R12 - -

CD CODICI
TSK Tipo Scheda BDI
LIR Livello ricerca P
NCT CODICE UNIVOCO
NCTR Codice regione R12
NCTN Numero catalogo scheda -
ESC Ente schedatore NDEF
ECP Ente competente NDEF
AC ALTRI CODICI
ACC Altro codice bene ELSOL0012
DB DEFINIZIONE BENE
DBD Denominazione Opera lirica italiana: il vibrato
DBC Categoria tecniche
DBC Categoria musica vocale-strumentale
RD REDAZIONE
RDM Modalità di Redazione terreno
LA ALTRE LOCALIZZAZIONI GEOGRAFICHE-AMMINISTRATI
TLC Tipo di localizzazione localizzazione di rilevamento
PRV LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA
PRVS Stato Italia
PRVR Regione Lazio
PRVP Provincia RM
PRVC Comune Roma
PRT Contesto rilevamento nel contesto
DR DATI DI RILEVAMENTO
DRT Denominazione della ricerca Inventario patrimonio culturale immateriale Convenzione Unesco 2003/ Opera Lirica Italiana
DRR Responsabile della ricerca Migliorini Emiliano
DRL Rilevatore Migliorini Emiliano
DRL Rilevatore Picariello Malvina
DRD Data rilevamento 2013/06/16
CA OCCASIONE
CAO Altra Occasione concerto
CU COMUNICAZIONE
CUM MUSICALE VOCALE
CUMF Voce/i femminile/i 1
CUS MUSICALE STRUMENTALE
CUSS Strumenti Musicali Solisti pianoforte
DA DATI ANALITICI
DRS Descrizione del Bene La cantante, all’interno dell’esecuzione dell’aria “Ritorna Vincitor”, dal primo atto dell’opera “Aida” di Giuseppe Verdi, esegue un Sib4, una semibreve legata ad una minima con il punto (7 quarti, 153 rpm) della durata complessiva di 4 secondi circa, caratterizzata dalla presenza di vibrato. Il vibrato è determinato da fluttuazioni nel tempo della frequenza, dell’intensità e del timbro della voce. Esso deriva da un giusto rapporto tra emissione dell'aria, adduzione delle corde e rilassamento del tratto vocale.
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo cantante
ATTZ Nazionalità italiana
ATTN Nome Carosi Micaela
ATTS Sesso F
ATTE Età 43
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo pianista
ATTZ Nazionalità italiana
ATTN Nome Tagliapietra Paolo
ATTS Sesso M
DO FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
REG DOCUMENTAZIONE AUDIO
REGX Genere documentazione allegata
REGP Tipo file digitale
REGA Autore Migliorini Emiliano
REGD Data 2013/06/16
REGE Ente Proprietario Eolo Etnolaboratorio per il Patrimonio Culturale Immateriale
REGZ Titolo Recital Lirico CPI
REGC Collocazione Archivio Eolo Etnolaboratorio
REGN Codice Identificativo ELA 0069
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Franco Fussi, Il vibrato: dalla voce caprina al ballamento di voce, contributo on-line (in voceartistica.it)
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Franco Fussi - Silvia Magnani, L’arte vocale. Fisiopatologia ed educazione della voce artistica, Torino, Omega, 1994
ACCESSO AI DATI
ADS SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI
ADSP Profilo di Accesso 1
ADSM Motivazione dati liberamente accessibili
CM COMPILAZIONE
CMP COMPILAZIONE
CMPD Data 2013
CMPN Nome Picariello Malvina
CMPN Nome Migliorini Emiliano
RSR Referente Scientifico Migliorini Emiliano
FUR Funzionario Responsabile -
AN ANNOTAZIONI
OSS Osservazioni Esistono diversi tipi di vibrato. Si parla di vibrato di ampiezza quando l’emissione della voce è caratterizzata da variazioni periodiche di intensità durante la produzione del suono. Il vibrato di frequenza è invece sempre costante, costituito da piccole variazioni di altezza tonale, ad un ritmo che può variare da 3 a 8 e oltre variazioni al secondo. Esso ha origine nei muscoli cricotiroidei che sono i principali determinatori delle variazioni di altezza. Alcune ricerche hanno stabilito che nei soggetti con migliori doti vocali e con buona impostazione della voce, il vibrato oscilla tra valori di 1/4 di tono temperato e poco più di 1/2 tono, con frequenza compresa tra 5 e 7 variazioni al secondo, si presenta in forma di onde sinusoidali regolari, e compare quasi sempre con un leggero ritardo rispetto all’attacco del suono. Negli alti soggetti il vibrato risulta meno regolare, perde talvolta il carattere sinusoidale, ed ha una ampiezza che oscilla tra molto meno di 1/4 di tono e quasi un tono temperato. In foniatria, si riconoscono tre tipi di vibrato: 1) vibrato a bassa frequenza (3-4 oscillazioni al secondo) con modulazioni-variazioni di altezza e intensità variabili, riscontrabile in alcuni cantanti di colore e di musica popolare, jazz e soul; nel canto lirico tale frequenza di oscillazione viene percepita come inestetica e assimilata al #ballamento di voce#; 2) vibrato a frequenza intermedia (tra 4 e 6 oscillazioni al secondo) e con modulazione di altezza tonale di circa un semitono, tipico del cantante d’opera; 3) vibrato ad alta frequenza (con 6-10 oscillazioni al secondo ed oltre) e con ampia fluttuazione dell’intensità vocale che viene descritto come tremolo. Anche se le caratteristiche acustiche del vibrato possono variare, esiste un range estetico oltre il quale l’orecchio comincia a percepire le fluttuazioni di tali parametri in modo spiacevole.