R16 - 00284149

CD CODICI
TSK Tipo Scheda BDI
LIR Livello ricerca P
NCT CODICE UNIVOCO
NCTR Codice regione R16
NCTN Numero catalogo scheda 00284149
ESC Ente schedatore ICCD
ECP Ente competente S127
RV RELAZIONI
ROZ Altre relazioni 1600284149
DB DEFINIZIONE BENE
DBD Denominazione #Tavole di San Giuseppe#: saperi sulle #tavole di San Giuseppe#
DBC Categoria saperi
RD REDAZIONE
RDM Modalità di Redazione terreno
LA ALTRE LOCALIZZAZIONI GEOGRAFICHE-AMMINISTRATI
TLC Tipo di localizzazione localizzazione di rilevamento
PRV LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA
PRVS Stato Italia
PRVR Regione Puglia
PRVP Provincia LE
PRVC Comune Giurdignano
PRT Contesto rilevamento nel contesto
DR DATI DI RILEVAMENTO
DRV Ente responsabile ICCD
DRT Denominazione della ricerca Progetto PACI 2
DRR Responsabile della ricerca Simeoni, Paola Elisabetta
DRL Rilevatore Migliorini, Emiliano
DRL Rilevatore Picariello, Malvina
DRD Data rilevamento 2011/08/17
CA OCCASIONE
CAO Altra Occasione esecuzione su richiesta
CU COMUNICAZIONE
CUV VERBALE
CUVF Voce/i femminile/i 2
CUVM Voce/i maschile/i 1
DA DATI ANALITICI
DRS Descrizione del Bene A Giurdignano vi è la tradizione diffusa di allestire annualmente banchetti rituali denominati #tavole di San Giuseppe#. La tradizione è viva e non ha mai subito interruzioni. Le #tavole#, allestite sin dalla sera della vigilia della festa (che cade il 19 marzo) e ricolme di cibo, sono la messa in scena rituale di un pasto a cui partecipano 13 #santi#, familiari o persone del paese che rappresentano alcuni personaggi della Sacra Famiglia, invitate dalla padrona di casa a consumare il cibo. I #santi# invitati, devono essere in numero dispari, minimo tre e massimo tredici. Sono in tante le famiglie ad organizzarle, se ne possono contare 70-80, su circa 1800 abitanti (450 famiglie). Da qualche anno si è scesi a 65-68, ma a Giurdignano il numero resta alto rispetto ai paesi vicini. In passato i cibi esposti sulle #tavole# erano tutti cucinati, mentre oggi sono spesso presentati crudi. Le pietanze, cucinate in casa il giorno stesso, devono essere nove. Per ogni portata che si prepara vengono sempre recitate delle preghiere (esiste anche una preghiera di San Giuseppe, #O che giubilo o che allegrezza#). Per il banchetto si inizia dai #lamponi# (cipollotti selvatici), conditi con olio e aceto, come antipasto. Poi broccoletti, ceci, vermicelli, pasta (#maccheroni#) con il miele, stoccafisso, pesce, frittura tradizionale (dolci salentini, col miele, #struffoli#, #pittule#). Il pane, sempre presente sulle #tavole#, come il vino e la frutta, ha una particolare importanza. Sul pane, a forma di ciambella, su cui sono riportati vari simboli (il bastone per San Giuseppe, la corona per la Madonna, le #tre paci#, simbolo della Trinità, per il Bambinello), viene inserito un arancio. Si fa cuocere nei forni. Una volta si preparava e cuoceva in casa nei vecchi forni di pietra, che adesso non esistono più. I panettieri iniziano circa quindici giorni prima la produzione del pane per San Giuseppe, e già un mese prima si distribuiscono i panini benedetti. Qualche famiglia prepara una piccola quantità di vermicelli già dai primi di marzo e si può passare nelle case con dei piattini o pentolini a prendere la pasta. La #tavola# si "aggiusta" dal pomeriggio tardi della vigilia fino mezzogiorno del 19, quando - dopo la benedizione del parroco - inizia il rito di consumazione delle pietanze. La consumazione dei cibi non è completa, si fanno degli assaggi. Chi impersona la figura di San Giuseppe "comanda" l'inizio e la fine dell'assaggio con un colpo o due di forchetta sul piatto. La #tavola# viene allestita nella stanza più importante della casa, con il quadro di San Giuseppe e qualche fiore. Per l'occasione si utilizzano tovaglie bianche, quelle più belle e ricamate. Al posto riservato a San Giuseppe nella #tavola# viene appeso e legato un bastone fatto di fiori. Si dicono delle preghiere prima di iniziare; comincia a recitarle la padrona di casa e poi inizia il consumo del cibo il cui avvio è dato dal tocco della forchetta su un piatto effettuato da San Giuseppe. Ad ogni portata egli dà un colpo con la forchetta, dice il Padre Nostro, l'Ave Maria, il Gloria al Padre, assaggia e passa al piatto successivo, fino alla fine delle portate. Ciò che resta del pasto viene portato a casa dai #santi#, che lo consumano o lo distribuiscono a loro volta. In passato tale ruolo era riservato agli indigenti (le persone bisognose arrivavano anche dai paesi vicini per poter consumare il cibo), oggi partecipano coloro che sono più vicini alla famiglia e si tendono a confermare sempre le stesse persone. Il paese è interamente coinvolto e, essendo la cerimonia pubblica, arrivano anche visitatori dai paesi limitrofi e da regioni limitrofe, ad esempio le scolaresche che provengono dalla Sicilia o dalla Calabria. Le porte sono aperte: la gente arriva, osserva, riceve il panino benedetto. Da una decina di anni la Pro Loco organizza la #Grande Tavola# in piazza, in cui tutte le portate sono cucinate e vengono invitati i #santi# secondo un tema che viene individuato annualmente. Per la parte religiosa della festa vengono officiate delle messe solenni, il 18 sera e la mattina del 19. Il 18, nel tardo pomeriggio, si effettua la processione per le strade del paese e contemporaneamente si effettua la benedizione delle #tavole#. Chi organizza le #tavole# non occupa una particolare posizione all'interno del corteo processionale.
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo informatore
ATTZ Nazionalità italiana
ATTN Nome Pede, Vittorio
ATTS Sesso M
ATTE Età 30 ca.
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo informatrice/ preparatrice della #tavola#
ATTZ Nazionalità italiana
ATTS Sesso F
ATTE Età 55 ca.
ATA Annotazioni madre di Vittorio
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo informatrice/ preparatrice della #tavola#
ATTZ Nazionalità italiana
ATTS Sesso F
ATTE Età 90
DO FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FTA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
FTAX Genere documentazione allegata
FTAP Tipo fotografia digitale
FTAA Autore Amato, Nicola
FTAD Data 2010/03/19
FTAE Ente Proprietario ICCD
FTAC Collocazione Archivio Laboratorio DemoEtnoAntropologico
FTAN Codice Identificativo ICCD-DEAD 16195
FTAT Titolo/Note La #Grande Tavola# in piazza a Giurdignano
FTA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
FTAX Genere documentazione allegata
FTAP Tipo fotografia digitale
FTAA Autore Amato, Nicola
FTAD Data 2010/03/19
FTAE Ente Proprietario ICCD
FTAC Collocazione Archivio Laboratorio DemoEtnoAntropologico
FTAN Codice Identificativo ICCD-DEAD 16193
FTAT Titolo/Note La #Grande Tavola# in piazza a Giurdignano
VDC DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
VDCX Genere documentazione esistente
VDCP Tipo videocassetta mini-DV
VDCR Autore Amato, Nicola
VDCD Data 2010/03/19
VDCE Ente Proprietario ICCD
VDCA Titolo #Tavole di San Giuseppe# a Giurdignano
VDCC Collocazione Archivio Laboratorio DemoEtnoAntropologico
VDCN Codice Identificativo ICCD-DEAV 0423/ 0424
REG DOCUMENTAZIONE AUDIO
REGX Genere documentazione esistente
REGP Tipo file digitale
REGA Autore Migliorini, Emiliano
REGD Data 2011/08/17
REGE Ente Proprietario ICCD
REGZ Titolo #Tavole di San Giuseppe a Giurdignano# A116
REGC Collocazione Archivio Laboratorio DemoEtnoAntropologico
REGN Codice Identificativo ICCD-DEAA 0116
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Merico Franco, Le Tavole di San Giuseppe, Calimera, 2009
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Imbriani Eugenio, Riti di San Giuseppe nella Puglia meridionale. Lizzano, Monteparano, San Marzano di San Giuseppe, in "Lares", 1, 1991, pp. 59-67
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Imbriani Eugenio, Dal cotto al crudo. Riti di San Giuseppe nel Salento, in VIII International Oral History Conference "Memory and Multiculturalism", Siena-Lucca, 1993, pp. 120-125
ACCESSO AI DATI
ADS SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI
ADSP Profilo di Accesso 2
ADSM Motivazione scheda contenente dati personali
CM COMPILAZIONE
CMP COMPILAZIONE
CMPD Data 2011
CMPN Nome Migliorini, Emiliano
RSR Referente Scientifico Simeoni, Paola Elisabetta
RSR Referente Scientifico Migliorini, Emiliano
FUR Funzionario Responsabile Tucci, Roberta
FUR Funzionario Responsabile Simeoni, Paola Elisabetta
AN ANNOTAZIONI
OSS Osservazioni La famiglia che ha fornito le informazioni sulla festa è tra le poche a cucinare interamente le portate per la #tavola#. Essa allestisce la #tavola# ininterrottamente da 47 anni, da quando la "mamma" (la madre della più anziana informatrice, nata nel 1888 e scomparsa nel 1969) è stata male ed ha fatto un voto a San Giuseppe. La famiglia non utilizza per l'allestimento addobbi floreali, si è voluta conservare la sobrietà della prima #tavola# che fu realizzata per 13 #santi# ("Perché la sentiamo veramente come miracolo fatto"). Da allora la #tavola# viene preparata per 5 #santi#: San Giuseppe, Gesù Bambino (impersonato dall'attore più piccolo), la Madonna, Sant'Anna e San Gioacchino. A Giurdignano non c'è l'uso di effettuare la progressione da 3 a 13 e tornare indietro, come rilevato a Poggiardo. Al paese si riconosce il primato per l'allestimento delle #tavole di San Giuseppe#. Esiste un fiore comunemente denominato #bastone di San Giuseppe# (gladiolus byzantinus), ma è difficile reperirlo dai fiorai, si può trovare in qualche giardino o nelle campagne.