Danza della morte

- Regione: Liguria
- Provincia: IM
- Comune: Taggia
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Descrizione
Il pomeriggio della vigilia della festa i #maddalenanti#, per lo più a dorso di muli e cavalli, convergono in piazza Cavour preceduti dalla banda cittadina. Dopo aver ricevuto la benedizione dal parroco, i maddalenanti partono per raggiungere l'eremo di proprietà della società, a tre ore di cammino da Taggia, dove si trova la chiesetta della Maddalena. Qui i cavalieri sono accolti dai cuochi e dagli aiutanti che li hanno preceduti fin dal mattino per preparare la cena sociale, consumata al chiaro di luna o illuminata dalle lampade ad acetilene. I #maddalenanti# dormono poi all'aperto sotto gli alberi, ma i più passano la notte in divertimenti, suonando, cantando e facendo scherzi. Il tutto è accompagnato da abbondanti bevute. Non è ammessa la partecipazione di nessun estraneo. Il giorno della festa le donne arrivano molto presto e preparano il pranzo: alla fine della messa centinaia di persone partecipano al grande banchetto davanti alla chiesa. Durante la festa due uomini danzano il #ballo della morte# davanti all'eremo e, al ritorno, due volte sulle piazze di Taggia. Gli attori mimano i personaggi della danza: a Lena (la Maddalena) e u Masciu (il maschio, l'uomo). I ruoli si tramandano di padre in figlio all'interno di due sole famiglie del paese: gli attori non possono mai cambiare, ognuno recita il proprio ruolo per anni. Gli attori cominciano a mimare delle scene d'amore, al vivace ritmo di un #perigordino#. Poi il ritmo si fa più lento: Lena muore. L'altro si dispera e cerca inutilmente di rianimarne il corpo. Poi sparge della lavanda sul corpo della morta premendo contemporaneamente le mani sul suo petto. Lena improssivamente si rianima; i due, felici, ballano vorticosamente mentre la musica si rifà gioiosa.