Saperi tradizionali di pesca del lago di Bolsena: l'#artavelletto co' la pertica#
- Regione: Lazio
- Provincia: VT
- Comune: Grotte di Castro
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Descrizione
L'#artavelletto co' la pertica# si compone di due parti: la #pertica# e l'#artavelletto#. La #pertica# è un bastone fatto di legno di #crognolo# (corniolo) intagliato da un lato al quale viene legato un pezzo di legno o di ferro trasversale (la #croce#). A questo bastone trasversale sono legate due cordicine legate a loro volta alla base dell'#artavello# nella parte larga (al primo cerchio). L'altra estremità della pertica è legata al #codio# dell'#artavelletto#. L'#artavelletto# è una rete conica chiusa, lunga circa 80 centimetri, costituita da una estremità di punta (#codio#) legata, che ferma il pesce, da un'apertura dall'altra parte (che negli #artavelli# più grandi si chiama #boccolare#), da dove entra il pesce e tre #bocchetti# con i relativi #cerchi# (dette anche #cammere# o #inganni#) posti in successione nel mezzo, nei quali il pesce entra rimanendo intrappolato. Al centro della #pertica# viene comunemente legato un sasso in modo che la rete stia dritta quando è sul fondale e non si rigiri. Quando l'#artavelletto# è messo sul fondale, la #pertica# (in particolare la #croce#), se il peso è giusto, si nasconde nell'erba in modo da non essere vista dai pesci. Camminando nell'erba il pesce entra nella rete e lì resta imprigionato. In genere ogni #artavelletto# è legato a un altro in una lunga fila di almeno 150 #artavelletti# a tre quattro metri l'uno dall'altro. E' una tecnica che si usa per la pesca delle anguille; va messo #in piano#, a fondale basso a circa 7-8 metri di acqua. Si usa in primavera-estate.