Tradizione liutaria: i materiali usati per creare le vernici

Miniatura della scheda Tradizione liutaria: i materiali usati per creare le vernici
  • Regione: Lombardia
  • Provincia: CR
  • Comune: Cremona

Descrizione

"Mi chiamo M. N., sono liutaio professionista dal 1980 e docente alla Scuola di Liuteria dal 1981. Mi sono sempre dedicato allo studio delle vernici, in particolare delle vernici classiche, ad alcohol, miste...". Il maestro spiega i materiali usati per la realizzazione della vernice secondo il metodo classico cremonese. Non abbiamo una ricetta esatta, ma sappiamo esattamente tutti i materiali utilizzati, grazie a testi già del Cinquecento e del Seicento. Su queste basi, attraverso vari esperimenti, si è cercato di avvicinarsi il più possibile alla "ricetta antica, classica". I materiali usati sono: gommalacca, mastice, sandracca, coloranti quali la radice di robbia o la curcuma. Il cuore della vernice è il solvente, quello che veniva chiamato "spirito di vino", oggi detto comunemente alcohol. Ma soprattutto l'essenza di trementina, allora detta "quinta essenza", cioè una raffinazione per distillazione dell'alcohol fino ad arrivare ad un prodotto puro, forse migliore del nostro. Tanti dei prodotti ancora oggi utilizzati derivano dalle grandi antiche civiltà, greca, romana, egiziana. Il bacino del Mediterraneo offre tantissime sostanze, già a fine Seicento c'era il primo concetto di classificazione delle sostanze, divise tra gomme, gommo-resine, oleoresine e resine propriamente dette. Questa classificazione è importante perché ci dà una netta distinzione per la solubilità delle sostanze stesse. In base alla solubilità si hanno vernici diverse. Lo stesso per i coloranti, che vengono divisi in coloranti naturali, quindi animali e vegetali, oppure di origine minerale: la gommalacca, ma soprattutto anticamente la cocciniglia, il kermes, il sandalo, l'argirobbia, la curcuma. Sostanze resinose che spesso erano usate anche a scopo terapeutico. La creazione della vernice si è giovata di queste conoscenze approfondite delle sostanze in campo medico. La gommalacca rubino è considerata moderna perché venne importata dall'India dalla seconda metà del Cinquecento, prima non si conosceva perché viene dalle Americhe. Le sostanze antiche sono invece la propoli, che si conosce da millenni, il mastice, che veniva dalla Grecia, il ginepro e la sandracca che vengono dal Marocco, la curcuma della Turchia, cioè tutte quelle sostanze reperibili nel bacino del Mediterraneo, che offre tantissime sostanze resinose. La base delle vernici è ciò che avevamo qui intorno. In Italia si è scoperto che la gommalacca è la vera sostanza resinosa e a partire dalla Seconda metà del Cinquecento ha avuto un uso enorme in tutto l'artigianato del legno. É prodotta da una femmina dell'insetto che depone le uova all'interno della resina di alcuni alberi di prugno o di fico, in due cicli all'anno. Oggi noi la usiamo ancora allo stato grezzo, quindi la laviamo con acqua per togliere il colore, la decantiamo per togliere la cera, finché otteniamo la sostanza pura e da lì partiamo per produrre la vernice. Cita un testo a memoria secondo cui gli Amati preparavano il legno con "acqua di colla", la gelatina che veniva pulita e raffinata e poi applicata su tutta la superficie del legno affinché la vernice creasse uno strato esterno al legno e non venisse assorbita da esso, affinché mantenesse elasticità. Ancora oggi viene usata. Dagli studi approfonditi che ha realizzato è sua convizione che la vernice usata dagli antichi liutai cremonesi era mista ad alcohol.

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