Tradizione liutaria: certificazione di un violino

Miniatura della scheda Tradizione liutaria: certificazione di un violino
  • Regione: Lombardia
  • Provincia: CR
  • Comune: Cremona

Descrizione

C. A., esegue nel suo laboratorio una certificazione di un violino e contemporaneamente spiega le azioni che sta compiendo. La certificazione si realizza attraverso l'osservazione attenta dello strumento e la sua comparazione con altri strumenti. "Devo lasciar parlare lo strumento. Lo strumento parla e noi dobbiamo soltanto ascoltarlo e apprendere il suo linguaggio". C. A. illustra gli elementi stilistici distintivi su cui soffermarsi nell'analisi di un violino: il colore delle vernici; il legno utilizzato; la forma, la dimensione e il piazzamento delle #ff#; forma e orientamento delle #CC# - anche rispetto alle venature e marezzature del legno; bombatura del fondo; forma degli "occhi" della #chiocciola# del #riccio#; la collocazione, il legno e la colorazione del #filetto#; la forma della parte superiore del violino; lo scavo della #chiocciola#; come sono fatti i tasselli e le controfasce; le tracce dei gesti costruttivi del liutaio, individuabili attraverso dettagli come colpi di coltello nelle teste del riccio, la piallatura ecc. L'insieme di tutti questi elementi dà la cifra artistica dell'artigiano. "Può essere bello o brutto ma ci parla: chi è l'autore, qual'è l'epoca in cui è stato costruito; la storia della comunità e del paese." C. A. spiega che è fondamentale individuare l'anno o la decade di costruzione del violino. Per fare questo è necessario conoscere la biografia degli autori e realizzare un confronto con altri strumenti dello stesso autore in modo da valutare lo sviluppo costruttivo del liutaio individuato. Per le certificazioni è dunque necessario che il maestro, grazie a studi continui e approfonditi bibliografici e di strumenti, costruisca un proprio archivio il più ampio possibile con foto di strumenti e biografie dei liutai. C. A. spiega che attualmente ha un archivio informatizzato estremamente vasto. Il liutaio appoggia il violino al tavolo di lavoro e si siede al tavolo. Su quest'ultimo ha già tutti gli strumenti necessari (in questo caso varie lenti di ingrandimento, luce snodabile, schedario cartaceo di violini storici) e maneggia il violino osservandolo da diversi lati, esternamente e internamente, quindi ponendolo a fianco di altri strumenti per confrontarli, infine confrontando il violino con le immagini d'archivio presenti nel suo schedario di violini storici.

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