R12 - 01219292

CD CODICI
TSK Tipo Scheda BDI
LIR Livello ricerca P
NCT CODICE UNIVOCO
NCTR Codice regione R12
NCTN Numero catalogo scheda 01219292
ESC Ente schedatore Comune di Viterbo
ECP Ente competente S127
RV RELAZIONI
ROZ Altre relazioni 1201219297
DB DEFINIZIONE BENE
DBD Denominazione Festa di Santa Rosa: saperi sulla #minimacchina# (o #macchinetta#) del quartiere Centro Storico
DBC Categoria saperi
DBC Categoria tecniche
RD REDAZIONE
RDM Modalità di Redazione terreno
LA ALTRE LOCALIZZAZIONI GEOGRAFICHE-AMMINISTRATI
TLC Tipo di localizzazione localizzazione di rilevamento
PRV LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA
PRVR Regione Lazio
PRVP Provincia VT
PRVC Comune Viterbo
PRVL Localita Quartiere Centro Storico
PRVA Altra località magazzino privato
PRT Contesto rilevamento nel contesto
DR DATI DI RILEVAMENTO
DRV Ente responsabile Comune di Viterbo
DRT Denominazione della ricerca Inventario patrimonio culturale immateriale Convenzione Unesco 2003/ Le Feste delle grandi macchine a spalla: festa di Santa Rosa di Viterbo
DRR Responsabile della ricerca Broccolini, Alessandra
DRL Rilevatore Broccolini, Alessandra
DRD Data rilevamento 2010/08/08
CA OCCASIONE
CAR Occasione Religiosa no
CAO Altra Occasione esecuzione su richiesta
CU COMUNICAZIONE
CUV VERBALE
CUVM Voce/i maschile/i 3
DA DATI ANALITICI
DRS Descrizione del Bene La #minimacchina# (o #macchinetta#) di Santa Rosa viene realizzata dal Comitato Centro Storico ogni tre anni. Quest'anno (2010) è stata realizzata per la prima volta ed ha per titolo #Archi di luce#. Il nome gli è stato dato perché la #macchina# riprende la forma degli archi viterbesi del centro storico illuminati con un sistema a led. Ha una struttura in ferro e viene portata a spalla da bambini (detti #minifacchini#) di età compresa tra i 7 e i 14 anni. La #minimacchina# ha una pianta quadrata, aperta sotto, costituita da un telaio in ferro, sul quale si sopraeleva una costruzione in compensato e legno pieno, dipinta di bianco. La costruzione rappresenta una composizione architettonica sulla quale si aprono archi, colonne e diciotto finestre di materiale plastico sulle quali sono stampate scene dei miracoli di Santa Rosa, finestre che vengono retroilluminate da led. Rispetto agli anni passati la #macchina# ha la novità di non avere la #base# chiusa, come invece accade per la #macchina# di Santa Rosa e per la #minimacchina# del quartiere Pilastro. In questa struttura aperta è possibile vedere sotto le #stanghe# di ferro i #minifacchini# durante il #trasporto#. Le #aste# laterali sono retraibili ma non sfilabili dal telaio, in modo che si possono poggiare sui cavalletti durante le soste per non gravare sui #minifacchini# senza doverle sfilare. La #macchina# è composta da tre pezzi che vengono montati successivamente alla loro realizzazione. Un primo pezzo, con base a pianta quadrata, ai cui angoli superiori ci sono quattro leoni con la palla di Favl realizzati in polistirolo, resina e sabbia, simbolo di Viterbo poiché rappresentano i quattro colli viterbesi. Sono illuminati anche loro dal basso e sono in materiale ignifugo. La parte superiore ha forma conica tronca ed è composta da quattro colonne similmarmo sulle quali si soprelevano quattro archi di luce illuminati a led e al cui centro è posto un capitello in cartapesta rappresentante un elemento decorativo di una fontana viterbese. L'illuminazione di questa seconda parte, anch'essa rappresenta una innovazione perché i led sono collocati entro cilindri vuoti e merlati (che riprendono nella forma le mura castellane di Viterbo) e che diffondono la luce a raggiera creando un effetto suggestivo. La parte finale è composta da quattro ali in poliuretano e da un piedistallo in ferro con un piatto sul quale è collocata una colonnina sulla quale è posta la statua della Santa in cartapesta bianca. Le ali #abbracciano la Santa e la elevano verso la luce divina#. La statua della Santa è la stessa dal 1970 ed è un oggetto al quale tutti i membri del Comitato Centro Storico sono particolarmente affezionati (#Siamo affezionati a questa nostra piccola Santa perché rappresenta l'idealità della nostra fede#). La statua negli anni passati è stata riempita di poliuretano espanso per rafforzarne la struttura. La statua della Santa rappresenta il punto più delicato della #minimacchina# perché ogni anno, quando la #macchina# passa sotto l'#Archetto# di Via Mazzini (un arco di una casa privata particolarmente basso del Centro Storico), la testa della Santa subisce un danno e viene #scapocciata#, motivo per cui ogni anno la statua richiede un ritocco di restauro. I tre pezzi della #macchinetta# sono uniti tra loro con incastri a pistoni di ferro. L'illuminazione è mista (naturale ed elettrica) e composta da un complesso impianto di luci a led alimentati da 4 generatori posti all'interno della #macchina#, da lampadine alogene e da 116 lumini a fiaccola viva, #moccolotti# a cera posti all'esterno. I led sono collocati tutti intorno alla #macchina# e saldati tra loro. L'illuminazione segue un "filo logico", in quanto in basso è posta una illuminazione più calda che sta a significare una luce terrena, mentre in alto una luce bianca, a significare #l'elevazione della luce terrena verso la luce divina della Santa, una luce bianca che porta la Santa verso il cielo#. La Santa è infatti bianca ed è illuminata da led bianchi che rappresentano la luce divina che scende a terra. La statua della Santa è stata realizzata in cartapesta negli anni '70 e riproduce la statua della Santa che è posta davanti all'urna dentro la chiesa di Santa Rosa. Il giorno del #trasporto# intorno alla #macchina# ci sono quattro persone più un istruttore #capofacchino# che la #guida#. La #macchina# pesa intorno ai 450 chilogrammi, la maggior parte dei quali costituiti dalle batterie dell'impianto di illuminazione. La #minimacchina# viene realizzata quasi completamente da competenze interne al comitato Centro Storico e utilizza per lo più materiale di scarto recuperato, come imballaggi e altro.
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo costruttore della #minimacchina# - elettricista.
ATTZ Nazionalità italiana
ATTN Nome Laureti, Lucio
ATTS Sesso M
ATTE Età 38
ATA Annotazioni Il testimone è un ex #minifacchino# giovane che attualmente dirige i lavori della #minimacchina# relativi all'impianto elettrico.
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo costruttore della #minimacchina#
ATTZ Nazionalità italiana
ATTN Nome Scardozzi, Bruno
ATTS Sesso M
ATTE Età 58
ATA Annotazioni Il testimone è uno dei fondatori del Comitato Centro Storico per la #minimacchina# di Santa Rosa negli anni '70. In particolare si occupa delle realizzazioni in cartapesta che decorano la #minimacchina#.
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo costruttore della #minimacchina#
ATTZ Nazionalità italiana
ATTN Nome Bruti, Giancarlo
ATTS Sesso M
ATTE Età 60
ATA Annotazioni Il testimone è uno del fondatori del Comitato Centro Storico per la #minimacchina# negli anni '70 e il principale componente nella realizzazione della #minimacchina#, soprattutto per quanto riguarda la progettazione e la direzione dei lavori.
DO FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
VDC DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
VDCX Genere documentazione allegata
VDCP Tipo file digitale
VDCR Autore Broccolini Alessandra
VDCD Data 2010/08/08
VDCE Ente Proprietario Comune di Viterbo
VDCA Titolo Saperi sulla #minimacchina# di Santa Rosa
VDCN Codice Identificativo S. ROSA VID 01
VDCT Note Timing: 00:05:28
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Comitato Centro Storico Viterbo, 25 anni di storia della mini Macchina di Santa Rosa - 1966-1991 (a cura di G. Bruti), Viterbo, 1991.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Arduini Marcello, "Aspetti antropologici in alcune azioni rituali del culto di Santa Rosa, in S. Cappelli (a cura di), S. Rosa: tradizione e culto. Atti ella seconda giornata di studio, 10 settembre 1999. "La città, la macchina, il rito. I nuovi supporti", Vecchierelli Ed. Manziana, 2000, pp. 111-124.
ACCESSO AI DATI
ADS SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI
ADSP Profilo di Accesso 2
ADSM Motivazione scheda contenente dati personali
CM COMPILAZIONE
CMP COMPILAZIONE
CMPD Data 2011
CMPN Nome Broccolini, Alessandra
RSR Referente Scientifico Simeoni, Paola Elisabetta
FUR Funzionario Responsabile Silvestrini, Elisabetta
AN ANNOTAZIONI
OSS Osservazioni Le #minimacchine# di Santa Rosa si inseriscono nell'ambito della devozione per Santa Rosa e della festa dedicata alla Santa, il cui #trasporto# della #macchina# viene fatto il 3 settembre. Storicamente le #minimacchine# di Santa Rosa rappresentavano, sia per la realizzazione che per il trasporto, dei momenti di divertimento per i bambini in diversi quartieri della città. Stando a fonti orali le #minimacchine# erano già presenti a fine Ottocento; le prime testimonianze scritte fanno risalire la prima #minimacchina# del Centro Storico al 1919, anno in cui per celebrare la fine della Prima Guerra i bambini della città decisero di realizzare un omaggio alla Santa. Le prime testimonianze visive delle #minimacchine# risalgono invece agli anni '60, quando appaiono realizzate con materiali di scarto e cartone. Si trattava di #macchine# molto leggere, nate spontaneamente e non soggette a forme particolari di organizzazione. Con il tempo, nel corso degli anni '60 le #minimacchine# divennero sempre più grandi iniziando a ricevere finanziamenti consistenti da parte di privati per la loro realizzazione. Negli anni '70 nasce il Comitato Centro Storico di Viterbo da un gruppo di cittadini, allo scopo di riprendere ed organizzare in forme definite il #trasporto# della #minimacchina#. Attualmente le #minimacchine# che vengono realizzate a Viterbo in occasione della festa di Santa Rosa sono due, una proviene dal quartiere Centro Storico, l'altra dal quartiere Pilastro. La #minimacchina# del quartiere Centro Storico realizzata dal Comitato Centro Storico di Viterbo è alta 4.50 metri di altezza su una base di circa 1.80 per lato. E' una #macchina# tecnologica in quanto oltre alla struttura di ferro e legno, presenta un complesso impianto di illuminazione al quale lavorano attivamente tre persone, per un totale di manodopera volontaria di 10-15 persone. Viene realizzata su un disegno di uno dei membri fondatori del Comitato che guida i lavori. E' in progetto del Comitato Centro Storico la realizzazione di un'altra innovazione tecnologica, la realizzazione di un pistone ad aria compressa (o a CO2) da collocare dentro la statua della Santa e che permette con un telecomando, di alzare la statua di diverse decine di centimetri e poi di abbassarla all'occorrenza per permettere alla #macchina# di passare nei punti più bassi del percorso. L'alzata e la discesa della Santa che rappresenterà una novità del prossimo anno vale per i punti del percorso dove ci sono fili elettrici bassi che costringerebbero i bambini ad un ulteriore sforzo. In questo caso il dispositivo verrebbe usato. Non verrebbe usato invece per l'#Archetto# di via Mazzini perché in quel caso, essendo un punto "storico" e una pratica consolidata, il fatto che i bambini debbano superare questo ostacolo, che rappresenta per loro una sorta di iniziazione al #trasporto# #una tradizione#; secondo il Comitato, l'altezza della #macchina# deve restare la stessa. Tutti i #minifacchini# del passato sono infatti passati sotto all'#Archetto#; pertanto anche le future generazioni dovranno continuare a misurarsi con questo ostacolo e superarlo con successo. Rispetto al passato quando doveva essere un gioco per i bambini, oggi il #trasporto# della #minimacchina# è un evento fortemente organizzato e codificato, regolato da una ferrea disciplina gestita da istruttori adulti che a volte appare di natura paramilitare. La #minimacchina# (e il Comitato che la realizza) sono inoltre in stretto contatto con il Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, sia per quanto riguarda le attività rituali, sia per quanto riguarda le autorizzazioni rispetto all'uso di simboli e oggetti appartenenti al Sodalizio e al #trasporto# della #macchina#.