R18 - 261

CD CODICI
TSK Tipo Scheda BDI
LIR Livello ricerca P
NCT CODICE UNIVOCO
NCTR Codice regione R18
NCTN Numero catalogo scheda 261
ESC Ente schedatore ICCD
ECP Ente competente S112
AC ALTRI CODICI
ACC Altro codice bene 201
DB DEFINIZIONE BENE
DBD Denominazione Festa dei Morti
DBC Categoria festa/ cerimonia
RD REDAZIONE
RDM Modalità di Redazione archivio
LA ALTRE LOCALIZZAZIONI GEOGRAFICHE-AMMINISTRATI
TLC Tipo di localizzazione localizzazione di rilevamento
PRV LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA
PRVR Regione Calabria
PRVP Provincia CS
PRVC Comune San Demetrio Corone
PRT Contesto rilevamento nel contesto
DR DATI DI RILEVAMENTO
DRV Ente responsabile MIBAC
DRT Denominazione della ricerca Il Folklore: un bene culturale vivo
DRR Responsabile della ricerca Video/Italia
DRL Rilevatore Maffei Macrina
DRD Data rilevamento 1990/02/17
CA OCCASIONE
CAR Occasione Religiosa si
CAA Ciclo dell'Anno Festa dei Defunti nel rito bizantino, sabato precedente la prima domenica di carnevale
RC RICORRENZA
RCP Periodicità Annuale
RCI Data Inizio 1990/02/10
RCF Data Fine 1990/02/18
CU COMUNICAZIONE
CUV VERBALE
CUVF Voce/i femminile/i Numero non definibile
CUVM Voce/i maschile/i Numero non definibile
CUM MUSICALE VOCALE
CUMF Voce/i femminile/i Numero non definibile
CUC CINESICA
CUCF Femminile Numero non definibile
CUCM Maschile Numero non definibile
CUP PROSSEMICA
CUPF Femminile Numero non definibile
CUPM Maschile Numero non definibile
DA DATI ANALITICI
DRS Descrizione del Bene La Festa dei Defunti nel rito bizantino viene celebrata il sabato che precede la prima domenica di carnevale, proprio per frenare i fedeli dagli eccessi carnevaleschi. Sette giorni prima della festa in chiesa hanno inizio le liturgie alle quali partecipa quasi tutta la popolazione; negli ultimi tre giorni il prete visita le case dei fedeli, cominciando da quelli colpiti da lutti più recenti per officiare la cerimonia dell’elevazione della “paneghia”. Nelle abitazioni trova una tavola apparecchiata con due pani, un piatto di grano bollito, una bottiglia di vino, un bicchiere, un cucchiaio, un coltello. Il prete spezza il pane e lo offre ai presenti (parenti e vicinato), mettendovi sopra un cucchiaio di grano bollito, quindi riceve un pane e una bottiglia di vino. Il giorno della festa bambini e poveri vanno nelle case a chiedere l'elemosina che ottengono in natura o in denaro. La mattina il prete fa una processione fino al cimitero e per tutto il percorso le donne cantano nenie che ricordano i morti, poi molti stendono una tovaglia bianca sulla tomba e l'imbandiscono con vino, caffé, liquori, dolci, pane, salami che vengono offerti a tutti i presenti in onore dei morti. Dopo la processione, in chiesa, vengono ritualmente consumati i #colivi#. Il pomeriggio e la sera gli uomini si radunano nei bar e nelle cantine a bere e a mangiare ancora in ricordo dei morti.
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo Diacono
ATTS Sesso M
TC ATTORE COLLETTIVO
TCD Denominazione Abitanti di San Demetrio
TC ATTORE COLLETTIVO
TCD Denominazione Donne
TC ATTORE COLLETTIVO
TCD Denominazione Familiari dei defunti
DO FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FTA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
FTAX Genere documentazione esistente
FTAP Tipo Diapositive colore su Laservision
FTAA Autore Rinaldi G. - Gareri P.
FTAD Data 1990/00/00
FTAE Ente Proprietario MIBAC/ Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
FTAN Codice Identificativo ICBSA_VI_SC201_F1-437
FTAT Titolo/Note Festa dei Morti / 437 fotografie
FTAF Formato 35 mm
VDC DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
VDCX Genere documentazione esistente
VDCP Tipo video VHS
VDCR Autore Salvi Demetrio
VDCE Ente Proprietario MIBAC/ Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
VDCA Titolo La Festa dei Morti
VDCC Collocazione 1H 2537
VDCN Codice Identificativo 1H 2537
VDCT Note Video-documentario. Testo e regia: Demetrio Salvi; ricerca: Marilena Maffei; montaggio: Francesca Calvelli (26 min.). Riprese: febbraio 1990.
VDC DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
VDCX Genere documentazione allegata
VDCP Tipo Altro formato digitale
VDCR Autore Rinaldi G. - Gareri P.
VDCE Ente Proprietario MIBAC/ Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
VDCA Titolo Festa dei Morti
VDCN Codice Identificativo ICBSA_VI_SC201_F1-437R_1
VDCT Note preview del corredo fotografico originario di 437 fotografie e video
VDCD Data 1990/00/00
VDC DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
VDCX Genere documentazione allegata
VDCP Tipo Altro formato digitale
VDCR Autore Rinaldi G. - Gareri P.
VDCE Ente Proprietario MIBAC/ Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
VDCA Titolo Festa dei Morti
VDCN Codice Identificativo ICBSA_VI_SC201_F1-437R_2
VDCT Note preview del corredo fotografico originario di 437 fotografie e video
VDCD Data 1990/00/00
VDC DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
VDCX Genere documentazione allegata
VDCP Tipo Altro formato digitale
VDCR Autore Rinaldi G. - Gareri P.
VDCE Ente Proprietario MIBAC/ Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
VDCA Titolo Festa dei Morti
VDCN Codice Identificativo ICBSA_VI_SC201_F1-437R_3
VDCT Note preview del corredo fotografico originario di 437 fotografie e video
VDCD Data 1990/00/00
VDC DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
VDCX Genere documentazione allegata
VDCP Tipo Altro formato digitale
VDCR Autore Salvi Demetrio
VDCE Ente Proprietario MIBAC/ Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
VDCA Titolo La Festa dei Morti
VDCN Codice Identificativo ICBSA_VI_VIDEO_21R
VDCT Note Riproduzione parziale da riversamento digitale 1:1 del video originario. Testo e regia: Demetrio Salvi; ricerca: Marilena Maffei; montaggio: Francesca Calvelli (26 min.). Riprese: febbraio 1990.
FNT FONTI E DOCUMENTI
FNTX Genere documentazione esistente
FNTP Tipo Relazione storico-antropologica
FNTA Autore Maffei Macrina
FNTT Denominazione Dossier (37 pp.)
FNTD Data 1990
FNTN Nome Archivio Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
FNTS Posizione Scatola 12 ICBSA_VI_SC201_D
FNTI Codice Identificativo ICBSA_VI_SC201_D
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Bachofen J., Il simbolismo funerario negli antichi, Napoli, 1989.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Bacthin M., L' Opera di Rabelais e la cultura popolare, Torino, 1979.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Bellusci A., Magia, miti e credenze popolari. Ricerca etnografica fra gli Albanesi d'Italia, Cosenza, 1983.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Bolognari M. - Fileni F., Sortite antropologiche su qualche episodio arberesh, in “Quaderni del Dipartimento di Scienze dell'Educazione”, n. 9, Cosenza, 1976.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Bolognari M., Il silenzio della tradizione, Caltanissetta-Roma, 1978.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Buttitta A., La Festa dei Morti in Sicilia, in Id., Ideologia e folklore, Palermo, 1971, pp. 49-62
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Cavalcanti O., Il materiale, il corporeo, il simbolico, In Id., Cultura alimentare ed eros nel Sud, Roma - Reggio Calabria, 1984.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA De Meester P., Rituale benedizionale bizantino, Roma, 1930.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA De Martino E., Morte e pianto rituale nel mondo antico. Dal lamento pagano al pianto di Maria, Torino, 1958.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Dorsa V., La tradizione greco-latina negli usi e nelle credenze popolari della Calabria Citeriore, Cosenza, 1884, rist. anast. Bologna.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Esposito G., Commemorazione dei defunti in S. Demetrio Corone, in “Zjarri”, A. III, n. 1, pp. 4-6.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Frazer J. G., Il ramo d'oro, Torino, 1962, 2 voll.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Jeremias J., Le parole dell'ultima cena, Brescia, 1973.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Lombardi Satriani L.M. - Meligrana M., Il ponte di San Giacomo, Milano, 1982.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Pitrè G., Feste dei morti in Sicilia, in Id., Spettacoli e feste popolari siciliane, Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, vol. XII, Palermo, 1881, rist. anast. Bologna, 1969.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Propp J. V., Le feste agrarie russe, Torino, 1978.
ACCESSO AI DATI
ADS SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI
ADSP Profilo di Accesso 2
ADSM Motivazione scheda contenente dati personali
CM COMPILAZIONE
CMP COMPILAZIONE
CMPD Data 2010
CMPN Nome Tucci Roberta
RSR Referente Scientifico Tucci Roberta
FUR Funzionario Responsabile Simeoni Paola Elisabetta
AN ANNOTAZIONI
OSS Osservazioni La scheda è frutto della destrutturazione della originaria scheda FKC n. 201, compilata da Maffei Macrina il 29 agosto 1990. La scheda, da cui sono tratti tutti i dati e i testi, è originariamente corredata da un dossier e da 437 diapositive. È inoltre integrata dal film La Festa dei Morti. Altri rilevamenti effettuati: 10-18/02/1990. Notizie storico-critiche tratte dalla scheda originaria. San Demetrio Corone è un paese d'origine albanese in provincia di Cosenza. L'elevazione della “paneghia” o “panegghia” è una cerimonia officiata dal parroco nelle case private, in cui parenti e vicinato si riuniscono per mangiare pane e grano bollito in ricordo del morto ed essa si ripete sia per la morte del singolo che per la commemorazione dei defunti. La cerimonia fa parte della liturgia bizantina ed è riportata nelle scritture più antiche. Il termine “panaghia”, come scriveva Simeone di Salonicco, si riferisce a un pezzo di pane triangolare e compare nei testi sempre accanto al vocabolo "elevazione", per sottolineare che l'atto di alzare il pane ha valore benedizionale. L'atto di collocare i sassi sul monumento ai caduti da parte degli abitanti di San Demetrio ha la funzione di sostituire la presenza delle persone e di materializzare il loro saluto. #Colivi#: il termine, come riporta il rituale benedizionale bizantino, significa oggi grano bollito, nell'antichità designava frutta e dolciumi. L'uso dei #colivi#, secondo un racconto leggendario, iniziò nel 306 quando il martire Mirone apparve in sogno al Vescovo di Eucaite e lo esortò a far mangiare ai cristiani grano bollito perchè tutti gli altri viveri, secondo le disposizioni di Giuliano l'Apostata, venivano prima offerti agli idoli. A parte la leggenda, ciò che è certo è che l'uso dei #colivi# è in relazione con gli antichi pasti funebri, diffusissimi nel primo cristianesimo. L'ingestione dei #colivi# è il residuo di un banchetto funebre con un cibo insostituibile: il grano, simbolo di un processo ciclico perenne, quello della vita che muore e rinasce.