson, coniugata Lynch. La signora Lynch nei primi anni del XX° sec. in Val Vogna, valle laterale della Valsesia, incoraggiò la nascita di un vero e proprio laboratorio industriale per la produzione di Puncetto Valsesiano ove lavoravano una decina di puncettaie e che, grazie ad una appropriata campagna promozionale, facilitata dai mezzi e dalle conoscenze della stessa Lynch e supportata da un vero e proprio catalogo, riuscì per un certo numero di anni a vendere la propria produzione, soprattutto all’estero, portando alle puncettaie un certo benessere (LYNCH 1905). Nella prima metà del XX° sec. il Puncetto Valsesiano tornò poi gradualmente a richiudersi in ambito locale. È però nella seconda metà del secolo che, diminuendo l’attrattiva il Puncetto Valsesiano rischiò di scomparire. Solo grazie alla lungimiranza di alcuni amministratori locali, i quali negli anni 80 promossero l’istituzione di un Albo delle Maestre di Puncetto Valsesiano, di una “Scuola di Puncetto Valsesiano” e l’attivazione di specifici corsi di insegnamento, oltre alla certificazione dei lavori eseguiti a regola d’arte, che la lavorazione di questo merletto riprese ad essere capillarmente diffusa in valle, elevandosi altresì a valore identitario della comunità valsesiana. Le iniziative per il recupero, comprese quelle citate, per la tutela, la salvaguardia e la promozione del Puncetto Valsesiano sono state delegate operativamente, da quel momento, alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Varallo che attualmente continua a svolgere tali attività.
- RI - RILEVAMENTO ENTITA' IMMATERIALI
- RIM - Rilevamento/contestorilevamento nel contesto
- DRV - DATI DI RILEVAMENTO
- DRVL - RilevatoreMarchi, Ornella
- DRVL - RilevatoreBozzo, Giorgio
- DRVD - Data del rilevamento2017/02/18
- CAO - OCCASIONE
- CAOD - Denominazioneoccasione indeterminata
- CAOS - NoteL’esecuzione del puncetto è avvenuta nel pomeriggio
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - Ruolopuncettaia
- ATID - NomeScarrone, Paola
- ATIA - NoteMaestra di Puncetto Valsesiano. Nella registrazione audiovisiva è la prima puncettaia ripresa ed esegue la fase iniziale, la decorazione detta #ragno# e la figura geometrica detta #stella#. È lei che esegue anche l’attaccatura della #stella# al tessuto.
- ATI - ATTORE INDIVIDUALE
- ATIR - Ruolopuncettaia
- ATID - NomeStefanutto Angela
- ATIA - NoteMaestra di Puncetto Valsesiano. È la seconda puncettaia ripresa nella documentazione audiovisiva mentre sta eseguendo un lavoro circolare sul tessuto con il motivo detto la #girandola#. Inoltre è lei che esegue il motivo a #stella mista# multicolore.
- DO - DOCUMENTAZIONE
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0321
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaPuncetto Valsesiano_Postura
- FTAA - AutoreUffredi, Stefano
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0321_1.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0322
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaPuncetto Valsesiano_Anello d’inizio
- FTAA - AutoreUffredi, Stefano
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0322_2.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0323.png
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaPuncetto Valsesiano_Cimosa di base
- FTAA - AutoreUffredi, Stefano
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0323_3.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0324
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaPuncetto Valsesiano_Stella in lavorazione, con #ragnetto#
- FTAA - AutoreUffredi, Stefano
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0324_4.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0325
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaPuncetto Valsesiano_Stella con #ragnetto# e #ragno superbia#
- FTAA - AutoreUffredi, Stefano
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0325_5.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0326
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaPuncetto Valsesiano_Stella finita, inserimento nel tessuto
- FTAA - AutoreUffredi, Stefano
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0326_6.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0327
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaPuncetto Valsesiano_Fase finale di centro tondo
- FTAA - AutoreUffredi, Riccardo
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0327_7.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0328
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaPuncetto Valsesiano_Chiusura di un bordo
- FTAA - AutoreUffredi, Riccardo
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0328_8.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0329
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaPuncetto Valsesiano_Stella colorata con #girandola#
- FTAA - AutoreUffredi, Riccardo
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0329_9.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0330
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaPuncetto Valsesiano_Stella colorata_fase di lavorazione
- FTAA - AutoreUffredi, Stefano
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0330_10.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0331
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaPuncetto Valsesiano_Stella colorata_ fase finale
- FTAA - AutoreUffredi, Stefano
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0331_11.jpg
- FTA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- FTAN - Codice identificativoPCI_MEIT_F0332
- FTAX - Generedocumentazione allegata
- FTAP - Tipofotografia digitale (file)
- FTAF - Formatojpg
- FTAM - Titolo/didascaliaPuncetto Valsesiano_fasi lavorazione #ragno#
- FTAA - AutoreUffredi, Stefano
- FTAK - Nome file digitalePCI_MEIT_F0332_12.jpg
- VDC - DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
- VDCN - Codice identificativoPCI_MEIT_V0161
- VDCX - Generedocumentazione esistente
- VDCP - Tipo/formatofile digitale MP4
- VDCA - Denominazione/titoloPuncetto Valsesiano – Merletto Italiano
- VDCR - AutoreUffredi, Stefano
- VDCD - Riferimento cronologico2017/02/18
- VDCW - Indirizzo web (URL)https://youtu.be/IsB-IyM9XLM
- VDCT - NoteCaricato in YouTube in data 27/03/2017, durata 12 minuti e 42 secondi. Si è montato un video che documenta i momenti più significativi della tecnica separati da una transizione a rotazione di cubo.
- FNT - FONTI E DOCUMENTI
- FNTI - Codice identificativoPCI_MEIT_D0151
- FNTX - Generedocumentazione esistente
- FNTP - Tipoatto notarile
- FNTT - Denominazione/titoloNota delli mobili della Sig.ra Lucia Bertolina avuti in paga dal signor Bartolomeo de' Steffani suo suocero
- FNTA - AutoreComoletto, Giuseppe
- FNTD - Riferimento cronologico1685/07/13
- FNTN - Nome archivioArchivio di Stato di Vercelli, Sezione di Varallo
- FNTO - NoteTrattasi di un atto dotale stilato a mano e rogato dal notaio Giuseppe Comoletto di Cervarolo con il quale vengono elencati i beni personali dati in dote a Lucia Margherita Bertolina di Scopello. In cui compare distintamente, tra gli elementi della lista, due capi d’abbigliamento con puncetto (denominato nell’atto punchietto).
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneLYNCH 1905
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipoopuscolo
- BIBM - Riferimento bibliografico completoLynch Eliza Matilda, Valle Vogna and its lace Industry, Davos 1905
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneBRIZZI RAMAZZOTTI 1917
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomonografia
- BIBM - Riferimento bibliografico completoBrizzi Ramazzotti Amelia, Il Puncetto. Insegnamento pratico illustrato, Milano 1917
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneRICCI 1914
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipolibro
- BIBM - Riferimento bibliografico completoRicci Elisa, Antiche Trine italiane. Trine ad Ago, Bergamo 1914
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneRAVELLI 1924
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipolibro
- BIBM - Riferimento bibliografico completoRavelli Luigi, Valsesia e Monte Rosa. Guida Alpinistica, artistica, storica, Novara 1924
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneBOSSI 1966
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipocontributo in periodico
- BIBM - Riferimento bibliografico completoBossi Alberto, Il Puncetto e la sua ispirazione, in Rivista La Valsesia, n.8 (1966), pag.9
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneBOSSI 1967
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipocontributo in periodico
- BIBM - Riferimento bibliografico completoBossi Alberto, Abili mani delle nostre donne valsesiane, in Rivista La Valsesia, n.4 (1967), pag.6
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneGIOLLI 1920
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipocontributo in periodico
- BIBM - Riferimento bibliografico completoGiolli Raffaello, Il Puncetto della Valsesia, in Le vie d’Italia, IV, n.8 (1920), pp. 468-472
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazionePERUSINI – GRI 1982
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipolibro
- BIBM - Riferimento bibliografico completoPerusini Gaetano - Gri Gian Paolo, Costumi tradizionali e popolari in Valsesia, Borgosesia 1982
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneGALLINO 1984
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipolibro
- BIBM - Riferimento bibliografico completoGiovanni Gallino, Le figlie dell'arte. Il Puncetto in Valsesia, Mosso Santa Maria 1984
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazionePETTERINO CAMASCHELLA 1992
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomanuale
- BIBM - Riferimento bibliografico completoPetterino Camaschella Angela, Manuale del Puncetto Valsesiano, Borgosesia 1992
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazionePETTERINO CAMASCHELLA 1993
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomanuale
- BIBM - Riferimento bibliografico completoPetterino Camaschella Angela, Puncetto Valsesiano. Schemi Disegni Illustrazioni Album n° 1, Varallo 1993
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneCERRI – CREVAROLI 1998
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipolibro
- BIBM - Riferimento bibliografico completoCerri Riccardo- Crevaroli Laura, The Queen of the Alps, Magenta 1998
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipocatalogo mostra
- BIBM - Riferimento bibliografico completoSocietà Operaia di Mutuo Soccorso di Varallo, Nodi e Fili d'Arte. Il puncetto valsesiano fra ricerca delle origini e artisti contemporanei, Varallo 2006
- BIBN - NoteNella mostra oltre a documentazione d’archivio, a una serie di opere iconografiche di vario genere (sculture, dipinti….) di interesse storico artistico e esemplari di puncetto storici mai esposti al pubblico, venivano esposte anche una serie di opere di artisti contemporanei (Burri, Bonomi, Zamboni).
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneSCARRONE – STEFANUTTO – MANFREDI 2006
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomanuale
- BIBM - Riferimento bibliografico completoScarrone Paola – Stefanutto Angela – Manfredi Graziella, Manuale del Puncetto Colorato, Vercelli 2006
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneSCARRONE – STEFANUTTO – ROSSETTI 2009
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomanuale
- BIBM - Riferimento bibliografico completoScarrone Paola – Stefanutto Angela – Rossetti Carla, A scuola di Puncetto Valsesiano, Borgosesia 2009
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazionePIZZATO 2007
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipotesi di laurea
- BIBM - Riferimento bibliografico completoPizzato Marco, Modarte e Biella: parola chiave evoluzione tutti i nodi vengono al pettine, 2007
- BIBN - NoteTesi di laurea Politecnico di Milano Facoltà di Architettura-Design, Corso di laurea in Disegno della moda, relatrice Prof. Benedetta Barzini. Il secondo capitolo è dedicato al puncetto valsesiano. Tesi non pubblicata.
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazioneSCARRONE – STEFANUTTO – BERETTA [et al.] 2013
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipomanuale
- BIBM - Riferimento bibliografico completoScarrone Paola – Stefanutto Angela – Beretta Piera [et al.], L'Arte del Puncetto Valsesiano, Borgosesia 2013
- BIB - BIBLIOGRAFIA
- BIBR - AbbreviazionePASCARIELLO 1997
- BIBX - Generebibliografia di confronto
- BIBF - Tipolibro
- BIBM - Riferimento bibliografico completoPascariello Adolfo, Il dono della memoria, Champocher 1997