Tradizione liutaria: la pennellatura della vernice

Miniatura della scheda Tradizione liutaria: la pennellatura della vernice
  • Regione: Lombardia
  • Provincia: CR
  • Comune: Cremona

Descrizione

Il maestro M. N. dimostra nel suo laboratorio la procedura di pennellatura della vernice sullo strumento. Prepara il tavolo per la verniciatura: prende il barattolo di vernice, un pennello in pelo di martora e lo immerge nel barattolo di vetro, posiziona il barattolo di fronte a sé. Poi avvicina il violino, quindi si siede su uno sgabello di fronte al tavolo, prende il violino dal manico con la mano sinistra, posiziona la luce sul violino e prende il pennello con la mano destra. Alla base della fascia è inserito un perno che consente al liutaio di appoggiare il violino sulla gamba sinistra o destra, a seconda della parte che viene verniciata. Mentre dispone sul tavolo la strumentazione necessara spiega una serie di argomenti correlati. Se il violino è bianco, si applica prima l'isolante, poi la vernice trasparente e poi la vernice colorata piano piano fino a raggiungere la colorazione desiderata. Grosso modo ci vogliono circa 30 mani di vernice, alternata ad eventuali momenti di levigatura per pulire la superficie sporcata da impurità dell'aria. Il processo di lavorazione dura circa un mese, quindi è molto lento perché bisogna evitare l'"effetto tappo": passare una mano di vernice nuova su una mano non ancora asciutta. Quindi bisogna dare non più di una, due mani al giorno all'inizio, poi solo una mano al giorno. Una volta preparata la vernice trasparente bisogna valutarne la densità: più è densa più lo strato viene spesso, ma è anche più difficile spalmarla. Se fosse troppo densa si può aggiungere alcohol ed essenza di trementina sempre in rapporto 1 a 3. Se invece è troppo liquida è sufficiente lasciarla evaporare. Ogni liutaio in base alla sua mano ha le sue preferenze sulla densità della vernice. La densità giusta si capisce con l'esperienza. Il pennello è molto morbido ed elastico. Quindi inizia la dimostrazione: passa il pennello sulle fasce verniciando con un movimento che procede dal manico verso il fondo, quindi trasversale rispetto alla marezzatura del legno. Bisogna far attenzione a non sporcare i bordi della tavola e del fondo. Dopo le fasce vernicia la testa del manico e il #riccio#, seguendo una linea verticale, dall'apice della testa alla base per la parte di fronte e retro, mentre per le parti laterali procede orizzontalmente alla base, e poi seguendo il #riccio#. Il manico non viene dipinto, il maestro spiega che gli si passa solo un velo di vernice alla fine, per chiudere la poratura del legno e renderlo liscio così da facilitare al musicista lo scorrere del palmo su di esso mentre suona. Quindi passa a verniciare il fondo, che viene verniciato seguendo la marezzatura del legno, quindi con movimenti orizzontali. Infine la tavola armonica, verniciando sempre verticalmente. Bisogna prestare particolare attenzione alle #ff# perché si rischia che il pennello entri nelle fessure e la vernice macchi l'interno. La stesura deve essere molto uniforme e si sporca facilmente perché la vernice è molto appiccicosa. Il maestro spiega che oltre alla vernice classica esiste la verniciatura per antichizzazione: la vernice è sempre la stessa, cambiano solo leggermente i colori, più ambrati. Una volta applicata la vernice si procede ai ritocchi. Il maestro ne dà dimostrazione e spiegazione. Dopo ogni passata si lascia lo strumento ad asciugare appeso. L'asciugatura della vernice soffre molto per l'umidità. Cremona è molto umida, gli antichi probabilmente avevano grossi problemi, anche con il caldo. L'optimum sono 18/19° e il 40% di umidità. Alle volte, per facilitare la #pennellabilità#, si scaldano la vernice e lo strumento. Il maestro prende un'altro strumento, una viola quasi alla fine della verniciatura, e mostra il ritocco della vernice. La mano, non essendo precisa come una macchina, può produrre delle macchioline. Allora queste macchie (cioè carenze di vernice) devono essere integrate per dare uniformità al colore. Quando si asciuga l'effetto ottico dei ritocchi non cambia. Il maestro realizza le riprese di colore con lo stesso pennello di prima ma con una vernice leggermente colorata. Sono piccoli tocchi che seguono sempre il verso della pennellata usata nella verniciatura. Spiega che tutte le operazioni si verificano solo con lo sguardo, quindi l'occhio deve essere molto allenato e sotto una giusta luce: di norma, soprattutto per i ritocchi, si usa la luce del sole oppure una lampada particolare che dà una colorazione simile a quella del sole.

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