R03 - 00184610

CD CODICI
TSK Tipo Scheda BDI
LIR Livello ricerca P
NCT CODICE UNIVOCO
NCTR Codice regione R03
NCTN Numero catalogo scheda 00184610
ESC Ente schedatore Comune di Cremona
ECP Ente competente S23
RV RELAZIONI
ROZ Altre relazioni 0300184608
ROZ Altre relazioni 0300184610
AC ALTRI CODICI
ACC Altro codice bene CRS004
DB DEFINIZIONE BENE
DBD Denominazione Tradizione liutaria: la pennellatura della vernice
DBC Categoria tecniche
DBC Categoria saperi
RD REDAZIONE
RDM Modalità di Redazione terreno
LA ALTRE LOCALIZZAZIONI GEOGRAFICHE-AMMINISTRATI
TLC Tipo di localizzazione localizzazione di rilevamento
PRV LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA
PRVS Stato Italia
PRVR Regione Lombardia
PRVP Provincia CR
PRVC Comune Cremona
PRT Contesto rilevamento nel contesto
DR DATI DI RILEVAMENTO
DRT Denominazione della ricerca Inventario patrimonio culturale immateriale Convenzione Unesco 2003/ Tradizione liutaria di Cremona
DRR Responsabile della ricerca Iotta Ivana
DRR Responsabile della ricerca Caruso Fulvia
DRL Rilevatore Caruso Fulvia
DRD Data rilevamento 2010/05/14
CA OCCASIONE
CAO Altra Occasione esecuzione su richiesta
CU COMUNICAZIONE
CUV VERBALE
CUVM Voce/i maschile/i 1
CUC CINESICA
CUCM Maschile 1
CUP PROSSEMICA
CUPM Maschile 1
DA DATI ANALITICI
DRS Descrizione del Bene Il maestro M. N. dimostra nel suo laboratorio la procedura di pennellatura della vernice sullo strumento. Prepara il tavolo per la verniciatura: prende il barattolo di vernice, un pennello in pelo di martora e lo immerge nel barattolo di vetro, posiziona il barattolo di fronte a sé. Poi avvicina il violino, quindi si siede su uno sgabello di fronte al tavolo, prende il violino dal manico con la mano sinistra, posiziona la luce sul violino e prende il pennello con la mano destra. Alla base della fascia è inserito un perno che consente al liutaio di appoggiare il violino sulla gamba sinistra o destra, a seconda della parte che viene verniciata. Mentre dispone sul tavolo la strumentazione necessara spiega una serie di argomenti correlati. Se il violino è bianco, si applica prima l'isolante, poi la vernice trasparente e poi la vernice colorata piano piano fino a raggiungere la colorazione desiderata. Grosso modo ci vogliono circa 30 mani di vernice, alternata ad eventuali momenti di levigatura per pulire la superficie sporcata da impurità dell'aria. Il processo di lavorazione dura circa un mese, quindi è molto lento perché bisogna evitare l'"effetto tappo": passare una mano di vernice nuova su una mano non ancora asciutta. Quindi bisogna dare non più di una, due mani al giorno all'inizio, poi solo una mano al giorno. Una volta preparata la vernice trasparente bisogna valutarne la densità: più è densa più lo strato viene spesso, ma è anche più difficile spalmarla. Se fosse troppo densa si può aggiungere alcohol ed essenza di trementina sempre in rapporto 1 a 3. Se invece è troppo liquida è sufficiente lasciarla evaporare. Ogni liutaio in base alla sua mano ha le sue preferenze sulla densità della vernice. La densità giusta si capisce con l'esperienza. Il pennello è molto morbido ed elastico. Quindi inizia la dimostrazione: passa il pennello sulle fasce verniciando con un movimento che procede dal manico verso il fondo, quindi trasversale rispetto alla marezzatura del legno. Bisogna far attenzione a non sporcare i bordi della tavola e del fondo. Dopo le fasce vernicia la testa del manico e il #riccio#, seguendo una linea verticale, dall'apice della testa alla base per la parte di fronte e retro, mentre per le parti laterali procede orizzontalmente alla base, e poi seguendo il #riccio#. Il manico non viene dipinto, il maestro spiega che gli si passa solo un velo di vernice alla fine, per chiudere la poratura del legno e renderlo liscio così da facilitare al musicista lo scorrere del palmo su di esso mentre suona. Quindi passa a verniciare il fondo, che viene verniciato seguendo la marezzatura del legno, quindi con movimenti orizzontali. Infine la tavola armonica, verniciando sempre verticalmente. Bisogna prestare particolare attenzione alle #ff# perché si rischia che il pennello entri nelle fessure e la vernice macchi l'interno. La stesura deve essere molto uniforme e si sporca facilmente perché la vernice è molto appiccicosa. Il maestro spiega che oltre alla vernice classica esiste la verniciatura per antichizzazione: la vernice è sempre la stessa, cambiano solo leggermente i colori, più ambrati. Una volta applicata la vernice si procede ai ritocchi. Il maestro ne dà dimostrazione e spiegazione. Dopo ogni passata si lascia lo strumento ad asciugare appeso. L'asciugatura della vernice soffre molto per l'umidità. Cremona è molto umida, gli antichi probabilmente avevano grossi problemi, anche con il caldo. L'optimum sono 18/19° e il 40% di umidità. Alle volte, per facilitare la #pennellabilità#, si scaldano la vernice e lo strumento. Il maestro prende un'altro strumento, una viola quasi alla fine della verniciatura, e mostra il ritocco della vernice. La mano, non essendo precisa come una macchina, può produrre delle macchioline. Allora queste macchie (cioè carenze di vernice) devono essere integrate per dare uniformità al colore. Quando si asciuga l'effetto ottico dei ritocchi non cambia. Il maestro realizza le riprese di colore con lo stesso pennello di prima ma con una vernice leggermente colorata. Sono piccoli tocchi che seguono sempre il verso della pennellata usata nella verniciatura. Spiega che tutte le operazioni si verificano solo con lo sguardo, quindi l'occhio deve essere molto allenato e sotto una giusta luce: di norma, soprattutto per i ritocchi, si usa la luce del sole oppure una lampada particolare che dà una colorazione simile a quella del sole.
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo artigiano liutario
ATTZ Nazionalità italiana
ATTN Nome Negroni Massimo
ATTS Sesso M
ATTE Età 51
ATA Annotazioni Liutaio costruttore e restauratore, maestro della Scuola Internazionale di Liuteria. Esperto in vernici
DO FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
VDC DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
VDCX Genere documentazione allegata
VDCP Tipo video DV
VDCR Autore Caruso Fulvia
VDCA Titolo A regola d'arte. Le vernici
VDCC Collocazione Museo Stradivariano del Comune di Cremona
VDCN Codice Identificativo CRDV_03-3
VDCT Note La registrazione è a flusso continuo, con telecamera ad inquadratura fissa sul tavolo di lavoro e sul mezzo busto del maestro. Viene interrotta 3 volte per telefonate di lavoro del maestro.
VDCD Data 2010/05/14
FNT FONTI E DOCUMENTI
FNTX Genere documentazione allegata
FNTP Tipo relazione di ricerca
FNTA Autore Caruso Fulvia
FNTT Denominazione A regola d'arte. Scheda di ricerca e d'indice
FNTD Data 2010
FNTN Nome Archivio Museo Stradivariano del Comune di Cremona
FNTS Posizione 003
FNTI Codice Identificativo CRSRI003
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Bonanni Francesco, Trattato sopra la vernice detta comunemente cinese, Roma, 1720, ristampa anastatica Cremona, Cremonabooks, 2008
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Chiesa Carlo, Dipper Andrew, Hargrave Roger, Mosconi Andrea, Topham John, Gindin Dmitri, ... And They Made Violins in Cremona: from Renaissance to Romantic Era. Four Centuries of Violin Making Art, Cremona, Ente triennale Internazionale degli strumenti ad arco, Consorzio Liutai & Archettai A. Stradivari, 2000
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Geroldi Vincenzo (a cura), Le vernici al principio del Settecento, Cremona, Cremonabooks, 2008
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Geroldi Vincenzo (a cura), Vernici e segreti curiosissimi. Cremona 1747, Cremona, Cremonabooks, 2008
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Sacconi F. Simone, I "segreti" di Stradivari, Cremona, Libreria del Convegno, 1979
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Versari Artemio, Tre Secoli di Liuteria Italiana, Torino, Il Salabue, 2004
ACCESSO AI DATI
ADS SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI
ADSP Profilo di Accesso 2
ADSM Motivazione scheda contenente dati personali
CM COMPILAZIONE
CMP COMPILAZIONE
CMPD Data 2010
CMPN Nome Caruso Fulvia
RSR Referente Scientifico Simeoni Paola Elisabetta
FUR Funzionario Responsabile Simeoni Paola Elisabetta
FUR Funzionario Responsabile Rodella Giovanni
AN ANNOTAZIONI
OSS Osservazioni Nella schedatura si è reso necessario utilizzare termini tecnici del linguaggio liutario. Li si è posti tra simboli cancelletto per evidenziarne l'uso. Con #ff# si intendono le fessure prodotte sulla cassa armonica dello strumento, che prendono nome dalla loro forma. Con #CC# quella parte dei fianchi dello strumento, anch'essi derivano il loro nome dalla forma. Con #riccio# la testa del violino, che si avvita su se stessa, e con #chiocciola# la parte terminale del riccio, sempre per la sua forma avvolta su se stessa. La ricerca "A regola d'arte. La tradizione liutaria cremonese nei suoi aspetti immateriali", curata da Fulvia Caruso, riguarda la costruzione artigianale di strumenti ad arco nel comune di Cremona. L'intento della ricerca è di mettere in luce gli aspetti immateriali, le tecniche e i saperi relativi alla specificità della tradizione cremonese. Questa risulta particolarmente interessante e significativa per le specificità storiche, antropologiche e tradizionali che la contraddistinguono. Cremona è nota a livello internazionale come città natale delle famiglie liutarie Stradivari, Amati e Guarneri del Gesù e per essere ancora oggi luogo d'eccellenza per la costruzione, e l'apprendimento relativo, di strumenti ad arco e a pizzico. Il settore rappresenta ancora oggi una realtà economica e produttiva fondamentale per la città, dotata di una specifica e originale storia, che la differenzia, per stile e qualità, da altre produzioni nazionali. Il lavoro di ricerca si è focalizzato su alcuni particolari aspetti: la storia dell'attività locale e dei costruttori; gli argomenti tecnici e gli aspetti organologici caratteristici; le tecniche di lavoro; la trasmissione del sapere. La ricerca, tuttora in corso, prevede una seconda fase di approfondimento per l'inserimento del bene nella rete regionale R.E.I.L. e per la valorizzazione e divulgazione di questi aspetti liutari nel Museo Stradivariano. Per questo motivo è stato realizzato un accordo di partenariato con la Facoltà di Musicologia dell'Università degli studi di Pavia, con sede a Cremona.