R12 - 01194725

CD CODICI
TSK Tipo Scheda BDI
LIR Livello ricerca P
NCT CODICE UNIVOCO
NCTR Codice regione R12
NCTN Numero catalogo scheda 01194725
ESC Ente schedatore ICCD
ECP Ente competente S127
RV RELAZIONI
ROZ Altre relazioni 1201194724
DB DEFINIZIONE BENE
DBD Denominazione Saperi relativi alla pesca nel lago di Bolsena
DBC Categoria saperi
RD REDAZIONE
RDM Modalità di Redazione terreno
LA ALTRE LOCALIZZAZIONI GEOGRAFICHE-AMMINISTRATI
TLC Tipo di localizzazione localizzazione di rilevamento
PRV LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA
PRVR Regione Lazio
PRVP Provincia VT
PRVC Comune Marta
PRT Contesto rilevamento nel contesto
DR DATI DI RILEVAMENTO
DRV Ente responsabile ICCD
DRT Denominazione della ricerca Progetto PACI 1
DRR Responsabile della ricerca Simeoni Paola Elisabetta
DRL Rilevatore Broccolini Alessandra
DRD Data rilevamento 2009/05/30
CA OCCASIONE
CAO Altra Occasione testimonianza su richiesta
CU COMUNICAZIONE
CUV VERBALE
CUVM Voce/i maschile/i 2
CUC CINESICA
CUCM Maschile 2
CUP PROSSEMICA
CUPM Maschile 2
DA DATI ANALITICI
DRS Descrizione del Bene In passato sul lago di Bolsena il pesce di lago veniva mangiato #al naturale#, cotto direttamente sul fuoco, con sale e pane. Veniva conservato nelle cassette di legno anziché nella plastica come oggi; per conservarlo il pescatore ci metteva sopra un letto di felci per fargli da ombra. Il lago di Bolsena è una risorsa perché con le sue acque profonde e pulite garantisce un pesce non di allevamento, che tuttavia non è conosciuto. Tinca e luccio sono ancora “un tabù” per molti; meglio va con il lattarino e il coregone chiamato localmente la #spigola di lago#. Il pesce di lago veniva mangiato con le mani dal pescatore e anche oggi se il pesce viene cotto sul fuoco e mangiato con le mani è più buono. In passato il #vero signore# intorno al lago era il contadino che aveva tutte le risorse alimentari; con loro il pescatore faceva il baratto per poter vivere. I pesci di lago che servono per fare la #sbroscia#, zuppa di pesce di lago (tinca, luccio, coregone), vengono presi con le reti che vengono messe la sera. Ogni pesce #ha la sua maglia# e i suoi posti, perché il pesce vive in determinati luoghi del lago e in certe profondità. In inverno il pesce va in acque profonde, mentre in estate risale più in superficie. Il coregone è invece l’unico pesce che preferisce sempre le acque profonde e vive di plancton. Solo a gennaio il coregone si avvicina alla riva e ai sassi perché va a deporre le uova. Le anguille vengono prese o con i #martavelli# o con #le fila#, #le filacciola# con l’amo e con #l’innesco#. Il #martavello# o #artavellone# è una rete particolare fatta a cono con rete e cerchi grandi, che funziona come una nassa. Il pesce entra dentro e non “scappa più fuori”. L’anguilla è un pesce molto furbo; appena vede un piccolo spazio, o un #maglio# rotto della rete, riesce a uscire fuori dall’#artavello#. Se l’anguilla #vede ll’aria, si ributta dentro e la mattina non ce lo trovi più#. Qualunque buco nella rete #lei co’ la coda lo trova#. Il luccio invece con i denti riesce a segare il nailon, e se l’anguilla trova quel buco, #tutte passano# dall’#artavello#. Non si è mai visto uscire da un qualsiasi contenitore l’anguilla di testa, ma sempre di coda. Il persico reale è il pesce di lago più conosciuto; è un pesce molto più buono di qualsiasi pesce di mare. Il persico reale del lago di Bolsena è più buono del persico proveniente dal lago di Bracciano, e così pure la tinca perché vivendo nel fango, se il lago ha acque basse come Bracciano, prende il sapore del fango. Anche il luccio nel lago è molto ambito perché ha un sapore diverso dai lucci di altri laghi. In inverno viene pescata l’anguilla #nera da artavello# o #anguilla nera argentina#: è un’anguilla poco commerciale perché è dura e per mangiarla bisogna tenerla in ammollo nell’aceto per una notte e spellarla affinché si sgrassi. E’ un’anguilla che va cotta arrosto e non in umido e le vengono praticati dei taglietti sulla pelle per fare fuoriuscire il grasso. L’anguilla che viene pescata in estate con #le fila# è invece morbida è saporita; ha una pelle molto fina. Le anguille non sono tutte uguali; c’è quella #pesciara#, #pizzutona# e l’#erbaiola# e ognuna ha il suo sapore. Il pesce più furbo di tutti è il #blackbus#, il persico trota; il più veloce è il lattarino, perché ha una pinna in più degli altri pesci. Ogni pesce ha un suo modo locale di essere chiamato: il luccio è detto #penotto#, la tinca #babbana#, se è piccola #scota#. Questi termini derivano dal fatto che #babbana# si dice delle donne brutte, mentre #scota# si riferisce al rumore che fa la tinca piccola nell’erba. La tinca non va mai mangiata #a carpaccio# perché quella #di piano# e non #di cupo# ha nelle carni un virus delle feci dei cani e dei gatti. C’è nel lago una #lumachina# che mangia queste feci e quando la tinca va a mangiare la #lumachina# ne viene infettata. La #lumachina# si insedia nelle carni e viene trasmessa all’uomo.
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo pescatore
ATTZ Nazionalità italiana
ATTN Nome Pesci Ivaldo #Piastrella#
ATTS Sesso M
ATTE Età 65
ATA Annotazioni Svolge regolarmente l’attività di pesca nel lago. Non cucina.
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo pescatore
ATTZ Nazionalità italiana
ATTN Nome Cucchiari Gustino #Occhialone#
ATTS Sesso M
ATTE Età 70
ATA Annotazioni Svolge regolarmente l’attività di pesca nel lago. Si diletta anche di cucina.
DO FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FTA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
FTAX Genere documentazione allegata
FTAP Tipo fotografia digitale
FTAA Autore Ballacchino, Katia
FTAD Data 2009/05/30
FTAE Ente Proprietario ICCD
FTAN Codice Identificativo ICCD-DEAV 0207/FI 2
FTAT Titolo/Note fermo immagine da video primario
FTAF Formato jpg
VDC DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
VDCX Genere documentazione allegata
VDCP Tipo CD Rom
VDCR Autore Ballacchino, Katia
VDCE Ente Proprietario ICCD
VDCA Titolo Saperi relativi alla pesca e all’alimentazione tradizionale sul lago di Bolsena
VDCN Codice Identificativo ICCD-DEAV 0207
VDCT Note Saperi relativi alla pesca e all’alimentazione tradizionale sul lago di Bolsena/ 00:13:40
VDCD Data 2009/05/30
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Casaccia Mauro - Quattranni Antonio, Ambiente, pesca, tradizioni del lago di Bolsena, Citta di Bolsena editrice, 1988
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Casaccia Mauro - Tamburini Pietro, Il vernacolo di Bolsena, Sistema Museale del lago di Bolsena, 2005
ACCESSO AI DATI
ADS SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI
ADSP Profilo di Accesso 2
ADSM Motivazione scheda contenente dati personali
CM COMPILAZIONE
CMP COMPILAZIONE
CMPD Data 2009
CMPN Nome Broccolini Alessandra
RSR Referente Scientifico Tucci roberta
FUR Funzionario Responsabile Simeoni Paola Elisabetta
AN ANNOTAZIONI
OSS Osservazioni L’intervista evidenzia i saperi naturalistici dei pescatori dell’area bolsenese e presenta interessanti aspetti cinesici e prossemici relativi alle modalità con le quali i due intervistati parlano.