Festa della #Varia#: saperi relativi all'allestimento e decorazione della #macchina# votiva

Miniatura della scheda Festa della #Varia#: saperi relativi all'allestimento e decorazione della #macchina# votiva
  • Regione: Calabria
  • Provincia: RC
  • Comune: Palmi

Descrizione

A realizzare il rivestimento e la decorazione del carro scenico, è da circa due decenni Salvatore #Turi# De Francia, un artigiano coadiuvato da Francesco #Ciccio# Fonte, il coordinatore "storico" del gruppo di lavoro per la costruzione della macchina votiva, dal fabbro Domenicantonio #Nino# Famà e dal resto del gruppo di costruttori e allestitori. La struttura in ferro è rivestita di cartapesta modellata in maniera tale da assumere l'aspetto di un'immensa nuvola bianca sospesa nel cielo. La cartapesta viene cosparsa di un minerale ricavato da alcune rocce presenti in Aspromonte: si tratta della #mica#, denominata localmente #talco#. Fino a non molto tempo fa, per ricavare la #mica#, i blocchi di roccia del minerale venivano prima bruciati e poi frantumati con delle mazze, ottenendo delle scaglie molto sottili di colore grigio argenteo però tendenti al giallo. Nelle ultime edizioni della #Varia#, per preservare il colore e le caratteristiche naturali della #mica#, si è provveduto a utilizzarla cruda, cioè la pietra del minerale viene frantumata e sfaldata senza l'ausilio del fuoco, preservando così il suo caratteristico colore grigio argenteo molto luccicante. Il minerale così ottenuto, e cosparso sulle superfici della carta che riveste l'armatura della #Varia# di Palmi, è di grande effetto scenico per la brillantezza che conferisce all'intera macchina votiva al momento della partenza e del trasporto lungo l'asse viario cittadino, che avviene alle diciotto in punto, ora solare. A quell'ora, infatti, il sole illumina frontalmente la #Varia# che procede imponente in uno sfavillio e un bagliore di grande impatto visivo. Al centro della struttura, sui due lati opposti, sono collocati i mascheroni che raffigurano un sole dorato e una luna argentea e sui raggi di ciascun astro sono agganciate quattro bambole raffiguranti degli angeli che sostituiscono le bambine per ragioni di sicurezza. Il sole e la luna, unitamente ad un globo in ferro battuto, rivestito di carta di colore celeste fasciato in oro, che raffigura una delle sfere celesti del sistema cosmologico aristotelico-tomistico, sono azionati a mano, tramite congegni meccanici che ne permettono la rotazione. Due persone posizionate su una pedana all’interno della struttura della macchina votiva mettono in moto manualmente le componenti rotanti: il sole e la luna sono azionati da uno degli addetti che fa girare un organo rotante detto assale mentre l’altra persona incaricata, fa girare la sfera celeste e il quadrante tramite una manovella. Tutte le parti rotanti sono azionate da un meccanismo che ne permette il movimento simultaneo. In cima alla struttura è issato un palo in ferro sul quale è saldamente fissato il seggiolino dove si siede, saldamente allacciata, a sedici metri di altezza, l'#Animella#. L'armatura in ferro è ricoperta da una fitta rete di verghe simile a quella delle nasse, sulla quale viene fissato un telo rivestito poi di cartapesta. Per quanto riguarda l'allestimento si comincia dall'alto: si riveste con la cartapesta il quadrante e il globo e via via si procede a modellarla lungo tutto l'asse verticale della macchina fino alla parte più bassa. All'interno, dal cerchio mediano, si procede fissando un telo azzurro che scende morbido fino al primo cerchio in basso, così da formare un’immensa nuvola che ascende idealmente fino alla volta celeste. In alto e dall’interno, partendo dal centro della struttura rivestita in cartapesta viene sospesa tramite un filo una colombina bianca realizzata anch’essa in cartapesta, simbolo di pace e dello Spirito Santo. Sulla carta, preventivamente verniciata con idropittura bianca e cosparsa di scaglie di #mica#, vengono attaccate delle stelle in cartapesta di vari colori e di grandezza variabile che costituiscono l'ornamento finale della #Varia#, la quale appare, a lavoro ultimato, come una gigantesca nuvola tempestata di stelle. Una volta ultimato l'allestimento, le maestranze partecipano ad una pasto comune, un momento conviviale di spensierata allegria dopo la fatica di un lavoro delicato e meticoloso che li ha impegnati per molti giorni. Il pasto è basato su prodotti locali e prevede un momento ritualizzato e scaramantico: affinché tutto proceda per il meglio, senza ostacoli e incidenti, a scopo propiziatorio, all'interno della macchina votiva, viene fissata in alto e fatta scendere perpendicolarmente una cordicella alla quale è legato un peperoncino.

Valid XHTML 1.0 Strict CSS Valido!