R12 - -

CD CODICI
TSK Tipo Scheda BDI
LIR Livello ricerca P
NCT CODICE UNIVOCO
NCTR Codice regione R12
NCTN Numero catalogo scheda -
ESC Ente schedatore NDEF
ECP Ente competente NDEF
AC ALTRI CODICI
ACC Altro codice bene ELSOL0007
DB DEFINIZIONE BENE
DBD Denominazione Opera lirica italiana: il passaggio
DBC Categoria saperi
RD REDAZIONE
RDM Modalità di Redazione terreno
LA ALTRE LOCALIZZAZIONI GEOGRAFICHE-AMMINISTRATI
TLC Tipo di localizzazione localizzazione di rilevamento
PRV LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA
PRVS Stato Italia
PRVR Regione Lazio
PRVP Provincia RM
PRVC Comune Roma
PRT Contesto rilevamento nel contesto
DR DATI DI RILEVAMENTO
DRT Denominazione della ricerca Inventario patrimonio culturale immateriale Convenzione Unesco 2003/ Opera Lirica Italiana
DRR Responsabile della ricerca Migliorini Emiliano
DRL Rilevatore Migliorini Emiliano
DRL Rilevatore Picariello Malvina
DRD Data rilevamento 2013/03/28
CA OCCASIONE
CAI Occasione Indeterminata si
CU COMUNICAZIONE
CUV VERBALE
CUVF Voce/i femminile/i 2
CUVM Voce/i maschile/i 1
CUM MUSICALE VOCALE
CUMF Voce/i femminile/i 2
CUMM Voce/i maschile/i 1
CUC CINESICA
CUCF Femminile 2
CUCM Maschile 1
CUP PROSSEMICA
CUPF Femminile 2
CUPM Maschile 1
DA DATI ANALITICI
DRS Descrizione del Bene Nell’estensione vocale esistono due passaggi fondamentali: medio-grave e medio-acuto, come se tale estensione fosse suddivisa in tre grandi fasce. In ogni fascia si utilizzano risuonatori parzialmente diversi: nella fascia grave si usano maggiormente i risuonatori di petto, nella fascia centrale quelli di petto e di testa (voce mista), in quella acuta soprattutto quelli di testa. I passaggi non sono identificabili in singole note, bensì in zone dell'estensione vocale in cui si attuano alcuni adattamenti degli organi fonatori al fine di utilizzare i diversi risuonatori senza creare fratture nella voce. Nella gestione del passaggio la difficoltà consiste nel rendere omogenea la transizione, il gradino tra un registro e l'altro della voce. Parte fondamentale nello studio del belcanto consiste nel rendere uniforme l'emissione nel passaggio da una fascia all'altra, con conseguente omogeneizzazione dei registri. Nel passaggio dalla zona media alla zona acuta della voce il cantante deve acquisire il controllo di alcuni muscoli atti a mantenere il palato in una posizione alta. Tra questi vi sono i pilastri palatini, muscoli che si ancorano alla laringe e che permettono di ampliare la cavità orale e di risonanza e, quindi, di ottenere un suono più omogeneo e ricco di armonici.
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo cantante
ATTZ Nazionalità italiana
ATTN Nome Carosi Micaela
ATTS Sesso F
ATTE Età 43
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo cantante
ATTZ Nazionalità italiana
ATTN Nome Nisi Angela
ATTS Sesso F
ATTE Età 31
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo cantante
ATTZ Nazionalità italiana
ATTN Nome Sacchi Federico
ATTS Sesso M
ATTE Età 37
DO FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
VDC DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
VDCX Genere documentazione esistente
VDCP Tipo vicdeocassetta mini-DV
VDCR Autore Migliorini Emiliano
VDCE Ente Proprietario Eolo Etnolaboratorio per il Patrimonio Culturale Immateriale
VDCA Titolo Incontro con i cantanti dell’Associazione Cantori Professionisti d’Italia
VDCC Collocazione Archivio Eolo Etnolaboratorio
VDCN Codice Identificativo ELV 0189
VDCD Data 2013/03/28
REG DOCUMENTAZIONE AUDIO
REGX Genere documentazione esistente
REGP Tipo file digitale
REGA Autore Migliorini Emiliano
REGD Data 2013/03/28
REGE Ente Proprietario Eolo Etnolaboratorio per il Patrimonio Culturale Immateriale
REGZ Titolo Incontro con i cantanti dell’Associazione Cantori Professionisti d’Italia
REGC Collocazione Archivio Eolo Etnolaboratorio
REGN Codice Identificativo ELA 0063_07
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Franco Fussi - Silvia Magnani, L’arte vocale. Fisiopatologia ed educazione della voce artistica, Torino, Omega, 1994
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Fussi Franco, I registri della voce e il passaggio. Prima parte, in «L’Opera», giugno 2000
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Fussi Franco, I registri della voce e il passaggio. Seconda parte, in «L’Opera», luglio/agosto 2000
ACCESSO AI DATI
ADS SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI
ADSP Profilo di Accesso 1
ADSM Motivazione dati liberamente accessibili
CM COMPILAZIONE
CMP COMPILAZIONE
CMPD Data 2013
CMPN Nome Picariello Malvina
CMPN Nome Migliorini Emiliano
RSR Referente Scientifico Migliorini Emiliano
FUR Funzionario Responsabile -
AN ANNOTAZIONI
OSS Osservazioni Nel parlato, utilizzando note gravi dell'estensione vocale fisiologica, si sperimenta la consonanza vibratoria della gabbia toracica, detta #risonanza di petto#, la quale comprende l’ambito tonale della voce di conversazione. L'intensità di tale sensazione vibratoria diminuisce salendo la gamma tonale fino ad un punto in cui l'ascesa tonale si accompagna ad un mutamento di qualità dei suoni, con timbro più chiaro e lieve innalzamento della laringe. Questo evento corrisponde a ciò che viene definito primo passaggio. La qualità vocale di questo secondo gruppo di suoni può corrispondere nel parlato al range della voce gridata o di chiamata, oltre il quale la fonazione viene realizzata con sforzo muscolare notevole, con possibilità di rottura del suono. Questo secondo limite è ciò che viene definito secondo passaggio. Rappresentando quest'ultimo il mutamento fisiologico più radicale nell'impostazione del canto, il termine #passaggio# è solitamente usato ad indicare il secondo passaggio. Nel canto lirico si cerca di equilibrare le necessità di allungamento delle corde vocali nel salire ai toni acuti con il controllo dell’azione del muscolo tiroaritenoideo, anche detto muscolo vocale, il quale permette un buon contatto glottico e mantiene in vibrazione tutto il corpo cordale, e con il controllo della posizione laringea, che tenderebbe a salire durante l’ascesa agli acuti. Ciò avviene attraverso la modificazione della conformazione delle cavità di risonanza e l’equilibrio tra l’ azione continuata del muscolo vocale e l’ allungamento della corda. Il muscolo cricotiroideo, esterno all’impalcatura cartilaginea, permette attraverso il basculamento in avanti e in basso della cartilagine tiroidea su quella cricoidea, l’allungamento interno delle corde vocali, gestendo così il settore tonale acuto e la capacità di salire verso le note acute. Quando si stabilisce un equilibrio tra la necessità di non sollevare la laringe (perché non si riduca l’ampiezza delle cavità di risonanza), le esigenze di accollamento delle corde vocali (perché continuino a vibrare in tutta la loro “massa”) e quelle di allungamento per eseguire note acute, si sale in voce cosiddetta #piena#, tipica della voce #lirica#, si risolve cioè quel punto critico che è definito come passaggio mantenendo simile la qualità vocale tra i toni medi e quelli acuti dell’estensione. Il termine #copertura#, utilizzato nella didattica per spiegare il fenomeno dell'omogeneità timbrica nel passaggio dal settore medio a quello acuto, è identificabile in questa serie di fenomeni di adattamento delle cavità di risonanza nel momento del passaggio di registro. Coprire i suoni permette di mantenere uniformità di colore nel registro pieno durante ed oltre il passaggio agli acuti. A questo fenomeno si associano modi di dire quali #girare la voce#. Se, al contrario, si "sale" con la voce senza "coprire" il suono e modificare l'atteggiamento degli apparati di vibrazione e risonanza, si ottiene uno spontaneo sollevamento della laringe con un conseguente stato di contrazione muscolare e di fatica fonatoria che conduce ad una "rottura" del suono.