Festa dei Gigli: questua del Giglio dell'Ortolano nelle campagne

Miniatura della scheda Festa dei Gigli: questua del Giglio dell'Ortolano nelle campagne
  • Regione: Campania
  • Provincia: NA
  • Comune: Nola

Descrizione

Tra aprile e la prima settimana di giugno la famiglia di #maestri di festa# organizza una questua, cioè un pranzo o cena rituale spesso in un locale in cui vengono invitati parenti e amici per ottenere gli oboli per il proprio Giglio. Il sistema è molto simile per ciascun Giglio tranne nel caso dell'Ortolano che, oltre alla classica questua al ristorante, raccoglie gli oboli delle zone limitrofe al centro di Nola, le cosiddette campagne, porta a porta per una settimana. Il sabato si passa per la zona della via S. Massimo. Il #capozona# responsabile di questa parte periferica della città si impegna nei mesi precedenti a prendere accordi con le case amiche affinchè il sabato del passaggio del corteo della questua loro si facciano trovare in casa con un obolo, anche minimo, da donare al gruppo di questuanti. Questi partono nel primo pomeriggio da un bar che si trova all'inizio di via S. Massimo e davanti alla Statua di S. Paolino che è all'entrata della città. Finiscono il loro percorso in serata e sono accompagnati da un gruppo di musicisti della divisione musicale, di solito composto dai più giovani che suonano le musiche del Giglio continuamente mentre si chiede la questua alle famiglie e alle persone anziane casa per casa e negozio per negozio. C'è chi attende il gruppo con una tavolata di viveri e bevande e chi, invece, trovandosi in piani alti delle case, ripone l'obolo in un contenitore in vimini, il #panaro#, e lo fa scendere giù con una corda. #Panaro# che verrà riempito dal gruppo con un'immagine di S. Paolino o le maglie del comitato del Giglio e col cd musicale di quell'anno. Non mancano commozione e dimostrazioni di affetto tra le famiglie che attendono di sentire la musica annunciare l'arrivo del gruppo. I più anziani, che quasi nonri escono a vedere più la festa nè tantomeno i Gigli, attraverso questo momento rivivono il loro passato e si commuovono al pensiero del tempo trascorso e delle feste passate. Una frase che si ascolta spesso dire da loro è #pe' cent'anni#, un augurio che loro possano passare per altri 100 anni da casa loro. Oppure si usa dire auguri o #pure all'anno chi veni#, cioè che ci si possa vedere anche l'anno successivo. Il #capozona# ha anche il compito di avvertire la divisione musicale di non suonare quando si passa per case in cui si è avuto un lutto di recente. In questi casi si entra nella casa in silenzio, in segno di rispetto. I #maestri di festa# ad ogni obolo ricevuto annotano su un quaderno privato la somma e il nome del donatore, suggerito dal #capozona# per avere il polso della situazione e per avere la possibilità di capire di anno in anno quanto la zona riesce a donare.

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